Sheri Tepper - Pianeta di caccia

Здесь есть возможность читать онлайн «Sheri Tepper - Pianeta di caccia» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1991, ISBN: 1991, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Pianeta di caccia: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Pianeta di caccia»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Marjorie Westriding Yrarier è stata inviata sul pianeta Grass per rispondere a un misterioso interrogativo: un contagio si sta spargendo fra le stelle, un’epidemia mortale che minaccia di distruggere la razza umana. Nessun pianeta ne è rimasto immune, tranne Grass. Perché?
Poco si conosce di Grass, se non che si tratta di un luogo idilliaco, dove la natura è assolutamente intatta e l’ambiente conserva un perfetto equilibrio. Interamente coperto dalle più strane varietà di vegetazione che si possano immaginare, il pianeta è un’autentica anomalia cosmica. Un gruppo di famiglie giunte secoli prima per colonizzarlo hanno edificato rapidamente una nuova società, ignorando la presenza aliena e creando un’aristocrazia che ruota attorno all’evento della Caccia. Con il passare delle generazioni, la vita su Grass e i vari usi e costumi sono sempre più sprofondati nel mistero e la Caccia, evento già ben noto sulla Terra, si è ora trasformato in uno strano rito, tremendo e inquietante. Già, perché qual è la vera natura e la vera funzione delle creature che partecipano alla Caccia, che cosa si nasconde dietro questo ciclico rituale e soprattutto... qual è la preda? Come ben presto intuisce Lady Westriding, su questo strano pianeta lontano milioni di chilometri vi sono più misteri di quanti se ne possano immaginare.
Un romanzo originalissimo, magistrale nel ritratto di un’ecologia aliena e nello studio dei
Nominato per i premi Hugo e Locus per in 1990.

Pianeta di caccia — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Pianeta di caccia», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Talvolta, un gruppetto di fanciulli avventurosi o di viaggiatori annoiati lascia il cosmodromo, oppure la città, e scende per un miglio o due la lunga china, fino alla pianura paludosa, dove il muschio è umido, elastico. Coloro che si allontanano maggiormente si trovano presto ad affondare in un suolo fradicio, come dopo molti giorni di pioggia ininterrotta, cosi che per la gran parte, spinti dalla più che giustificata paura di sprofondare, preferiscono a questo punto tornare indietro. Poco oltre, gli esploratori più tenaci sono costretti a saltare da un ciuffo d’erba all’altro, fra i ruscelli scintillanti nelle luci untuose, e i grandi alberi cangianti dalle foglie azzurre, e fiori simili a pallide candele, e falene grandi e sgargianti come pappagalli, e profumi d’incenso, e grosse rane goffe e brutte, le quali discendono da quelle che giunsero molto tempo fa assieme ai primi coloni.

Lasciando la Città Plebea per una comune passeggiata, non si può vedere altro che questo, perché, oltre gli alberi cangianti, inizia la palude, dove i ciuffi d’erba diventano isolette di giungla tra fiumi torbidi e folti intrichi di radici dove ceature striscianti si contorcono nella melma con tonfi sordi e sinistri. Più si avanza nella palude, e più l’azzurro delle foglie è cupo, più gli alberi sono alti, più il fogliame nasconde la luce.

Per avventurarsi nel labirinto frondoso, basta possedere una piroga spinta da una pertica immersa nelle fosche profondità dell’acqua. Perciò alcuni uomini temerari, e persino alcuni sciocchi ragazzi plebei, accompagnati da un paio di ragazze, hanno costruito piroghe più o meno solide e hanno osato partire in esplorazione fra i tronchi enormi e i tentacoli dei rampicanti, addentrandosi fra le ombre scintillanti della foresta palustre. Ma sono stati pochi, e il loro esempio non è stato seguito, perché quasi nessuno di loro è mai tornato. Persino prodi e forti stranieri provenienti da altri pianeti hanno organizzato spedizioni, però a loro volta si sono perduti.

E coloro che sono tornati? Cosa avrebbero potuto raccontare, se non che avanzando nella palude vedevano aumentare sempre più l’umidità, la tenebra e il numero delle creature striscianti? In effetti, hanno raccontato ben poco, come se non riuscissero a ricordare quello che avevano visto, là, nelle profondità malsane della foresta palustre; o come se ne fossero entrati e usciti senza aver visto né udito alcunché, come sonnambuli.

E dopotutto, a chi mai può importare? Chi ha necessità di recarsi nelle paludi? Da quell’intrico di pantano e vegetali non è mai uscito nulla di dannoso, né mai vi è stato scoperto alcunché di desiderabile. Dall’alto, le fronde dei giganti vegetali paiono i flutti irrequieti di un vasto mare grigio-verde, mentre da lontano cingono e nascondono la Città Plebea come mura ciclopiche, impedendo all’energia turbolenta dei commercianti di erompere. Dall’interno hanno il medesimo aspetto, però sembrano una difesa dalle erbe inesorabili. A settentrione come a meridione, a oriente come ad occidente, la città è circondata dalla foresta palustre, senza strade per entrare, né per uscire. La foresta ignota e inviolabile, coi suoi alberi e le sue acque, è così vasta, così profonda, così labirintica, che, sebbene nessuno ne abbia la prova, tutti nella Città Plebea credono che essa nasconda qualcosa che un giorno si rivelerà, suscitando lo sbalordimento generale.

3

Come sempre, le strade di Santa Maddalena erano coperte da uno spesso strato di fango. Marjorie Westriding Yrarier dovette lasciare l’aeromobile al cancello del villaggio, presso il parcheggio riservato alla popolazione, e recarsi faticosamente a piedi, affondando nel pantano sin quasi alla caviglia, oltre la chiesa e la mensa dei poveri, fino alla baracca che era stata assegnata a Bellalou Benice e ai suoi figli. In verità, era rimasta soltanto una figlia, Lily Anne, perché i due figli legittimi avevano pubblicamente ripudiato la madre un mese prima, e se n’erano andati. Alla risonanza lugubre suscitata nella sua mente da questo ricordo, Marjorie arrossì, furiosa con se stessa perché nutriva rancore contro i due Benice, ormai quasi adulti. Probabilmente Bellalou stessa aveva incoraggiato i figli a compiere l’avvilente cerimonia, appena erano stati abbastanza grandi. Sulla Terra, sia il governo planetario sia la maggior parte dei governi provinciali rivendicavano un retaggio giudaico-cristiano, tuttavia «onora il padre e la madre» non aveva alcun significato per i figli illegittimi, né per i loro genitori.

Giunta alla baracca, Marjorie depose il proprio pacco sulla veranda per raschiare le suole sul bordo del gradino e gettare i grumi di fango appiccicoso nel pantano. Le condizioni delle strade non avevano alcuna giustificazione, perché pavimentarle sarebbe costato meno che collocare marciapiedi temporanei in occasione delle visite trimestrali dei funzionari dell’amministrazione. Tuttavia Marjorie era in minoranza in seno al Consiglio dei Governatori, i cui membri, per la maggior parte, prendevano le loro decisioni a proposito della Città dei Procreatori senza neppure averla visitata, né conoscerne la popolazione. Nessuno di loro, peraltro, mancava di lodare Marjorie per la sua «dedizione» e il suo «coraggio». Inizialmente ella si era sentita considerevolmente gratificata da queste lodi, ma ciò le era accaduto prima di accumulare l’esperienza che ormai aveva.

La porta della baracca si dischiuse a mostrare un viso di donna, gonfio e livido: Bellalou era stata picchiata ancora una volta da qualcuno, ma non certo dal marito putativo, che era stato giustiziato l’anno precedente per procreazione illegale.

Bellalou salutò: — Signora.

— Buongiorno, Bellalou — sorrise Marjorie, col sorriso che riservava alle visite, badando a non sembrare condiscendente. — Come sta Lily?

— Benissimo, benissimo.

Naturalmente, Lily Anne non stava affatto «benissimo». Quando Marjorie entrò nella stanza sudicia, la figlia illegittima le scoccò una torva occhiata, il viso pesto come quello della madre: — Sei tornata a spiarmi!

— Sto cercando di farti sopravvivere fino alla partenza dell’astronave, Lily.

— Hai mai pensato che forse preferisco morire?

Con calma, Marjorie annuì. Certo che ci aveva pensato. Forse Lily preferiva morire, e forse quasi tutti gli illegittimi avrebbero preferito morire piuttosto che essere inviati su Pentimento, dove i due terzi di loro sarebbero deceduti prima dei trent’anni. Quando si era assunta quel compito, in base alla convinzione religiosa che la vita valesse la pena di essere vissuta a qualsiasi prezzo, Marjorie non aveva ancora assistito a certi documentari, né aveva letto certi resoconti; ma ormai, lei stessa dubitava che Pentimento fosse preferibile a un puro e semplice trapasso.

— Non dirai sul serio, Lily! — rimproverò Bellalou.

— Eccome!

Tanto per convincere se stessa quanto per persuadere la ragazza, Marjorie intervenne: — Considera la tua situazione da questo punto di vista, Lily: su Pentimento potrai avere tutti i bambini che vorrai. — Questo, almeno, era vero. L’incremento demografico era tanto necessario su Pentimento quanto era rigidamente controllato lì sulla Terra. I bambini nati su Pentimento sarebbero stati considerati cittadini di quel pianeta.

— Non voglio avere bambini là — ribatté Lily. — Voglio il figlio che mi hai tolto.

Era l’ultima accusa della ragazza, dopo l’aborto che Marjorie le aveva procurato, rischiando la propria libertà e forse il proprio matrimonio. Né Rigo né i funzionari locali, infatti, avrebbero considerato con indulgenza una tale opera caritatevole. E neppure il confessore di Marjorie, padre Sandoval, ne sarebbe stato particolarmente lieto se ne fosse stato informato: compiendo un passo ulteriore sul sentiero in discesa che pregava di poter prima o poi risalire, Marjorie non gliene aveva parlato.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Pianeta di caccia»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Pianeta di caccia» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Sheri Tepper - King’s Blood Four
Sheri Tepper
Sheri Tepper - Necromancer Nine
Sheri Tepper
Sheri Tepper - Wizard’s Eleven
Sheri Tepper
Sheri Tepper - Rituel de chasse
Sheri Tepper
Sheri Tepper - Grass
Sheri Tepper
Jordi Sierra i Fabra - Radiografia De Chica Con Tatuaje
Jordi Sierra i Fabra
Sara Paretsky - Punto Muerto
Sara Paretsky
Sarah Varland - Cold Case Witness
Sarah Varland
Отзывы о книге «Pianeta di caccia»

Обсуждение, отзывы о книге «Pianeta di caccia» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x