Ma la fama della potenza del Re d'Ungaria, e le poche forze del nuovo marito della Regina, e l'opinione universale che la Regina avesse avuta parte nella morte del marito, facevano stare sospesi gli animi della maggior parte de' Baroni e de' Popoli; e benchè Luigi di Taranto con gran diligenza si sforzasse di fare gli apparati possibili, non ebbe però quella ubbidienza, che sarebbe stata necessaria, e si seppe prima, che il Re d'Ungaria era giunto in Italia, che fosse fatta la quarta parte delle provvisioni debite e necessarie. Onde la Regina che fu veramente erede della prudenza del gran Re Roberto suo Avolo, volle in questo fiore della gioventù sua, con una resoluzione savia mostrar quello che avea da essere, e che fu poi nell'età matura; perchè vedendo le poche forze del marito, e la poca volontà de' sudditi, deliberò di vincere fuggendo, poichè non potea vincer il nemico resistendo; e fatto chiamare Parlamento generale, dove convennero tutti i Baroni, e' Sindici delle città del Regno, ed i Governatori della città di Napoli, pubblicò la venuta del Re d'Ungaria, e dolutasi lungamente d'alcuni, che la calunniavano a torto di tanta scelleratezza, disse ch'era deliberata di partirsi dal Regno, e gire in Avignone per due cagioni, l'una per fare manifesta l'innocenzia sua al Vicario di Cristo in Terra, com'era manifesta a Dio in Cielo: e l'altra per farla conoscere al Mondo, coll'ajuto che sperava certo di avere da Dio; e che tra tanto non voleva, che nè i Baroni, nè i Popoli avessero da esser travagliati, com'era travagliata essa; e però, benchè confidava, che tutti i Baroni e' Popoli, almeno per la memoria del padre e dell'avolo, non sarebbero mancati d'uscire in campagna a combattere la sua giustizia, voleva più tosto cedere con partirsi, e concedere a loro, che potessero andare a rendersi all'irato Re d'Ungaria; e però assolveva tutti i Baroni, Popoli, Castellani e stipendiarj suoi dal giuramento, ed ordinava che non si facesse alcuna resistenza al vincitore, anzi portassero le chiavi delle terre, e delle castella, senz'aspettare Araldi o Trombette. Queste parole dette da lei con grandissima grazia, commossero quasi tutti a piangere, ed ella gli confortò, dicendo che sperava nella giustizia di Dio, che facendo palese al Mondo l'innocenzia sua, l'avrebbe restituita nel Regno, e reintegrata nell'onore. S'imbarcò per tanto da Castel Nuovo per andare in Provenza il dì 15 gennajo del nuovo anno 1348, e con lei e col marito andò anche la Principessa di Taranto sua suocera che la chiamavano Imperadrice, e Niccolò Acciajoli fiorentino, intimo della Casa di Taranto ed uomo di grandissimo valore.
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Tiraq. qu. 40 n. 167 tract. de primogen.
Affl. in tit. de Success. Feud. et decis. 119 n. 3.
Hist. de Samnio. lib. 4 cap. 23.
Costanzo lib. 5.
Costanzo lib. 5.
Chioccar. in M. S. giurisd. tom. 1.
Scip. Ammirato ne' Ritratti, pag. 292.
Archiv. lib. 1 lit. H. ann. 1309. Indict. 7 fol. 1. Summont. l. 3 pag. 370 tom. 2.
Baluz. Vitae Papar. Aven. tom. 1 cap. 15, 34, 70, 104.
Scip. Ammir. ne' Ritratti, pag. 292.
Ursino de sucess. feud. pag. 1 qu. 5 art. 1 num. 19, 22.
V. Baluz. loc. cit. Sabell l. 7. Ennead Costan. l. 5.
Baldo in l. cum in antiqu. Cod. de jur. delib.
Bartolo in Auth. post fratres, Cod. de legit. haered.
Cin. in l. si viva matre, C. de bon. mater.
Baldo nella l. liberti libertaeq. C. de oper. lib. num. 25.
Baldo in l. cum in antiquiorib. C. de jur. delib.
Bzovio ann. 1355. Ann. Eccl.
Chiocc. t. 1. M. S. reg. jurisd.
Cujac. de Feud. lib. 2 tit. 11.
Ottom. quaest. illust. qu. 3.
Mariana lib. 13. Hist. Hisp. cap. 9 in fir. et lib. 14 cap. 8.
Arnis. t. 1 cap. 2 sect. 10.
Nigris in Comment. ad capit. Rober. incip. privilegia, cap. 1.
Costanzo lib. 5. Engen. Nap. Sacr. di S. Chiara.
Giannettas Hist. Neap. l. 2.
Ammirat. Ritratti pag. 302.
Ammirato: Ritratti, pag. 292. Baluz. Vitae Papar. Aven. tom. 1 pag. 18, 21, 44, 45, 48.
Baluz. loc. cit. pag. 48, 93.
Baluz. pag. 51.
Alberic. in l. quisquis, num. 11, C. ad L. Jul. Majest.
Tom. 2 p. 1035.
Baluz. pag. 21, 53, 94, 614.
Clement. pastoralis, de sent. et re judic.
Baluz. Vitae Papar. Aven. tom. 2 p. 478 dove porta quest'appellazione.
Costanzo l. 5.
V. Baluz. l. c. tom. 2 p. 512, 522.
Ammir. Ritrat. pag. 298.
Baldo in l. si viva matre, C de bonis mater. V. Ammirat. Ritratti pag. 299.
Frossardo nel lib. 2 della sua Istor. prende molti abbagli in narrando questo casamento di Giovanna.
Cap. Robertus, etc. Ad Regale fastigium. Sane in Adjutorio nostro inculcatione frequenti lata plurium querela perstrepuit, et clamor validus tumultuosa quadam vociferatione perduxit, quod Praelati Regni nostri Siciliae, Hospitalarii, Monachi, aliique Clerici, etc.
In notis ad dictum cap. in princ.
Bottis ad d. capit.
Lucas de Penna in not. ad cap. ad regale fastigium.
Calà de Praemin. M. C. V. cap. 2.
Tit. de tormentis, fol. 27.
P. Vinc. ann. 1352 p. 90.
Constitut. Ea quae ad speciale decus. Franc. de Amic. de his qui feud. dar. poss. in c. sumus modo, fol. 43 numer. 2. Rosa in praelud. feud. lect. 11 numer. 10.
Andr. in Constit. locor. Bajuli.
Constitut. locor. Bajuli, et ad officium Bajuli.
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