Carol O'Connell - Amanda È Morta Nel Parco

Здесь есть возможность читать онлайн «Carol O'Connell - Amanda È Morta Nel Parco» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Amanda È Morta Nel Parco: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Amanda È Morta Nel Parco»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Il cadavere di una donna dalle mani spappolate viene ritrovato al Central Park di Manhattan. In assenza di impronte e di documenti il detective Palanski identifica la vittima in base al nome sull'etichetta della giacca: è Cathy Mallory, geniale e irriducibile cane sciolto della sezione Crimini Speciali della Polizia di New York, recentemente sospesa dal servizio per motivi disciplinari. Quando il notiziario di mezzogiorno la informa della propria morte, Mallory si getta nelle indagini con foga. E scopre che la vittima è in realtà Amanda Bosh, venticinquenne da tempo coinvolta nella relazione con un facoltoso uomo sposato. Per stanare l'assassino Mallory è pronta a tutto, persino a trasformarsi in un vera e propria esca umana.

Amanda È Morta Nel Parco — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Amanda È Morta Nel Parco», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Sì, il ragazzo la stava bevendo.

Riker sentì un morso alla bocca dello stomaco, esattamente dove abitava la sua ulcera. Mallory non aveva atteso che il ragazzino impugnasse la pistola, che commettesse il reato. Non gli aveva letto i suoi diritti. Aveva infranto qualsiasi regola, e adesso stava inventando nuove regole da infrangere.

Be', tanto valeva rilassarsi. Non avrebbe ucciso il ragazzo, perché a Markowitz non sarebbe piaciuto.

Erano nella zona di Wall Street, deserta la notte di Natale. Si infilò in una strada sbarrata da cartelli che indicavano un edificio in costruzione. Gli occhi di Mallory vagarono lungo i bidoni di detriti.

«No, non qui» disse. Poi, rivolta a Riker: «Mi spiace farle perdere tempo, capo. Me ne libero al prossimo isolato. D'accordo?».

«Non dirò niente!» strillò il ragazzo.

Mallory taceva, mentre i minuti scorrevano lenti, al ritmo dell'andatura della macchina. Si fermava in luoghi bui, scuoteva la testa e riprendeva a guidare.

«Mi chiedo da dove venga quella pistola» disse alla fine, «e se tu l'abbia mai usata.»

Riker poteva solo immaginare che cosa stesse accadendo nella mente del ragazzo. Lui e Mallory erano così giovani. Con i loro volti lisci e i capelli biondi, avrebbero potuto essere fratello e sorella.

«Poco fa ti ho fatto molto male?» chiese Mallory, con improvvisa dolcezza.

«Sì, lo stomaco mi fa un male cane» disse il ragazzo.

«Bene. Ho notato che la pistola era scarica. Non la definirei un'idea geniale, giusto?»

Il ragazzo guardava alternativamente Mallory e la pistola, meravigliato.

«Allora, hai rubato la pistola ma non le pallottole? Quando controllerò al computer il numero di matricola, scoprirò che qualche contribuente è stato derubato da un imbecille che crede che una pistola si carichi da sola? Cos'altro hai rubato?»

«Niente, non…»

Mallory inchiodò, e il ragazzo, le mani ammanettate dietro la schiena, sbatté la testa contro il cruscotto. Ebbe un gemito e Riker voltò la testa. Preferiva non vedere Mallory che faceva zampillare del sangue all'alba del giorno di Natale.

Mallory afferrò il ragazzo per il collo della camicia.

«Tu sei stupido. Credi che quando riporterò la pistola al legittimo proprietario, non mi dirà il resto?»

«Non c'era niente. C'erano un anello e un braccialetto, ma era roba da poco. Li ho portati a un gioielliere. Mi ha detto che facevo meglio a portarli al mercato delle pulci, è la verità. Lo conosco da una vita. Non mi direbbe bugie.»

Riker scosse la testa e sorrise. Un delinquente alle prime armi che portava oggetti rubati alla botteguccia sotto casa. E niente proiettili. Non avevano imparato niente a scuola questi ragazzini?

Mallory chiamò la centrale e comunicò la data del furto e le caratteristiche dei gioielli. Evitò di dire della pistola e del sospetto in custodia. Restò in ascolto qualche secondo e concluse: «Spiacente, non coincide». Riattaccò.

«Hai detto la verità» disse al ragazzo. «Ti lascerò andare. Ma non dire a nessuno che hai visto un ufficiale ubriaco in un bar dopo l'ora di chiusura. D'accordo?»

Il ragazzo annuì come un pupazzo disarticolato. Sì, sì, qualunque cosa, purché non gli facesse più male.

Riker smise di sorridere. Sedeva immobile, pregando perché l'effetto della birra non lo abbandonasse tanto presto. Niente da fare. Suo malgrado, stava tornando sobrio e cominciava a capire cosa avesse in mente Mallory.

Il suo unico scopo era impadronirsi della pistola del ladruncolo. Alzò lo sguardo al cielo.

Ah, Markowitz, bastardo. Come hai potuto morire e mollarmi qui con tua figlia? Mi senti, figlio di puttana? Guarda che cosa sta facendo la tua Mallory. Sta derubando un ragazzino.

«Conto fino a dieci, e se non sei sparito sei morto, okay?»

Si sporse per aprirgli la portiera. Ma la paura incollava il ragazzo al sedile, e lei fu costretta a urlare: «FUORI DI QUI, idiota!».

Il ragazzo quasi ruzzolò fuori dalla macchina. Vacillò zigzagando per i secondi necessari a fargli capire che era libero. Poi si mise a correre.

Riker uscì dalla macchina e scivolò sul sedile davanti.

«La pistola la prendo io, Mallory.»

«No, è mia.»

«Non hai mai pensato seriamente di portarlo dentro, e non è stato per evitarmi l'imbarazzo di mostrarmi ubriaco alla centrale. Lo sanno tutti che bevo. No, volevi una pistola in più, per usarla con l'assassino nel palazzo. Dimmi se ho torto.» La fissò in silenzio per un momento e riprese.

«Sei convinta che l'assassino preferisca servirsi delle proprie mani per uccidere. Se facessi fuori un uomo disarmato, finiresti nei guai. Se lo colpissi senza l'intento di ucciderlo, diciamo all'altezza delle ginocchia, Coffey non approverebbe. Ti chiuderebbe nella sala dei computer, e potresti dire addio al lavoro sul campo. Ma se, dopo lo scontro, accanto all'assassino si trovasse un'arma, la sua arma, allora potresti stare tranquilla in ogni caso, o sbaglio?»

Mallory non lo guardava.

«Markowitz non avrebbe mai fatto una cosa simile. Stava nell'occhio del ciclone, con tutti noi. Ma giocava pulito, e per questo ci vogliono le palle. Forse non hai la stoffa. Non hai imparato nulla dal vecchio, Kathy?»

«Mallory, per te» lo corresse.

«Adesso mi dai quella pistola, o te la tolgo a forza. Ho voluto bene a Markowitz più a lungo di te. Non permetterò che sua figlia si rovini. Dammela. Non scherzo.»

Niente.

Era rigida, sorda e cieca.

« Adesso, Mallory, o mi incazzo davvero.»

Gli porse la pistola. «Buon Natale anche a te, Riker.»

Il cercapersone che portava alla cintura emise il suo suono fastidioso, la richiesta insistente, molesta di chiamare la centrale, e al più presto. Riker prese il telefono della macchina e compose il numero della Sezione Crimini Speciali.

«Sì» disse nel ricevitore, «lo conosco… No, non c'è problema, sto arrivando.»

A Mallory disse: «Charles è in centrale. Ha bisogno di qualcosa e vuole che io garantisca per lui. Vieni anche tu?».

«No, ti lascio lì e vado.»

«Problemi tra te e Charles?»

«Ha chiesto di te, non di me. Non ha bisogno del mio aiuto.»

Nello scendere dalla macchina, dieci minuti più tardi, Riker le disse: «Hai pensato alla pistola giocattolo trovata a casa della Bosch?».

Gli occhi di Mallory si illuminarono. Aveva capito al volo. Sorrise lentamente, diabolicamente. Quando faceva così la detestava.

Charles sedeva su una sedia di plastica gialla troppo piccola per accogliere il suo lungo corpo. Muoveva nervosamente le gambe, le piegava e le distendeva, cercando un modo per non sembrare troppo goffo.

Alle tre del mattino, sotto le luci fluorescenti, la centrale era nel pieno dell'attività. Una donna urlante, avvolta in una coperta, passò davanti a lui, scortata da due agenti in uniforme. Un detective in borghese che Charles conosceva di vista accompagnava un adolescente docile e intontito. Due turisti entrarono gridando. Da frammenti della loro conversazione, Charles dedusse che mancavano loro i bagagli, i portafogli e i gioielli. Poi comparvero due giovani in manette, accompagnati da quattro agenti.

Buon Natale, dicevano le lucide lettere argentate appese sopra la scrivania dell'impiegato che aveva raccolto il suo verbale.

Charles tenne lo sguardo fisso sul pavimento finché non scorse il familiare paio di scarpe marroni scalcagnate, sovrastate da un abito male in arnese e dalla nuvola di birra che era l'alito di Riker.

Riker gli fece un cenno e continuò a camminare accanto a due agenti che fino a pochi minuti prima avevano tentato di far ragionare Charles, senza riuscire a convincerlo che in quella città non c'era modo di trovare una bambina che non voleva essere trovata. Disperato, Charles aveva fatto il nome di Riker. Una telefonata del sergente di turno, e Riker era arrivato, improbabile cavaliere senza il cavallo bianco.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Amanda È Morta Nel Parco»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Amanda È Morta Nel Parco» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Carol O'Connell - Bone by Bone
Carol O'Connell
Carol O’Connell - Find Me
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Winter House
Carol O’Connell
Carol O'Connell - Mallory's Oracle
Carol O'Connell
Carol O’Connell - Crime School
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Shell Game
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Stone Angel
Carol O’Connell
Carol O’Connell - The Man Who Lied To Women
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Killing Critics
Carol O’Connell
Отзывы о книге «Amanda È Morta Nel Parco»

Обсуждение, отзывы о книге «Amanda È Morta Nel Parco» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x