Patricia McKillip - Voci dal nulla

Здесь есть возможность читать онлайн «Patricia McKillip - Voci dal nulla» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1988, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Voci dal nulla: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Voci dal nulla»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Rinchiusa nell’Avemo, il più impenetrabile carcere orbitale di massima sicurezza dell’intera galassia, Terra Viridian sconta la sua condanna senza poter sfuggire alla visione che le ha fatto massacrare senza motivo apparente più di millecinquecento persone. Una visione apocalittica, che lei stessa non comprende e all’esistenza della quale nessuno crede, ma la cui voce può significare un contatto totalmente nuovo per il genere umano. La scena cambia quando intorno a Terra iniziano ad agire strani personaggi: il Mago, capace di suonare Bach per ore e ore immerso in una profonda trance, Aaron, il poliziotto alla ricerca della gemella di Terra -Viridian misteriosamente scomparsa, e la Regina di Cuori, la musicista mascherata in grado di plasmare sonorità sempre nuove. Solo quando tutti questi destini si incroceranno nell’Averno, guidati da una voce a loro sconosciuta, arriverà il momento di giocare l’ultima partita.

Voci dal nulla — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Voci dal nulla», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Quello era nella visione.

— Era… — Il dottore si interruppe di nuovo, a bocca aperta, come se cercasse qualcosa a tentoni. Reina lo guardò, e nel suo viso calmo e sereno le sopracciglia erano sollevate. “Per lei è un gioco”, pensò Jase. “Per lei Terra non è umana, è un puzzle scomposto nei suoi tasselli. Una cosa del genere non potrebbe mai capitare a una donna in tuta argentea chiamata Reina, finché si mette il rossetto ad arte e usa in una frase parole come genesi.” Ad alta voce, disse: — Premeditato? — Il dottor Fiori gli lanciò un’occhiata vaga, come se a parlare fosse stata una sedia.

— Terra, quale giorno, allora? In quale giorno ebbe inizio la visione?

— Il giorno in cui le arance diventarono rosse.

— Il giorno in cui… Terra, puoi mostrarmelo? Cos’altro successe quel giorno? Che cosa vedevi? Rifletti. Ricorda. Cosa successe quando le arance diventarono rosse? Perché diventarono rosse? Mostracelo.

Arance in una fruttiera azzurra. Il loro riflesso su un tavolo cromato. Più in alto, l’orlo di una tendina bianca. Una mano, tesa a prendere un’arancia. Un’ombra rossa a ricoprire il tutto.

— Ebbe inizio — disse Terra semplicemente.

— Cercate di capire — disse il dottor Fiori nel refettorio, davanti a una tazza di brodo. — Sta cercando a tentoni una via d’uscita dalla pazzia. Sta inventando un proprio linguaggio simbolico, ma ha paura di adoperarlo, di adattarvisi fino in fondo. Ha paura di ricordare la causa prima che l’ha condotta alla pazzia. Quello che accadde il giorno in cui le arance diventarono rosse.

— Quindi non fu il massacro in sé — disse Jase cortesemente.

— Non credo. Anche se — ammise — è difficile concepire un evento più traumatico di quello. Qualcosa ha offeso gravemente il suo senso della realtà, il suo senso di equilibrio nel mondo.

— Volete dire che le è successo qualcosa che può giustificare le sue azioni nel Settore Deserto?

— No, no — disse subito il dottor Fiori. — Non cerco giustificazioni. Mi interessa in primo luogo il linguaggio che lei usa, e se è possibile farle superare il trauma. — Sorseggiò il brodo e aggiunse: — A tutti capitano cose terribili. La maggior parte trova un modo per assimilare l’esperienza, per adattarvisi. Noi… Non ve ne importa niente — disse in tono d’accusa. Jase si accorse di portare ancora sul viso una maschera di cortesia e la lasciò finalmente cadere.

— Credo di no — rispose lentamente. — Ha rovinato tutto con le arance. Fino a quel momento riuscivo a seguire un pochino il vostro modo di vedere; forse le immagini bizzarre potevano proteggerla da qualcosa. Ma se la causa prima è stata una fruttiera d’arance, allora penso che non abbia importanza dove lei sia rinchiusa, nell’Anello Scuro o a Nuovorizzonte… È semplicemente fuori di senno, e non riuscirete mai… — Si interruppe, con un gesto della mano. — Cosa ne so, io? Siete voi il dottore. Penso che la vostra macchina sia incredibile, ma con lei perdete il tempo.

— Forse — disse il dottor Fiori, chinando il viso sopra la tazza di brodo bollente. — Come mai avete tanti pregiudizi per una fruttiera d’arance?

Jase si lasciò andare contro la spalliera. — Ha massacrato tutte quelle persone perché un’arancia è diventata rossa. L’idea mi lascia freddo. Non riesco a provare niente per lei in quanto essere umano. Non potrebbe importarmene meno.

— Allora prima ve ne importava.

Lui scosse la testa. — Non me ne importava neanche prima. Qui ha avuto quello che meritava… anzi, meno. Eppure…

— Eppure.

— Non è una criminale. Nelle sue azioni non c’è malignità, interesse, rabbia, nessuna motivazione umana. Non si possono provare sentimenti per una persona così aliena. Tranne forse paura.

— Di lei? O di voi stesso?

Jase guardò il dottore. Già da tempo aveva scoperto che la migliore difesa contro domande del genere era quella di rispondere. — Penso — disse infine — che la mente delle persone sia come una casa. Piena di camere da letto, cantine, soffitte, sgabuzzini, cucine, soggiorni eleganti, giardini… Piena di porte. Quando avrete raggiunto la mia età, è molto probabile che abbiate già aperto tutte le porte. Che sappiate in quali sgabuzzini sono racchiusi i mostri, quali esseri orribili vivono in cantina, quali impulsi sanguinari si nascondono dietro la porta della soffitta. Saprete, allora, quanto valgono per voi. Io sono a mio agio, in casa mia. Se qualcuno suona il campanello, lo faccio entrare.

Il dottor Fiori posò la tazza e sorrise. — La prima volta che ho parlato con voi non credevo che vi avrei trovato simpatico.

— Be’ — disse Jase a disagio. — Non si può mai sapere.

— Non dovreste giudicarla troppo frettolosamente, a questo punto. Le fruttiere d’arance non fanno impazzire la gente. Nel suo cervello non c’è niente di sbagliato. È lei stessa che si rende pazza. E ci dirà perché. Non può parlare. Le parole la terrorizzano. Sono troppo precise, o troppo imprecise, chissà. Oppure non abbiamo ancora inventato le parole per esprimere quello che lei ha visto. Per cui racconta la sua storia in un linguaggio che è muto, nella speranza che qualcuno impari ad ascoltare.

7

Il Mago sedeva da solo nel Constellation Club, ad ascoltare. Suoni che gli ricordavano altri suoni. Attorno a lui il silenzio diventò gradatamente stratificato e intessuto di musica. Le pareti erano color indaco. Fra le tre e le quattro del mattino il mondo era più immobile che mai. Il Mago poteva persino udire il lontano ululato lamentoso dell’ultima sirena che continuava a mettere in guardia contro la nebbia. Le sue dita trovarono sulla tastiera le due note di basso fra cui si nascondeva il gemito della sirena. Sfiorò i tasti, sovrapponendo le due note alla sirena, continuando ad ascoltare.

Allungò la destra verso la chiave di soprano, un’increspatura di nebbia sullo sfondo del basso triste e pensieroso. Nella sua mente udì la voce vivace e irrequieta dell’arpa a canne, il tuono dei cubi. Il viso latteo della nebbia profilato contro l’azzurro cupo del cielo, il frastuono tumultuante della marea, la sirena che gemeva, con la sua voce personale e insistente, di cose invisibili, segrete, inaspettate, che potevano o non potevano essere racchiuse nella nebbia…

Un rumore di passi dissipò la nebbia. Sorpreso, il Mago si girò sullo sgabello del piano. Attorno a lui le cupe pareti del locale si riformarono. Al loro interno c’era un silenzio vuoto. Sul palco l’arpa a canne e i cubi, coperti per non prendere polvere, avevano suonato solo nella sua mente.

Aaron, in uniforme, si bloccò a metà di un passo. — Scusami — disse. — Ho visto che la porta esterna era aperta. Ho pensato bene di controllare… È tardi per stare ancora qui.

Il Mago annuì e si alzò per sgranchirsi le gambe. — Abbiamo tenuto una riunione dopo la chiusura. Io mi sono fermato per accordare il piano. Credo di essermi distratto. Certe notti questo posto è molto tranquillo. Più tranquillo anche dello scalo della lancia.

— Ho interrotto il genio al lavoro?

Il Mago rise. — Figuriamoci. Ascoltavo la sirena per la nebbia.

Aaron attraversò la sala e si lasciò cadere sulla rampa del palco. — È una notte tranquilla — commentò. — Una volta all’anno tocca anche a noi una notte così. Niente luna piena, zuffe, guidatori indisciplinati, baruffe familiari. Teppisti e cecchini, e persino le bande da strada, se ne stanno a casa. La persona più pericolosa che ho visto stanotte sei tu.

— Un po’ tocco ma inoffensivo — mormorò il Mago. Aaron lo guardò premere un tasto, chinarsi verso la corda ed effettuare una microscopica regolazione.

— Sei pronto per la tournée?

— A parte la ricevente che è impazzita del tutto, uno schermo riflettore ammaccato, un rumore non identificato nelle tubature, un’ex-detenuta come cantante e un cubista catatonico, siamo pronti.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Voci dal nulla»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Voci dal nulla» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Patricia McKillip - The Tower at Stony Wood
Patricia McKillip
Patricia McKillip - Harfner im Wind
Patricia McKillip
Patricia McKillip - The Bell at Sealey Head
Patricia McKillip
Patricia McKillip - The Bards of Bone Plain
Patricia McKillip
Patricia McKillip - Una culla in fondo al mare
Patricia McKillip
Patricia McKillip - La maga di Eld
Patricia McKillip
Patricia Mckillip - La citta di luce e d'ombra
Patricia Mckillip
Patricia McKillip - Dziedziczka Morza i Ognia
Patricia McKillip
Patricia McKillip - L'arpista del vento
Patricia McKillip
Patricia McKillip - Harpist In The Wind
Patricia McKillip
Отзывы о книге «Voci dal nulla»

Обсуждение, отзывы о книге «Voci dal nulla» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x