Mentre aiutava Eddie a sistemare il fucile, la borraccia e il rotolo di coperte, Michelle osservò intorno a sé il fervere delle attività. «È come una grande produzione cinematografica.»
«Già, ma senza il giorno di paga.»
«Ragazzini che non crescono mai» interloquì Bailey, scuotendo il capo e sogghignando. «L’unica differenza è che i giocattoli sono più grossi ed elaborati.»
«È venuta anche Dorothea?» domandò Michelle.
Eddie alzò le spalle. «La mia adorata consorte preferirebbe farsi strappare tutti i capelli uno alla volta piuttosto che venire a vedermi a recitare la parte del soldato.» Proprio in quell’istante risuonò una tromba. «Okay, gli accampamenti sono ufficialmente aperti al pubblico. Cominceranno con una piccola conferenza storica sulla battaglia e il periodo della Guerra di Secessione, dopo di che ci saranno alcune esercitazioni di fanteria, un po’ di musica e quindi una parata della cavalleria.»
«Hai detto che saresti anche montato in sella. Dov’è il tuo cavallo?»
Eddie indicò uno stallone del Tennessee dall’aspetto agile, alto più di due metri, legato a un rimorchio parcheggiato vicino al suo fuoristrada. «Ecco là Jonas, il mio destriero. Sally se ne prende cura in modo esemplare, ma quel cavallino nervoso è pronto per entrare veramente in azione.»
Si diressero insieme verso gli accampamenti militari. Michelle osservò con grande ammirazione le esercitazioni di fanteria di Eddie. Seguirono i saggi di equitazione e Eddie fece eseguire a Jonas dei passi davvero complicati. Quindi agli spettatori fu chiesto di lasciar libero il campo prima dell’inizio dell’esibizione dell’artiglieria. Alla prima salva di cannonate Michelle si tappò gli orecchi.
Poi venne annunciato il primo giorno di battaglia.
Eddie indicò loro un punto del campo in cui avrebbero potuto “vederlo morire gloriosamente”. Indicò loro anche le tende dell’ospedale da campo. «Hot dog e Bud fresche. Un beneficio accessorio che nessun soldato della Guerra di Secessione vide mai» fece loro notare.
«Ho sentito che stanno filmando l’avvenimento» disse Bailey.
«Esatto. Riprendono spesso le nostre manovre commemorative. Per i posteri.» La battuta era sarcastica.
«Presumo che tutti i fucili e i cannoni siano caricati a salve» disse Michelle.
«Il mio lo è. Spero ardentemente che anche tutti gli altri figuranti si siano attenuti alla stessa norma.» Eddie sorrise. «Non preoccuparti, siamo tutti professionisti qui. Non ci sarà nessuna pallottola di moschetto vagante.» Eddie si alzò e si caricò in spalla il suo equipaggiamento. «A volte mi chiedo come facessero a camminare, tanto meno a combattere, con tutta questa roba addosso. Ci vediamo più tardi. Augurami buona fortuna.»
«In bocca al lupo» gli gridò dietro Michelle, mentre Eddie si affrettava ad allontanarsi.
Il messaggio era sotto il tergicristallo della Jeep di Kyle quando questi scese dal suo appartamento. Aprì la busta e lesse il contenuto, mentre un sorriso radioso gli si aprì sul volto. Era della sua cliente dedita alle pastigliette, l’esibizionista pazzoide che adorava le pistole munite di silenziatore. Quella sera, a tarda ora, voleva incontrarlo in un motel locale. Aveva anche incluso il numero della camera. Si scusava per come si era comportata l’ultima volta e desiderava fare ammenda. Gli prometteva cinquemila dollari e, cosa ancor più intrigante, di portare a compimento quello che si era aspettato di ricevere l’ultima volta. Lo voleva, c’era scritto nero su bianco. Lo voleva con tutta se stessa. Per lui sarebbe stata un’esperienza indimenticabile. E la donna aveva accluso alla missiva un altro incentivo: dieci banconote da cento dollari. Probabilmente erano gli stessi contanti che aveva dovuto lasciare sul tavolino.
Kyle ripose il denaro in tasca, salì sulla sua Jeep e partì. Il suo tentativo di ricatto non aveva avuto alcun esito; evidentemente si era sbagliato su ciò che aveva visto. Ma ora gli si era presentata quella nuova opportunità, e con quei bigliettoni fruscianti già in tasca, come poteva lasciar perdere? D’accordo, probabilmente stava giocando su un terreno pieno di incognite, ma non se la immaginava pronta a maneggiare di nuovo una pistola. Perché la donna con il turbante gli avrebbe consegnato tutti quei soldi, se non intendeva attenersi davvero a ciò che affermava? Sarebbe stato molto attento, ma Kyle considerò quella mattina come il giorno forse più fortunato della sua vita. E si ripromise di essere rude con lei, tanto per vendicarsi un po’ di quella pazza, seppure in misura minima, per averlo spaventato a morte. Era pronto a scommettere che un pizzico di brutalità le piaceva. Orbene, avrebbe dato a quella puttana più di quello che chiedeva in cambio. Il grande Kyle era sceso sul sentiero di guerra.
Michelle e Bailey osservavano con i binocoli la battaglia, o meglio la serie di scaramucce, che si stava svolgendo in tutta la zona: cariche e contrattacchi, scontri alla baionetta che sembravano incredibilmente realistici. Ogni volta che tuonava un cannone, Michelle sobbalzava e Bailey se la rideva di gusto.
«Pivellina» sentenziò in tono scherzoso.
Colonne di uomini in uniformi grigie e beige si riversavano sul campo di battaglia da ogni direzione per correre incontro alle loro controparti in divisa blu. Perfino con tutto quel caos di fumo, spari, cannonate, urla, confusione generale, scalpiccio di uomini in corsa e cozzare di sciabole contro sciabole dappertutto, Michelle capiva bene come la realtà poteva essere di gran lunga peggiore. Se non altro non c’era sangue a inzuppare il terreno, nessun arto umano sparso sul campo, non c’erano grida strazianti a preannunciare i rantoli d’agonia di chi veniva ferito mortalmente. La ferita peggiore che le capitò di osservare fu una caviglia slogata.
Michelle si allarmò notevolmente quando vide Eddie e la sua compagnia di scapestrati sbucare all’improvviso dalla boscaglia e irrompere sul campo di battaglia lanciando il famoso urlo dei ribelli sudisti. La carica fu accolta da un fuoco di fila degli avversari unionisti. Metà dei ribelli furono falciati e stramazzarono a terra, morti o agonizzanti. Eddie scampò miracolosamente alla prima scarica di fucileria e insieme a una dozzina dei suoi uomini proseguì la corsa. Scavalcò la barricata di legno e ingaggiò un furibondo corpo a corpo con tre soldati nordisti, abbattendone due mentre Michelle osservava la scena incantata. Eddie arrivò addirittura a sollevare di peso uno dei suoi avversari, scaraventandolo poi in un cespuglio Mentre i suoi soldati cadevano uno dopo l’altro intorno a lui, Eddie sfoderò la sciabola e si esibì in un complicato duello con un capitano nordista, alla conclusione del quale trapassò il suo avversario.
Tutto era talmente realistico che quando Eddie si girò per affrontare un altro nemico e si prese una fucilata in pieno all’addome, Michelle trasalì restando senza fiato. Mentre Eddie crollava a terra, Michelle provò un impulso quasi irrefrenabile di estrarre la propria pistola, avventarsi di corsa sul campo di battaglia e sparare all’uomo che aveva appena ucciso Eddie.
Si voltò e scoprì che Bailey la stava osservando attentamente. «Lo so. Ho provato la stessa sensazione la prima volta che ho assistito alla sua uccisione.»
Per alcuni minuti nessuno degli uomini che si fingevano morti mosse un solo muscolo, e Michelle provò un crescente nervosismo. Poi Eddie alzò il busto e si mise seduto, si allungò in avanti e disse qualcosa al caduto che aveva vicino, si alzò da terra e si diresse a passo normale verso Michelle e Bailey, entrambi visibilmente sollevati.
Si levò il cappello e si asciugò la fronte sudata.
«È stato assolutamente fantastico, Eddie» esclamò Michelle.
«Oh, accidenti, madame, avrebbe dovuto vedermi a Gettysburg o ad Antietam. Là sì che ero in splendida forma, perdinci.»
Читать дальше