Tutti, meno Salvetti
– Naturale!..
– Senza dubbio!..
– È vero!..
– È evidente!
Salvetti
Domando scusa, marchesa: io non vi ci ho seguita: io vi ci ho incontrata.
Anna
Ma ci rimanete.
Salvetti
Ci rimango…
Anna
E non ci rimanete forse per me?..
Salvetti
In qualità di medico.
Anna
Ma io non sono malata.
Salvetti
La vita di una donna senza marito è sempre una malattia!..
Anna
Che voi non sapete curare…
Salvetti
Mi ci provo.
Anna
(pungente) Ma non ci riuscite!
Dionigi
(mettendo la mano sul petto all'uso schermistico.) «Toccato», dottore!
Salvetti
(condiscendente) «Toccato».
Anna
(con solennità gioconda, salendo sopra uno sgabbelletto) Si mette ai voti il programma della gita a cavallo!
Dionigi
Accettato all'unanimità!
Albenga, D'Alma, Rivoli
(insieme) All'unanimità!
Salvetti
Meno uno!
Anna
Peggio per quell'uno.
Salvetti
(a Rivoli, guardandogli le gambe) Come!! Ci andate anche voi a cavallo?
Rivoli
E perchè non dovrei andarci?
Salvetti
Avete un bel fegato!
Anna
Conte, mi cedete il vostro Black boy ?
Dionigi
Mi permetterei piuttosto di offrirvi la mia cavallina. Black boy è troppo duro di bocca e devo lavorarmelo io. Se mi date licenza, vado io stesso a insellare Lady Florence .
Anna
E gli altri?
Dionigi
Noleggeremo i bucefali del Santoro.
Albenga
Ma sin là c'è una tappa di un chilometro.
Anna
Ci andrete voi, Rivoli.
Rivoli
… Con piacere.
Anna
E presto, eh?
Rivoli
Volo, marchesa. (Si allontana, sforzandosi, invano, di affrettare il passo, ed esce.)
Anna
Abbiate pazienza, Albenga: andateci voi pure, perchè Rivoli non mi sembra molto disposto a volare.
Albenga
Vi servo, marchesa. (Esce.)
Dionigi
Io corro alla scuderia.
Anna
Grazie.
Dionigi
Prego… (Esce.)
Salvetti
(accomiatandosi) Ed io, giacchè ho da restar solo, vado a fare un po' di onesta colazione.
Anna
Superfluo il dirvi, dottore, che durante la mia assenza voi siete padrone della mia casa come di solito. Qui, troverete seggiole a sdraio, libri, giornali illustrati: tutte cose di cui difetta il vostro alberghino, esageratamente campestre.
Salvetti
Troppo buona, marchesa. Profitterò. (Via.)
D'Alma
(è lontanissimo da lei, in un canto della stanza, nel suo atteggiamento di sognatore.)
Anna
(siede.) (Un silenzio.) E voi?
D'Alma
Io… deploro!
Anna
(schiettamente curiosa) Che deplorate?
D'Alma
Quello che qui accade.
Anna
È strano! A me pare che non accada proprio niente.
D'Alma
(serafico) Non siete voi, Anna, la farfalla intorno a cui scherzano dei bambini più o meno insidiosi?
Anna
(un po' imitandolo) E non siete voi, Giuliano, uno dei bambini più o meno insidiosi che scherzano intorno a questa farfalla?
D'Alma
Oh, no!.. Io la guardo! Io l'ammiro!.. Ma la mia mano non oserebbe mai di ghermire quelle ali agitate vertiginosamente da una così gentile inconscienza.
Anna
Mai?!
D'Alma
Mai! (Siede.)
Anna
(risatina) Converrete che c'è del metodo in tutto questo.
D'Alma
Attribuireste voi a me, come agli altri, un volgare calcolo… maschile?!
Anna
Volgare, non so; ma, via, maschile… credo di sì.
D'Alma
(con accento drammatico) Quale inganno è il vostro!!
Anna
(di scatto) Cosa?!
D'Alma
Anch'io, è vero, sono vissuto nella corruzione. Anch'io sono stato vittima dell'abbrutimento che col pretesto degli istinti… coinvolge l'umanità!.. Ma quando ho conosciuto voi, creatura eletta, minacciata dalla corrente malefica, io ho avuta nausea di me stesso. La mente mia ha concepito la salvezza di un affetto inestinguibile; e ha visto, luminosa, la possibilità di eliminare l'errore, di sollevarsi dal fango e di correggere perfino i così detti istinti…
Anna
(spalancando tanto d'occhi) Ah?!
D'Alma
E d'allora in poi, Anna, il miraggio della mia vita si è elevato; e, vagheggiando le estasi purissime delle anime che s'incontrano all'infinito, io non ho desiderato che il godimento di un amore perfetto, casto, immateriale!..
Anna
(lo guarda, sorpresa, attonita. Indi, dissimulando nell'ammirazione uno strano dubbio) E… ditemi: sono certamente io… la sola donna che vi abbia ispirato un amore… di questa specie?
D'Alma
La sola!!!
Anna
(con orgoglio entusiastico foderato d'ironia) È una grande sodisfazione! (Pausa. Poi, con burlesca volubilità, alzandosi) E se per caso fossi stata vostra moglie?
D'Alma
(imbarazzatissimo) Non mi sono mai permesso di rivolgermi una simile domanda.
Anna
Ah, già! Dimenticavo che, dati i vostri ideali, non ci sono più mogli… e, soprattutto, poi, non ci sono più mariti. (Sospirando) Io, invece, sono molto maritata! (Risatina) Perchè le mogli separate dai loro mariti possono sentirsi più maritate delle altre?
D'Alma
(confuso) Marchesa… come volete che lo sappia io!?
Anna
Avete ragione! Nondimeno, il perchè è così semplice! Un marito, anche se intrinsecamente abbominevole, stando lontano, vale sempre più di quanto varrebbe se stesse vicino. Sono due anni che mio marito… è separato da me. Da questo punto di vista, io comincio a sentirmi maritatissima!
D'Alma
(dopo una reticenza) Lo amate?
Anna
(contraffacendolo) Lo amavo! (Un silenzio. Poi, ride un po') Ah ah! (Mutando di nuovo e sedendo) Vi compiacereste di darmi dei chiarimenti?
D'Alma
Su che?
Anna
Sulla… «correzione degli istinti»?
D'Alma
Volentieri. (Pausa) Avete voi letto Tolstoi della prima maniera?
Anna
Io ho letto… per esempio, Nanà , di Zola…
D'Alma
Ma non è precisamente lo stesso!
Anna
Be', che dice il vostro Tolstoi della prima maniera?
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