Jack Vance - I racconti inediti

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L’antologia di Jack Vance presenta al lettore i seguenti racconti di fantascienza: «ICABEM», «La selezione», «Il sifone plagiano», «Il fato del Phalid», «Il Tempio di Han», «Il figlio dell’albero» ed «I signori di Maxus».

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Gardius allungò il passo, proseguì al piccolo trotto. La striscia saliva lungo un argine scosceso, si tuffava in uri altro tunnel. Il tempo sembrava non passare mai. Gardius aumentò il trotto, e si mise a correre. Nel buio si scontrò con una figura alta e, ignorando le aspre imprecazioni, continuò a correre.

Apparve una fioca chiazza di luce, ed eccolo sotto il cielo caliginoso di Maxus. Alla sua destra sorgeva un enorme blocco marrone di cemento, senza finestre, con la facciata liscia. Mentre Gardius si avvicinava una nave spaziale lasciò il tetto, e si allontanò galleggiando sullo scintillante piano di gravitoni. I portelli erano oscurati.

Gardius la guardò sfrecciare via in un’agonia di frustrazione. Su quella stessa nave forse… Vide davanti a sé la porta al livello della via, e si avvicinò ansimando, senza più fiato. Una guardia in uniforme nera di pelle uscì e gli sbarrò la strada.

«Vediamo il tuo lasciapassare.»

«Non ho un lasciapassare. Sono appena arrivato sul pianeta.»

«Non ha importanza, non puoi entrare. Nessuno può entrare senza il lasciapassare firmato dall’Alto Ricognitore.»

Gardius si sporse in avanti, curvò le spalle, quasi abbassò la testa. La guardia si appoggiò al muro, rise piano, diede una pacca sull’arma appesa contro la gamba rivestita di nero.

«Il cancello è chiuso. Fallo a pezzi con le unghie, se ci tieni.»

Gardius disse con voce roca: «Dov’è l’Alto Ricognitore?»

«Il suo quartiere generale si trova all’Arco Guchman,» disse la guardia, e indicò lo svincolo. «Torna per dove sei venuto, cambia a Bosfor Strali e prendi la striscia arancione e marrone. Se ti sbrighi forse riesci ancora ad avere un appuntamento.» Contorse la bocca in un ghigno cadaverico.

«Adesso se fossi in te mi darei via… a un uomo come me. L’Alto Ricognitore ha una mente agile e potrebbe pensare a qualche sgradevolezza tecnica. Io ti venderei soltanto, e a un signore altolocato, per le faccende di cucina.»

Le tempie di Gardius pulsavano. Fissò in faccia la guardia, poi si girò e ritornò sullo svincolo.

L’Alto Ricognitore sedeva con il capo mezzo reclinato su un seggio foderato color cremisi, e girava tra le dita un calice azzurro lattiginoso. Era magro come uno spillo, con i capelli neri impastati in un ricciolo appuntito che gli scendeva sulla fronte. Le palpebre cascavano sdegnose, il naso gli tagliava la faccia come una falce, la pelle era del colore e della consistenza di un guscio d’uovo. Portava una veste di seta verde prato e un mostruoso rubino dondolava appeso a una catena d’oro all’orecchio.

Dopo averlo lentamente esaminato, gli fece cenno di sedersi. Gardius si sedette.

«Che cosa vuoi?» chiese cortesemente l’Alto Ricognitore.

«Voglio un lasciapassare per il Distributore di Schiavi. Ho molta fretta. Devo ritornare subito se voglio fare in tempo.»

L’Alto Ricognitore annuì. «Naturalmente. Parenti? Tua moglie?»

Gardius disse: «Mia madre, le mie due sorelle, e mio fratello.»

«Un bel colpo, un bel colpo davvero,» disse l’Alto Ricognitore sorseggiando dal calice. «Posso comprendere il tuo desiderio di fare in fretta. Specialmente se si trovavano sul carico consegnato da… vediamo, il suo nome è…»

«Arman.»

«Arman. Corretto. Un nuovo operatore, di molto successo.» Si appoggiò allo schienale. «Temo che sia troppo tardi.»

«Ne sono certo,» mormorò Gardius, «a meno che non torni laggiù.»

L’Alto Ricognitore sorrise debolmente, scribacchiò su una tessera, e gliela gettò. «Eccoti il lasciapassare. Dopo la tua visita, ripassa a trovarmi, vorrei parlarti ancora.»

La notte scendeva sgocciolando come acqua tenebrosa, e le luci di Alambar scintillavano bianche e gialle. Un vento gelido sferzò le guance di Gardius, mentre per la seconda volta si avvicinava al Distributore di Schiavi.

La guardia inarcò le sopracciglia alla vista del lasciapassare, e lo rigirò tra le dita.

«Fai in fretta,» lo pregò Gardius.

La guardia si strinse nelle spalle, parlò in una cellula dietro di sé.

La porta si aprì. Gardius si trovò in una piccola stanza senza uscita apparente. Percepì un’ispezione, raggi alla ricerca di armi, esplosivi, droghe. La parete in fondo alla stanza scorse via. Gardius uscì in un corridoio illuminato, e chiese a una donna seduta a una scrivania: «Dov’è la sala dei compratori?»

«In fondo al corridoio. Le camere di ispezione sono alla tua destra, ci passi davanti.»

Gardius corse in fondo al corridoio. Oltrepassò una cortina di aria gelida, un’altra scrivania in un’ampia sala. Un vecchio con una sgargiante sopravveste albicocca lo esaminò. «Lasciapassare, prego.»

Gardius glielo mostrò. «Il carico che Arman ha portato da Exar è già andato?»

Il vecchio alzò le spalle, emise un sibilo. «Vengono, vanno. Mi pare che abbiamo vagliato quell’elenco stamattina.»

Gardius si chinò in avanti con la faccia tesa. «Devo saperlo!» Fece per afferrare una spalla del vecchio, rammentò la propria posizione precaria di visitatore in permesso, si trattenne. «Dove posso accertarmene?»

Il vecchio, che aveva iniziato a gonfiarsi dentro la sopravveste albicocca, agitò la mano. «Laggiù c’è affisso l’elenco, con le descrizioni. Il materiale ancora invenduto è confinato nelle camere di ispezione.»

Gardius attraversò la sala. Alla sua sinistra c’era una fila di divani imbottiti di morbida pelle. Sui divani erano comodamente seduti alcuni Sommi, che consultavano liste, bevevano da pesanti calici, parlavano, scherzavano. L’arena davanti a loro per il momento era vuota.

Gardius trovò l’elenco, scorse le liste del giorno. Sul fondo, segnato con spessi tratti di matite di diverso colore, trovò quello che cercava:

Nome

Sesso

Età

Osservazioni

Minimo richiesto

1

Vitaly Galwane

F

4

Allegra, attenta

Ms 600

2

Donal Camus

M

4

Intelligente

400

3

Rabald Retts

M

5

Svelto ad apprendere

200

4

Glee Kerlo

F

8

Diventerà una bellezza

1000

5

Temmi Helva

M

9

Ragazzo incantevole e ben fatto

2800

6

Jonalisma Stanisius

F

9

Obbediente di buon carattere

1000

Molti nomi avevano accanto funesti visti in matita blu; quelli erano stati venduti, suppose Gardius. Scese col dito fino in fondo alla lista:

Nome

Sesso

Età

Osservazioni

Minimo richiesto

29

Lenni Gardius

F

14

Fresca come un fiore

5000

Un grosso visto in matita blu precedeva il suo nome. Il respiro gli raschiò nella gola. Pallido, con gli occhi sbarrati, continuò.

Nome

Sesso

Età

Osservazioni

Minimo richiesto

64

Thalla Gardius

F

18

Squisita

5000

Nessun visto, niente. Lesse ancora.

Nome

Sesso

Età

Osservazioni

Minimo richiesto

115

Gray Gardius

M

21

Ingegnere metallurgico

3000

Un visto in matita blu. Gardius si umettò le labbra secche. Poi scese proprio in fondo:

Nome

Sesso

Età

Osservazioni

Minimo richiesto

427

Iardeth Gardius

F

58

Amabile, affascinante

300

Il nome era stato malamente cancellato — Gardius l’aveva quasi saltato. Dopo il nome era scarabocchiata la parola Morta.

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