Rorbert Jordan - Memoria di luce

Здесь есть возможность читать онлайн «Rorbert Jordan - Memoria di luce» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Memoria di luce: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Memoria di luce»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Memoria di luce — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Memoria di luce», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Il mondo stava morendo. I soldati fissavano le fiamme, osservando il legno che veniva consumato. Tizzone dopo tizzone, quello che una volta era stato vivo si tramutava in polvere.

Una compagnia di uomini esaminavano delle armature che avevano iniziato ad arrugginirsi malgrado fossero ben oliate. Un gruppo di Aiel dalle vesti bianche raccoglievano acqua: erano stati guerrieri che si rifiutavano di imbracciare nuovamente le armi, malgrado il loro toh fosse stato onorato. Un capannello di servitori spaventati, certi che l’indomani avrebbe portato guerra fra la Torre Bianca e il Drago Rinato, organizzavano provviste all’interno di tende agitate dal vento.

Uomini e donne sussurravano la verità nella notte. La fine è giunta. La fine è giunta. Tutto cadrà. La fine è giunta.

Una risata ruppe l’aria.

Luce calda fuoriusciva da una grossa tenda al centro del campo, prorompendo attorno al lembo d’ingresso e da sotto i lati.

All’interno di quella tenda, Rand al’Thor — il Drago Rinato — rise, la testa gettata all’indietro.

«Allora lei cosa fece?» chiese Rand quando la risata si fu placata. Si versò una coppa di vino rosso, poi una per Perrin, che arrossì alla domanda.

È diventato più duro, pensò Rand, ma in qualche modo non ha perso quella sua innocenza. Non del tutto. A Rand quella sembrava una cosa magnifica. Un miracolo, come una perla scoperta dentro una trota. Perrin era forte, ma la sua forza non l’aveva spezzato.

«Be’,» disse Perrin «sai com’è Marin. In un modo o nell’altro riesce a guardare perfino Cenn come se fosse un bambino a cui servono cure materne. Quando trovò Faile e me stesi lì sul pavimento come due giovani sciocchi... be’, penso che sia stata incerta tra ridere di noi e mandarci in cucina a lavare i piatti. Separati, per tenerci lontano dai guai.»

Rand sorrise, cercando di immaginarselo. Perrin — il massiccio, solido Perrin — così debole da riuscire a stento a camminare. Era un’immagine incongruente. Rand voleva supporre che il suo amico stesse esagerando, ma Perrin non aveva nemmeno un briciolo di falsità dentro di sé. Strano come un uomo potesse cambiare mentre nel profondo rimaneva esattamente lo stesso.

«Comunque,» disse Perrin dopo aver preso un sorso di vino «Faile mi raccolse dal pavimento e mi fece montare a cavallo, e ce ne andammo in giro baldanzosi e con aria importante. Non feci molto. Furono gli altri a combattere: io avrei avuto problemi a portarmi una tazza alle labbra.» Si fermò, con un’espressione più distante nei suoi occhi dorati. «Dovresti essere orgoglioso di loro, Rand. Senza Dannil, tuo padre e il padre di Mat, senza tutti loro, non sarei riuscito a fare la metà delle cose che ho fatto. No, nemmeno un decimo.»

«Ci credo.» Rand osservò il suo vino. Lews Therin aveva amato il vino. Una parte di Rand — quella parte distante, i ricordi di un uomo che era stato — era scontenta dell’annata. Pochi vini nel mondo attuale potevano eguagliare le annate migliori dell’Epoca Leggendaria. Non quelli che lui aveva assaggiato, almeno.

Prese un piccolo sorso, poi mise da parte il vino. Min sonnecchiava ancora in un’altra parte della tenda, divisa da un tendaggio. Rand era stato svegliato da cose che aveva visto nei sogni. Era stato lieto che l’arrivo di Perrin l’avesse distolto dal ripensarci.

Mierin... No. Non avrebbe lasciato che quella donna lo distraesse. Probabilmente era quello lo scopo di ciò che aveva visto.

«Accompagnami» disse Rand. «Devo controllare alcune cose per domani.»

Uscirono nella notte. Diverse Fanciulle si misero al passo dietro di loro mentre Rand si avviava da Sebban Balwer, i cui servigi gli erano stati prestati da Perrin. A Balwer questo andava bene, dato che era incline a gravitare verso coloro che detenevano il potere maggiore.

«Rand?» chiese Perrin, camminandogli accanto con una mano su Mah’alleinir. «Ti ho parlato di tutto questo in precedenza: l’assedio dei Fiumi Gemelli, il combattimento... Perché chiederlo di nuovo?»

«Ho chiesto degli eventi in precedenza, Perrin. Ho chiesto cos’era successo, ma non ho chiesto delle persone a cui era successo.» Guardò Perrin, creando un globo di luce perché potessero vedere mentre camminavano nella notte. «Ho bisogno di ricordare le persone. Non farlo è un errore che ho commesso troppo spesso in passato.»

Il vento energico portava l’odore dei fuochi da campo dal vicino accampamento di Perrin e i suoni dei fabbri che lavoravano alle armi. Rand aveva sentito le storie sulla riscoperta di armi forgiate con il Potere. Gli uomini di Perrin stavano lavorando giorno e notte, spossando i suoi due Asha’man, per fame il più possibile.

Rand gli aveva prestato tutti gli Asha’man di cui poteva fare a meno, anche solo perché — non appena l’avevano sentito — dozzine di Fanciulle si erano presentate a chiedere punte di lancia forgiate con il Potere. ‘È la cosa più sensata, Rand al’Thor,’ aveva spiegato Beralna. ‘I suoi fabbri possono creare quattro punte di lancia per ogni spada.’ Aveva fatto una smorfia nel pronunciare la parola ‘spada’, come se avesse il sapore di acqua di mare.

Rand non aveva mai assaggiato l’acqua di mare. Lews Therin sì. Conoscere fatti come quello una volta per lui era stato fonte di enorme disagio. Adesso aveva imparato ad accettare quella parte di sé.

«Riesci a credere a ciò che ci è successo?» chiese Perrin. «Luce, a volte mi domando quando l’uomo che possiede tutti questi abiti eleganti entrerà, spaventandomi e iniziando a urlare, per poi mandarmi fuori a pulire le stalle per essere stato troppo presuntuoso per il mio ruolo.»

«La Ruota gira e ordisce come vuole, Perrin. Siamo diventati quello che era necessario che diventassimo.»

Perrin annuì mentre procedevano per il sentiero tra le tende, illuminato dal bagliore della luce sopra la mano di Rand.

«Come... ci si sente?» chiese Perrin. «Quei ricordi che hai ottenuto?»

«Hai mai fatto un sogno che, al risveglio, ti ricordavi con estrema nitidezza? Non uno che è sbiadito rapidamente, ma uno che è rimasto con te per tutta la giornata?»

«Sì» disse Perrin, in tono stranamente riservato. «Sì, posso dire che mi sia capitato.»

«È così» disse Rand. «Riesco a ricordare di essere stato Lews Therin, di aver fatto ciò che lui ha fatto, come una persona ricorda le azioni in un sogno. Sono stato io a farle, ma non devono necessariamente piacermi, né devo pensare che avrei compiuto quelle azioni se fossi stato cosciente. Questo non cambia il fatto che, nel sogno, sembravano quelle giuste.»

Perrin annuì.

«Lui è me» disse Rand. «E io sono lui. Ma allo stesso tempo non lo sono.»

«Be’, all’occhio sembri te stesso» disse Perrin, anche se Rand colse una lieve esitazione sulla parola ‘occhio.’ Perrin era stato forse sul punto di dire ‘olfatto’? «Non sei cambiato così tanto.»

Rand dubitava di poterlo spiegare a Perrin senza suonare matto. La persona che era diventato quando aveva indossato il manto del Drago Rinato... quella non era una semplice recita, non era una semplice maschera.

Era ciò che era. Non era stato cambiato, non si era trasformato. L’aveva semplicemente accettato.

Questo non voleva dire che avesse tutte le risposte. Malgrado quattrocento anni di ricordi annidati nel suo cervello, era ancora preoccupato per quello che doveva fare. Lews Therin non aveva saputo come sigillare il Foro. Il suo tentativo aveva condotto al disastro. La corruzione, la Frattura... tutto per una prigione imperfetta con sigilli che adesso erano sul punto di rompersi.

A Rand continuava a venire in mente una risposta. Una risposta pericolosa. Una che Lews Therin non aveva considerato.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Memoria di luce»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Memoria di luce» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Memoria di luce»

Обсуждение, отзывы о книге «Memoria di luce» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x