— Bene — disse Dom — così è. — Spense la televisione.
— È un ometto insopportabile — disse Doris.
— Non mi va di parlare di lui — disse Dom.
— Vuoi ripassarti un po’ di storia per prepararti all’esame di elettore?
— No, non ora.
— Stai pensando a qualcosa.
— A te — disse lui. — E a Velikovsky.
— Bene per il primo pensiero — disse lei maliziosamente.
— Secondo te, aveva ragione Velikovsky?
— Be’, riguardo alle proprietà dell’atmosfera di Giove sì, non ti pare?
— Che abbia indovinato per caso?
— Non so. Certo, non ha spiegato tutto — disse Doris. — Stai pensando ai mammut congelati, vero?
— Velikovsky è stato l’unico a elaborare un’ipotesi convincente su di essi.
— Forse è bene che non si possa spiegare tutto — disse Doris,. — Così abbiamo ancora qualcosa di cui preoccuparci e qualcosa da imparare a poco a poco, così non ci tocca stare a gingillarci tutto il tempo pensando a quello cui pensi tu.
Dom sorrise. — Vedrò di trovare il tempo di imparare a poco a poco — disse. Si alzò e guardò fuori dalla finestra. — Marte un tempo era un pianeta vivo. Il Sole potrà anche essere stato più caldo in passato, però il pianeta era certamente più umido. Un cambiamento dell’orbita spiegherebbe perché si inaridì, e Velikovsky ha detto che Marte ebbe dei guai con Venere prima di assestarsi in un’orbita stabile. Velikovsky studiò i cambiamenti nei calendari terrestri e fece alcune interessanti osservazioni. Popoli che avevano una matematica altamente sviluppata sembravano fare errori molto sciocchi riguardo alla lunghezza del giorno, e in seguito cambiarono il loro calendario. Non è strano questo? E non è strano che tutti i popoli primitivi avessero paura delle comete?
— Dove vuoi arrivare?
— A prevedere le orbite di Plutone e di Nettuno.
— Sì, capisco cosa vuoi dire — disse Doris. — C’è un punto in cui Plutone entra nell’orbita di Nettuno.
— Ci sarà mai una collisione? Plutone è un pianeta piccolo. Se venisse sbalzato via dalla sua orbita e attraversasse le orbite dei pianeti interni, cosa succederebbe?
— Plutone e Nettuno non sono sullo stesso piano, ma credo che valga la pena lo stesso di tenerli d’occhio. Farò un po’ di calcoli. E con questo per il momento abbiamo sistemato la parte Velikovsky. Che cosa ne diresti di sistemare la parte Doris, adesso?
— Voglio fare delle ricerche — disse Dom. — Puoi farmi avere tutte le osservazioni sui pianeti esterni? Voglio calcolare quanto costerebbe portare una delle nuove navi di esplorazione con motore nucleare là al momento della prossima congiunzione. Sono convinto che questa avverrà senz’altro entro i prossimi tre anni.
— È già da un po’ che ci stai meditando, vero? — disse lei.
— Pensi che noi due da soli ce la faremmo a pilotare una delle nuove navi di esplorazione Explorer?
— Una seconda luna di miele su Plutone — disse Doris. — Sono senza parole. E non hai magari qualche lavoro in cui potrei aiutarti, ehm, subito?
Doris lo guardò negli occhi. Indossava dei pantaloncini corti e un top. I suoi fianchi torniti e molto femminili ricordarono a Dom che aveva effettivamente un programma immediato di… lavoro, per lei.
Plutone avrebbe dovuto aspettare.
FINE