Mo Hayder - Birdman

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In un'area industriale semiabbandonata della periferia londinese vengono scoperti i cadaveri di cinque donne mutilate e seviziate. Scattano immediatamente le indagini che vengono affidate al giovane ispettore Jack Caffery. Egli comprende all'istante che i delitti sono opera di un maniaco: le vittime sono state infatti sottoposte a procedure chirurgiche amatoriali per la riduzione del seno e sono state pettinate e truccate in modo da ricordare delle bambole. La morte tuttavia non è stata causata dalle orrende ferite, bensì da un'iniezione letale; inoltre il killer ha inserito nel petto delle vittime e cucito accanto al cuore un uccellino vivo, simbolo e firma del suo macabro operato.

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«Ora», proseguì Jack, «la Jackson aveva i capelli sporchi di polvere di cemento, lo stesso cemento presente sulle altre vittime. All'inizio tutti abbiamo pensato che provenisse dall'area industriale, ma la Jackson non è mai stata lì. Come pure la Lister: anche su di lei la Scientifica ha rilevato una polvere grigia. Forse siamo in presenza di un altro Fred West, forse è nell'edilizia o sta facendo dei lavori di ristrutturazione a casa sua. Ma la cosa più importante è un'altra: secondo me quel tizio ha qualcosa a che fare col St. Dunstan's.»

«Marilyn.» Maddox si alzò e prese a battere una penna sui denti. «Chiamami il commissario capo. Questa cosa gli piacerà. Quanto a te, Jack…» Si sedette sulla scrivania e lo guardò. «… so che cos'hai in mente.»

«Davvero?»

«Oh, sì. Hai già un'idea, vero?»

«Sì, certo. Prima di tutto non avrei dovuto lasciarlo andare.»

«Allora procedi. Prendi Essex. Puoi avere anche Logan, quando arriva.»

«Aspetta, aspetta…» mormorò la Kryotos, accigliandosi. Si rivolse a Jack: «Pensavo che alla Scientifica ti avessero detto che non c'erano segni sulla testa della Lister».

«Non ce n'era bisogno», rispose Jack. «Come con Kayleigh Hatch, i suoi capelli erano del colore giusto. Glieli ha tagliati per farli combaciare. Ha scelto lei perché era simile a ciò che voleva. Faceva jogging – il St. Dunstan's era sulla sua strada – credo l'abbia identificata là. Questa è la prima volta che non ha dovuto prendere ciò che gli veniva dato: questa ragazza l'ha scelta personalmente. Ormai va a caccia da solo.»

«Ma non è stata… hmm… Lo sai, non è stata tagliata, aperta. Inoltre nel suo corpo non è stato trovato nessun uccellino.»

«Già, già…» Jack si tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi. Quando alzò lo sguardo, tutti si accorsero di quanto fosse stanco. «Perché non era morta.»

«Come?» esclamò Maddox.

Jack appoggiò le mani sul tavolo e osservò le screziature che gli si formavano sulle unghie quando schiacciava i pollici l'uno contro l'altro. «Quel bastardo apre le vittime per infilarvi dentro gli uccelli. Non è come Harteveld, non ama le proprie vittime morte. È uno stupratore, un sadico, ma la morte non lo diverte. Le preferisce vive: infatti è la loro paura che lo fa godere.» Guardò direttamente Marilyn, confidando che non si sarebbe intimorita. «Susan Lister non è stata 'aperta' per il semplice motivo che il suo cuore era vivo, e le batteva nel petto. Ed era un cuore che reagiva alla tortura.»

« Che cosa ci stai dicendo?» chiese lei con voce fievole.

«Ho capito quello che intende», intervenne Paul. «Gli uccelli erano vivi quando venivano messi nei corpi. Hanno lottato. Come…» Si srotolò le maniche, quasi che nella stanza fosse calato un freddo improvviso, quindi proseguì: «… come un cuore che batte».

«Proprio così.» Jack si alzò e si mise la giacca. «Proprio così.»

Con tutta l'eccitazione della notte precedente, aveva fatto tardi. Aveva tante cose per la testa. Il suo imminente compleanno, Joni, e, naturalmente, la persona che aveva trascorso un giorno e una notte nel suo appartamento, violata, sottomessa.

La facilità del rapimento, il metodo semplice e simmetrico con cui si era liberato di lei (lasciandola nel giardino, in modo che il marito la trovasse), il futuro promettente che quel successo aveva dischiuso… Questi pensieri lo facevano vibrare, riempiendolo di euforia.

All'inizio, quando lui si era seduto sul sedile posteriore dell'auto con in mano una sega elettrica, la donna aveva perso completamente il controllo del proprio corpo. Pareva in preda a una crisi epilettica: dimenava la testa, batteva i piedi sul tappetino della macchina, muoveva le labbra senza emettere suoni e batteva i denti nell'oscurità. Ma, una volta presa la decisione di stordirla, colpendola sulla testa con l'impugnatura della sega, era diventato tutto più semplice.

C'era stato un unico inconveniente. Dopo aver trascorso giornate intere a studiarla, mentre faceva jogging passando ogni mattina di fronte al St. Dunstan's, si era convinto di aver scelto quella giusta, quella che non avrebbe richiesto nessun intervento chirurgico. Ed era stato travolto dalla delusione quando, giunto nel suo appartamento, l'aveva spogliata e le aveva visto il seno: si era reso conto che avrebbe dovuto tagliarlo qua e là. Comunque si era trattato solo di un dettaglio rispetto al travolgente successo conseguito, un successo che aveva rinsaldato quella fiducia in se stesso già cresciuta negli ultimi mesi. Per il suo compleanno, sarebbe stato pronto per il grande colpo. Ecco quello che stava pensando nella sua cucina trasandata, calda come una serra, mentre apriva un pacchetto di M &M e muoveva distrattamente le dita tra le barre di una gabbietta sul cui fondo giacevano, tremanti ed esausti, quattro diamantini mezzi spennacchiati. Non ricordava l'ultima volta che aveva dato loro da mangiare, ma ciò non aveva la minima importanza.

Mancava un giorno al suo compleanno. Un giorno soltanto. Prese gli M &M e si diresse verso il bagno. Era arrivato il momento di prepararsi.

Alle nove in punto le segreterie telefoniche dell'ufficio del personale del St. Dunstan's si disattivavano.

«Ufficio del personale. Sono Wendy.»

«Wendy…» Jack s'infilò la cravatta nella camicia e si chinò sulla scrivania. «Sono il detective Caffery dell'AMIP. Ci ha aiutati con quella stanzetta della biblioteca, ricorda?»

«Ah, sì, sì. Buongiorno, detective, buongiorno. Mi chiedevo quando si sarebbe fatto sentire. È stato uno shock per tutti. Sapeva che qui, all'ufficio del personale, il signor Harteveld era ben conosciuto? Sono terribilmente desolata, terribilmente desolata. Spero che il suo comportamento non abbia rovinato la sua opinione del St. Dunstan's. Saremmo tutti molto dispiaciuti se… Sa, siamo molto orgogliosi della nostra reputazione e se penso anche solo per un istante che quell'orribile uomo l'abbia compromessa, io…»

«Wendy…»

«Sì.» La donna trattenne il fiato e deglutì. «Mi perdoni.»

«Ha per caso i nominativi di chi è in ferie?»

Quando le disse chi stava cercando, rispose: «Detective Caffery, la metto in attesa mentre vado a prendere la sua cartella». Lo lasciò in compagnia di alcune battute del Canone in re di Johann Pachelbel, e ritornò in meno di un minuto, senza fiato, in preda all'agitazione.

«Pronto? Detective Caffery?»

«Sì?»

«Il signor Thomas Cook è in ferie, rientra l'8 giugno.»

«O così dice.»

«Scusi?»

«Niente. Ha il suo indirizzo?»

Cook viveva al pianoterra di una casa ristrutturata, formata da due appartamenti, a Lewisham. Nessun cantiere in strada o di fronte all'abitazione. Jack e Paul lasciarono Logan nella Sierra, sotto un platano che gocciolava sul cofano dell'auto. Si coprirono la testa con l'impermeabile e si diressero furtivamente verso il piazzale asfaltato davanti all'edificio, varcarono il cancello laterale di legno ed entrarono in giardino. L'erba era alta, e anche lì nessuna traccia di cemento o di lavori in corso. La casa appariva silenziosa: le finestre erano buie e tutte le tende del pianoterra tirate.

I due, in mezzo all'erba bagnata, rivolsero lo sguardo verso l'alto, osservando il tetto a due spioventi che gocciolava. Poi, d'un tratto, le trasmittenti si accesero.

«Bravo sei-zero-due da Bravo sei-zero-sei.» Un po' assurdamente, Logan stava bisbigliando. «Signore?»

Jack tolse la radio dalla custodia attaccata alla cintura. «Bravo sei-zero-due in ascolto.»

«Qualcuno si sta muovendo in casa, signore.»

«Ti abbiamo trovato. Ti siamo addosso. Forza!»

Tornarono alla Sierra di corsa.

«Chi è?»

«Una vecchietta.»

«Una vecchietta?»

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