Laura Merlin - Morrigan

Здесь есть возможность читать онлайн «Laura Merlin - Morrigan» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: foreign_contemporary, foreign_fantasy, dragon_fantasy, Фэнтези любовные романы, Героическая фантастика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Morrigan: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Morrigan»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Morrigan — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Morrigan», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Sara mi inchiodò con lo sguardo. ‹‹Sono storie antiche, è bene lasciare il passato dove sta››.

Perché tutta questa rabbia improvvisa? Ero solo curiosa di sapere un po’ di più della storia del luogo in cui mi trovavo.

Decisi di non indagare oltre, anche se non riuscivo a togliermi dalla testa la bellezza di quel re elfico.

Ritornai a guardarmi attorno.

Quel castello era immenso! Dall’alto della sala scendevano tre grandi lampadari, tutti alimentati da candele. Alla fine del salone, sia a destra che a sinistra, si trovavano due enormi scalinate che portavano alle stanze del piano superiore. Erano in marmo bianco e formavano una specie di ferro di cavallo.

Io e le mie sorelle acquisite camminavamo in fila sul grande tappeto rosso. Mi sentivo una regina scortata dalle sue damigelle.

Arrivate alla fine del salone, Sonia si dispose a destra, Sara a sinistra e io rimasi al centro. Vidi le ragazze portarsi la mano con le dita incrociate sul cuore e inchinarsi.

Io le imitai.

‹‹Gloria e Onore a Voi splendide fanciulle››, disse una voce sconosciuta alle mie orecchie.

Sbirciai, curiosa di sapere chi aveva parlato.

Mi ritrovai a fissare il corridoio che passava sotto le scalinate. Non c’era molta luce e l’unica cosa che riuscivo a distinguere era una figura poco definita, un contorno nero.

Nient’altro.

‹‹Gloria e Onore a Voi Ares››, dissero Sonia e Sara.

Io, invece, rimasi a bocca aperta a cercare di dare un senso all’ombra davanti a me. Non dissi nulla e mi guardarono entrambe, come se avessi appena fatto la peggior figura della mia vita.

Ares rise. ‹‹Non importa, è nuova nel nostro regno. Imparerà ››.

‹‹G- Grazie››, balbettai un po’ impacciata.

Mi rialzai e i miei occhi incontrarono quelli di Ares.

Era uscito dall’ombra e un fascio di luce lo illuminò.

5

ARES

Le grandi pareti dipinte apparivano un tutt’uno con il pavimento. Un vortice di grigio, rosso e giallo sembrava volermi avvolgere.

Udii un ronzio indistinto, un po’ come quando si cominciano a perdere i sensi prima di svenire e questo lo avevo imparato a mie spese.

Poche ore prima ero svenuta ed ero morta.

E poi ero svenuta ancora.

Ma stavolta era diverso perché davanti a me solo una cosa era chiara e ben impressa nella mia mente: il viso di Ares.

Non sapevo se definirlo un ragazzo o un uomo.

Non aveva età .

Si presentò davanti a noi solamente con indosso un paio di jeans. I suoi muscoli erano ben scolpiti, ma non esagerati. Il suo viso sembrava quello di un angelo, uno di quelli che nei dipinti sono solitamente rappresentati in adorazione del Signore.

Sarebbe potuto essere uno di loro. O un serafino, nemmeno loro avevano età .

I capelli, biondi e ricci, gli ricadevano perfettamente lungo il viso, un po’ sopra le spalle. Il naso greco era perfetto, gli occhi piccoli erano di un verde intenso come le immense distese che avevo visto poco prima di arrivare al castello. Il mento poco pronunciato e a punta e la bocca sottile e poco carnosa erano molto attraenti.

Non sapevo se di fronte a me ci fosse una divinità o un immortale.

Mi resi conto di essere rimasta a fissarlo a bocca aperta per un bel po’ di tempo solo quanto Sara mi diede un pizzicotto.

‹‹Era ora che ti decidessi a tornare fra noi››, disse sottovoce. ‹‹Che diavolo ti è preso?››.

‹‹I-Io…›› balbettai.

Che avrei potuto dire?

Per fortuna Ares mi salvò da quella situazione imbarazzante. ‹‹Perdonatela, è la prima volta che si trova faccia a faccia con un immortale››, e mi fece l’occhiolino.

Le mie guance avvamparono di colpo.

‹‹Piacere di conoscerti, Neman. Benvenuta nel nostro regno››. Ares s’inchinò davanti a me, mi prese una mano e la baciò delicatamente, come un vero signore d’altri tempi.

‹‹Il piacere è tutto mio, Ares››.

A giudicare dall’espressione di Sonia, che alzò gli occhi al cielo e scosse la testa, capii che avevo fatto l’ennesima brutta figura.

Mi girai, e a bassa voce chiesi ‹‹Che dovevo dire?››.

L’unica risposta che ebbi fu una risatina a stento trattenuta. Quelle che dovevano essere le mie sorelle mi stavano prendendo in giro.

Io non ci trovavo nulla di divertente e le fulminai con lo sguardo.

‹‹Seguitemi››, disse Ares che sembrava non aver notato nulla.

Lo seguimmo per gli immensi corridoi del castello illuminati da grossi candelabri d’oro appesi alle pareti. Entrammo in uno stanzino che sembrava troppo piccolo per quel posto così grande. Doveva essere una specie di ufficio, con una scrivania grezza in legno al centro e un immenso armadio che occupava tutta la parete in fondo allo stanzino.

Davanti alla scrivania c’erano tre sedie in legno decorato, all’apparenza scomode.

Non c’erano quadri appesi e nemmeno finestre che davano all’esterno. Soltanto un enorme lampadario di candele accese sopra le nostre teste.

Sopra la scrivania c’erano delle carte ordinate. Da una parte notai dei fogli con scritto qualcosa e dall’altra dei fogli bianchi con vicino un calamaio con inchiostro e penna piumata per scrivere.

‹‹Bene››, cominciò Ares, ‹‹questa stanza è la più sicura che abbiamo. Come sapete, sanno che è arrivata. Si mormora che stavolta è diverso, che stavolta potrebbe essere Lei e non solamente Neman. Che mi sapete dire a proposito?››.

Sara cominciò a raccontare tutto come un fiume in piena. Dal mio risveglio a quello che successe di fronte al popolo del Regno di Elos.

Finalmente capii perché mi guardava con sospetto. Ero entrata in trance e avevo cominciato a parlare con una voce che non era la mia. Anch’io, come lei, avrei sospettato qualcosa. A dire la verità , me la sarei data a gambe. Il pensiero di un qualsiasi tipo di possessione mi faceva rivoltare lo stomaco.

‹‹E così sospetti che possa essersi manifestata la Dea in persona in quel momento. Ho capito bene, Sara?›› concluse Ares.

‹‹Ne sono convinta. Per un istante ho visto un lampo nei suoi occhi, una luce diversa, e il mio corpo ha percepito una presenza forte, potente e…›› deglutì prima di continuare. ‹‹E famigliare››.

‹‹Capisco. Ma se fosse veramente la reincarnazione della Dea, di Morrigan…sapete che significa questo, vero?››.

Sara e Sonia si scambiarono uno sguardo. Guardarono me. Guardarono Ares, fecero un cenno e si misero a fissare il pavimento.

Che cosa significava?

Trattenni il respiro. Lo stomaco mi si stava contorcendo dall’ansia.

Aspettai, sperando che qualcuno mi spiegasse qualcosa.

Nessuno disse niente.

‹‹Io non so che significa››, esplosi. ‹‹Qualcuno si degna di spiegarmi che diavolo significa?››.

‹‹Sofia, tesoro, calmati››, disse Ares. ‹‹Non succederà nulla di male, tutto dipende da te. Vedi, sono anni che Morrigan non si fa vedere. L’ultima volta è stata quando è morta››.

‹‹Com’è successo?››.

Cercai disperatamente di tranquillizzarmi.

‹‹Morì durante una battaglia. Si era innamorata dell’ufficiale dell’esercito del Regno di Elos, un immortale. Morrigan è famosa per essere la Dea della guerra. Il suo aiuto sarebbe stato prezioso per vincere contro il Regno di Tenot e sconfiggere il Re, Mefisto. Quel bastardo! Ma Lugh non volle coinvolgerla, l’amava troppo. Morrigan però non sopportava l’idea di perderlo e lo seguì in battaglia trasformandosi in corvo. Quando vide che Mefisto lo stava per uccidere si trasformò nella vecchina dai lunghi capelli argentati portatrice di morte. Purtroppo la persona che morì fu quella sbagliata. La vecchina non apparve al re, apparve a Lugh››.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Morrigan»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Morrigan» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Morrigan»

Обсуждение, отзывы о книге «Morrigan» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x