Robert Heinlein - La Luna è una severa maestra
Здесь есть возможность читать онлайн «Robert Heinlein - La Luna è una severa maestra» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1966, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:La Luna è una severa maestra
- Автор:
- Издательство:Mondadori
- Жанр:
- Год:1966
- Город:Milano
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:4 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 80
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
La Luna è una severa maestra: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La Luna è una severa maestra»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
La Luna è una severa maestra — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La Luna è una severa maestra», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
All’improvviso parlò Wyoh.
— Mannie, rispondi tu, per favore. Anch’io ho bisogno di una spiegazione.
Queste parole mi fecero riprendere il controllo. — È una questione di gravità. Dovrei servirmi di un calcolatore per darvi i dati esatti, comunque per i prossimi sei lanci non c’è niente da fare. Si potrebbe farli deviare dall’obiettivo, con il rischio di farli precipitare su una città che non abbiamo preavvertito. Non si può farli cadere nell’oceano, ormai è troppo tardi: il Monte Cheyenne è a millequattrocento chilometri dalla costa. In quanto ad aumentare l’intervallo fra un tiro e l’altro, è impossibile. Non sono capsule della Metropolitana, che si fermano e si fanno ripartire a piacere, sono massi che precipitano. Cadranno per forza ogni venti minuti sia che colpiscano il Monte Cheyenne, dove non c’è più niente di vivo, sia che vadano a precipitare altrove, facendo vittime. Altrettanto assurda è la proposta di posticipare di ventiquattro ore il bombardamento della Grande Cina. Potremmo deviare i proiettili diretti sulla Cina, ma non possiamo rallentarne la velocità di caduta. E se li deviamo, sono colpi perduti. Se qualcuno fra voi ritiene che abbiamo rivestimenti d’acciaio da buttare via, sarà bene che venga a vedere personalmente.
Prof si passò una mano sulla fronte. — Penso che tutte le domande abbiano avuto risposta, almeno per me.
— Non per me, signore!
— Sedetevi, signor Wright. Mi costringete a ricordarvi che il vostro ministero non fa parte del Consiglio di Guerra. Se non vi sono altre domande, come spero, dichiaro aggiornata la seduta. Abbiamo tutti bisogno di riposare, perciò…
— Prof!
— Sì, Manuel?
— Non mi lasci mai finire le mie relazioni. Domani sera o domenica mattina ci saremo.
— Come, Manuel?
— Bombardamento. Possibile invasione. Due incrociatori si stanno dirigendo verso la Luna.
Le mie parole attrassero l’attenzione di tutti. Prof, stanchissimo, disse: — La riunione del governo è aggiornata. Resta in sessione il Consiglio di Guerra.
— Un momento — dissi ancora. — Prof, quando abbiamo accettato gli incarichi governativi, tutti i ministri ti hanno consegnato le dimissioni firmate, senza data.
— È vero. Ma spero di non dovermene mai servire.
— Una ti verrà immediatamente utile.
— Manuel, è una minaccia?
— Chiamala come vuoi. — Indicai Wright. — O se ne va quella testa di legno… o me ne vado io.
— Manuel, tu hai bisogno di dormire.
Feci uno sforzo per inghiottire le lacrime che mi venivano agli occhi, lacrime di rabbia e di stanchezza. — Certo che ne ho bisogno! E ci vado! Subito! Cerco una branda qui negli uffici e mi metto a dormire. Per dieci ore. Dopo di che, se sarò ancora ministro della Difesa, potrai svegliarmi. Altrimenti, mi farai il piacere di lasciarmi dormire.
Ormai nessuno nascondeva più il proprio imbarazzo. Wyoh mi si avvicinò e si mise al mio fianco. Senza dire una parola infilò la mano sotto il mio braccio.
Prof disse con voce ferma: — Tutti sono pregati di lasciare la sala, tranne il Consiglio di Guerra e il ministro Wright. — Attese che fossero usciti, poi si rivolse a me: — Manuel, non posso accettare le tue dimissioni e non posso permetterti di obbligarmi a prendere una decisione affrettata nei confronti del signor Wright, almeno finché siamo così stanchi ed esauriti. Sarebbe meglio che vi scambiaste scuse reciproche, rendendovi conto che siete entrambi ipertesi.
— Ah… — cominciai, poi chiesi a Finn: — Ha combattuto? — e indicai Wright.
— Come? Diavolo, no. Quanto meno non fa parte delle mie truppe. Dite, Wright, avete combattuto durante l’invasione?
La risposta di Wright fu gelida. — Non ne ho avuto l’occasione. Quando venni a sapere che c’era l’invasione, la battaglia era già finita. Ma ora è stato messo in dubbio il mio coraggio oltre che la mia lealtà. Dovrò insistere…
— Oh, smettetela — lo interruppi. — Se è un duello quello che volete, appena avrò un po’ meno da fare sarò a vostra disposizione. Prof, dato che Wright non può accampare la scusa del combattimento per giustificare il proprio modo di comportarsi, non sono disposto a chiedere scusa a una testa di legno solo perché è una testa di legno. E non mi pare che tu abbia capito come stanno effettivamente le cose. Hai permesso che questa testa di legno mi pestasse i piedi… e non hai nemmeno cercato di impedirglielo. Perciò, o cacci fuori lui, subito, o cacci fuori me!
Improvvisamente Finn disse: — Mi associo a Mannie, Prof. O butti fuori quel pidocchio o perdi tutti e due. — Diede un’occhiata a Wright. — Quanto al duello, amico, dovrete battervi con me prima. Voi avete due braccia e Mannie uno solo.
— Non mi occorrono due braccia per quello lì. Comunque ti ringrazio, Finn.
Wyoh stava piangendo; anche se non sentivo i singhiozzi, sapevo che era in lacrime. Prof si rivolse a lei con un velo di tristezza nella voce: — Wyoming?
— Mi dispiace, Prof. Me ne vado anch’io.
Rimanevano soltanto Clayton Watenabe, il Giudice Brody, Wolfgang, Stu e Sheehan, il gruppo più importante che costituiva il Consiglio di Guerra. Prof li guardò, mi resi conto che stavano dalla mia parte, anche se per Wolfgang si trattava di uno sforzo notevole: lui lavorava con Prof, non con me.
Prof tornò a guardare me e disse con voce sommessa: — Manuel, è un’arma a doppio taglio. Quello che stai facendo mi obbliga a rassegnare le dimissioni. — Diede un’occhiata circolare. — Buona notte, compagni, o meglio buon giorno. Vado a riposare, ne ho estremo bisogno. — Si allontanò in fretta, senza più voltarsi.
Anche Wright era uscito, senza che me ne accorgessi. Finn ruppe il silenzio. — Che si fa per questi incrociatori, Mannie?
Respirai profondamente: — Non ci sarà niente da fare fino a sabato pomeriggio. Ma intanto dovresti far evacuare Tycho Under. Adesso non riesco più nemmeno a parlare. Non mi reggo in piedi.
Ci accordammo di incontrarci di nuovo alle ventuno, quella sera stessa, e mi lasciai trascinare fuori da Wyoh. Penso che mi abbia messo lei a letto, ma non ricordo niente.
22
Prof era già arrivato quando mi incontrai con Finn negli uffici del Governatore poco prima delle ventuno di quel venerdì. Mi ero fatto nove ore di sonno, il bagno, un’abbondante colazione, che Wyoh aveva pescato chissà dove, e una lunga chiacchierata con Mike. Tutto funzionava secondo il piano, opportunamente riveduto. Le astronavi non avevano cambiato rotta ed era imminente l’attacco alla Grande Cina.
Giunsi in ufficio proprio in tempo per vedere il bombardamento alla televisione. Si svolse come previsto e per le ventuno e un minuto era tutto finito. Prof diede il via ai lavori. Nemmeno una parola sulle dimissioni né su Wright: non lo rividi più.
Voglio dire che non lo rividi mai più e mi guardai bene dal chiedere notizie sul suo conto. Prof non accennò al fatto e io tenni la bocca chiusa.
Esaminammo le ultime notizie dalla Terra e la situazione tattica. Wright aveva ragione parlando di migliaia di vite umane stroncate: sulla Terra non si parlava d’altro. Il numero esatto delle vittime non lo sapremo mai ; se una persona si trova sull’obiettivo e alcune tonnellate di sassi gli piovono in testa, non ne rimane molto. Le vittime che si poterono contare furono quelle a qualche distanza dal punto dell’esplosione, uccise dalle onde d’urto e di calore. Diciamo cinquantamila nel Nord America.
Non riuscirò mai a capire la gente! Per tre giorni avevamo continuato ad avvertirli e non si può dire che non avessero ricevuto i nostri consigli. Era proprio per questo che si trovavano là, per assistere allo spettacolo, ridere alle nostre spalle, raccogliere souvenirs della Luna. Intere famiglie si erano recate sul luogo dell’esplosione, molte venute da lontano per fare un picnic. Picnic! Santo cielo!
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «La Luna è una severa maestra»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La Luna è una severa maestra» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «La Luna è una severa maestra» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.