Giorgio Faletti - Io sono Dio

Здесь есть возможность читать онлайн «Giorgio Faletti - Io sono Dio» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 2009, ISBN: 2009, Издательство: Baldini&Castoldi Dalai editore S.p.A., Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Io sono Dio: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Io sono Dio»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Non c’è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l’unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere dio.

Io sono Dio — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Io sono Dio», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Invece quella mattina si era aggirato fra loro cercando di nascondere la sua pena, sorridendo quando gli si chiedeva di sorridere e rispondendo quando gli si chiedeva di rispondere. Ma non appena restava solo tutto tornava a ricadergli addosso, come oggetti stipati a casaccio in un armadio.

Per la prima volta nella sua vita sacerdotale, non sapeva che fare.

Si era trovato in quella situazione già nel passato. Quando ancora viveva nel mondo, prima di capire che quello che voleva fare della sua vita era servire Dio e il suo prossimo. Aveva risolto le sue perplessità e le sue ansie entrando nella pace del seminario. Questa volta era diverso. Aveva chiamato il cardinale Logan senza eccessive speranze. Se fosse stato a New York, lo avrebbe incontrato più per avere un conforto morale che per avere una autorizzazione che sapeva non sarebbe mai arrivata. Non nei tempi e alle condizioni che sarebbero state necessarie. Conosceva bene le ferree regole che governavano quella parte del rapporto con i fedeli. Era uno dei punti fermi del loro Credo, era la certezza per chiunque di potersi accostare al sacramento della Confessione con animo libero e senza timori.

Offrendo il suo pentimento in cambio della purificazione dei suoi peccati.

Ma la Chiesa in qualità di suo ministro lo condannava al silenzio e così condannava a morte altre centinaia di persone, se quegli attentati fossero continuati.

«E così lei è il famoso padre McKean, il fondatore di Joy.»

Il sacerdote si girò in direzione della voce. Si trovò davanti una donna alta, sulla quarantina, con i capelli scuri e inappuntabili. Era troppo truccata, troppo elegante e forse troppo ricca. Reggeva due bicchieri pieni di un liquido che doveva essere champagne.

La donna non attese la conferma. D’altronde la sua non era una domanda, esprimeva solo un dato di fatto.

«Mi avevano detto che lei era un uomo molto carismatico e molto affascinante. E avevano ragione.»

Gli tese uno dei due calici. Frastornato da quelle parole, padre McKean lo prese d’istinto. Aveva avuto l’impressione che, se non lo avesse sostenuto fra le dita, la donna l’avrebbe in ogni caso lasciato e sarebbe caduto a terra.

«Mi chiamo Sandhal Bones e sono una delle organizzatrici della mostra.»

La donna strinse la mano che le aveva teso e la trattenne fra le sue un attimo più del dovuto. Il sacerdote sentì l’imbarazzo aggiungersi a tutti gli stati d’animo che già lo stavano agitando. Distrasse lo sguardo e osservò nel fondo della flûte le bollicine che salivano vivaci verso la superficie.

«Dunque lei è una delle nostre benefattrici.»

La signora Bones cercò di minimizzare, senza riuscirci troppo bene.

«Benefattrice mi sembra una parola grossa. Diciamo che mi piace dare un aiuto là dove ce n’è bisogno.»

Il reverendo McKean, senza nessuna voglia, portò il bicchiere alle labbra e bevve un piccolo sorso.

«È per merito di persone come lei che Joy continua a sopravvivere.»

«È per merito di persone come lei se esiste.»

Si portò al suo fianco e lo prese sottobraccio. Un profumo delicato e senza dubbio molto costoso arrivò alle narici del sacerdote, insieme al fruscio del suo vestito.

«E adesso andiamo a vedere le opere dei suoi protetti. Mi dicono un gran bene di loro.»

Facendosi largo fra la gente in modo disinvolto, la signora Bones si mosse verso l’altro lato della balconata affacciata sul laghetto.

Il Boathouse Café era un elegante ritrovo in mezzo a Central Park, collegato al resto della città dalla East Drive. Un edificio di un solo piano, con la facciata composta da larghe vetrate che permettevano ai clienti di cenare con la vista sull’acqua e sul verde. Nella bella stagione, sulla terrazza che la percorreva tutta, venivano approntati dei tavoli per mangiare all’aperto.

In quel caso era stata organizzata, da un comitato di cui padre McKean non riusciva mai a ricordare il nome, una mostra di pittura, scultura e artigianato per tutti i ragazzi che erano affidati alle cure di istituzioni simili a quella di Joy. Per consentire loro di comunicare di persona con la gente, oltre che attraverso le loro opere. Quando gli era stata fatta balenare quell’eventualità, il sacerdote ne aveva parlato con Jubilee Manson e Shalimar Bennett. I due ragazzi erano ancora al centro di un percorso difficile ma alla fine, d’accordo con John, si era convinto che quell’esperienza non poteva che fare loro del bene.

Shalimar era una ragazza bianca che proveniva da una normale famiglia borghese. L’avevano strappata a forza dall’eroina e da una tendenza autolesionistica che le aveva segnato le braccia di cicatrici. Padre McKean non lo avrebbe confessato nemmeno all’Inquisizione, ma era la sua preferita. Aveva un viso che ispirava tenerezza e protezione. E pareva irradiare luce dagli occhi quando qualcuno le faceva dei complimenti per i suoi lavori a metà strada fra la scultura e i monili. Braccialetti, collane, orecchini che abbinavano originalità e colore, tutti realizzati con i materiali poveri più disparati.

Jubilee, un ragazzo nero di diciassette anni, veniva invece da una famiglia dove le regole erano bandite e dove l’approccio giornaliero alla sopravvivenza era diventato un assalto. La madre era una prostituta e il padre era morto accoltellato in una rissa. Suo fratello Jonas si spacciava per rapper e aveva assunto il nome d’arte di Iron7. In realtà era il capo di una gang che aveva fatto del traffico di droga e dello sfruttamento della prostituzione la sua area di interessi. Quando la madre aveva trovato nella camera di Jubilee delle pasticche di crack, aveva capito che il figlio più giovane stava per essere trascinato sulle orme dal fratello. In un momento di lucidità, colta da una fortunata intuizione, lo aveva portato a Joy da padre McKean. Lo stesso pomeriggio si era suicidata.

Superate le prime difficoltà, Jubilee si era integrato bene con la vita della comunità e poco dopo il suo arrivo aveva mostrato una notevole inclinazione verso le arti figurative, che era stata incoraggiata e coltivata.

Ora alcune delle sue opere più interessanti, per quanto acerbe e da vedere in prospettiva, erano esposte per l’occasione a Central Park.

Il sacerdote e la sua accompagnatrice arrivarono nella zona dove, su dei cavalletti, erano esposte tre tele di Jubilee. Era chiara l’influenza della pop-art e nello specifico di Basquiat, ma il senso del colore e l’originalità degli accostamenti lasciavano intravedere una grande e felice possibilità di evoluzione.

Il giovane pittore era in piedi accanto alle sue opere. La signora Bones si fermò davanti ai quadri, in modo da poterli valutare con un solo colpo d’occhio.

«Ed ecco il nostro giovane artista.»

Esaminò i lavori con sguardo attento, nel quale non era assente un briciolo di perplessità.

«Be’, io non sono un critico e questo non è certo Norman Rockwell. Ma devo dire che sono… che sono…»

«Esplosivi?»

Dopo aver suggerito quella definizione, padre McKean strizzò l’occhio a Jubilee, il quale fece fatica a non mettersi a ridere. La signora Bones si girò verso il sacerdote, come se quella parola l’avesse illuminata.

«Certo. È la definizione esatta. Sono esplosivi.»

«È quello che pensiamo tutti.»

Il prete, dopo la gratificazione all’ego dell’artista e alla smania da mecenate della sua accompagnatrice, cominciava a trovare ingombrante la sua presenza. Vide a pochi passi di distanza John Kortighan che parlava con un gruppo di persone. Gli lanciò un’occhiata nella quale c’era una disperata richiesta di soccorso.

Il suo braccio destro si rese conto della situazione. Si liberò di quelli con cui stava parlando e si diresse verso di loro.

Padre McKean si preparò a sganciarsi.

«Signora Bones…»

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Io sono Dio»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Io sono Dio» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Io sono Dio»

Обсуждение, отзывы о книге «Io sono Dio» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x