Maurizio
Questo significa essere una ragazza a modo.
Olghina
Ma se è di tuo gusto, io concludo.
Maurizio
Perfettamente!
Olghina
Però… pensavo…
Maurizio
Tu pensavi? È un bel fenomeno!
Olghina
Mettiamo che sarete in due.
Maurizio
Mettiamo che saremo in due.
Olghina
Potrà darsi il caso che io…
Maurizio
Che tu?..
Olghina
(con reticenza) Lo dicono tutti che somiglio a mia madre quando era giovane!
Maurizio
Brava!
Olghina
Mia madre, alla mia età… cominciò a far figliuoli.
Maurizio
(lasciando d'un colpo i manubri, che cascano rumorosamente) Eh?!
Olghina
Se ne faccio uno io, chi sarà il padre?
Maurizio
Nessuno!
Olghina
Come nessuno ?!
Maurizio
Ma che idee malinconiche adesso ti passano per la mente? Mi sentivo meglio, ed ecco che il sangue mi è affluito alla testa. Avrò l'emicrania tutta la giornata.
Olghina
No, non temere. Io non sarei una di quelle che, col pretesto dei bimbi, si aggrappano agli uomini e diventano un empiastro. Non te ne darei mai dei fastidi.
(Pausa.)
Maurizio
(preoccupato) Non è questione di fastidi. (Mettendo a posto i manubri) Ciò che hai detto, bambina mia, è più serio che tu non creda, perchè, in sostanza, se quel caso si desse, non ci sarebbe nemmeno da seguire… l'impulso della propria coscienza! La paternità è un fatto così elastico, così indeterminabile!.. Come diavolo si potrebbe appurare la verità?
Olghina
Appunto. Hai ragione tu… Nessuno sarebbe il padre.
Maurizio
Senti: visto che ci sono di queste probabilità, lasciamo andare. Meglio non vederci più.
Olghina
Sei cattivo!
Maurizio
Se fossi cattivo, farei il comodo mio! Invece, no. Io mi conosco. Con un tale pensiero nella testa, io non vivrei più in pace. Ne piglierei una malattia. Senza dire poi che diventerei… inabile a qualunque pratica galante! No no! Non ci dobbiamo più vedere.
Olghina
Io mi ci sono affezionata a te.
Maurizio
Di già?!
Olghina
Stiamo insieme da undici ore.
Maurizio
Hai l'affetto galoppante!
Olghina
E non voglio finirla. Tu mi tratti bene. Mi tratti come una signora… come una moglie… Sei contento di me… E piuttosto che finirla, preferisco di non prendere nessun altro.
Maurizio
Io ti ringrazio del gentile pensiero, ma con questo non si rimedia che in parte.
Olghina
Al resto provvedo io.
Maurizio
(con bontà) A che cosa vuoi provvedere, tu?
Olghina
(dopo un istante di riflessione, con un po' di tristezza, decide) Allora… te lo prometto: cercherò… di non fare come mia madre.
Maurizio
Ora sì che possiamo intenderci. Sei veramente una ragazza garbata. Qui, qui, un bacetto, e a rivederci.
Olghina
(gli dà un bacio.) A domani sera?
Maurizio
A domani sera, carina.
Olghina
(esce dal fondo.)
Maurizio
(toccandosi le tempie) Ahi, ahi, ahi! L'emicrania!.. Un poco di riposo mi gioverà. (Si stende sopra il canapè.)
MAURIZIO, DECIO, DONNA CLAUDIA
Decio
(entra lemme lemme con la sua aria stupida.)
Maurizio
Non disturbarmi, Decio. Ho l'emicrania. Finchè non viene il marchese di Montefranco, lasciami riposare.
Decio
Non posso. Di là, ce n'è un'altra.
Maurizio
Ce n'è un'altra!?
Decio
Un'altra donna. Per un punto non si sono incontrate tutte e due!
Maurizio
E chi è?
Decio
Non ha voluto dire il suo nome. Io intendevo di rimandarla, perchè sapevo che… essendoci stata quella lì… non c'era più speranza… di niente. Ma ha insistito.
Maurizio
Che aspetto ha?
Decio
Buono.
Maurizio
Che vuol dire buono ?
Decio
Belloccia… elegante…
Maurizio
Una cocotte ?
Decio
(filosoficamente) Chi lo sa! Le cocottes dalle signore io non le ho mai saputo distinguere.
Maurizio
Giacchè ti sei preso l'incarico di annunziarla, la devo ricevere per forza. Falla passare.
Decio
(via.)
Maurizio
(tra sè) Santo cielo! Chi è che viene a seccarmi a quest'ora?
Claudia
(entra dal fondo.)
Maurizio
(scatta in piedi in un sussulto di meraviglia .) Voi, marchesa!
Claudia
Vi sembra strano che io vi faccia una visita?
Maurizio
(confuso) Non lo nego… Mi sembra stranissimo… Io non ho mai sperato d'avere questo onore… E poi… alle undici del mattino… Non so… Non intendo… E vi chiedo perdono, marchesa… della mia… delle mie… dei miei…
Claudia
Dei vostri ?..
Maurizio
No:… del mio imbarazzo, ecco. Accomodatevi, vi prego. Accomodatevi… Io sono mortificato di dovervi ricevere in questo disordine, in questo piccolo salotto… Se l'avessi saputo…
Claudia
L'avreste fatto ingrandire?
Maurizio
Sì!.. cioè… forse… Scusatemi, marchesa, io sono emozionato!
Claudia
Ma non c'è di che. Calmatevi. Prendete fiato.
Maurizio
Non vi è accaduto nulla di grave?
Claudia
Nulla, nulla. Non vedete che sono sorridente?
Maurizio
Lo vedo. Siete molto sorridente. E allora… io non mi spiego la vostra… preziosa… inaspettata… inverosimile presenza in casa mia. Certo, io sono un vostro antico e devoto servo, sono l'amico più intimo di vostro marito, ma sono anche…
Claudia
Uno scapolo.
Maurizio
Uno scapolo. È la verità.
Claudia
E una signora che alle undici del mattino bussa alla porta di uno scapolo è una signora… Aiutatemi a dire…
Maurizio
Dite, dite voi.
Claudia
È una signora… piuttosto bizzarra.
Maurizio
E piuttosto imprudente, mi permetterei di aggiungere.
Claudia
Aggiungete senza cerimonie.
Maurizio
Imprudente, intendiamoci, dal punto di vista delle convenienze sociali. La marchesa di Montefranco è tale donna da costringere al rispetto i più audaci; e io sono tale uomo da rispettare…
Claudia
… anche le signore che vengono a vedervi alle undici del mattino?
Maurizio
Marchesa… una donna come voi è rispettabile a tutte le ore!
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