• Пожаловаться

Jack Finney: Un mondo di ombre

Здесь есть возможность читать онлайн «Jack Finney: Un mondo di ombre» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию). В некоторых случаях присутствует краткое содержание. Город: Milano, год выпуска: 1995, категория: Фантастика и фэнтези / на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале. Библиотека «Либ Кат» — LibCat.ru создана для любителей полистать хорошую книжку и предлагает широкий выбор жанров:

любовные романы фантастика и фэнтези приключения детективы и триллеры эротика документальные научные юмористические анекдоты о бизнесе проза детские сказки о религиии новинки православные старинные про компьютеры программирование на английском домоводство поэзия

Выбрав категорию по душе Вы сможете найти действительно стоящие книги и насладиться погружением в мир воображения, прочувствовать переживания героев или узнать для себя что-то новое, совершить внутреннее открытие. Подробная информация для ознакомления по текущему запросу представлена ниже:

Jack Finney Un mondo di ombre

Un mondo di ombre: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Un mondo di ombre»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Può ritornare il passato? E una donna può attraversare lo schermo invisibile che separa il suo tempo dal nostro? Nell’anno del centenario del cinema, questo affascinante romanzo di Finney costituisce l’omaggio di URANIA (e della fantascienza in generale) al mondo della settima arte. Un mondo di sguardi allucinati, di visioni terrificanti e sogni impossibili; un mondo di mostri e magie che diventano sotto i nostri occhi tangibili e vivi. Come gli spettri di Marion, come le ombre della nera villa adagiata in collina di questo romanzo, come il mondo del passato — anzi, il mondo senza tempo che s’infiltra nel nostro lasciando una traccia enigmatica e indelebile.

Jack Finney: другие книги автора


Кто написал Un mondo di ombre? Узнайте фамилию, как зовут автора книги и список всех его произведений по сериям.

Un mondo di ombre — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Un mondo di ombre», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Un altro stacco, un altro primo piano di Marion, con lo stesso sorriso, e le spalle che ondeggiavano, le dita che schioccavano; ma adesso sul suo viso colavano lacrime. La macchina indietreggiò tanto da mostrare la sua intera figura che ballava, sorridendo per il pubblico, piangendo per il dolore, e io mi scoprii eccitatissimo. Avrei voluto urlare o strillare o fare qualcosa. Sapevo che Joan Crawford non era stata migliore di ciò che stavo vedendo, che non avrebbe potuto esserlo.

La sala si illuminò, lo schermo divenne quasi bianco, le immagini indistinguibili. Mi sentii irritato come succede quando qualcuno apre una porta in un cinematografo nel mezzo della proiezione, e mi girai a guardare chi fosse entrato. Ma non c’erano porte aperte, e già nel breve istante in cui voltai la testa la luce era scomparsa. Solo uno sciame di falene di luce bianco-gialla, stranamente, volteggiava e correva a zigzag sopra la superficie del grande tavolo sul fondo. Guizzavano velocissime, sparando scintille come micce.

Ed erano micce, mi resi conto: una decina di pellicole che bruciavano a velocità folle, mentre il fuoco correva verso i portabobine aperti. Già mentre mi alzavo dal divanetto capii cosa fosse successo. Lo capii perché avevo intravisto all’interno del proiettore la luce brillantissima della lampada ad arco, che invece non avrei dovuto vedere. Lo sportello di metallo che Ted aveva chiuso in fretta e furia per correre all’organo si era riaperto, almeno un po’. Ed era bastato che una scintilla degli elettrodi al carbone, incandescenti, cadesse sulla pellicola sul tavolo. Un foro dai contorni frastagliati si era aperto in uno dei fotogrammi (di Greed ? Di Il grande Gatsby ? Di un Griffith perduto?). Il lampo di una fiamma aveva invaso per un attimo lo schermo con la sua luce, e adesso decine di micce si erano accese.

Mentre correvo verso la parete laterale del piccolo cinematografo, vidi il primo portabobine, e un istante dopo tutti quanti, esplodere in fiamme gialle. Nubi di fumo nero, denso, si gonfiarono e si espansero come un’ondata di genietti maligni; si fusero tra loro e vennero risucchiate, come un tendone nero, verso le bocche d’aerazione sotto il soffitto, sul fondo della sala. Prima ancora che io avessi raggiunto la parete, le tende direttamente di fronte alle pellicole in fiamme, a lato del tavolo, presero fuoco crepitando.

A metà della parete mi arrivò alle narici un odore intensissimo, nauseabondo, e mi fermai. La pellicola che brucia produce un gas altamente velenoso, capace di uccidere con estrema rapidità. Sapevo cosa sarebbe successo. Le vecchie pellicole sono come dinamite, chimicamente affini alla nitroglicerina, credo: ci sarebbe stata un’esplosione, e nessuno era in grado di superare la barriera di gas per spegnere le fiamme.

Immobile a fianco del muro, fissai il fondo della stanza, i contenitori aperti trasformati in pentole nelle quali bolliva un velenoso fuoco giallo, il fumo nero che si alzava come una parete dal tavolo alle bocche di aerazione. Sentivo già la pressione del calore corrermi incontro. Le vecchie pellicole al nitrato si incendiano a solo trecento gradi Fahrenheit. Di lì a pochi istanti (non solo le tende, ma adesso anche i vecchi pannelli di legno verniciato avevano preso a crepitare) i cassetti che avevamo lasciati aperti appena oltre la soglia della cella frigorifera avrebbero raggiunto la temperatura critica. Si sarebbero sviluppate fiamme; i coperchi dei portabobine sarebbero volati via. E poi sarebbero esplosi i cassetti chiusi.

Urlai: — Ted! — Il vecchio sedeva davanti all’organo. Paralizzato, pietrificato, fissava il fuoco. Mentre tornavo di corsa a prendere Marion, strillai: — Fuori, Ted, fuori ! Si metta un fazzoletto sulla faccia ed esca ! — Corsi verso Marion. Incredibilmente, la vidi girare la testa, smettere di guardare l’incendio e riportare gli occhi sullo schermo. Il proiettore, sul lato opposto del tavolo rispetto alla pellicola e alle tende in fiamme, funzionava ancora. Sullo schermo continuava a vivere il film di Marion.

La afferrai per un polso, ma lei si liberò subito con un violento strattone. Scosse la testa senza nemmeno staccare gli occhi dallo schermo. — No! Vai tu, Nickie! Io devo vedere il mio film !

Ritentai, ma lei si aggrappò al grosso bracciolo imbottito, infilò i piedi sotto il divano, e oppose una resistenza caparbia… È il film continuò a scorrere, sedici fotogrammi al secondo, col fuoco alle nostre spalle che inondava di luce lo schermo. Però l’immagine era ancora chiara: Marion, nel suo corpo di mezzo secolo prima, schioccava le dita, sorrideva coraggiosamente mentre ballava, guardava diritta davanti a sé come fissasse il fuoco, e piangeva. E davanti allo schermo, a occhi avidamente sgranati, sedeva non Marion, ma il corpo di mia moglie ; e io presi la sua nuca nella sinistra aperta, e con la destra mi preparai ad assestarle un pugno alla mascella con la forza giusta, per farle perdere conoscenza senza rompere ossa. Lei mi vide. Il suo sguardo si staccò per un attimo dallo schermo e guizzò al mio pugno. E un istante prima che io la colpissi, lei si afflosciò. Emise un lieve gemito e chiuse gli occhi.

In parte correndo, in parte barcollando, trasportai il corpo svenuto di Jan in avanti. Mi preparai alla corsa attorno all’orlo del tavolo, oltre la parete di fumo velenoso, verso l’indistinta forma rossa del cartello dell’uscita, in fondo. Col braccio destro sotto le sue ginocchia inerti, il sinistro attorno al suo collo, spostai la mano sinistra sino a coprirle il viso, pronto a chiuderle bocca e narici negli istanti della corsa.

Ted mi fissava dall’altro lato della sala. Poi si girò sul sedile a guardare in direzione dello schermo, e automaticamente io lo imitai. Trasparente ma perfettamente distinta, Marion sedeva in prima fila; il raggio del proiettore metteva in risalto il biondo dei suoi capelli. Il viso era rivolto allo schermo sul quale lei stava ballando. Ted si voltò, abbassò entrambe le mani sulla tastiera, e dall’organo uscì un accordo potente. Continuò a suonare con vigore furibondo; e lo spettro che danzava sullo schermo, come lo spettro seduto sul divano, divennero sempre più bianchi ed eterei, nella metamorfosi che precedeva la sparizione definitiva.

Poi Marion si voltò a guardare Jan e me. Sorrise con ironia, con affetto. E sollevando una mano alla fronte, in un saluto scanzonato alla Joan Blondell, riportò lo sguardo sullo schermo.

Io mi misi a correre. Mi girai a guardare un’ultima volta Ted, che stava ancora suonando, e lui si voltò verso me. E io seppi di avere già visto ciò che vidi in quell’attimo. La mente umana funziona in maniera strana, nei momenti più strani; e anche mentre correvo nella cortina di fumo acido, con la mano stretta sul viso di Jan, mentre mi precipitavo oltre le porte, nell’aria pulita del lungo corridoio, continuai a cercare di ricordare dove avessi già visto quella faccia.

Jan fu scossa da un brivido, mormorò qualcosa, e aprì gli occhi. La depositai a terra. Ci mettemmo a correre in corridoio, e mentre fuggivamo capii cosa avevo visto quando la testa a cupola di Ted, coi radi capelli, si era girata a mostrarmi gli occhi, rotondi e sgranati, e quelle enormi narici, due fori completamente neri nel bagliore crepitante dell’incendio. Era la scena, riprodotta quasi al millimetro, nella caverna sotto il teatro; la scena nella quale il Fantasma dell’Opera si gira dall’organo per puntare sulla stanza quel suo sguardo orribile e patetico.

Sul grande prato buio, assieme a una decina di domestici di Ted e alla folla che si stava raccogliendo (sempre più fitta, con gente che si riversava in continuazione dal cancello in ferro), restammo a guardare Graustark. In distanza si cominciavano a udire le sirene delle autopompe. Dentro, le luci si erano spente all’improvviso, e adesso la grande casa era una silhouette stagliata contro il cielo della sera. Solo tre finestre che non sapevo a cosa corrispondessero brillavano rosse. Poi il tetto (sopra la cella frigorifera e la sala di proiezione, dissero i domestici) esplose in un’enorme, ruggente lingua di fiamme, grandi scintille, oggetti neri scaraventati in alto. Il cielo diventò rosa.

Читать дальше
Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Un mondo di ombre»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Un mondo di ombre» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё не прочитанные произведения.


Ursula Le Guin: Il mondo di Rocannon
Il mondo di Rocannon
Ursula Le Guin
Ursula Le Guin: Il mondo della foresta
Il mondo della foresta
Ursula Le Guin
Terry Pratchett: L’arte della magia
L’arte della magia
Terry Pratchett
libcat.ru: книга без обложки
libcat.ru: книга без обложки
Fritz Leiber
Отзывы о книге «Un mondo di ombre»

Обсуждение, отзывы о книге «Un mondo di ombre» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.