Anne Rice - Scelti dalle tenebre

Здесь есть возможность читать онлайн «Anne Rice - Scelti dalle tenebre» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1989, ISBN: 1989, Издательство: Longanesi, Жанр: Ужасы и Мистика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Scelti dalle tenebre: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Scelti dalle tenebre»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Il libro racconta la storia del vampiro Lestat, da aristocratico raffinato nella Francia prerivoluzionaria allo stile rock di New Orleans degli anni ’80, scavando attraverso le sue molte differenti esistenze e indagando il mistero della sua persona unica e infinita

Scelti dalle tenebre — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Scelti dalle tenebre», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«Ma hai causato una specie di rivoluzione anche nel linguaggio», continuò lui con lo stesso tono ironicamente serio.

«Cosa vorresti dire?»

«Opera Tenebrosa, Dono Tenebroso, Strada del Diavolo… adesso tutti usano questi termini, i novizi più rozzi che non si erano mai neppure considerati vampiri. Imitano il libro, sebbene lo condannino completamente. Si sovraccaricano di gioielli egizi. Il velluto nero è ritornato di gran moda.»

«Troppo bello», dissi io. «Ma quei posti… come sono?»

«Sono pieni di armamentari vampireschi», disse lui. «Manifesti di film dei vampiri alle pareti, e i film vengono proiettati di continuo sugli schermi. I mortali che li frequentano sono un assortimento sensazionale… giovincelli punk, artisti truccati con mantelli neri e zanne di plastica bianca. Non ci notano. Spesso, in confronto a loro, siamo scialbi. E nelle luci fioche è come se fossimo invisibili, tra il velluto e i gioielli egizi. Naturalmente, nessuno succhia il sangue dei clienti mortali. Andiamo nei bar dei vampiri in cerca d’informazioni; e quei bar sono i posti più sicuri di tutta la Cristianità, per i mortali. In un bar dei vampiri non si può uccidere.»

«Mi meraviglia che qualcuno non ci avesse pensato prima», dissi.

«Ci avevano pensato», disse lui. «A Parigi c’era il Teatro dei Vampiri.»

«Certo», ammisi. Lui continuò:

«Un mese fa, attraverso la Vampire Connection è arrivata la notizia che eri tornato. Era una notizia già vecchia. Dicevano che andavi a caccia a New Orleans, e poi avevano scoperto che cosa intendevi fare. Avevano le copie-pilota della tua autobiografia. E non si finiva mai di parlare dei video».

«E perché non li ho visti a New Orleans?» domandai.

«Perché da mezzo secolo New Orleans è territorio di Armand. Nessuno osa andare a caccia a New Orleans. L’hanno saputo tramite fonti mortali, a Los Angeles e a New York.»

«Non ho visto Armand a New Orleans», dissi io.

«Lo so», rispose. Sembrò turbato e confuso per un momento.

Provai una lieve stretta al cuore.

«Nessuno sa dove sia Armand», disse lui, con voce un po’ spenta. «Ma quando era là, uccideva i giovani. Gli avevano lasciato New Orleans. Dicono che molti degli antichi lo fanno… uccidono i giovani. Lo dicono di me, ma non è vero. Mi aggiro per San Francisco come uno spettro. Non dò fastidio a nessuno, se non alle mie sventurate vittime mortali.»

Tutto questo non mi sorprendeva molto.

«Siamo troppi», disse ancora. «Siamo sempre stati troppi. E ci sono molte guerre. Una congrega, in ogni data città, è solo un mezzo con il quale tre o più esseri potenti si accordano per non annientarsi a vicenda e per spartirsi il territorio secondo le regole.»

«Le regole, sempre le regole», dissi.

«Ora sono diverse e più rigorose. Non si deve assolutamente lasciare in giro traccia dell’uccisione. Non deve restare un solo cadavere che possa servire ai mortali per le indagini.»

«Naturalmente.»

«E non bisogna assolutamente esporsi, nel mondo delle telefoto e degli zoom, dei video a blocco d’immagine… non si devono correre rischi che possano portare alla cattura, all’arresto e al controllo scientifico da parte del mondo dei mortali.»

Annuii. Ma mi batteva il cuore. Amavo essere il fuorilegge, colui che aveva già infranto ogni legge. Dunque imitavano il mio libro, no? Oh, era già incominciato: gli ingranaggi si erano messi in moto.

«Lestat, tu credi di capire», disse lui pazientemente. «Ma è così? Lascia che il mondo abbia un minuscolo frammento dei nostri tessuti organici da esaminare al microscopio, e non vi saranno più dibattiti sulle leggende e le superstizioni. Ci sarà la prova.»

«Non sono d’accordo con te, Louis», replicai. «Non è tanto semplice.»

«Hanno i mezzi per identificarci e classificarci, per scatenare contro di noi la razza umana.»

«No, Louis. Gli scienziati di questi tempi sono stregoni perennemente in guerra. Litigano per le questioni più elementari. Dovresti mettere quei tessuti sovrannaturali sotto ogni microscopio del mondo, e anche allora il pubblico non ne crederebbe una parola.»

Rifletté per un momento.

«Allora, una cattura», disse. «Un esemplare vivente nelle loro mani.»

«Sarebbe inutile anche questo», dissi. «E come potrebbero tenermi prigioniero?»

Ma era troppo affascinante… l’inseguimento, l’intrigo, la possibile cattura e la fuga. Mi piaceva.

Ora lui sorrideva in modo strano, pieno di disapprovazione e di gioia.

«Sei più pazzo di quanto lo sia mai stato», disse sottovoce. «Più pazzo di quando te ne andavi in giro per New Órleans e spaventavi volutamente i mortali.»

Risi. Ma poi m’interruppi. Non avevamo molto tempo prima del mattino. E avrei potuto ridere lungo tutto il percorso fino a San Francisco l’indomani sera.

«Louis, ho considerato la situazione da ogni punto di vista», dissi. «Scatenare una vera guerra con i mortali sarà molto più difficile di quanto tu creda…»

«… E sei assolutamente deciso a scatenarla, no? Vuoi che tutti, mortali e immortali, si lancino a inseguirti.»

«Perché no?» chiesi. «Facciamo in modo che incominci, e che poi cerchino di annientarci come hanno annientato gli altri loro diavoli. Che tentino di sterminarci.»

Mi guardava con quella vecchia espressione di reverenza timorosa e d’incredulità che avevo visto mille volte sul suo viso. Andavo in estasi per quell’espressione.

Ma il cielo impallidiva, le stelle sbiadivano. Ci restavano pochi momenti preziosi da trascorrere insieme, prima che spuntasse il mattino di primavera.

«Perciò hai deciso che avvenga così», disse lui, in tono più gentile.

«Louis, io voglio che accada qualcosa, che accada tutto», dissi. «Voglio che cambi tutto ciò che siamo stati. Che cosa siamo, ora, se non sanguisughe… ripugnanti, misteriosi, privi di giustificazione. L’antico alone romantico è svanito. Perciò assumiamo un nuovo significato. Desidero le luci fulgide come desidero il sangue. Aspiro alla divina visibilità. Aspiro alla guerra.»

«Il male nuovo, per usare le tue vecchie parole», disse lui. «E questa volta è il male del ventesimo secolo.»

«Appunto.» Ma ancora una volta pensai all’impulso puramente mortale, all’aspirazione vanitosa alla fama terrena, al riconoscimento. Un lieve rossore di vergogna. Sarebbe stato un piacere immenso.

«Ma perché, Lestat?» mi chiese, un po’ insospettito. «Il pericolo, il rischio? Dopotutto ce l’hai fatta. Sei tornato. Sei più forte che mai. Hai il vecchio fuoco come se non l’avessi mai perduto, e sai quanto è prezioso. Perché rischiarlo immediatamente? Hai dimenticato com’era quando avevamo il mondo tutto intorno a noi, e nessuno poteva farci male eccettuati noi stessi?»

«È un’offerta, Louis? Sei tornato da me, come dicono gli innamorati?»

I suoi occhi si oscurarono e si distolsero da me.

«Non ti sto deridendo, Louis», precisai.

«Sei tu che sei tornato da me , Lestat», disse con calma, e tornò a guardarmi. «Quando ho sentito parlottare per la prima volta di te al Dracula’s Daughter, ho provato qualcosa che pensavo fosse perduto per sempre…» S’interruppe.

Ma sapevo di cosa stava parlando. L’aveva già detto. E l’avevo compreso secoli prima, quando avevo sentito la disperazione di Armand per la fine della vecchia congrega. L’eccitazione, il desiderio di continuare per noi erano cose inestimabili. Una ragione di più per il concerto rock, la continuazione e la stessa guerra.

«Lestat, non andare in scena domani sera», disse. «Lascia che siano il video e il libro a fare ciò che vuoi tu. Ma proteggiti. Dobbiamo stare insieme e parlare. Lascia che siamo uniti in questo secolo come non è mai avvenuto in passato. E mi riferisco a tutti noi.»

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Scelti dalle tenebre»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Scelti dalle tenebre» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Scelti dalle tenebre»

Обсуждение, отзывы о книге «Scelti dalle tenebre» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x