Dopo la morte di Mons. Kocylowskyj awenuta nel 1947 e di Mons. Lakota nel 1950, avevo intenzione, previa approvazione della Santa Sede, di consacrare Vescovo per sopradetta parte della diocesi di Premislia il Rev. Giovanni Czorniak, originariamente proveniente da quella diocesi, ma non mi era possibile di realizzare la mia intenzione.
VI. Diocesi di Stanislaviv.Vescovo Ordinario di Stanislaviv e suo Ausiliare, rispettivamente Mons. Gregorio Chomyszyn e Mons. Giovanni Latyszew-skyj, prima del loro arresto awenuto il 11 aprile 1945, hanno nominato alcuni Amministratori. Nel dicembre 1945 è morto nell’infermeria della prigione di Kiovia Mons. Gregorio Chomyszyn, mentre Mons. Latyszewskyj è stato deportato in Siberia, dove ha sofferto per oltre dieci anni. Nel 1956 egli è tornato a Stanislaviv, però era già molto malato. Mori Fanno successivo. Prima di morire, dietro le insistenti preghiere di alcuni sacerdoti, specie Padre Welyczkowskyj, egli ha consacrato Vescovo Padre Giovanni Sleziuk, nato nel 1896, ordinato sacerdote nel 1923. Prima della seconda guerra mondiale egli era catechista nei ginnasi di Stanislaviv.
Prevedendo il suo imminente arresto P. Giovanni Sleziuk ha consacrato Vescovo il Padre Simeon Lukacz, nato nel 1893, ordinato sacerdote nel 1919. Prima della seconda guerra mondiale egli era direttore spirituale nel Seminario diocesano, professore della teologia morale ed ascetica. Inoltre era membro del consistoro diocesano. Poco prima della mia partenza per Roma ho saputo ehe ambedue sono stati arrestati.
VII. Esarcato Apostolico dei Lemki. L’Esarca Apostolico Mons. Alessandro Malynowskyj, già Vice-rettore del Seminario di Leopoli, mi ha scritto una lettera nel 1955, chiedendo le direttive. Purtroppo io non ho potuto rispondegli, trovandomi a quel tempo già in carcere. Più tardi ho saputo ehe egli era costretto (dalle autorità polacche), essendo il suo Esarato nei confini della Polonia, di abbandonare la sua sede e recarsi allestero.
VIII. Vicariato di Czernivci.Il Vicario era Padre Simowycz. Mi hanno informato, ehe egli era morto, purtroppo io non potevo prowedere riguardo il suo successore perche in questo Vicariato imperversava una crudele persecuzione.
IX. Diocesi di Mucačiv. Dopo ehe nel 1947 venne assassinate Vescovo di Mucačiv Mons. Teodoro Romża, mi sembra ehe la Santa Sede ha nominato come suo successore Mons. Chira, il quale si trova attualmente a Karahanda nel Kazachistan. Mons. Chira ha avuto un Vicario Generale che si chiamava Padre Murany, bene conosciuto a Roma, perchè qui ha fatto і suoi studi teologici.
X. Diocesi di Priašiv.Durante la mia detenzione in Siberia mi è giunta la notizia sull’arresto di Mons. Paolo Gojdyč Vescovo di Priašiv e del suo Ausiliare Mons. Basilio Норко. Inoltre si è saputo che Mons. Gojdyč aveva le stigmate nella prigione. In seguito lo hanno trasferito nell’ospedale e messo sotto l’osservazione. Secondo le mie informazioni egli era ancora vivo nella primavera del 1959.
XI. Mons. Petro Werhun. Visitatore Apostolico per gli Ucraini residenti in Germania era stato condannato a 7 anni. Dopo aver scontato la condanna è stato esiliato in Siberia a Jenisejsk, distante da me circa 1000 km. Mi ha scritto qualche volta, dicendo di voler tornare in Austria. Egli è morto nel 1957 a Jenisejsk e la e stato sepolto. Non ho fatto nulla per і suoi fedeli perchè его consapevole che prowederà la Santa Sede.
XII. Il lavoro pastorale nell’URSS fuori dell’Ucraina Occidentale.Prima di parlare dell'attuale situazione, debbo sottolineare alcuni fatti preliminari, ehe la hanno proceduto.
Nel 1939 è giunta da Roma, per le vie difficili e pericolose, la lettera di S. Em-za Card. Eugenio Tisserant, allora Segretario della S. Congregazione per la Chiesa Orientale, con la notizia della mia nomina di Arcivescovo tit. di Serre e coadiutore del Metropolita Andrea Szeptyckyj cum iure successionis . Sono stato consacrato Arcivescovo il 22 dicembre 1939, nella festa dell’Immacolata, dal Metropolita Andrea. Conconsacranti erano Mons. Niceta Budka e Mons. Nicola Czarneckyj.
Il Metropolita era persuaso ehe entro breve tempo sarà arrestato, anzi aspettava e si preparava alla morte. Ma і sovietici, in quel primo periodo 1939–1941, non essendo sicuri della loro vittoria, perseguitavano la Chiesa, però non osavano liquidarla, aspettando il tempo opportuno. Intanto spiavano scrupo-losamente la sua attività.
Il Metropolita Szeptyckyj preoccupato delle sorti della Chiesa in awenire, avendo ottenuto dal Papa S. Pio X la piena giurisdizione sul territorio di tutta Russia zarista, ha creduto che è giunto il momento per applicarla. Fondandosi su questa giurisdizione ( vi iurisdictionis sibi concessae ) egli ha diviso tutto il territorio della Unione Sovietica in 4 Esarcati e cioè:
1. Parte Europea dell’Unione Sovietica (Russia) e Siberia. L’Esarca era il Padre Clemente Szeptyckyj, archimandrita degli Studiti.
2. Biancorutenia. L’Esarca era il Padre Antonio Niemancewycz, S. J.
3. Parte dell’Ucraina: Volynia, Podliachia, la regione di Cholm. L’Esarca era Mons. Nicola Czarneckyj.
4. Grande Ucraina. Esarca è stato nominato il sottoscritto.
Dopo questo importante prowedimento per il bene delle anime e della Chiesa, il Metropolita Andrea ha tenuto ancora alcune riunioni sinodali degli Esarchi, e poi ha informato la Santa Sede chiedendo la benignissima approvazione.
Fondamento sostanziale della costituzione giuridica della Chiesa Russa erano і decreti del Sinodo Petropolitano pro russis catholicis orthodoxis svoltosi a Pietroburgo nel 1917 sotto la presidenza del Metropolita Andrea, che a quel tempo si trovava a Piertoburgo, liberato dalla prigione zarista. Gli atti di questo Sinodo sono stati pubblicati dall’umile sottoscrito, sotto il titolo: “Prof. Dr. J. Slipyj, De Synodo Petropolitana 1917”, nella rivista teologica “Bohoslovia” (Theologia) 1931, p. 289–297.
Durante dell’occupazione tedesca della Ucraina Occidentale (1941–1944) la Santa Sede ha approvato la creazione dei 4 Esarcati, le nomine dei 4 Esarchi e le decisioni delle riunioni Sinodali, perö sotto la condizione ehe rimarrano strettamente segrete.
Qui debbo aggiungere ehe durante le riunioni Sinodali, tutti gli Esarchi si sono messi d’accordo, che ogni Esarca può fare dei prowedimenti necessari anche fuori del suo Esarcato in caso della sede vacante del rispettivo Esarcato.
Come ho già menzionato sopra, il Metropolita Andrea ha ottenuto l'approvazione da parte della Santa Sede di questo importante prowedimento e il 1 novembre 1944 mori. Nel 1945 Mons. Nicola Czarneckyj, perterrito durante l’istruttoria, ha confessato l’esistenza di 4 Esarcati nell’Unione Sovietica.
Dei 4 sopradetti Esarchi primo e morto Padre Antonio Niemancewycz, S.J., nei campi dei lavori forzati tedeschi, per la epidemia del tifo. Come suo successore è stato proposto alla nomina della Santa Sede, mi sembra, Padre Onosko о Padre Horosko. Quell’ultimo è emigrato in Europa Occidentale, mentre Padre Onosko è rimasto sul posto, però mancano le notizie certe sulla sua sorte.
Verso 1950 è morto nella prigione di Wolodymyr sul fiume Klasma anche il secondo Esarca cioè Padre Clemente Szeptyckyj. Finalmente nel 1959 è morto a Leopoli, dopo il ritorno dalla Siberia, il terzo esarca, Mons. Nicola Czarneckyj.
Dei 4 Esarchi son rimasto io solo. Per prowedere ai bisogni spirituali delle diecine di migliaia dei fedeli greco-cattolici deportati e sparsi per tutta l'Unione Sovietica specie la Siberia, io dopo lunghe considerazione mi son deciso, vi plenipotentiariae communicatae et vi imisdictionis metropolitarne di nominare і seguenti Amministratori cum iuribus dell’Esarca:
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