Volodyk - Paolini2-Eldest
Здесь есть возможность читать онлайн «Volodyk - Paolini2-Eldest» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Старинная литература, на русском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Paolini2-Eldest
- Автор:
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:5 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 100
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Paolini2-Eldest: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Paolini2-Eldest»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Paolini2-Eldest — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Paolini2-Eldest», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
«Può darsi» ammise Roran. «Si sono insultati a vicenda, ma le offese di Albriech sono state le più gravi... Tuttavia, è stato Thane a colpire per primo. Avreste tutti i diritti di dichiarare voi stessi una faida.»
«Sciocchezze» sentenziò Elain, avvolgendosi uno scialle sulle spalle. «Questo è un caso da sottoporre ad arbitrato. Se dovremo pagare un'ammenda, che sia, purché si eviti uno spargimento di sangue.» E con queste parole, uscì dalla stanza, stringendo in mano una lancia finita.
Preoccupato, Roran trovò pane e carne in cucina, poi andò ad aiutare i bambini ad affilare le punte della lancia. Quando arrivò Felda, una delle madri, Roran lasciò i bambini alla sua custodia, e riattraversò i torrenti di fango di Carvahall per tornare sulla strada maestra.
Mentre si accovacciava nel fango, un improvviso raggio di sole squarciò la cappa grigia, illuminando le gocce di pioggia che sembravano ardere di un fuoco cristallino. Roran contemplava rapito lo spettacolo, incurante della pioggia che gli bagnava il viso. Lo squarcio fra le nubi continuò ad allargarsi, finché il poderoso fronte di nubi temporalesche si fermò sul versante occidentale della Valle Palancar, mentre dall'altro lato si stagliava una limpida fascia di cielo azzurro: era come se il pennello di un artista avesse tracciato una riga netta sul panorama bagnato, con i campi, i cespugli, gli alberi, il fiume e le montagne che da una parte sfolgoravano di colori brillanti, e dall'altra erano grevi di ombre scure. Sembrava che il mondo fosse stato trasformato in una scultura di metallo brunito.
Poi, d'un tratto, Roran colse un movimento con la coda dell'occhio e vide un soldato fermo sulla strada, la cotta di maglia che scintillava come ghiaccio. L'uomo spalancò la bocca sbalordito davanti alle nuove fortificazioni di Carvahall, poi si volse per dileguarsi in fretta nella nebbiolina dorata.
«Soldati!» gridò Roran, balzando in piedi. Era un peccato non avere l'arco con sé, ma lo aveva lasciato in casa per proteggerlo dagli elementi. La sua unica consolazione era che anche i soldati avrebbero avuto difficoltà a tenere le armi asciutte.
Dalle case del villaggio, uomini e donne accorsero per assieparsi lungo la trincea e sbirciarono fra i rami dello sbarramento di pini imperlati di gocce di pioggia, zirconi lucenti che riflettevano file di occhi angosciati. Roran si trovò al fianco di Sloan. Il macellaio impugnava uno degli scudi costruiti da Fisk nella sinistra, e nella destra una mannaia ricurva come una mezzaluna. Aveva la cintura festonata da una dozzina di coltelli, tutti grandi e affilati come rasoi. Lui e Roran si scambiarono un cenno d'intesa, poi tornarono a concentrarsi sul punto dov'era scomparso il soldato.
Meno di un minuto dopo, la voce disincarnata di un Ra'zac sibilò nella bruma: «La vossstra ossstinazione nel difendere Carvahall è una dichiarazione d'intenti. Il vossstro dessstino è sssegnato: morirete!»
Rispose Loring: «Mostrate le vostre facce pustolose se osate, luridi vermi, insetti schifosi, viscidi serpenti, mostril Vi spaccheremo il cranio e ingrasseremo i porci con il vostro sangue!»
Una sagoma scura volò verso di loro, seguita dal tonfo sordo di una lancia che si conficcava in una porta, a un soffio dal braccio sinistro di Gedric.
«Al riparo!» gridò Horst dal centro della linea. Roran s'inginocchiò dietro lo scudo e sbirciò attraverso il sottile spiraglio fra due tavole. Fece appena in tempo, poiché una mezza dozzina di lance sfrecciarono oltre lo sbarramento di alberi per piombare fra i villici rannicchiati.
Da qualche parte, nella nebbia, si udì un grido straziante.
Il cuore di Roran sobbalzò. Aveva il fiato corto, anche se non aveva mosso un muscolo, e le mani fradicie di sudore. Udì un debole rumore di vetro infranto ai margini settentrionali di Carvahall... poi il boato di un'esplosione e lo schianto del legno.
Voltandosi di scatto, lui e Sloan si precipitarono dall'altra parte di Carvahall, dove trovarono una squadra di sei soldati che spostavano i resti tranciati di alcuni alberi. Alle loro spalle, lividi e infuriati nella luccicante cortina di pioggia, sedevano i Ra'zac sui loro neri destrieri. Senza rallentare, Roran balzò contro il primo uomo con la lancia in pugno. Il soldato parò il primo e il secondo affondo con un braccio levato, poi Roran lo colpì al fianco e, quando l'uomo barcollò, gli trapassò la gola.
Sloan ululò come una bestia impazzita e scagliò la mannaia, che si andò a conficcare nell'elmo di un soldato, spaccandogli il cranio. Due soldati lo caricarono con le spade sguainate. Sloan scartò di lato, ridendo, adesso, e si difese dall'attacco con lo scudo. Un soldato colpì tanto forte che la lama gli restò conficcata nel legno. Sloan lo attirò a sé e gli piantò un coltello nell'occhio. Estratta un'altra mannaia, il macellaio cominciò a saltellare intorno al secondo avversario, fissandolo con un ghigno da folle. «Mi divertirò a sbudellarti come un capretto!» gracchiò, gli occhi iniettati di sangue.
Roran perse la lancia nel combattere contro gli altri due rimasti. Riuscì appena in tempo a estrarre il martello per parare il fendente di una spada, che altrimenti gli avrebbe tagliato la gamba. Il soldato che gli aveva strappato la lancia di mano gliela scagliò addosso, mirando al petto. Roran lasciò cadere il martello e l'afferrò al volo, con una mossa fulminea che sorprese lui stesso almeno quanto i soldati. Poi si volse e la piantò fra le costole dell'uomo che l'aveva tirata, e quella rimase incastrata nel metallo della corazza. Ormai disarmato, si vide costretto a indietreggiare davanti all'altro soldato. Inciampò su un cadavere, ferendosi il polpaccio su una spada nel cadere, e rotolò di fianco per schivare un colpo, cercando a tentoni nel fango qualcosa, qualunque cosa, da poter usare come arma. Le sue dita frenetiche si strinsero su un'elsa. Strappò la lama dal fango e recise di netto la mano del soldato che impugnava la spada. L'uomo si guardò inebetito il moncherino sanguinante. «Colpa mia che non ho usato lo scudo» farfugliò.
«Già» assentì Roran, e gli tagliò la testa.
In preda al panico, l'ultimo soldato fuggì verso le impassibili sagome dei Ra'zac, mentre Sloan lo subissava di insulti e maledizioni. Nella fitta cortina di pioggia, Roran osservò con un brivido di orrore le due figure nere protendersi dai cavalli e afferrare l'uomo per la gola con mani deformi. Le dita crudeli si strinsero; l'uomo emise un gorgoglio disperato e si divincolò, poi il suo corpo si afflosciò inerte. I Ra'zac trassero il cadavere su una delle selle, poi voltarono i cavalli e si allontanarono.
Roran rabbrividì e guardò Sloan, che stava pulendo le lame. «Hai combattuto bene.» Mai avrebbe immaginato che il macellaio avesse in corpo tanta ferocia.
Sloan disse a bassa voce: «Non avranno mai Katrina. Mai, dovessi scuoiarli uno per uno, o combattere mille Urgali, e anche il re, se necessario. Tirerò giù il cielo e farò annegare l'Impero nel suo stesso sangue, prima che le venga torto un capello.» Poi serrò le labbra, si rimise i coltelli nella cintura, e cominciò a trascinare i tre alberi spezzati al loro posto. Nel frattempo Roran fece rotolare i soldati morti nel fango, lontani dalle fortificazioni. Adesso ne ho uccisi cinque. Alla fine si stiracchiò la schiena indolenzita e si guardò intorno, perplesso, perché non sentiva altro che il sibilo della pioggia nel silenzio. Perché nessuno è venuto ad aiutarci?
Chiedendosi che cos'altro era successo, tornò con Sloan sulla scena del primo attacco. Due soldati penzolavano inerti dai rami viscidi dello sbarramento di alberi, ma non fu quello ad attirare la loro attenzione. Horst e gli altri abitanti del villaggio erano inginocchiati in circolo intorno a un corpicino immobile. Roran trasalì. Era Elmund, figlio di Delwin, e aveva soltanto dieci anni. Il ragazzino era stato colpito al fianco da una lancia. I genitori erano seduti nel fango accanto a lui, le facce bianche come cenci lavati.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Paolini2-Eldest»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Paolini2-Eldest» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Paolini2-Eldest» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.