Axxter sfiorò con la mano il serbatoio. — Potrei usarla. Dall’altra parte. — Il ricordo della sua povera Norton, che spariva nell’aria, era ancora vivo nella sua memoria. — Dovrei adattarla, dotarla di corde di sicurezza…
— Stai dando fuori di testa. Non sei proprio nella posizione in cui puoi perdere tempo a sistemare una moto. Puoi scommettere che la Folla Devastante ha previsto il tuo piano e sa benissimo da quale tunnel sbucherai. Senza dubbio, ha già inviato un megassassino all’uscita del cunicolo. Metti fuori la testa e sarai triturato in men che non si dica. Non importerà che tu sia sfuggito al megassassino dell’Amalgama che ti sta inseguendo quaggiù.
Axxter sapeva che aveva ragione. Sconsolato, si appoggiò alla moto. Era proprio il tipo di mossa che il Generale Cripplemaker e il resto della tribù avrebbero trovato divertente: bloccargli l’uscita con il megassassino su cui aveva ideato l’icona di morte.
Sai spense la torcia, lasciando che li illuminasse solo la luce bluastra fissata al soffitto.
— Adesso hai solo bisogno di liberarti della Folla Devastante. Poi potrai uscire di qui e tornare a casa libero.
— Già… — Axxter annuì tristemente. — Sarebbe davvero perfetto. Ma non si può discutere con gente come quella. Sono tutti folli e continuano ad andare in giro. Le scuse o le spiegazioni non servono a niente con loro.
— E allora? Devi semplicemente scovare qualcos’altro. Qualcosa di tanto prezioso per loro da inibire qualunque vendetta vogliano prendersi contro di te. Pensaci.
Pensaci… Il suo cervello faticava a carburare. Sarebbe stato tanto più semplice aspettare e guardare quello che fosse accaduto. Anche se sarebbe stato terribilmente sgradevole.
Tutte le informazioni che aveva trovato gli avevano annebbiato la lucidità, come se gli si fossero stipate nella testa, paralizzando le sue funzioni cerebrali. A che diavolo gli era servito scoprire tutta quella roba?
Poi capì. Fu come un lampo. Sollevò la testa e guardò Sai. — Loro non lo sanno. La Folla Devastante… loro non sanno. Loro non sanno cosa sta succedendo. Ma io sì. Io so che l’Atroce Amalgama sta corrompendo la Chiedi Ricevi. So che tutte le informazioni che dovrebbero essere affidabili, sono invece contaminate. E sono l’unico che può rivelarglielo.
Nel buio, vide il sorriso di Sai.
Axxter guardò verso l’alto, come se l’idea gli fosse arrivata via aria, fluttuando sulle loro teste. — E se raccontassi tutto… allora mi crederebbero — Un altro lampo. — Perché non è stata la Deathpix a fottermi, sovrapponendo il segnale per il lavoro di grafica che avevo fatto. È stata l’Atroce Amalgama. Volevano liquidarmi, farmi star zitto in modo che non potessi rivelare qualunque cosa avessi visto al settore bruciato; solo che non potevano raggiungermi all’interno dell’accampamento della Folla. Quindi hanno escogitato un piano: fare in modo che la Folla si incazzasse con me e volesse uccidermi. Avrebbe fatto il lavoro al posto dell’Amalgama.
Sai annuì compiaciuto. — Ci hai impiegato un po’, ma ci sei arrivato alla fine. Ancora non sai tutto quello che avresti bisogno di sapere, ma almeno il meccanismo si è messo in moto.
La luce che gli si era accesa in testa l’aveva risvegliato, eccitandolo e facendogli vedere le cose più nitidamente. — Esatto… non so ancora il perché. Voglio dire, perché l’hanno fatto, perché hanno distrutto quel settore…
— Questo non è importante; non è questo che devi sapere. Quando accadono cose simili, è impossibile conoscerne la ragione, si possono solo fare ipotesi. Forse gli abitanti di quel settore erano troppo arroganti e avevano bisogno di una lezione, o forse la fabbrica in cui lavoravano aveva un contratto con loro e quello è stato il modo più veloce per pagarli. E poi devi sempre tenere presente che l’Amalgama è una vecchia organizzazione; siedono ai vertici da molto tempo. Abbastanza da diventare grassi e pigri e perdere la fame e la rabbia che li hanno portati così in alto. Per restare a galla, dovevano sostituire quello che hanno perso con l’astuzia. Non sai da quanto tempo stiano facendo queste schifezze e con quante persone; devono mantenere un sacco di alleanze. E le buone relazioni costituiscono il novanta per cento del loro successo. Per quanto ne sai tu, l’Amalgama potrebbe essersi inventata falsi rapporti in cui relaziona di battaglie vinte, tribù sottomesse e aree conquistate che magari non sono mai esistite. Poi hanno usato la Chiedi Ricevi per divulgare queste loro vittorie e tutti hanno creduto fosse verità, solo perché l’informazione proveniva da una fonte reputata imparziale. E chi potrà mai smascherarli? Tu parli molto spesso di territorio: può anche essere che non cambi mai nulla, chi può saperlo? Gli unici che potrebbero scoprirlo sono i liberi professionisti come te: siete i soli che potrebbero finire in un settore che si dice vinto dall’Atroce Amalgama e scoprire una realtà completamente diversa da quella comunicata dalla Chiedi Ricevi. Tu potresti non essere il primo povero bastardo a finire in un guaio simile… ma potresti essere il primo ad aver sollevato questo polverone.
Era un’ipotesi agghiacciante. Tra i liberi professionisti giravano storie strane di colleghi scomparsi da molto tempo, da troppo tempo. Si deduceva sempre che fosse successo loro qualcosa… qualcosa di molto poco chiaro, oppure che avessero liberamente deciso di fare il grande passo, di lasciare il muro e abbracciare le nuvole al di sotto, depressi a causa delle loro carriere poco brillanti. Non li si vedeva più e quello era tutto. Però, era anche possibile che quel maledetto Qualcosa non fosse un incidente o un suicidio, ma un omicidio.
— Già, molto bene, per quello che ne so io potrebbe anche essere. — Axxter guardò l’altro ancor più da vicino. — Ma cosa diavolo sai tu ? Voglio dire, se tu sapevi cosa c’era in quelle registrazioni… e hai intuito tante cose… cos’altro sai?
Sai rise. — Tu desideri qualcosa di preciso, ma non credo di potertelo dare.
— Forza. Sapevi esattamente quello che stava succedendo… puoi inserirti nelle comunicazioni altrui… sai come funziona l’edificio e tutte queste attrezzature tecnologiche… Devi essere capace di farlo.
— Fare cosa? Quella merda di manipolare i file? Collegarmi e penetrare nei file protetti., è questo che intendi?
Axxter annuì.
— Come dicevano in un altro tempo e un altro luogo, dispero per te — Disse la pietosa voce di Sai. — Questo dimostra quanto sia dura a morire la vecchia mitologia. Soprattutto i miti che servono allo scopo di qualcuno e che continuano a frullare come piccoli aghi nella testa della gente. Quella merda della manipolazione dei file protetti è vecchissima… non solo precedente la Guerra, ma la creazione del Cilindro stesso. Devi chiederti, chi trae beneficio dal far credere alla gente che i dati protetti possano essere comunque raggiunti e interpretati da brillanti e abili individui, veloci di mano sui computer? È sempre stata una cazzata, fin dagli esordi; solo per un brevissimo periodo storico all’inizio, prima che venissero inventati metodi sicuri per proteggere i dati, è successo qualcosa di simile. Qualcuno era riuscito a penetrare dove non avrebbe dovuto e si era divertito a vantarsene. Era come entrare in un’abitazione dove tutte le porte erano state lasciate aperte e andare in giro a dire di essere uno scassinatore provetto solo perché si era riusciti a rubare un tostapane. Appena qualcuno ha incomiciato a chiudere le porte a chiave, quell’usanza è morta. Ma è stata una coincidenza interessante che proprio quando quel tipo di manipolazione dell’informazione tecnologica stava prendendo piede, un gruppo di gente abbia incominciato a pubblicizzare attraverso i media il fatto che i dati che si riuscivano ad avere con quel metodo fossero essenzialmente poco importanti, visto che si permetteva di leggerli anche ai ragazzini di dieci anni… quindi non c’era nulla di cui preoccuparsi, esatto? La gente si sarebbe preoccupata meno dei file conservati in grandi banche dati, collegate tra loro, fino a quando si fosse riuscito a farle credere che le agenzie che gestivano le informazioni erano docili e facilmente fregabili.
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