«Pacco consegnato in orario, accusata ricevuta», disse il capitano Chandler con evidente soddisfazione. «Arrivederci, Venere… Ganimede, stiamo arrivando.»
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MISS PRINGLE
FILE WALLACE
Ciao, Indra. Sì, avevi assolutamente ragione. Sento molto la mancanza delle nostre piccole discussioni. Chandler e io ci troviamo benissimo insieme e sulle prime l’equipaggio mi ha trattato — questo ti divertirà — come una sacra reliquia. Ma cominciano ad accettarmi e si sono messi persino a prendermi in giro (conosci questa espressione?)
È antipatico non riuscire a fare una vera conversazione… abbiamo attraversato l’orbita di Marte, per cui il ritorno radio impiega già più di un’ora. Ma c’è un vantaggio… non riuscirai a interrompermi…
Anche se ci vorrà solo una settimana per arrivare a Giove, pensavo che avrei avuto tutto il tempo per rilassarmi. Nemmeno per sogno: mi è venuta una gran voglia e non ho resistito all’impulso di tornare a scuola. Per cui ho cominciato l’addestramento di base, tutto daccapo, in una delle mininavette del Goliath. Forse Dim mi lascerà fare qualche volo da solo…
Non è molto più grande di una capsula del Discovery… ma che differenza! Prima di tutto, naturalmente, non ci sono razzi: non riesco ad abituarmi al lusso della spinta inerziale e della portata illimitata. Potrei volare fino alla Terra, se mi saltasse il ticchio, anche se con tutta probabilità diventerei… ricordi l’espressione che ho usato una volta e di cui hai colto il significato?… «eccitato da pazzi».
Ma la differenza più evidente è nel sistema di controllo. È stata una bella sfida per me abituarmi a operare senza mani — e il computer ha dovuto imparare a riconoscere i miei comandi a voce. Sulle prime mi chiedeva ogni minuto: «Davvero?» So che sarebbe stato meglio se avessi usato la calotta cerebrale… ma non mi fido ancora completamente di quell’aggeggio. Non so se mi abituerò mai a una cosa che mi legge nel pensiero…
Tra l’altro, la navetta si chiama Falcon. È un bel nome; ma sono rimasto deluso quando ho scoperto che nessuno, qui a bordo, sapeva che risaliva ai tempi delle missioni Apollo, quando scendemmo per la prima volta sulla Luna…
Uhm… c’erano parecchie altre cose che volevo dirti, ma il comandante chiama. Si torna in classe… baci e chiudo.
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TRASMETTERE
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Ciao Frank… qui è Indra… se è così che si dice!… con il mio nuovo Scrivipensiero… quello vecchio ha avuto un crollo nervoso, ah ah!… per cui ci saranno un sacco di errori… non ho tempo di editare prima di inviare. Spero che ci capirai qualcosa.
CENTRO COMUNICAZIONI! Canale uno zero tre registrazione da dodici trenta… mi correggo… tredici trenta. Spiacente…
Spero che mi mettano a posto quello vecchio… conosce tutte le mie scorciatoie e abbreviazioni… forse dovrebbero psicoanalizzarlo come alla tua epoca… non ho mai capito come quella sciocchezza fraudolenta… voglio dire freudiana, ah ah!… sia potuta durare così a lungo…
Il che mi fa venire in mente… mi sono imbattuta in una definizione del XX secolo l’altro giorno… che ti piacerebbe… qualcosa del genere… virgolette Psicoanalisi… malattia contagiosa diffusa a Vienna attorno al 1900… ora debellata in Europa ma con occasionali ricadute tra ricchi americani… chiuse virgolette. Divertente?
Scusami di nuovo… problemi con lo Scrivipensiero… difficile seguire il filo…
xz 12L w888 8*****js 9812yebdc MALEDIZIONE… STOP… BACKUP…
Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ci proverò di nuovo.
Hai menzionato Danil… mi scuso… siamo sempre stati evasivi con le tue domande su di lui… sapevamo che eri curioso, ma avevamo buoni motivi… ti ricordi che una volta lo hai definito una non persona?… non eri andato lontano…
Una volta mi hai chiesto com’è la criminalità di questi tempi… ti ho detto che un interesse talmente patologico… poteva essere suscitato solo dagli interminabili e disgustosi programmi televisivi della tua epoca… mai stata in grado di guardarli per più di pochi minuti, io… disgustosi!
PORTA! RICONOSCIMENTO! OH, CIAO, MELINDA… SCUSAMI… SIEDITI… HO QUASI FINITO…
Sì… il crimine. Sempre lo stesso… L’irriducibile soglia di rumore della società. Che fare?
La vostra soluzione… prigioni. Fabbriche di perversioni sponsorizzate dallo Stato — costa dieci volte il reddito medio di una famiglia tener dentro un solo carcerato! Assolutamente pazzesco… Ovviamente c’è qualcosa che davvero non funziona nella testa di gente che chiede a gran voce altre prigioni… dovrebbero farsi psicoanalizzare… ma cerchiamo di essere onesti… non c’era una vera alternativa prima del perfezionamento del controllo elettronico a distanza… avresti dovuto vedere la gente pazza di felicità che abbatteva i muri delle prigioni… altro che il muro di Berlino cinquant’anni prima!
Sì… Danil. Non so che crimine abbia commesso… non te lo direi se lo sapessi… ma mi sembra che il suo profilo psichico suggerisca che possa essere un buon com’era la parola? — balletto… no, valletto. È molto difficile trovare gente adatta a certi lavori… non so come faremmo se il livello di criminalità fosse a zero. In ogni modo spero che venga presto tolto dal controllo obbligatorio e riportato in seno alla società.
SCUSA MELINDA… HO QUASI FINITO.
È tutto, Frank… saluti a Dimitri… dovresti trovarti a metà strada da Ganimede ora… mi chiedo se riusciranno mai ad abrogare le teorie di Einstein, così potremmo parlare attraverso lo spazio in tempo reale!
Spero che questa macchina si abitui presto a me. Altrimenti mi metto a cercare qualche pezzo d’antiquariato del XX secolo, magari un vero e proprio sistema di scrittura… Ci crederesti che una volta ho persino imparato quella stupidaggine della tastiera QWERTYUIOP, quella che voi avete impiegato due secoli per riuscire a liberarvene?
Baci e arrivederci.
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Ciao, Frank. Sono ancora io. Aspetto ancora un cenno a proposito della mia ultima…
Strano che tu sia in rotta per Ganimede, come il mio vecchio amico Ted Khan. Ma forse non è poi una coincidenza così strana: lui ci era andato attirato dallo stesso enigma che ha attirato te…
Prima di tutto devo dirti qualcosa di lui. I suoi gli hanno fatto un brutto scherzo dandogli il nome di Theodore. Che si abbrevia — ma non provarci nemmeno! — in Theo. Capisci cosa intendo?
Non posso fare a meno di domandarmi se sia stato proprio questo a spingerlo. Non ho mai conosciuto nessuno che fosse così interessato alla religione… no, ossessionato. Meglio che te lo dica prima; può essere parecchio noioso.
Tra l’altro, come vado? Sento la mancanza del mio vecchio Scrivipensieri, ma pare che ormai riesca a controllare questa nuova macchina. Ho già fatto qualche — come li chiami? — strafalcione… granchio… errore… fino a qui?…
Non so se dovrei dirtelo, nel caso che magari te lo lasciassi sfuggire, ma il mio personale soprannome per Ted è «l’ultimo dei gesuiti». Dovresti saperne qualcosa — l’ordine era ancora molto attivo ai tuoi tempi.
Gente sorprendente… spesso grandi scienziati… profondi studiosi… hanno fatto parecchio bene e altrettanto male. Una delle supreme ironie della storia… sinceri e brillanti ricercatori di verità e conoscenza, eppure tutta la loro filosofia è stata stravolta senza speranza dalla superstizione…
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Maledizione. Mi sono emozionata e ho perso il controllo. Uno, due, tre, quattro… ora tutti gli uomini di buona volontà vengano in aiuto della causa… così va meglio.
In ogni modo, Ted ha lo stesso genere di magnanima determinazione; non farti trascinare in discussioni da lui ti passerà sopra come un rullo compressore.
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