Blake Pierce - Una Ragione per Temere

Здесь есть возможность читать онлайн «Blake Pierce - Una Ragione per Temere» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: unrecognised, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Una Ragione per Temere: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Una Ragione per Temere»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Una trama dinamica che ti afferra dal primo capitolo e non ti lascia più andare. Midwest Book Review, Diane Donovan (su Il killer della rosa) Dall’autore #1 di gialli best seller Blake Pierce arriva un nuovo capolavoro di tensione psicologica: UNA RAGIONE PER TEMERE (Un mistero di Avery Black – Libro 4) Quando un corpo sale a galla dal ghiacciato fiume Charles, la polizia di Boston si rivolge alla sua detective della squadra Omicidi più geniale e controversa, Avery Black, per risolvere il caso. Ad Avery però non serve molto per capire che non è un omicidio isolato, ma l’opera di un serial killer. Altri corpi iniziano ad affiorare, e tutti hanno qualcosa in comune: sono stati tutti intrappolati nel ghiaccio. È solo una coincidenza, o la firma di un assassino particolarmente pervero? Mentre la stampa e i capi le fanno pressione, Avery lotta per risolvere questo caso inesplicabile, troppo bizzarro persino per la sua mente brillante. Allo stesso tempo la detective cerca di sconfiggere la sua depressione, e la sua vita personale sprofonda in un nuovo baratro. In queste circostanze estreme prova a immedesimarsi nella mente di un killer psicotico e sfuggente. Ciò che scoprirà turberà persino lei, e le farà capire che niente è come sembra – che l’oscurità peggiore spesso può essere più vicina di quanto non crediamo. Un oscuro thriller psicologico di una suspense mozzafiato, UNA RAGIONE PER TEMERE è il #4 libro di un’appassionante nuova serie, con un’amata nuova protagonista, che vi costringerà leggere fino a notte inoltrata. Presto sarà disponibile il #5 libro della serie di Avery Black. Un capolavoro del mistero e del giallo. Pierce ha fatto un lavoro magnifico sviluppando personaggi con un lato psicologico, descritti tanto bene che ci sembra di essere nelle loro teste, a provare le loro paure e applaudendo i loro successi. La trama è intelligente e vi terrà con il fiato sospeso per tutto il libro. Pieno di svolte inaspettate, questo libro vi terrà svegli fino a quando non avrete girato l’ultima pagina. Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (su Il killer della rosa)

Una Ragione per Temere — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Una Ragione per Temere», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Passò quei quaranta minuti guardando il notiziario. Vide qualche breve servizio su Patty Dearborne. Imparò che Patty aveva frequentato la BU con l’aspirazione di diventare una psicoterapeuta. Aveva avuto un ragazzo e attualmente i suoi affezionati genitori la stavano piangendo. Li vide in TV, abbracciati e piangenti mentre parlavano alla stampa.

Spense la televisione e tornò in cucina. L’odore del criceto che si stava scongelando stava iniziando a riempire la stanza… un odore che non si era aspettato. Corse verso il piccolo corpo e allontanò di colpo i cuscini termici.

Il pelo era bruciacchiato e il ventre precedentemente ghiacciato era leggermente ustionato. Colpì il piccolo corpo peloso e gridò quando quello atterrò sul pavimento della cucina, avvolto da una piccola nuvola di fumo che si alzava dalla sua pelliccia.

Per un po’ si aggirò per tutto l’appartamento, furibondo. Come al solito, la sua rabbia assoluta era animata dal ricordo del piano cottura di una cucina… che infestava le memorie della sua infanzia con la puzza di pelle bruciata.

Le sue grida scemarono, trasformandosi in un broncio e in singhiozzi dopo cinque minuti. Poi, come se non fosse successo niente di fuori dall’ordinario, andò in cucina e sollevò il criceto da terra. Lo gettò nella spazzatura come se fosse immondizia e si lavò le mani nel lavello.

Quando ebbe finito stava canticchiando. Prendendo le chiavi dal gancio vicino alla porta, si passò come al solito la mano libera lungo la cicatrice sul lato sinistro del volto. Chiuse la porta a chiave e scese in strada. Lì, nel mezzo di una magnifica mattina invernale, entrò nel suo furgone e imboccò la strada.

Quasi con noncuranza, si guardò nello specchietto retrovisore.

La smorfia permanente era ancora lì, ma lui non lasciò che lo scoraggiasse.

Aveva del lavoro da fare.

***

Sophie Lentz si era stancata delle cazzate delle confraternite. Del resto, si era anche abbastanza stufata di tutte le cazzate del college.

Vanità o meno, sapeva bene che aspetto aveva. C’erano ragazze più carine di lei, certo. Ma lei aveva quel classico fascino ispanico, con gli occhi scuri e i capelli nero corvino. Riusciva anche a parlare con l’accento o senza a seconda della necessità. Era nata in America, cresciuta in Arizona ma secondo sua madre, il suo lato latinoamericano non l’aveva mai abbandonata. Il lato latinoamericano non aveva nemmeno mai lasciato i suoi genitori… persino dopo che si erano trasferiti a New York, la settimana seguente all’ingresso di Sophie alla Emerson.

Tuttavia era più evidente nel suo aspetto piuttosto che nel suo atteggiamento e nella sua personalità. E accidenti se l’aveva sfruttato in Arizona. A essere sincera l’aveva sfruttato anche al college. Ma solo durante il primo anno. Aveva sperimentato, ma non quanto sua madre probabilmente pensava. E a quando pareva si era saputo in giro: non serviva molto per portare a letto Sophie Lentz, e quando succedeva era meglio allacciarsi le cinture di sicurezza perché era scatenata.

Supponeva che ci fossero reputazioni peggiori. Ma quella notte le si era ritorto tutto contro. Un tizio, che credeva si chiamasse Kevin, aveva iniziato a baciarla e lei lo aveva lasciato fare. Ma quando erano rimasti da soli e lui si era rifiutato di accettare un no come risposta…

La mano destra di Sophie le faceva ancora male. C’era anche del sangue sulle sue nocche. Se lo ripulì sui jeans aderenti, ricordando il suono che aveva fatto il naso di quello stronzo spaccandosi sul suo pugno. Era furiosa ma in fondo si chiedeva anche se un po’ non se lo fosse meritato. Non credeva nel karma ma forse il ruolo della femme fatale che aveva interpretato il semestre precedente le si stava rivoltando contro. Forse stava raccogliendo quello che aveva seminato.

Camminò lungo le strade che attraversavano l’Emerson College, dirigendosi verso il suo appartamento. Quella santarellina della sua compagna di stanza senza dubbio stava studiando per il test del giorno seguente, quindi almeno non sarebbe stata da sola.

Era a tre isolati dall’appartamento quando iniziò a provare una strana sensazione. Si guardò alle spalle, certa di essere seguita, ma non c’era nessuno. Riusciva a vedere le silhouette della gente in un piccolo bar a qualche metro di distanza, ma non c’era altro. Fu attraversata da un rapido pensiero malevolo sul tipo di imbecille che beveva caffè alle 11:30 di sera, prima di riprendere a camminare, ancora furiosa per Kevin o come accidenti si chiamava quel tizio.

Davanti a lei, fermo a un semaforo, qualcuno ascoltava a volume altissimo dell’orribile hip hop. Il parafango dell’auto vibrava e il basso la infastidiva. Stasera sei una vera stronza, non è vero, campionessa? disse a se stessa.

Guardò la sua mano destra leggermente gonfia e sogghignò. “Sì. Sì, lo sono.”

Quando raggiunse l’incrocio dove era ferma la macchina con la musica, il semaforo cambiò e il veicolo sfrecciò via. Ancora una volta però provò quella sensazione inquietante. Si voltò per guardare dietro di sé e di nuovo, non vide niente. In fondo alla strada una coppia camminava mano nella mano. C’erano diverse auto parcheggiate lungo la via e un singolo furgone rosso si stava dirigendo verso il semaforo che aveva appena superato.

Forse era solo paranoica perché un bastardo aveva praticamente provato a stuprarla. Quello, insieme all’adrenalina che le scorreva dentro, creava una combinazione malsana. Doveva solo tornare a casa, lavarsi e andare a letto. Doveva smetterla con tutte quelle stupide feste.

Si avvicinò al suo appartamento, desiderando che la sua compagna di stanza non fosse in casa. Le avrebbe fatto un sacco di domande sul perché fosse tornata così presto. Lo faceva perché era un’impicciona e non aveva una vita sua… non perché le importasse veramente di lei.

Salì i gradini del suo palazzo. Quando aprì il portone ed entrò, riguardò indietro verso la strada, provando ancora una volta la sensazione di essere osservata. Ma le strade erano vuote; l’unica cosa che vide fu una coppia che pomiciava furiosamente contro un palazzo a tre porte di distanza. Vide anche lo stesso furgone rosso di prima. Era parcheggiato al semaforo, stava semplicemente fermo lì. Sophie si chiese se alla guida ci fosse un qualche pervertito che guardava la sessione di pomiciata contro il palazzo.

Sentendo un brivido lungo la schiena, Sophie si avviò all’interno. Chiuse la porta, lasciandosi l’oscurità alle spalle. Ma quel senso di inquietudine rimase.

***

Si svegliò quando la sua compagna di stanza uscì, la mattina seguente. La stronza impicciona probabilmente era andata a comprare altri mango e papaya per i suoi pretenziosi smoothie alla frutta. Sophie era abbastanza certa che non avesse lezione così presto quella mattina. Lanciò un’occhiata all’orologio e scoprì che erano le 10:30.

Merda, pensò. Aveva lezione dopo un’ora e non sarebbe mai riuscita ad arrivare in tempo. Doveva fare la doccia, mettere insieme qualcosa per colazione e poi andare al campus. Gemette, chiedendosi come aveva fatto a diventare quel tipo di ragazza. Da quel momento in avanti sarebbe stata solo una civetta? Avrebbe lasciato che i suoi problemi personali le impedissero di studiare e di migliorare la sua vita? Era…

Un colpo alla porta d’ingresso interruppe le sue riflessioni. Borbottò e uscì dal letto. Indossava solo un paio di mutandine e una sottile maglietta di cotone, ma non importava. Di certo era la sua coinquilina. L’idiota probabilmente aveva dimenticato il portafoglio. O le chiavi. O qualcos’altro…

Un altro colpo, delicato ma insistente. Sì… doveva essere la sua coinquilina. Solo lei bussava in quella maniera irritante.

“Stai calma,” gridò Sophie.

Raggiunse la porta e la aprì, sbloccando la serratura. Si ritrovò faccia a faccia con uno sconosciuto. C’era qualcosa di strano nella sua faccia, quella fu la prima cosa che notò.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Una Ragione per Temere»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Una Ragione per Temere» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Una Ragione per Temere»

Обсуждение, отзывы о книге «Una Ragione per Temere» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x