1 ...6 7 8 10 11 12 ...15 Kane ricambiò con un sorriso lento, mentre i loro occhi si incrociavano. âDovresti incontrare il mio Yorkshire qualche volta...si chiama Scrappy.â
Tabatha sentì brividi gelidi attraversarla e saltò letteralmente dal divano quando il telefono squillò. Alzandosi, si precipitò a rispondere, sperando che fosse una telefonata di Kriss. Afferrandolo, si voltò per guardare Kane, ma lui se nâera andato senza lasciare traccia che fosse mai stato lì.
Scrutò rapidamente la sua camera da letto, ma non trovò nulla. Con un sospiro, Tabatha premette il telefono allâorecchio. âPronto?â fece una smorfia quando udì la voce di Jason.
âChe ti è successo? Sparisci e non chiami per dirmi il perché?â Jason camminava avanti e indietro. âDannazione Tabby, mi hai fatto preoccupare.â
Tabatha sorrise nel ricevitore. In qualche modo essere sgridata da Jason la fece sentire un poâ più normale. Fece rapidamente i conti nella sua testa mentre iniziava a spiegargli cosa era successo, senza dargli alcun dettaglio di qualcosa che avesse a che fare con il paranormale.
Kane spostò un poâ i rami del cespuglio mentre vedeva Tabatha rilassarsi per la prima volta da quando Trevor lâaveva portata a casa. Le sue labbra accennarono ad un sorriso, sentendola dire la verità a chiunque fosse al telefono e mentire spudoratamente allo stesso tempo. Il suo sorriso svanì e la sua espressione si trasformò in desiderio. Cosa avrebbe dato per ricevere il suo sorriso con tanta facilità . Allontanandosi dalla finestra, sapeva che era giunto il momento di andare...sentiva Kriss avvicinarsi.
âAspetta un attimo, Jason.â Tabatha aggrottò la fronte, avendo la strana sensazione di essere osservata. Girando la testa verso la finestra, si bloccò vedendo Kriss lì a guardarla. âJason, ti chiamo domani, okay?â Si voltò e riagganciò, ma quando guardò di nuovo Kriss era sparito.
Capitolo 3
La signora Tully scosse la testa mentre usciva dalla stanza di Micah e chiuse la porta dietro di sé, prima di rivolgersi verso la folla riunita nel corridoio. âSta bene...dorme ancora, ma sta bene.â
âAllora si riprenderà completamente?â chiese Quinn scettico.
La signora Tully si mise tra loro e la porta. âVoglio dire, sembra che si sia già ripreso. Non ha neanche un graffio.â Lei fece un passo avanti e allargò le braccia come una barriera quando alcuni di loro cercarono di superarla per andare a vedere di persona.
âNo.â disse lei con fermezza. âPer ora non voglio che venga disturbato. à in un sonno profondo e questo può essere parte di ciò che sta accelerando la sua guarigione. Se lo svegliate prima che lo faccia da solo, potreste interrompere qualsiasi incantesimo che sia stato usato su di lui.â
âIncantesimo?â chiese Jewel confusa. Stava iniziando a capire cosa significasse âImparare qualcosa di nuovo ogni giornoâ.
âIncantesimo o miracolo...sono la stessa cosa, per quanto mi riguarda.â La signora Tully sorrise alla nuova arrivata nella famiglia dei puma.
âGià guarito?â disse Steven con incredulità , poi alzò di un paio di centimetri il braccio che era ancora fasciato e lo indicò âQuesto mi fa male come lâinferno e non accenna ancora a guarire.â
âNon è il momento di essere invidioso della buona sorte di tuo fratello.â La signora Tully indicò la stanza di Steven. âForse se avessi ascoltato il tuo medico e fossi rimasto a letto, guarirebbe più velocemente.â
Steven si voltò e guardò Jewel. âLetto...suona bene.â
Gli occhi di Jewel si spalancarono e arrossì in tutte le sfumature di rosso, facendo sorridere Steven.
La signora Tully scosse la testa verso i piccioncini, sapendo che lâamore era una delle migliori cure miracolose a disposizione. Sarebbe stato bene entro un paio di giorni...esausto ma in buone condizioni.
âFarò in modo che non venga disturbato.â aggiunse Quinn mentre guardava con ardore verso la sua camera da letto, dove aveva lasciato Kat a dormire.
âVale anche per te.â la signora Tully lo spinse via.
Per fortuna sarebbero passate diverse ore prima che uno dei fratelli si facesse di nuovo vivo. Lei si chiese in silenzio chi fosse lâangelo custode di Micah e dove potrebbe trovarne uno. Quando il corridoio fu vuoto, diede ancora unâocchiata alla porta di Micah prima di uscire dal club.
*****
Alicia sentì la mano di lui sulla sua spalla, accarezzando la sua pelle nuda, e si girò verso di lui vedendo lo sguardo riscaldato negli occhi ametista di Damon mentre la toccava. Era completamente vestito...tutto di nero. I suoi capelli erano spettinati e non erano mai sembrati così sexy. Lei allungò la mano e passò le dita tra le ciocche scure. Le labbra di lui seguirono lâazione, baciando la zona vulnerabile del suo polso e sorridendo in modo diabolico, lasciandole intravedere le proprie zanne.
Lei inspirò profondamente e si allontanò da lui...solo per essere catturata nellâabbraccio di Michael. Mentre le sue labbra si aprirono con sorpresa, Michael si chinò per un bacio passionale, rubandole quel poâ di respiro che le restava. Le mani di lui erano bloccate con le sue, mentre lui la spingeva sul materasso morbido e si muoveva su di lei, facendo lâamore con lei in un bacio profondo.
Lei sentì una mano calda sulla coscia...che scivolava lentamente sotto la maglietta lunga. Sapeva che non era Michael perché le loro mani erano intrecciate. Quando Michael la liberò dal bacio e tracciò un sentiero fino al collo, lei girò il viso per trovare Damon ancora lì...a guardarli con quegli occhi inquietanti, toccandola così intimamente come se Michael non fosse un problema.
Mentre le dita di Damon si avvicinavano al suo nucleo pulsante, anche la passione di Michael aumentò, facendo sussultare Alicia sotto di lui nello stesso momento in cui si contorceva verso Damon...desiderando che lui raggiungesse il suo obiettivo. Proprio mentre le dita di Damon sfioravano la sua intimità con il loro tocco delicato, Michael le alitò il proprio respiro caldo nellâorecchio e Alicia sentì la rapida spirale di spasmi formicolanti nelle parti basse mentre veniva.
Sedendosi di scatto sul letto, sbatté le palpebre vedendo la sagoma di qualcuno che guardava dalla porta a vetri del balcone. Quando la sua vista si schiarì, lâimmagine scomparve. Rimase lì seduta per un attimo, cercando di riprendere il fiato dopo il sogno, mentre fissava il sole che ora era piuttosto alto nel cielo.
Avvolgendo le braccia intorno a sé, Alicia notò quanto fosse calda la sua pelle, e il modo in cui sentiva la coperta mentre scorreva con i suoi movimenti. Sembrava una carezza sulla sua pelle eccessivamente sensibile e lei ebbe un improvviso flashback del sogno, scivolando rapidamente fuori dalla coperte e stando in piedi accanto al letto.
Guardò la coperta innocente come se essa fosse posseduta, e poi provò a ragionare. Magari si sbagliava sullâessere in calore e aveva solo un poâ di febbre per le ferite che aveva subito lâaltra notte dietro al Moon Dance, causandole così il sogno erotico. Si soffiò la frangetta dagli occhi desiderando che fosse più facile mentire a se stessa. Ad ogni modo, in questo momento non importava perché non aveva tempo per affrontare la cosa.
Guardò di nuovo verso il balcone, chiedendosi come avesse fatto a dormire fino a tardi quando non aveva ancora visto Micah. Afferrando alcuni vestiti dalla valigia sgattaiolò fuori dalla sua stanza, pregando di non incontrare nessuno mentre attraversava il corridoio verso lâenorme bagno che aveva trovato la scorsa notte.
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