<> Tra tutte le persone che conosco lei è lâultima a cui posso dire la verità . In meno di mezzo secondo lo saprebbe tutta Hilo, con la lingua lunga che si ritrova.
Di certo, dopo ieri sera, sanno tutti cosa ho fatto e mi derideranno dietro. Sarà una giornata con clienti che rideranno di me e probabilmente piena di battutine o peggio ancora non verranno al bar per causa mia e Xavier mi licenzierà .
Disoccupata e con un estremo desiderio di avere un âcalorosoâ ragazzo che però non riesco a capire cosa abbia.
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âCome no! Ã pazzo di me.â
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<> Esclamo. Impaziente di terminare lâargomento âCadeâ il più presto possibile.
<> Porta lâindice al meno e alza la testa come per pensare.
<> La conosco perfettamente. Starà pensando di stare insieme a Cade e di fare con lui lâinimmaginabile. Ha una mente contorta e mi irrita che pensi di fare determinate cose con lui.
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La guardo seria, con il fuoco negli occhi dalla rabbia.
Ma che si è messa in testa?
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torturassero.>>
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<> Penso che abbia capito perfettamente cosa intendo dire.
Arizona, da quando la conosco, non è mai riuscita a trattenersi.
Si prende tutti i ragazzi che vuole. Tutti cadono ai suoi piedi.
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<> Rimane allibita.
<> Gliele mostro per bene avvicinandole al suo viso. <> Chiede mentre usciamo dal camerino.
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<> Si avvicina a me. <> âDevi essere pronta per ogni evenienza, mia cara!â La scimmiotto mentre mi volta le spalle per dirigersi al banco, pieno di persone che attendono di essere serviti con impazienza.
<> Abbasso la testa a moâ di saluto. Oggi voglio farmi perdonare, comportandomi come una delle migliori bariste.
<> Xavier mi guarda in modo serio. Sarà sicuramente deluso dal mio comportamento. Come dargli torto.
Arizona mi guarda e mi sorride facendomi capire che domani sera, prima di vedere Cade, dovrò passare sotto la sua supervisione.
Non potrò mai competere contro la sua bellezza. à bionda, la maggior parte dei giorni della settimana tiene i capelli lisci, occhi verdi e un fisico da modella con un seno prosperoso.
Lei si che le indossa alla perfezione le noci di cocco sui seni. Da quando la conosco, la maggior parte dei ragazzi vogliono farsi servire da lei in persona. Di rado si rivolgono a me o a Xavier.
Ritorno a casa con i piedi doloranti, quasi non mi reggo in piedi. La mia mente per tutto il pomeriggio è rimasta impegnata a pensare a Cade, al suo calore che mi riscalda, ai suoi occhi immersi nei miei. Una scossa mi percorre lungo tutta la schiena mentre mi butto sotto il getto dâacqua bollente pensando alle sue mani che sfiorano il mio corpo, lo accarezzano dolcemente, alle sue labbra che emanano ardore, i suoi addominali baciati dalle mie labbra, ai suoi gemiti mentre lo provocavo sul suo letto.
Per porre fine ai miei pensieri sensuali cambio il getto dâacqua da caldo a freddo, calmando così i miei bollenti spiriti.
Esco dalla doccia, mi avvolgo in un asciugamano asciutto e
mi dirigo in cucina a prendere un succo alla pesca. Poi ritorno in bagno ad asciugare i capelli. Dopo di ciò vado a sedermi sul divano e accendo la tv. Il tg delle ventitré sta proiettando dei video in diretta di un incendio, intravedo dei vigili del fuoco immersi nel fumo, cerco di capire se tra loro vi sia anche Cade, ma non riesco a vederlo. Oggi mi aveva detto di avere il turno notturno.
<> Annuncia la signorina della tv.
Vorrei capire dove si trova il luogo dellâincendio ma non capisco proprio dove sia. Intravedo la scritta âPubâ illuminata con dei led verdi, ma niente di più. <> La preoccupazione sta avendo il sopravvento su di me.
âE se si trattasse di Cade?â
Il cuore comincia a battere più del dovuto dalla paura che a rimanere coinvolto nellâincidente sia Cade.
Vedo vigili del fuoco che portano fuori dal locale delle persone, chi a braccetto, chi in braccio. Ma non Cade. Nessuna traccia di lui.
Hanno tutti il viso ricoperto di cenere. Allâimprovviso sento delle grida e una cosa cadere davanti il locale, tutta incendiata. Nonostante vi siano quattro mezzi atti a spegnere lâincendio, non riescono ad estinguerlo.
Dopo essermi mangiata tutta le unghie delle mani dal nervosismo per non poter fare niente, vedo un vigile del fuoco che porta sulla spalla un suo collega sommersi dal getto dâacqua. Due operatori dellâambulanza si imbattono in loro, prestando un immediato soccorso al ferito.
Il vigile del fuoco illeso toglie lâelmetto e intravedo un paio di occhi verdi.
Quando un collega chiama il suo nome lui si gira. Non riesco a trattenere le lacrime dalla felicità ,
Cade non è ferito. Mi dispiace per il suo collega ma dentro di me faccio salti di gioia. Il cuore riprende il ritmo abituale e dopo essermi accertata dellâintegrità di Cade, vado a dormire impaziente di incontrarlo. Quella notte sogno noi due insieme. Siamo sposati e abbiamo le guardie del corpo che ci circondano per proteggerci dalle persone. Ci incamminiamo verso la folla e tutte le ragazze pronunciano il suo nome. Lo baciano sulla guancia. Io assalita dalla gelosia dico loro di andarci piano. à il mio uomo e posso baciarlo solamente io. Cade per proteggermi mi tiene stretta tra le sue braccia. Mi sento al sicuro, nessuno può farmi del male. Una cosa però non mi è chiara. Perché siamo circondati da guardie del corpo e le ragazze lo acclamano?
Il suono della sveglia mi porta nel mondo reale e poco dopo sento squillare il cellulare.
<> Naomi mi grida dallâaltra parte del telefono.
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Ma certo, che domanda stupida. Ma se anche così non fosse, lo avrebbe scoperto in un modo o nellâaltro. <>
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<> La interrompo, cercando di tranquillizzarla.
<> Esclama. <>
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