• Пожаловаться

Ursula Le Guin: La salvezza di Aka

Здесь есть возможность читать онлайн «Ursula Le Guin: La salvezza di Aka» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию). В некоторых случаях присутствует краткое содержание. Город: Milano, год выпуска: 2002, ISBN: 88-04-51134-6, издательство: Mondadori, категория: Космическая фантастика / на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале. Библиотека «Либ Кат» — LibCat.ru создана для любителей полистать хорошую книжку и предлагает широкий выбор жанров:

любовные романы фантастика и фэнтези приключения детективы и триллеры эротика документальные научные юмористические анекдоты о бизнесе проза детские сказки о религиии новинки православные старинные про компьютеры программирование на английском домоводство поэзия

Выбрав категорию по душе Вы сможете найти действительно стоящие книги и насладиться погружением в мир воображения, прочувствовать переживания героев или узнать для себя что-то новое, совершить внутреннее открытие. Подробная информация для ознакомления по текущему запросу представлена ниже:

Ursula Le Guin La salvezza di Aka

La salvezza di Aka: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La salvezza di Aka»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Sutty, un’osservatrice dell’Ekumene interstellare, è stata assegnata ad Aka, un mondo dominato da un governo azienda che ha come unico fine la produzione e lo sviluppo economico. A questo scopo la monolitica Corporazione di Aka ha bandito tutti i vecchi costumi, cancellando quasi completamente la lingua scritta e le tradizioni. Per Sutty, specializzata in storia e linguistica, si tratta di un incarico senza sbocchi: come può studiare un mondo dove la popolazione sembra non avere ricordo del proprio passato? Del tutto inaspettatamente, però, Sutty riceve il permesso di lasciare la moderna città dove tutti i suoi movimenti sono strettamente controllati e risalire il fiume per cercare gli ultimi residui della cultura originaria di Aka.

Ursula Le Guin: другие книги автора


Кто написал La salvezza di Aka? Узнайте фамилию, как зовут автора книги и список всех его произведений по сериям.

La salvezza di Aka — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La salvezza di Aka», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Però ricordava i quattro versi della poesia, e la speranza e lo struggimento erano ancora vivi.

I motori silenziosi del Traghetto Otto borbottavano sommessi. Col passare delle ore, gli argini artificiali si fecero sempre più bassi, più vecchi, interrotti con maggior frequenza da scale e approdi. Alla fine, scomparvero del tutto, lasciando il posto a fango e canne e sponde cespugliose, e l’Ereha si allargò sempre più, scorrendo sorprendentemente ampio attraverso una piatta distesa di campi verdi e giallo-verdi.

Per cinque giorni il battello navigò verso est su quel placido corso d’acqua, sotto un sole mite e nella mite oscurità stellata, stagliandosi come la cosa più alta nel paesaggio circostante. Di tanto in tanto giungeva a una città fluviale, attraccava a un vecchio molo sovrastato da nuovi palazzoni commerciali e residenziali, e prendeva a bordo provviste e passeggeri.

Sutty scoprì che era incredibilmente facile parlare con la gente sul battello. A Dovza City, tutto contribuiva a determinare in lei un atteggiamento riservato e taciturno. Anche se i quattro extraplanetari disponevano di appartamenti privati e di una certa libertà di movimento, l’Azienda organizzava la loro vita in modo molto rigoroso, fissando appuntamenti, programmando e sorvegliando il loro lavoro e gli svaghi. Non che fossero gli unici a essere tanto controllati: il repentino e gigantesco progresso tecnologico di Aka era sostenuto da una rigida disciplina, fatta osservare universalmente e accettata da tutti. Sembrava che tutti in città lavorassero sodo, per parecchie ore, dormissero poco, mangiassero in fretta. Ogni ora era programmata. Tutte le persone dei Ministeri della Poesia e dell’Informazione con cui Sutty era stata in contatto sapevano esattamente cosa volevano che facesse e in che modo doveva farlo, e non appena lei cominciava a eseguire le istruzioni ricevute, i suoi interlocutori se ne andavano in fretta per i fatti loro, lasciando che lei si occupasse dei propri.

Sebbene su Aka le tecnologie e le conquiste dei mondi ekumenici fossero considerate fulgidi modelli, di esempio in ogni campo, i quattro visitatori dell’Ekumene erano tenuti, come diceva Tong, sotto una campana di vetro. Di tanto in tanto venivano mostrati al pubblico e nei quasiveri, figure sorridenti sedute a un banchetto dell’Azienda o accanto al capo di qualche dicastero che teneva un discorso; ma non erano invitati a parlare, loro. Solo a sorridere. Forse i ministri non si fidavano, temevano che gli ospiti dicessero qualcosa di sbagliato. Forse i ministri li consideravano esempi piuttosto scialbi e insipidi delle civiltà superiori che Aka si stava sforzando tanto di emulare. La maggior parte delle civiltà, forse, sembravano più scintillanti se osservate in generale e da parecchi anni luce di distanza.

Aveva conosciuto molti akani e li aveva trovati quasi tutti simpatici, tuttavia dopo metà anno sul pianeta Sutty in pratica non aveva mai fatto una conversazione che si potesse davvero definire tale con nessuno di loro. Non aveva visto nulla della vita privata akana, eccetto gli austeri pranzi dei burocrati e dei funzionari aziendali d’alto livello. Nessuna prospettiva, neppure remota, di amicizia personale si era mai profilata all’orizzonte. Senza dubbio, alle persone che incontrava era stato consigliato di parlare con lei solo lo stretto necessario, in modo che l’Azienda potesse mantenere il pieno controllo delle informazioni che lei riceveva. Ma nemmeno con le persone che vedeva spesso si era instaurato un rapporto di intimità. Sutty non avvertiva questo distacco come pregiudizio, xenofobia; gli akani erano del tutto indifferenti nei confronti dell’appartenenza straniera. Il fatto era che avevano tutti troppo da fare, ed erano tutti burocrati. La conversazione seguiva un copione prestabilito. Ai banchetti, le persone parlavano di affari, di sport, di tecnologia. Quando aspettavano in fila o in lavanderia, parlavano di sport e degli ultimi quasiveri. Evitavano gli argomenti personali e, in pubblico, ripetevano quello che diceva l’Azienda su tutte le questioni attinenti alla politica e all’opinione pubblica, arrivando a contraddire Sutty quando la sua descrizione della Terra non concordava con quanto era stato insegnato loro a proposito di quello splendido mondo progredito e ricco di risorse.

Sul traghetto, invece, la gente parlava. Parlava a livello personale, intimamente, esaurientemente. Si appoggiava al parapetto e parlava, si sedeva sul ponte a parlare, si fermava a tavola con un bicchiere di vino e parlava.

Una parola o un sorriso di Sutty erano sufficienti perché fosse ammessa alla conversazione. E lei si rese conto, un po’ alla volta, dato che la cosa la sorprese non poco, che ignoravano che lei era straniera.

Tutti sapevano che c’erano degli Osservatori dell’Ekumene su Aka; li avevano visti nei quasiveri, quattro figure così distaccate e insignificanti tra i ministri e i dirigenti, stranieri impettiti in mezzo ai palloni gonfiati; non si aspettavano di incontrarne uno tra la gente comune.

Sutty era convinta non solo che sarebbe stata riconosciuta, ma anche che l’avrebbero isolata e tenuta a distanza in tutti gli spostamenti. Però non le avevano offerto una guida, e lei non aveva notato alcun sorvegliante che la tenesse d’occhio. A quanto pareva, l’Azienda aveva deciso di lasciarla viaggiare proprio da sola. In città era stata sola, ma sotto la campana di vetro, una bolla di isolamento. La bolla era scoppiata. E lei era fuori.

Era un po’ intimorita, quando ci pensava, ma in fin dei conti non ci pensava tanto, perché era troppo piacevole. Era accettata… una dei passeggeri, una della folla. Non doveva spiegare, non doveva eludere le domande, perché nessuno le chiedeva nulla. Parlava un dovzano quasi privo d’accento, lo parlava senza dubbio con un accento meno marcato rispetto a molti akani non originari della regione di Dovza. Vedendo i suoi tratti somatici — bassa, esile, pelle scura — la gente immaginava che lei fosse della parte orientale del continente. «Sei dell’Est, vero?» dicevano. «Mia cugina Muniti ha sposato un uomo di Turu…» E poi continuavano a parlare di sé.

Sutty li sentì parlare di loro, dei loro cugini, delle loro famiglie, delle loro occupazioni, delle loro opinioni, delle loro case, delle loro ernie. Chi aveva animali da compagnia viaggiava in battello, scoprì coccolando il micino affettuoso di una donna. Chi detestava o aveva paura di volare, prendeva il battello, le spiegò in modo dettagliato un vecchio signore ciarliero. Le persone che non avevano fretta sceglievano il battello e chiacchieravano, scambiandosi le rispettive storie. A Sutty ne raccontavano più che alla maggior parte degli altri passeggeri, perché lei ascoltava senza interrompere, se non per dire cose come: "Davvero? E poi cos’è successo? Meraviglioso! Oh, terribile!". Ascoltava avida, instancabile. Quei racconti scialbi e frammentari di vite comuni non potevano annoiarla. Contenevano tutto quello che le era mancato a Dovza City, tutto quello che veniva tralasciato dalla letteratura ufficiale, dalla propaganda eroica. Se avesse dovuto scegliere tra eroi ed ernie, Sutty non avrebbe avuto la minima esitazione.

Mentre il battello continuava a risalire il fiume, spingendosi sempre più nell’entroterra, cominciarono a salire a bordo passeggeri di tipo diverso. Per la gente di campagna, il battello fluviale era il mezzo più semplice ed economico per spostarsi da una cittadina all’altra: s’imbarcava qui e scendeva là. Adesso le città erano più piccole, senza grandi edifici. Al settimo giorno, i passeggeri non salivano a bordo con animali da compagnia e bagagli, ma con cesti contenenti pollame e capre al guinzaglio.

Non erano esattamente capre, né caprioli, né mucche, né creature terrestri d’altro genere, erano eberdin, però belavano, e avevano pelo serico: nell’ecologia mentale di Sutty occupavano la nicchia della capra. Venivano allevati per il latte, la carne, e il pelo serico. In passato, stando alla pagina colorata di un libro illustrato recuperata dalla trasmissione sabotata, gli eberdin trainavano carri e venivano usati addirittura come cavalcature. Sutty ricordava le bandiere rosse e azzurre sul carro, e la scritta sotto l’immagine: IN VIAGGIO VERSO LA MONTAGNA D’ORO. Si chiese se si fosse trattato di una storia fantastica per bambini o di un’altra razza di eberdin. Nessuno poteva cavalcare le bestiole che vedeva, perché arrivavano sì e no al ginocchio. All’ottavo giorno, salivano a bordo a greggi interi. Il ponte di poppa pullulava di eberdin.

Читать дальше
Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La salvezza di Aka»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La salvezza di Aka» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё не прочитанные произведения.


Ursula Le Guin: Il mondo della foresta
Il mondo della foresta
Ursula Le Guin
Ursula Le Guin: The Telling
The Telling
Ursula Le Guin
Robert Silverberg: Quellen, guarda il passato!
Quellen, guarda il passato!
Robert Silverberg
Edmond Hamilton: Agonia della Terra
Agonia della Terra
Edmond Hamilton
Отзывы о книге «La salvezza di Aka»

Обсуждение, отзывы о книге «La salvezza di Aka» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.