Nel mio libro voglio mostrare l’assurdità delle idee LGBT e nello stesso tempo mostrare ciò che è giusto. Mi rendo conto che si tratta di una questione molto delicata, perché molte persone con tendenze omosessuali sono vittime e in qualche maniera innocenti, ciò non toglie a loro la responsabilità di scegliere, perché rimangono sempre persone libere. Mi rendo conto che purtroppo, quando si affronta il problema d’omosessualità è impossibile non toccare le persone con tale tendenze. Possono sentirsi imbarazzate, arrabbiate, giudicate. Voglio sottolineare, che non è la mia intenzione farle soffrire. Qualcuno può dirmi, allora non toccare questo problema. Rispondo sinceramente – non posso non toccarlo. Questo sarebbe contro la mia coscienza. Buona lettura.
CHI È MASCHIO E CHI È FEMMINA?
Una cosa, direi necessaria prima di cominciare questo capitolo è capire il suo scopo. In esso non dò profondi e sufficienti argomenti inattaccabili per sostenere e difendere il mio pensiero, ma lo tratto piuttosto in modo superficiale offrendo pensieri singoli non sempre concatenati tra di loro. Gli argomenti più consistenti li troverete nel proseguo del libro. Quindi il primo capitolo del libro rimane un’introduzione. Una cosa fondamentale di questo capitolo è, che vorrei dimostrare le differenze tra maschio e femmina. Queste differenze sono necessarie per creare un equilibrio interno – esterno nel rapporto vicendevole e in conseguenza nella famiglia e nella società. Il frutto di queste differenze può essere duplice:
● avvicinamento, nel caso dell’eterosessualità,
● allontanamento, nel caso dell’omosessualità.
Per capire questa duplice azione possiamo usare un famoso esempio con le calamite. Tutte le calamite posseggono due poli opposti, il polo nord (N) e il polo sud (S). Avvicinando due calamite osserviamo che i poli opposti si attraggono e i poli uguali si respingono. Lo stesso osserviamo nella natura tra i sessi. Sono due, maschio e femmina. Non esiste il terzo sesso che promuove LGBT.
Maschio + maschio = poli uguali si respingono.
Femmina + femmina = poli uguali si respingono.
L’omosessualità = poli uguali si respingono.
Maschio + femmina = poli opposti si attraggono.
L’eterosessualità = poli opposti si attraggono.
La cosa sembra molto semplice: l’omosessualità – innaturale, invece l’eterosessualità – naturale.
La società e le tendenze attuali potrebbe sembrare che abbiano superato la legge della natura, perché ciò che si dovrebbe respingere si attrae e ciò che si dovrebbe attrarre si respinge. Ciò che in natura è molto semplice in realtà è diventato molto complicato. Sembra che qualcosa o qualcuno voglia insidiare la legge naturale. Questo ci spiega molto chiaro Gesù: “[37] Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Mt 5,37) . Nel caso dell’omosessualità subentra il ma, però. Questo mo do di parlare è proprio il di più che viene dal maligno . Questo modo di agire più o meno è così, è come se qualcuno volesse nello stesso momento andare a destra e a sinistra, oppure, nello stesso momento volesse dire si e no. Sappiamo, che questo è impossibile.
E’ interessante che differenze tra il sesso maschile e femminile non siano un motivo di allontanamento tra di essi, ma anzi, è un motivo nell’avvicinamento e nel reciproco arricchimento. L’avvicinamento è necessario per completare le mancanze che singolarmente possiedono. L’uomo singolarmente è incompleto così come la donna. L’una ha bisogno dell’altra nel completamento delle mancanze personali nelle loro personalità. La loro unione è necessaria, non soltanto nella procreazione, ma anche nella loro crescita personale come singoli individui. Ancora di più. Il loro avvicinamento è necessario per la crescita della società, cioè legato con la procreazione.
Per capire meglio la differenza tra maschio e femmina, e per capire chi è maschio e chi è femmina, propongo un approfondimento del significato delle due divinità, che si trovano in mitologia, che hanno i nomi uguali a due pianeti – Marte 7 7 Marte (in latino Mars, in greco Ares) è, secondo la mitologia romana del I secolo a.C., il dio della guerra, dei duelli e degli spargimenti di sangue. Secondo la mitologia romana più arcaica era anche il dio del tuono, della pioggia e della fertilità. https://it.wikipedia.org/wiki/Marte_(divinità ) (confrontato 01.06.2018)
e Venere 8 8 Venere (in latino Venus, Venĕris) è una delle maggiori dee romane principalmente associata all’amore, alla bellezza e alla fertilità, l’equivalente della dea greca Afrodite. https://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(divinità )(confrontato 01.06.2018)
. Per fare questo vi cosiglio di lasciarvi andare e di liberare la fantasia e immaginazione.
Vediamo che le caratteristiche di queste due divinità sono ben diverse, direi tanto diverse, opposte. Una cosa interessante, che nonostante delle diversità hanno in comune una caratteristica importantissima: la fertilità e la procreazione!
● Fertilità da a loro la forza per vincere le diversità!
● Fertilità li unisce!
● Fertilità è la forza della loro procreazione!
● Fertilità è la forza della vita che sgorga dal loro unione!
Quale sono le differenza tra maschio e femmina dimostra la distanza tra queste due divinità espressa attraverso la distanza tra due pianeti. Marte e Venere sono due pianeti più vicini alla Terra. Una a destra della Terra (Marte) e altra a sinistra della Terra (Venere). Loro sono come due poli opposti. La distanza tra Marte e Venere è più o mento 190 milioni di chilometri. Una distanza enorme, difficile da pensare e immaginare, che in realtà è la distanza nella diversità tra due divinità (maschio e femmina). Questa distanza enorme, però, non può fermarli nell’avvicinamento. Perché?
● Perché sentono la forza di unirsi!
● Perché sentono la forza di donarsi!
● Perché sentono, che sono creati l’una per altra!
● Perché sentono che dal loro unione può esplodere la vita!
● Perché sentono l’attrazione fisica, psichica e spirituale!
● Perché sentono che si completano!
● Perché nel loro unione integrano le loro carenze!
● Perché sentono che l’una non può vivere senz’altra
Nella mitologia troviamo le notizie, che dall’amore di Venere e Marte nacque Eros (detto anche Cupido), la più grande divinità dell’amore. I due divinità si completano: Marte completa Venere! Venere completa Marte! Insomma l’una ha bisogno dell’altra! Al centro dei due pianeti si trova la Terra. Sembra, certamente in modo simbolico, che la Terra sia il punto di riferimento e dell’incontro tra di loro dove si uniscono e diventano uno nella donazione reciproca, che scaturisce con la vita:
Marte + Venere = la vita.
Spero abbiate capito, che i due pianeti rappresentano gli essere umani. Tutto quanto scritto prima non riguarda i pianeti, ma è una analogia della relazione tra maschio e femmina: Marte – maschio, Venere – femmina.
Tra maschio e femmina, similmente a Marte e Venere, sono presenti grandi differenze nella personalità fisica, psichica e spirituale, le quali nonostante tutto non li allontanano, ma li attraggono. L’unione tra maschio e femmina è l’unica in natura che può dare la vita! Il maschio da alla femmina ciò che le manca e viceversa. Il maschio dona e la femmina accoglie. La loro unione è un arricchimento reciproco e sociale! La loro unione segue la natura!
Come già fatto notare in precedenza, sembrerebbe che qualcosa o qualcuno voglia insidiare la legge naturale, vuole squilibrala e seminare confusione. Questo si può osservare negli omosessuali. Provano a convincerci che le loro unioni sono secondo la legge naturale e che hanno lo stesso valore per la società come il matrimonio tra maschio e femmina. Le loro richieste, certamente dal punto di vista della legge naturale, sono impossibili da accettare, perché le loro unioni sono forzate come forzate sarebbero le prove di unione dei poli uguali della calamita. Secondo la natura tra loro vi sono forze che li allontanano. Un’altra cosa fondamentale da notare è la sterilità delle loro unioni: maschio + maschio = sterilità, femmina + femmina = sterilità.
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