Stavolta è il turno della psicologa Heather Davis, che sta cercando di risolvere, apparentemente senza troppo successo, il dilemma di un messaggio cifrato ricevuto da alcuni astronomi e proveniente dalla vicina stella di Alpha Centauri. Suo marito, Kyle Graves, si occupa invece di intelligenza artificiale e lavora su un computer quantico che basa la sua potenza sul fatto di assemblare calcoli e formulazioni elaborate in universi contemporanei ma alternati. Naturalmente sia Heather che Kyle sono alle prese con una situazione personale altamente traumatica, come è nello stile dell’autore. La loro vita personale, già stravolta dal suicidio della figlia maggiore, diventa ancora piú tormentata quando la figlia piú piccola accusa Kyle di molestie sessuali ai suoi danni e nei confronti della sorella scomparsa.
Il romanzo, estremamente ambizioso da un punto di vista intellettuale e narrativo, si propone di combinare tematiche decisamente interessanti come i messaggi dallo spazio, l’intelligenza artificiale, gli spazi multidimensionali e la natura della coscienza umana. Ancora una volta bisogna riconoscere la bravura di Sawyer, che riesce magnificamente a fondere assieme tutti questi elementi in un’opera che si legge davvero tutta d’un fiato e che meritatamente era stata candidata al premio Hugo e paragonata alle migliori opere di fantascienza hard o di ‘idee’ di autori come Poul Anderson, Greg Bear, Nancy Kress o Bruce Sterling. È innegabile inoltre la capacità di Sawyer di descrivere con grande tensione ed efficacia le scene cruciali, come il confronto tra Kyle e sua figlia Becky, e soprattutto l’ingresso di Heather all’interno del manufatto costruito con le indicazioni dei Centauriani, una specie di oggetto polidimensionale dentro il quale le normali leggi della fisica e dell’anatomia non funzionano piú. Sawyer sa certo come colpire le corde dell’animo umano, e non difetta né di ambizione né di coraggio narrativo.
Tutto ciò è evidente anche in questo Avanti nel tempo, sua opera piú recente e forse piú apprezzata (assieme a I transumani), per il perfetto mix di avventura ed estrapolazione scientifica e sociale.
Stavolta Sawyer affronta uno dei temi piú classici di tutta la fantascienza, ispirandosi al tema di Herbert George Wells e de La macchina del tempo.
Chi di noi non ha mai pensato almeno una volta al proprio futuro? Se i nostri sogni, le aspettative, i desideri troveranno riscontro nella vita che ci aspetta? O se invece non riusciremo in nulla e dovremo vivere condannati a un triste destino? Il futuro dipende completamente da noi o è già scritto, come il passato? E una volta conosciuto, lo accetteremmo passivamente o decideremmo di sfidarlo in ogni caso? A queste domande risponde Sawyer nel suo Avanti nel tempo, che è davvero un romanzo avvincente, che affronta con sicurezza e profondità molte questioni di interesse scientifico e filosofico riguardo a temi come la responsabilità individuale e collettiva, la causalità degli eventi, la natura umana, riuscendo a innovare la migliore tradizione della grande fantascienza classica di Isaac Asimov e Robert Heinlein. Un’ulteriore conferma della statura di un autore giustamente considerato tra i migliori.
Sandro Pergameno