Una figura scura, fino ad allora nascosta nell'ombra sul lato più distante della casa, avanzò lentamente nella luce. Il sorriso di Henry Roth era abbagliante.
Charles gli strinse la mano. Nello spiazzo dietro di loro, il labrador si era sistemato vicino a una tazza d'acqua e a una ciotola di cibo.
La mani dello scultore indicarono il cane che pareva essersi addormentato. « Stava per morire quando Augusta lo trovò. Era la mattina dopo l'assassinio di Cass. »
«Vuoi dire che presero a sassate anche il cane?»
Henry fece un cenno di assenso con il capo.
« Augusta fece quel che poté, ma era così malridotto che dovette chiamare un veterinario. Il dottore si offrì di abbatterlo. Ma lo sceriffo non lo permise. Pagò una barca di quattrini per tenerlo in vita. Ci vollero mesi perché tornasse a camminare. »
«Il cane non sembra averlo in grande simpatia.»
« La macchina lo ha confuso, non ne sopporta la vista. Tom di solito parcheggia sulla strada. »
Il cane si rotolò per terra e si lamentò. Quell'animale avrebbe dovuto morire molto tempo prima. Che cosa lo aveva tenuto in vita?
Charles scartò l'idea che stesse aspettando Mallory.
«Perché lo sceriffo non permise che il cane morisse?»
Henry si strinse nelle spalle. « Era il cane di Kathy, e Tom le voleva bene. Ma più tardi si rese conto che il cane poteva aiutarlo a ricostruire l'elenco. »
«Elenco?»
« Un elenco delle persone presenti quel giorno, come Travis. »
«Travis? Intende il vicesceriffo che ha avuto l'attacco di cuore?»
« Proprio lui. Lo sceriffo sospettò di Travis la prima volta che il cane lo attaccò. Da allora cominciò a torturarlo. Gli affidò il compito di portare regolarmente il cane dal veterinario. Una volta la bestia gli azzannò una gamba fin quasi a staccargliela. »
«È possibile che sia stato il cane a provocargli l'infarto?»
« No. Travis non si avvicinava al cane a meno che non fossi con lui. Il giorno in cui ebbe l'infarto ero in ritardo. Probabilmente fece un'inversione di marcia e tornò in paese. Normalmente lo aiutavo a caricare il labrador in macchina, poi lo accompagnavo dal veterinario e tornavo a piedi con il cane. Il veterinario dice che ha bisogno di esercizio. Portandolo a spasso per diciassette anni, ho aggiunto qualche nome al mio elenco personale. »
In risposta alla silenziosa domanda di Charles, chiarì: « Noi non parliamo mai degli elenchi, ma sia io sia Tom ne teniamo uno » .
«Quindi, lo sceriffo crede che il cane abbia riconosciuto Travis.»
Henry annuì. « Tom ha usato il cane anche per torturare Alma Furgueson. È la donna dai capelli viola che ieri ha visto attraversare la piazza di corsa. Ogni sabato lei andava a far la spesa al Levee Market, e lo sceriffo era lì col cane ad aspettarla. »
«Il cane la riconobbe?»
« No. Ma Alma riconobbe il cane ed ebbe paura. Tom e il cane restarono a fissarla per un po', e poi se ne andarono. Alla fine, lei crollò. Era sempre stata un po' matta, ma peggiorò drasticamente. Ora parla da sola e piange sempre. È tutta colpa dello sceriffo. Stai attento a non inimicartelo. »
«Credi che sia pericoloso?»
« Un giorno sorprese Fred Laurie che tentava di sparare al cane. Quello scemo lo mancò tre volte. Lo sceriffo lo massacrò di botte. »
«E tu hai aggiunto Fred Laurie alla lista.»
« Quel giorno due dei fratelli Laurie, Fred e Ray, entrarono nella mia lista. Sono dei violenti ubriaconi. Forse è quello il motivo per cui Malcolm non ha mai dato loro dei soldi, per tenerli sotto controllo. Ma chiunque avrebbe potuto comprare quei due per cinquanta dollari, e non sarebbe di certo stata la prima volta che facevano un lavoro sporco per denaro. »
«E che mi dici di Babe?»
« Non gli ho mai prestato troppa attenzione. »
Henry sollevò un sacco di cibo per cani e andò a riporlo nel casotto degli attrezzi, seguito da Charles. Quando ebbe di nuovo le mani libere, gli chiese: « Hai visto abbastanza della casa? » .
Charles annuì. Henry era passato al "tu". Rispetto al loro ultimo incontro, sembrava assai più cordiale.
« Mallory vuole che te ne vada. Mi pare una buona idea. Sebbene questo posto sembri tranquillo, sappi che può essere molto pericoloso. »
«Non voglio andarmene.»
« Non mi meraviglia. »
«Hai visto Mallory oggi?»
Henry ignorò la domanda. « È importante che tu sappia con chi hai a che fare. » Si fermò a guardare in terra. « E qui che Cass fu linciata. Dalle impronte nel terreno bagnato, lo sceriffo calcolò che circa trenta persone avessero preso parte al massacro. »
Charles stava pensando alla bambina di sei anni, chiusa a chiave in uno sgabuzzino mentre una folla impazzita uccideva sua madre.
« Quando arrivai qui l'indomani mattina, udii della musica. Era un vecchio giradischi. La puntina si era incantata. Continuava a ripetere le stesse cinque note. »
«Lo sceriffo crede che il linciaggio sia consumato in silenzio.»
« Un particolare molto strano. »
«Henry, qualcosa non torna. Lo sceriffo sostiene che sia stata un'uccisione silenziosa perché, se Kathy avesse sentito delle urla, avrebbe chiamato la madre. Quelli avrebbero trovato la bambina e avrebbero ucciso anche lei.»
Henry annuì: era d'accordo.
«E se il baccano prodotto dalla folla avesse soffocato le urla della bambina? Come può Jessop escludere quest'ipotesi?»
« Non era in paese quando Cass morì, ma probabilmente sa più cose riguardo all'omicidio degli stessi colpevoli. »
«Ma il silenzio? Si trattò di un delitto violento, l'azione di un branco di folli.»
Henry indicò le aiuole di fiori bordate da una fila di sassi. « I fiori non furono calpestati. Tutti i presenti vi girarono intorno. Non fu spezzato nemmeno il ramo di un cespuglio. Gli unici segni di violenza erano le pietre e il sangue. Non si avventarono su di lei con furia improvvisa, si radunarono qui con lo scopo di uccidere. E quando ebbero finito con Cass e il cane, se ne andarono, con calma. Tom lo dedusse dall'esame delle impronte. »
E forse Mallory lo aveva confermato. «Tu sai dov'è Kathy?»
Henry Roth si limitò a guardarsi le mani.
«So che è evasa di prigione stamattina.»
« Sta bene. Non stare in pensiero per lei. Mi ha chiesto di trovarti un posto sicuro. Ti propongo di lasciare il bed & breakfast stasera; sistemeremo la tua auto nel mio capannone. Vuoi stare da me. »
Charles lo seguì fin sulla strada. «Grazie, ma stasera pensavo di andare al tendone per lo spettacolo in memoria di Babe Laurie. Malcolm mi ha offerto un posto in prima fila.»
« Faresti meglio ad attraversare Owltown a piedi. Verranno in molti per la cerimonia. Ci sarà una colonna ininterrotta di macchine sin dalla statale. Inoltre, camminando, eviterai il rischio che qualcuno segua la tua auto fino a casa mia. »
Lasciarono la strada e presero il sentiero che attraversava il cimitero, posto fra Casa Shelley e quella di Henry.
«Augusta dice che Owltown è pericolosa di sera. Lo sceriffo crede che non sia sicuro avventurarsici nemmeno alla luce del giorno.»
« Stasera tutte le persone davvero pericolose saranno sotto il tendone. »
A un tratto Charles si bloccò. Una voce delicata e fragile come il cristallo intonava un'aria di Puccini. Superati gli alberi, videro Ira che cantava di fronte alla statua di Cass Shelley e sua figlia.
I cherubini scolpiti sulle tombe vicine sembravano protesi ad afferrare ogni sua nota.
Charles comprendeva bene l'isolamento di un bambino così dotato. E pensava con tristezza al suo futuro. Gli appunti della dottoressa Shelley dicevano che Ira non avrebbe mai imparato ad adattarsi alla società. Non si sarebbe mai accorto di una ragazza che gli facesse il filo, poiché non era in grado di comprendere alcuna espressione di tenerezza o di disponibilità.
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