Beatrice Gavazza - Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.

Здесь есть возможность читать онлайн «Beatrice Gavazza - Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: unrecognised, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Il libro approfondisce la figura del tragediografo Agatone (fine V secolo a.C.) e fornisce ai 34 frammenti superstiti della sua opera un'edizione critica con commento. Questo lavoro s'inserisce nell'attuale tendenza degli studi classici a dedicare particolare attenzione a testi frammentari. Sebbene le tragedie di Agatone risultino dimenticate già in epoca antica, sembra che in ambito tragico egli sia stato un autore di successo, nonché d'avanguardia. Il contributo più importante che diede alla storia del teatro fu la sostituzione delle parti corali tradizionali con intermezzi del tutto slegati rispetto al contenuto della trama. L'analisi svolge un'indagine quanto più possibile completa intorno a una figura determinante del genere tragico e pone le basi per una più profonda comprensione delle trasformazioni del teatro tra il V e il IV secolo a.C.
Beatrice Gavazza è assistente alla cattedra di Filologia e Letteratura Greca dell'Università Albert Ludwig di Friburgo in Brisgovia. Per il suo lavoro sul poeta tragico Agatone ha ricevuto nel 2020 il premio Günter Wöhrle, promosso dalla fondazione Humanismus Heute per tesi dottorali eccellenti inerenti al campo dell'Antichistica e composte presso l'Università Albert Ludwig di Friburgo.

Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C. — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Al v. 84, il testo tramandato dai codici e accettato da Wilson è ποθεινὸς τοῖς φίλοις, mentre negli scolî appare la variante σοφοῖς. Dover mette a testo τοῖς φίλοις, considerando σοφοῖς una glossa oppure una variante.16 Del Corno, seguendo Dobree, sceglie di mettere a testo σοφοῖς, lezione segnalata negli scolî dei manoscritti V ed E, ritenendo che il φίλοις dei codici sia il risultato di un’interpolazione forse causata dall’inserzione nel testo di una segnalazione, in origine a margine, di un passo parallelo euripideo, il v. 320 delle Fenicie .17 In ambito funerario – argomenta Dover – l’espressione ποθεινὸς τοῖς φίλοις (o equivalenti) è diffusa: ποθεινὸς ἐὼν σοῖ–/[σι φίλο]ις ( IG II/III² 6004, vv. 7s.); φίλοις ἐρατός ( SEG LV 723, v. 10); φίλοις πᾶ–/σι ποθεινὸς ( IK Knidos I 304, vv. 8s.). D’altro canto, la lezione σοφοῖς ha carattere meno generico e ben si adatterebbe alle note frequentazioni da parte di Agatone dei sofisti, suoi maestri, e della cerchia socratica (vd. anche testt. 2s. 17). La formulazione non resta senza attestazione: φίλον καὶ π[ᾶσι]/[σ]<���ο>φοῖσι ( IGLSyr 4 1350, vv. 4s.). Considerata tuttavia l’unanimità della tradizione manoscritta e l’assenza di validi motivi per pensare a φίλοις come a una corruttela, si accetta la lezione tràdita.

Il v. 85 continua a giocare sull’ambiguità tra partenza e dipartita. Alla domanda posta da Eracle, verso quale parte della terra se ne sia andato Agatone, definito τλήμων alla stregua di un morto o di un eroe tragico, 18 Dioniso risponde ἐς μακάρων εὐωχίαν. La morte di una persona è definita frequentemente in iscrizioni funerarie come un viaggio verso le isole (o l’isola) dei beati, εἰς μακάρων νήσους/νῆσον.19 È qui richiamata da un lato la tradizione greca secondo la quale, dopo la morte, le anime dei giusti saranno accolte nelle isole dei beati;20 dall’altro lato, l’accostamento di εὐωχίαν e μακάρων si avvicina invece ad alcune espressioni formulate in contesti satirico–parodici. Due esempi sono: ἐν μακάρων δείπνοις nella lunga citazione, presso Ateneo, dell’autore di parodie epiche Matrone (fr. 1 v. 67 Olson–Sens = SH 534 v. 67), e εἰς τῶν μακάρων συμπόσιον nella Storia vera di Luciano ( VH 2, 11). In questo modo, l’ambiguità morte/allontanamento dei tre versi aristofanei non si scioglie, ma acquisisce anche una sfumatura comica, considerando che il pubblico di Aristofane era consapevole della sorte di Agatone in quel momento: gli scolî alle Rane spiegano che il poeta si era trasferito presso la corte macedone di re Archelao (vd. testt. 7. 8b), e già Ritschl ipotizzava nell’assonanza tra μακάρων e Μακεδόνων/Μακεδών un richiamo a questo spostamento.21 Le Rane testimoniano dunque che all’inizio del 405 a.C. Agatone aveva già lasciato Atene.

Test. 8b (7b S.–K.)

Scholl. vett. RVMEΘBarb (Ald) Aristoph. Ra. 85a–b Chantry; scholl. recc. Reg Aristoph. Ra. 83a*; 85c* Chantry (cf. 8c*)

Schol. vet. 85a ποῖ γῆς ὁ τλήμων; R – ἐς μακάρων EBarb εὐωχίαν MEBarb: ὡς περὶ τετελευτηκότος λέγει, ὡς ἂν εἶπε “τὰς μακάρων νήσους”. RVMEΘBarb(Ald)

Schol. vet. 85b ὅτι Ἀρχελάῳ τῷ βασιλεῖ μέχρι τῆς τελευτῆς, μετὰ ἄλλων πολλῶν συνῆν ἐν Μακεδονίᾳ, καὶ “μακάρων εὐωχίαν” ἔφη τὴν ἐν τοῖς βασιλείοις διατριβήν. RVMEΘBarb(Ald)

Schol. rec. 83a* Ἀγάθων] ὁ Ἀγάθων οὗτος ποιητὴς ἦν κωμῳδίας δεξιὸς καὶ τὸν τρόπον ἀγαθός (cf. test 6). κατηγορήθη δὲ ὅτι ἀπέδρασε πρὸς τὸν βασιλέα τῶν Μακεδόνων Ἀρχέλαον Reg

Schol. rec. 85c* ἐς μακάρων εὐωχίαν] τοῦτο διχῶς νοεῖται, ἢ ὅτι ἐτελεύτησε καὶ ἀπῆλθε πρὸς τὰς Μακάρων νήσους, αἵτινές εἰσι περὶ τὰ νοτιώτερα μέρη τοῦ Ἑσπερίου Ὠκεανοῦ, ἔνθα ἔλεγον οἱ Ἕλληνες ἀπάγεσθαι τοὺς χρηστοὺς τῶν ἀνθρώπων, ἢ ὅτι ἀποδρὰς σύνεστιν Ἀρχελάῳ τῷ τῶν Μακεδόνων βασιλεῖ, συνευωχούμενος αὐτῷ μετὰ πολλῶν ἄλλων, καὶ διὰ τοῦτο “εὐωχίαν Μακάρων” καλεῖ τὴν ἐν τοῖς βασιλείοις ἀναστροφήν. Reg

Schol. vet. 85a In quale angolo della terra, il disgraziato? — Al banchetto dei beati: parla come di uno che è morto, come avrebbe potuto dire “le isole dei beati”.

Schol. vet. 85b Poiché visse insieme a molti altri presso re Archelao, in Macedonia, fino alla morte, e chiamava “banchetto dei beati” il modo con cui si viveva presso il palazzo del re.

Schol. rec. 83a Questo Agatone era un abile compositore di commedie ed eccellente nello stile. Fu accusato di essere fuggito presso il re dei Macedoni Archelao.

Schol. rec. 85c Questo si può intendere in due modi, o che morì e se ne andò nelle isole dei beati, le quali si trovano nelle zone più meridionali dell’Oceano Occidentale, dove i Greci dicevano che erano portate le persone buone, oppure che, fuggito, vive presso Archelao re di Macedonia, banchettando con lui, insieme a molti altri, e per questo chiama “banchetto dei Beati” lo stile di vita presso il palazzo regale.

Interpretazione

Gli scholl. vett. RVMEΘBarb(Ald) Aristoph. Ra . 85a–b Chantry legano l’espressione μακάρων εὐωχίαν alla tradizione che colloca la residenza dei defunti nelle isole dei beati (vd. test. 8a) e constatano che Dioniso parla di Agatone come di un morto (85a: ὡς περὶ τετελευτηκότος). Lo scoliasta segnala così il tono funerario del richiamo di Dioniso ad Agatone, ma immediatamente dopo chiarisce il vero motivo dell’assenza del poeta: il tragediografo non si trova ad Atene non perché sia morto, bensì a causa del suo trasferimento presso la corte di Archelao, re di Macedonia (vd. anche testt. 5. 15s. 17). Lo scoliasta afferma inoltre (85b) che Agatone soggiornò presso Archelao sino alla propria morte (μέχρι τῆς τελευτῆς), avvenuta presumibilmente prima del 399 a.C., anno del decesso di Archelao:22 una volta partito, il tragediografo non fece più ritorno ad Atene. Lo schol . RVMEΘBarb (Ald) ad 85b continua ricordando come, in Macedonia, il poeta vivesse insieme a ‘molti altri’, da identificare con poeti, artisti e intellettuali che Archelao aveva invitato presso di sé, tra i quali si annoverano Euripide, Timoteo e Cherilo.23 Sembra che il gruppo di persone riunite dal re costituisse una comunità artistico–intellettuale ospitata nel palazzo regale in virtù della politica culturale promossa da Archelao.24 Lo scoliasta chiarisce l’espressione μακάρων εὐωχίαν come metafora dello stile di vita che si teneva alla corte macedone e che diede origine a diversi aneddoti, come il dono della coppa d’oro a Euripide (Plut. apophth.reg. 177a), o il bacio dato da Euripide ad Agatone (vd. test. 15a).

Gli scholl. recc . Reg ad 83a. 85c25 riferiscono dell’allontanamento di Agatone da Atene in termini simili agli scholia vetera , ma con una precisazione in più. Lo schol . 83a informa che Agatone κατηγορήθη ὅτι ἀπέδρασε, fu accusato di essere fuggito presso Archelao. ἀποδιδράσκω, da cui l’aoristo ἀπέδρασε,26 ha il significato di ‘fuggire’ solitamente con una sfumatura di segretezza.27 La iunctura di ἀποδιδράσκω e il verbo semplice οἴχομαι si trova, sempre in Aristofane, al v. 196 delle Ecclesiazuse , ἀποδρὰς ᾤχετο, riferito all’oratore in fuga per aver appoggiato davanti all’assemblea la conclusione di un’alleanza, oggetto in seguito del pentimento degli Ateniesi.28 Tornando allo scolio, la subordinata con predicato ἀπέδρασε è dipendente dall’aoristo passivo κατηγορήθη, che può essere interpretato secondo Lévêque in due modi. Lo scoliasta potrebbe affermare che Dioniso signore del teatro accusi il suo servitore Agatone di essersene andato di nascosto, «comme un esclave fugitif».29 L’altra possibilità consiste invece nel leggere lo scolio non in relazione alla finzione scenica, ma come informazione di carattere storico: in tal caso, l’allontanamento di Agatone non sarebbe interamente frutto della volontà del poeta, ma sarebbe la conseguenza di un’accusa di carattere politico, ufficiale o ufficiosa, dovuta alla frequentazione di uomini appartenenti alla fazione oligarchica.30

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.»

Обсуждение, отзывы о книге «Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C.» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x