Bob Shaw - Uomo al piano zero

Здесь есть возможность читать онлайн «Bob Shaw - Uomo al piano zero» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1972, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Uomo al piano zero: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Uomo al piano zero»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Immaginate di aver costruito un apparecchio (sul tipo di una radio-trasmittente) capace di emettere impulsi capaci a loro volta di innescare la ben nota reazione a catena in tutte le ogive nucleari attualmente esistenti in tutte le basi atomiche del mondo. Per costruire un apparecchio del genere dovreste indubbiamente aver risolto dei problemi scientifici d’una certa difficoltà... Ma se ci pensate un momento vi renderete conto che quelle difficoltà erano niente di fronte al problema che vi aspetta adesso (e che aspetta il protagonista di questo romanzo): quando e in che modo vi proponete di utilizzarlo, il vostro benefico apparecchio?

Uomo al piano zero — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Uomo al piano zero», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Muriel portò la gomma in ufficio e sedette, guardandola con un certo nervosismo. Il poliziotto che l’aveva interrogata era tornato ripetutamente su una domanda. Il signor Hutchman aveva per caso un altro indirizzo, oltre quello di Crymchurch? Aveva un taccuino d’indirizzi? Non le era mai capitato di vedere un indirizzo scritto da qualche parte, nel cestino della carta straccia, per esempio?

Le avevano fatto promettere che, se le capitava di trovarne uno, si sarebbe messa in contatto con loro. E adesso lei aveva trovato quello che era sfuggito alle ricerche. Cos’era quell’indirizzo di Hastings? Muriel strinse più forte la gomma verde, finché le unghie vi si conficcarono. Dunque Sua Maestà andava a Hastings, quand’era in compagnia di quella sgualdrina che era stata rapita? Ed era stato là per tutti quei giorni del mese scorso, quando non veniva in ufficio?

Alzò il ricevitore, poi lo abbassò. Chiamando la polizia, si sarebbe trovata di nuovo alle prese con quei poliziotti, e le sue cosiddette amiche si sarebbero fatte altre risate alle sue spalle, in corridoio. Anche i vicini cominciavano a guardarla in modo strano. Era già un miracolo che nessuno fosse andato a tormentare sua madre con mucchi di pettegolezzi. D’altronde perché il signor Hutchman doveva passarla liscia? Forse, in quel preciso momento si nascondeva proprio ad Hastings.

Era ancora incerta sul da farsi quando, sentendo un rumore furtivo dietro la porta vicina, capì che il signor Spain era arrivato, più tardi del solito. Si alzò e si lisciò bene la camicetta sul seno. Portò la gomma famosa nel suo ufficio.

Ogni volta che Don Spain incontrava per caso, o vedeva una persona di sua conoscenza, prendeva nota mentalmente dell’ora, del giorno e del posto in cui l’aveva vista. Lo faceva d’istinto, inconsciamente, solo perché era Don Spain. Poi l’informazione veniva archiviata ma non dimenticata perché, a volte, una notizia in sé non ha alcun valore, ma può diventare importante se viene messa in relazione con altri frammenti altrettanto insignificanti. Era difficile che Spain si servisse delle innumerevoli informazioni che possedeva, o che le sfruttasse in qualche modo. Semplicemente faceva quello che doveva fare, senza altra ricompensa oltre l’emozione segreta che ogni tanto provava quando, mentre faceva una corsa in auto, di sera, trovava un conoscente e sapeva dove si recava e perché.

Così, anche se non aveva mai parlato a Vicky Hutchman, era sicuro che sarebbe passata sotto la galleria della via principale di Crymchurch verso le dieci, mercoledì mattina. In fondo alla galleria c’era un salone di bellezza dove lei si recava settimanalmente, e da questo particolare Spain sapeva che la signora Hutchman non era il tipo da permettere che certe cose tipo un matrimonio fallito e la scomparsa di suo marito interferissero con i riti dedicati alla propria persona. Guardò l’orologio, chiedendosi fino a quando si sarebbe fermato ad aspettare nel caso che lei non arrivasse secondo l’orario previsto. Da qualche tempo Maxwell, il suo principale, gli faceva delle osservazioni pungenti sull’impossibilità di servire due padroni. Indubbiamente era importante regolare i suoi conti con Hutchman, ma non al punto di rimetterci del denaro, come sarebbe avvenuto rinunciando a uno dei due impieghi.

Spain si schiarì la voce quando vide arrivare Vicky Hutchman. Aspettò il momento giusto, poi uscì dalla porta dove la stava aspettando e le finì addosso.

«Scusate» disse «ma, per caso siete la signora Hutchman?»

«Sì.» Lei lo guardò con un disprezzo malcelato, che gli fece venire in mente Lucas e che lo decise ad agire. «Mi spiace, ma…»

«Donald Spain» tornò a schiarirsi la voce. «Sono un amico di Hutchman. Un collega d’ufficio.»

«Sì?» La signora Hutchman non sembrava molto convinta.

«Sì.» Tale e quale a suo marito , pensava Spain. Anche lui non voleva sporcarsi con la gente ordinaria, a meno che fosse sicuro di non essere visto. «Volevo esprimervi tutto il mio rincrescimento per il brutto momento che sta attraversando. Probabilmente c’è una spiegazione molto semplice.»

«Vi sono molto grata. Però, se volete scusarmi, avrei un impegno.» Si avviò, e i capelli biondi erano lisci e lucidi come il ghiaccio nella luce da acquario della galleria.

Era il momento di colpire. «La polizia non l’ha ancora trovato. Penso che abbiate fatto bene a non dire niente della vostra villetta per le vacanze. Probabilmente…»

«Villetta per le vacanze?» Lei corrugò la fronte. «Ma non abbiamo nessuna villetta!»

«Ma la casetta di Hastings, in Channing Way, al 31. Mi ricordo l’indirizzo perché Hutchman aveva chiesto il mio parere sull’ufficio.»

«Channing Way» disse lei, con voce sottile. «Ma non abbiamo nessuna casa in quel posto.»

«Ma…» Spain sorrise. «Forse ho parlato troppo. Ma non preoccupatevi, signora Hutchman, non ho detto niente alla polizia quando mi hanno interrogato, e continuerò a farlo. Stimiamo troppo Hutch per…» Abbassò la voce quando Vicky Hutchman si affrettò a entrare nel negozio e lui si allontanò in preda a una soddisfazione enorme, come se avesse appena finito di comporre una poesia.

Non è cambiato niente , si diceva Vicky Hutchman, mentre era seduta nella poltrona con l’acqua calda che le scorreva sul cuoio capelluto. La nortriptyline mi aiuterà. Secondo il dottor Swanson, le pastiglie avranno effetto, se do loro il tempo di agire. Il passato è passato…

Chiuse gli occhi, sforzandosi di non pensare.

14

Beaton era nato a Orada, sul confine nord-occidentale della Romania, ed era figlio di un vasaio. Nei primi trentadue anni della sua vita si chiamava Vladimir Khaikin, ma da molto tempo ormai er0a noto come Clive Beaton, tanto che il suo vero nome suonava strano anche per lui. Era entrato nell’esercizio molto presto, aveva lavorato sodo, dimostrando di possedere certe attitudini e modi di pensare che l’avevano segnalato a un’organizzazione riservata, nota in certi ambienti come LKV. L’offerta d’impiego che aveva ricevuto era abbastanza interessante da indurlo a lasciare l’esercito quando era ancora capitano e da scomparire totalmente dalla vita normale durante il periodo di addestramento. A questo punto, la nuova carriera si era fatta molto meno interessante e meno prestigiosa: passava infatti molto tempo a osservare le attività dei turisti e degli uomini d’affari occidentali. Khaikin si stava annoiando da morire quando una porta, non verso una nuova carriera ma verso una vita interamente diversa, gli si era spalancata davanti.

Il mutamento si era verificato quando un pullman inglese carico di turisti era uscito di strada precipitando lungo il fianco di un’altura, a neanche un centinaio di chilometri dalla città dove Khaikin viveva. Alcuni turisti erano rimasti uccisi sul colpo, altri erano morti all’ospedale in seguito alle ustioni riportate. Come le era abituale in casi del genere, la LKV aveva controllato tutti i morti della sciagura e aveva scoperto, come capitava solo di rado, una vittima che valeva la pena di essere resuscitata. Si trattava di un certo Clive Beaton, di trentun anni, scapolo, senza parenti stretti, che si occupava di commercio di francobolli e abitava a Salford, nel Lancashire. A questo punto, la LKV aveva esaminato le liste degli uomini disponibili per qualsiasi tipo di attività e ne aveva trovato uno con le stesse caratteristiche di statura, altezza e colorito della vittima dell’incidente.

Khaikin non aveva esitato ad accettare l’incarico, anche quando lo avvertirono che doveva sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica e che sarebbero comparse sul suo volto numerose cicatrici provocate da ustioni. Aveva passato tre settimane in una camera d’isolamento nella clinica dove i chirurghi, secondo la versione ufficiale, tentavano di restaurargli la faccia devastata dal fuoco. In questo lasso di tempo, i chirurghi avevano prodotto sulla sua faccia diverse ferite gravi senza peraltro distruggerne i tessuti mentre i dirigenti della LKV approfittavano per studiare a fondo l’ambiente, le amicizie e le abitudini di Clive Beaton. Ogni frammento di notizia che riuscivano a ottenere veniva memorizzato da Khaikin, che aveva anche dovuto sovrapporre al suo inglese privo di inflessioni particolari, l’accento del Lancashire. La sua mente assimilava ogni cosa senza sforzo e, inviato a Londra e di qui a Salford, si era inserito nel giro di pochissimi giorni. Anzi, a volte, negli anni successivi, aveva quasi sperato di incontrare qualche difficoltà che lo mettesse alla prova. D’altronde quella vita aveva anche dei compensi, come una assoluta libertà.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Uomo al piano zero»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Uomo al piano zero» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Uomo al piano zero»

Обсуждение, отзывы о книге «Uomo al piano zero» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x