Carol O'Connell - Il Volo Dell'angelo Di Pietra

Здесь есть возможность читать онлайн «Carol O'Connell - Il Volo Dell'angelo Di Pietra» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Il Volo Dell'angelo Di Pietra: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il Volo Dell'angelo Di Pietra»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

"Le parole della O'Connell sono lucide e affilate come un bisturi." (Carlo Lucarelli)
A volte la violenza esplode quando e dove meno te l'aspetti. Come a Dayborn, graziosa cittadina sprofondata nella calda, languida atmosfera della Louisiana. E' lа che, diciassette anni fa, la dottoressa Cass Shelley и morta sotto i colpi di una folla inferocita, lapidata senza pietа per una colpa immaginaria. Da allora, tutti a Dayborn hanno fatto del loro meglio per dimenticare. Tutti tranne Tom Jessop, lo sceriffo che da quasi vent'anni si interroga sul destino della piccola Kathy Shelley, scomparsa subito dopo l'omicidio della madre. Quella bambina oggi и una donna, a tutti nota con il nome di Kathy Mallory, detective della Crimini Speciali di New York. Messo da parte il distintivo e la sua nuova vita, Kathy torna a Dayborn decisa a ottenere non semplice giustizia, ma 'vendetta'. Per stanare gli assassini di sua madre deve affrontare un'indagine intricata e rischiosa, ai margini della legalitа. Solo quando la veritа verrа a galla in tutto il suo orrore, Cass Shelley potrа riposare in pace nella tomba vegliata dall'angelo di pietra.
"Una O'Connell in splendida forma per un thriller da non perdere." (Booklist)
"Ancora una volta Carol O'Connell avvince il lettore fino all'ultima pagina." (Publishers Weekly)
"Brava da morire." (Richard North Patterson)

Il Volo Dell'angelo Di Pietra — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il Volo Dell'angelo Di Pietra», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Mallory annuì. In quei gelidi occhi verdi c'era una terribile determinazione, ma non v'era traccia di anima.

«Tua madre ti disse mai che fui io a farti venire al mondo?»

Silenzio.

«No? Be', Cass si diede troppo da fare il giorno del trasloco a Casa Shelley. Sollevare pesi troppo pesanti le fece anticipare le doglie. Il telefono non era collegato e non c'era tempo per andare a chiedere aiuto. Tu avevi fretta di nascere.»

Solo silenzio.

«Be', sei una di poche parole, vero, Kathy?»

« Mallory » la corresse.

«Ho capito subito che eri dotata di un carattere particolare. Quando sei nata, avevi i pugnetti serrati, eri arrabbiata per l'aria fredda e la luce accecante che avevi trovato nel mondo. Ma eri testarda e non volevi piangere. E questo terrorizzò tua madre. Cass era distesa sul letto, in un bagno di sudore e sangue, e urlava: "Perché non piange?" Ma respiravi normalmente, così non sculacciai il tuo sederino appena nato. Sebbene, tra me e me, pensassi che te lo saresti meritato.»

Alla fine Augusta era riuscita a strapparle un sorriso che presto si dileguò come un'ombra. Era la dimostrazione che la figlia di Cassandra era ancora umana. La ferita non era stata troppo profonda.

E ora si poteva pensare all'anima: forse volteggiava nelle vicinanze, in cerca di una via per ricongiungersi a Kathy.

15

Quando il detective Riker entrò nella sala d'attesa dell'ufficio dello sceriffo, non c'era nessuno. Dalla stanza vicina si udiva la voce di un uomo. Riker sbirciò attraverso la porta aperta, ma vide soltanto una bella donna dai lunghi capelli rossi fasciata in un abito aderente.

Riker si sedette su una panca di legno. Uno sciacquone scrosciò nel bagno adiacente. La porta si spalancò e ne emerse un ragazzino di sei o sette anni, che si stava infilando la T-shirt nei blue-jeans. Aveva gli stessi capelli rossi della donna, e occhi piccoli, scuri e indagatori.

«Sei un barbone?»

«No, sono un poliziotto.»

Il bambino fece una smorfia e spinse il mento in fuori, come a dire "Tutte balle".

Riker si guardò la cravatta, macchiata dai ricordi di innumerevoli pasti. Il vecchio abito grigio era tutto stazzonato dopo il viaggio in treno. Le scarpe consumate non erano state lucidate dall'ultimo funerale. Tornò a guardare il bambino che storceva il naso, fiutando senza dubbio la birra che si era bevuta a pranzo. «Sono un poliziotto in incognito» mentì.

«Forte!» Il bambino gli si sedette accanto ed esaminò la barba lunga di due giorni sul volto di Riker. «Complimenti.» Osservò ogni dettaglio del suo trasandato abbigliamento, fino alle scarpe rovinate. «Travestimento perfetto.»

«Grazie, saputello. E tu che ci fai qua? Non avrai mica ammazzato qualcuno, eh?»

«Be', no» rispose il bambino con un certo rammarico. Poi sorrise, e con fare cospiratorio sussurrò: «Ma, secondo me, l'ha fatto la mamma».

«Dici sul serio?» chiese Riker, sorpreso.

«La polizia della Georgia l'ha arrestata. Poi ci hanno messi su un aereo e rispediti qui in Louisiana. Lo sceriffo Jessop è là dentro con lei. La farà confessare.»

Riker e il bambino restarono in ascolto.

Lo sceriffo stava chiedendo: «Credi che ci sia lo zampino di Fred?».

Riker pensò che al tono della voce mancava la forza di una buona torchiatura. La risposta sommessa della donna risultò inintelleggibile.

«Sally,» disse ancora lo sceriffo «escludo che si tratti di un complotto. Babe non era Jack Kennedy, e la sua morte non è un fatto così importante da…»

La donna parlò velocemente, a voce bassissima.

Riker si piegò verso il bambino e mormorò: «Chi è Babe?».

«Mio padre» disse il bambino, tutto allegro. «Il bastardo è morto stecchito.»

Adesso Riker era esterrefatto. Neppure un ragazzino di New York avrebbe potuto mostrare tanta indifferenza di fronte alla perdita di un genitore. «Mi par di capire che non volessi molto bene a tuo padre.»

«Mi faceva schifo, e mia madre lo odiava a morte.»

Alzando gli occhi, Riker incontrò quelli di un uomo della sua stessa età, con una stella dorata appuntata sulla giacca scura. Lo sceriffo stava origliando a sua volta.

Il bambino parlò. «Sceriffo Jessop, vuoi arrestare mia madre?»

«No, Bobby. Tu e tua madre potete andarvene quando volete. Chi è il tuo nuovo amico?»

Riker si alzò in piedi e si presentò: «Mi chiamo Riker. Sono un poliziotto e…».

«E viene da New York» disse lo sceriffo, stringendogli la mano.

Riker aprì il portafoglio per mostrargli il distintivo del dipartimento di polizia di New York e il suo documento d'identità. «Come ha fatto a indovinare?»

Come se non sapesse di avere un pesante accento di Brooklyn.

«Ho tirato a indovinare.» Lo sceriffo gli restituì il documento. «Se continua ad arrivare gente da New York, Betty dovrà aggiungere una nuova ala al suo bed & breakfast.»

La madre del bambino comparve sulla soglia. Riker trattenne un fischio d'ammirazione quando lei gli passò accanto senza degnarlo d'uno sguardo. Sedette sulla panca vicino al figlio e ignorò lo sceriffo che aveva ripreso a parlarle.

«Sally, quando torna la mia vice, fatti accompagnare all'aeroporto.» Indicò la porta del suo ufficio. «Si accomodi, sergente Riker. O devo chiamarla detective?»

«Riker è sufficiente.» Prese posto su una comoda poltrona di fronte allo sceriffo. La confusione sulla scrivania era spaventosa. La sua abilità nel leggere i testi capovolti gli consentì di farsi un'idea della quantità di documenti che erano stati necessari per l'estradizione dalla Georgia: a quanto pareva i colleghi di quello Stato erano stati poco collaborativi.

Lo sceriffo spostò una manciata di fogli per estrarre un portacenere e si accese una sigaretta. Riker sorrise e ne prese una delle sue. Dayborn gli piaceva da morire. Non appena sceso dal treno, al termine di due lunghissimi giorni di viaggio in uno scompartimento per nonfumatori, era entrato al Jane's Café. La vista dei portacenere sui tavoli gli aveva fatto venir voglia di baciare il pavimento.

«Allora, Riker, a quanto si dice voi newyorchesi avete perso il primato degli omicidi.»

«Neanche per sogno. Si dà il caso che il nostro commissario sia il più gran bugiardo di tutti i cinquanta Stati.» Riker esalò una nuvola di fumo e si sentì a casa sua, nonostante gli arredi e i decori ottocenteschi.

Lo sceriffo lanciò un fiammifero e mancò il portacenere. Piazzò i piedi sulla scrivania, facendo cadere qualche fascicolo sul pavimento e conquistandosi le simpatie di Riker, sciatto quanto lui. «Resta il fatto che Miami sta facendo passi da gigante.»

«Affermano di far fuori più turisti di noi, ma sono tutte balle, tutte calunnie» ribatté Riker. «Il sovrintendente ha decentralizzato il dipartimento e il sindaco ha licenziato l'addetto stampa. I giornalisti non hanno modo di verificare le statistiche ufficiali.» Riker appoggiò una gamba al bracciolo della poltrona e un lungo cilindro di cenere gli cadde sui calzoni. «È tutta politica. New York ha i migliori politici che il denaro sporco possa comprare.»

«Spiacente, Riker, questo è il motto della Louisiana. Ma ti perdono la millanteria, che dalle nostre parti, del resto, è molto apprezzata.»

Riker si chiese come mai lo sceriffo non gli avesse ancora domandato la ragione della sua presenza a Dayborn.

«C'è un tuo amico qui in paese» annunciò Jessop. «Un tipo di nome Charles Butler.»

Be', quel fatto chiariva un sacco di cose. Quanti danni poteva aver fatto Charles fino a quel momento? «Mio amico? Questo Butler sostiene di conoscermi?»

«È di New York anche lui.»

«New York è un paesotto piuttosto popoloso, sceriffo, siamo circa otto milioni.»

«E che mi dici del proprietario di questo?» Lo sceriffo infilò una mano nel taschino della camicia e ne estrasse un orologio da tasca. «Louis Markowitz. Il nome ti suona familiare?»

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Il Volo Dell'angelo Di Pietra»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il Volo Dell'angelo Di Pietra» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Carol O'Connell - Bone by Bone
Carol O'Connell
Carol O’Connell - Find Me
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Winter House
Carol O’Connell
Carol O'Connell - Mallory's Oracle
Carol O'Connell
Carol O’Connell - Crime School
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Shell Game
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Stone Angel
Carol O’Connell
Carol O’Connell - The Man Who Lied To Women
Carol O’Connell
Carol O’Connell - Killing Critics
Carol O’Connell
Отзывы о книге «Il Volo Dell'angelo Di Pietra»

Обсуждение, отзывы о книге «Il Volo Dell'angelo Di Pietra» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x