Hal Clement - Coesistenza pacifica
Здесь есть возможность читать онлайн «Hal Clement - Coesistenza pacifica» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Coesistenza pacifica
- Автор:
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:3 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 60
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Coesistenza pacifica: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Coesistenza pacifica»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Coesistenza pacifica — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Coesistenza pacifica», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
Non ci furono dubbi su quello che i geofisici provarono quando il batiscafo non venne ritrovato nel posto previsto. Le ipotesi si accavallarono, e l’intera astronave parve invasa da uno sciame di api impazzite. Aminadabarlee venne meno, e costituì un impellente problema di pronto soccorso per diversi minuti, finché non rinvenne da solo, senza che nessuno degli uomini avesse la minima idea su quello che avrebbe dovuto essere fatto per soccorrerlo. Fortunatamente, l’astronave fu ritrovata dopo un quarto d’ora di ricerche, nel punto esatto in cui era stata lasciata la sera prima, sollevando non poco i genitori, ma lasciando gli scienziati e molti tenebriani con un problema di difficile soluzione tra le mani. Il mare era certamente arrivato fin là; lo aveva riferito Easy. Apparentemente, la sua forza era stata minore del previsto. Alcuni scienziati elaborarono delle teorie che, secondo loro, erano soddisfacenti. Altri si dichiararono soddisfatti, ma Raeker rimase perplesso. Si domandò quale spiegazione avrebbe fornito Veloce, ma non riuscì a scoprirlo.
E non riuscì neppure a scoprire la natura del piano che veniva eseguito sotto gli occhi della macchina.
Gruppi di cacciatori… a giudicare dal loro armamento… vennero mandati in missione in gran numero, e ciascun gruppo venne accompagnato da un membro del gruppo di Fagin, fornito di ascia. La zattera raggiunse il batiscafo in diverse riprese, e Veloce e diversi altri esaminarono la sua superficie con estrema attenzione; mentre questo si verificava, Easy parlava con i nativi, a quanto sembrava, ma Raeker e i suoi compagni non riuscirono a sentire quello che veniva detto. Gli indigeni si interessarono moltissimo alla zona calda che si trovava in cima al batiscafo, dove l’impianto di condizionamento espelleva il calore che era stato «succhiato» dai quartieri abitabili; gli indigeni cercarono di arrampicarsi sullo scafo, grazie ai numerosi appoggi, per esaminarlo più da vicino. Questa azione, visto che il batiscafo era di forma circolare e non galleggiava del tutto, ma solo parzialmente, fece inclinare l’intero apparecchio verso la zattera; gli arrampicatori lasciarono istantaneamente la presa. Uno di loro cadde nel lago, perse i sensi prima di riuscire ad afferrare il remo che gli veniva teso, e dovette essere ripescato dai suoi compagni, molto maldestramente e con un certo rischio. Questo portò la zattera più vicino alla macchina, e Raeker fu in grado di sentire quello che Nick stava dicendo a Betsey:
«Questo ci farà risparmiare un bel po’ di tempo. Se non dispiace al maestro che c’è dentro, possiamo far rotolare quell’aggeggio fin qui, dove potremo lavorarci sopra.»
«Se l’idea viene anche a Veloce, lo faremo qualsiasi cosa pensino i maestri,» fu la risposta. «Sarà meglio chiederlo prima in inglese.»
«Giusto. Torniamo laggiù.» I due rimisero in acqua la zattera e remarono verso il batiscafo. Questa volta Raeker conosceva l’argomento della conversazione, anche se non poteva sentire le parole, e riuscì a capirne l’esito… vide che Easy chinava il capo in segno di assenso. Dopo qualche istante un pensiero spaventoso lo colpì, ed egli chiamò immediatamente la sezione tecnica.
«Sarà dannoso ribaltare il batiscafo?» domandò senza preamboli. «Gli indigeni hanno intenzione di tirarlo fuori da quello stagno, facendolo ruotare.»
I tecnici si scambiarono delle rapide occhiate, e poi si strinsero nelle spalle.
«Direi di no,» rispose uno di loro. «L’astronave avrebbe dovuto volare, col presupposto della possibilità di un’inversione di rotta. Può darsi che i bambini siano un po’ sballottati, e le cose che non avranno fermato si rovesceranno senz’altro, ma non dovrebbe accadere niente di pericoloso.»
«Grazie al cielo,» disse Raeker, con sentimento, e tornò a guardare i suoi schermi. La zattera stava ritornando a riva, e Nick stava dicendo qualcosa a Veloce. Raeker riuscì ad afferrare solo un paio di parole, dato che veniva usato il linguaggio indigeno, ma capì ugualmente quale fosse l’argomento del colloquio. Veloce salì subito a bordo. Quando furono di nuovo accanto al batiscafo, lui e Betsey afferrarono i «pioli» e cominciarono ad arrampicarsi, mentre Nick restava sulla zattera per evitare una possibile collisione. Raeker si aspettava qualche incidente, ma i due arrampicatori dimostrarono una grande perizia e una buona coordinazione, restando proprio al di sopra della superficie liquida, mentre il batiscafo girava lentamente su se stesso. Per fortuna i pioli si stendevano per tutta la lunghezza dello scafo; Raeker era certo che questo punto non fosse stato controllato, prima dell’inizio delle operazioni.
Un quarto di giro portò lo «scarico» caldo a contatto con il liquido, che cominciò a ribollire furiosamente… o, almeno, raggiunse l’equivalente tenebriano della definizione terrestre. Il fenomeno fu abbastanza notevole da attirare l’attenzione di quelli che si trovavano a riva, ma non fu però visibile a occhio nudo.
Due giri completi portarono il batiscafo in acque meno profonde, e il terzo lo fece giungere sulla riva. Una lieve complicazione si verificò quando i due arrampicatori scesero, e il batiscafo cominciò di nuovo a rotolare verso il liquido; questo diede a Raeker la prima occasione di farsi sentire: impartì delle rapide istruzioni a Nick, che sistemò dei rami in modo da fermare l’oggetto. Quando lo scafo fu stabilizzato e i bambini guardarono la macchina da pochi metri di distanza, Raeker pensò che era giunto il momento di saperne qualcosa di più, e si servì dei microfoni di Fagin.
«Salve, Easy. Siamo finalmente insieme.»
«Salve, dottore. Sì, i suoi uomini sono qui. Credevo di poterne fare anche senza, ma devo ammettere che ci sono stati di grande aiuto. Lei resta a vedere il seguito?»
La domanda stupì non poco il biologo.
«Restare? Stiamo proprio per metterci al lavoro. Chiamerò i tecnici e spiegheremo il funzionamento dei circuiti dell’impianto di elettrolisi a Nick e agli altri; i tecnici dovrebbero essere già qui, però io non mi aspettavo di avere a disposizione il batiscafo così presto. Scopriremo quali fili sono corrosi, o non sono stati collegati, e…» Easy doveva avere cominciato a parlare prima, ma il ritardo nella trasmissione fece iniziare la sua interruzione a questo punto.
«Mi dispiace molto, dottore, ma preferirei che Nick non pasticciasse coi fili dell’astronave. Non ne capisco niente io, e non vedo come sia possibile evitare degli errori. Decolleremo tra breve, inoltre, così gradirei che nessuno si avvicinasse a quei quadri di controllo esterni, se sono davvero aperti.»
La ragazza parlò in tono cordiale, ma nella sua voce ci fu una nota di fermezza che non sfuggì a nessuno degli ascoltatori umani. Raeker rimase sorpreso, e poi indignato.
«Cosa intendi dire… «preferiresti» che Nick non lavorasse? E chi può lavorare, allora? Se tu pensi che lui non se ne intende di elettricità, perché dovresti intervenire tu… o Veloce? Questo piano è iniziato da molte settimane, e tu non puoi…»
«Il periodo di organizzazione non mi interessa,» rispose la ragazza, sempre con estrema gentilezza. «Veloce farà quello che gli chiederò di fare, e Nick obbedirà agli ordini di Veloce. Tenteremo prima l’idea di Veloce; sono certa che funzionerà, ma in caso contrario, magari riprenderemo in esame più tardi il suo piano.»
Raeker si guardò intorno, del tutto impotente; la bambina aveva ragione. Lui non poteva costringerla a obbedire. Forse suo padre… no, Rich stava ascoltando nella sala delle comunicazioni, e lo schermo mostrava un’espressione soddisfatta sul viso del diplomatico. Il biologo si arrese.
«D’accordo, Easy. Vuoi dirmi qual è questo piano di Veloce? E vuoi spiegarmi come mai, se non ti fidi di me e di Nick, puoi fidarti di un selvaggio ignorante, come quel cavernicolo?»
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Coesistenza pacifica»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Coesistenza pacifica» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Coesistenza pacifica» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.