• Пожаловаться

Terry Pratchett: Il colore della magia

Здесь есть возможность читать онлайн «Terry Pratchett: Il colore della magia» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию). В некоторых случаях присутствует краткое содержание. Город: Milano, год выпуска: 1989, категория: Фэнтези / на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале. Библиотека «Либ Кат» — LibCat.ru создана для любителей полистать хорошую книжку и предлагает широкий выбор жанров:

любовные романы фантастика и фэнтези приключения детективы и триллеры эротика документальные научные юмористические анекдоты о бизнесе проза детские сказки о религиии новинки православные старинные про компьютеры программирование на английском домоводство поэзия

Выбрав категорию по душе Вы сможете найти действительно стоящие книги и насладиться погружением в мир воображения, прочувствовать переживания героев или узнать для себя что-то новое, совершить внутреннее открытие. Подробная информация для ознакомления по текущему запросу представлена ниже:

Terry Pratchett Il colore della magia
  • Название:
    Il colore della magia
  • Автор:
  • Издательство:
    Mondadori
  • Жанр:
  • Год:
    1989
  • Город:
    Milano
  • Язык:
    Итальянский
  • Рейтинг книги:
    4 / 5
  • Избранное:
    Добавить книгу в избранное
  • Ваша оценка:
    • 80
    • 1
    • 2
    • 3
    • 4
    • 5

Il colore della magia: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il colore della magia»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

In un angolo remoto dell’universo in una piega isolata del tempo, esiste l’incredibile mondo Disco la cui forma è perfettamente conforme al proprio nome: è infatti un gigantesco disco che le più recenti teorie astronomiche in voga sul pianeta vogliono sorretto da quattro magici elefanti ritti in piedi sul dorso di una cosmica tartaruga (il cui sesso è tuttavia ancora ignoto). La superficie superiore di Disco ospita numerosi regni e varie razze di abitanti, ma la leggenda vuole che anche sul lato inferiore del pianeta esistano terre abitate, ovvero il mitico continente Contrappeso. La leggenda diventa realtà quando nella città di Ankh-Morpork arriva un inatteso visitatore dal continente misterioso: è l’ingenuo e ricchissimo Duefiori, sempre seguito fedelmente dal suo forziere ricco di tesori e di decine di zampette, e ben deciso a godersi una meritata vacanza in veste di turista. Ma fra i troll e i tagliagole che abbondano in città un ricco forestiero può avere vita breve, e un incidente diplomatico va evitato in ogni modo. Al mago Rincewind tocca dunque il compito dì guidare e proteggere l’incauto turista… un’impresa alquanto pericolosa, per non dire disperata.

Terry Pratchett: другие книги автора


Кто написал Il colore della magia? Узнайте фамилию, как зовут автора книги и список всех его произведений по сериям.

Il colore della magia — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il colore della magia», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Diversi giorni prima di questi avvenimenti, una nave risaliva l’Ankh con la marea mattutina e gettava l’ancora, tra molte altre, nel dedalo di moli e banchine sulla riva di Morpork. Trasportava un carico di perle rosa, noci di cocco, pomice, missive ufficiali per il Patrizio di Ankh, e poi c’era anche un uomo.

Fu proprio costui che attirò l’attenzione di Hugh il Cieco, uno dei mendicanti stazionati al molo delle Perle, che dette una gomitata nelle costole di Wa lo Zoppo e glielo indicò senza parlare.

Ritto sulla banchina, lo straniero osservava i marinai trasportare giù per la passerella un grosso baule cerchiato. Gli stava a fianco un altro uomo, evidentemente il capitano, con l’aria di uno che si aspetta di arricchirsi ben presto. Fu questo il messaggio trasmesso al cervello di Hugh il Cieco da ogni nervo del suo corpo, incline a vibrare in presenza anche di una piccola quantità di oro impuro a cinquanta passi.

Infatti, quando la cassa fu depositata sull’acciottolato, lo straniero infilò la mano in una borsa e si vide lo scintillio di una moneta. Parecchie monete. Oro. Hugh il Cieco, il corpo vibrante come una verga di nocciolo in prossimità dell’acqua, emise un sibilo tra sé e sé. Poi diede un’altra gomitata a Wa e lo spedì di fretta a zoppicare lungo il vicino viale fino al centro della città. Quando il capitano risalì sulla nave e lasciò sulla banchina il forestiero a guardarsi intorno, Hugh prese la sua ciotola da mendicante e gli si avvicinò con una smorfia accattivante. Alla sua vista, lo straniero si mise a frugare nella borsa.

— Una buona giornata per vedervi, signore — esordì Hugh che si trovò a fissare un volto con quattro occhi. Si girò per scappare.

— ! — disse lo straniero e lo afferrò per un braccio. Hugh era conscio delle sghignazzate dei marinai affacciati alla murata della nave. Ma allo stesso tempo i suoi nervi allenati percepivano l’odore irresistibile dei quattrini. S’immobilizzò. Lo straniero lo lasciò, prese a sfogliare rapido un libriccino nero sfilato dalla cintura e disse: — Salve.

— Cosa?

L’uomo lo guardò senza capire. — Salve — ripeté più forte del necessario, staccando le sillabe.

— Salve a voi — rispose Hugh.

Lo straniero fece un largo sorriso, frugò di nuovo nella borsa e questa volta tirò fuori una grossa moneta d’oro. Era leggermente più grande di una corona ankhiana da ottomila talleri, dal disegno sconosciuto ma che parlò alla mente di Hugh in una lingua che lui comprese perfettamente: "Il mio attuale padrone" diceva "ha bisogno di soccorso e di assistenza. Perché non darglieli così che tu e io possiamo andare da qualche parte a divertirci?"

Un sottile cambiamento nell’atteggiamento del mendicante mise maggiormente a suo agio lo straniero. Consultò di nuovo il libriccino.

— Desidero che m’indicate un albergo, taverna, camera d’affitto, pensione, ospizio, caravanserraglio — disse.

— Cosa? Tutti? — chiese Hugh stupito.

— ? — disse lo straniero.

Hugh si accorse che una piccola folla di pescivendole, raccoglitori di molluschi e perdigiorno li guardava con interesse.

— Sentite — disse. — Conosco una piccola taverna. Vi sta bene? — Rabbrividiva al pensiero che la moneta d’oro gli potesse sfuggire. Se la sarebbe tenuta anche se Ymor avesse confiscato tutto il resto. Secondo lui, anche la grossa cassa con gli averi del nuovo venuto doveva essere piena d’oro.

L’uomo dai quattro occhi consultò il libriccino. — Vorrei che m’indicaste un albergo, luogo di ristoro, taverna, una…

— Sì, va bene, venite — tagliò corto. Raccolse uno dei fagotti e si allontanò rapido, seguito, dopo un momento di esitazione, dallo straniero.

Un pensiero si affacciò alla mente di Hugh: portare tanto facilmente lo straniero al Tamburo Rotto era un colpo di fortuna che probabilmente gli sarebbe valso una ricompensa da parte di Ymor. Tuttavia, malgrado la sua nuova conoscenza si mostrasse assai mite, c’era in lui qualcosa che lo metteva a disagio, ma non sapeva dire cosa. Non si trattava dei due occhi supplementari, per quanto strani. C’era dell’altro. Si guardò indietro. L’ometto camminava in mezzo alla strada e girava lo sguardo intorno con espressione attenta.

Hugh vide un’altra cosa che quasi gli mozzò il fiato: la massiccia cassa di legno che aveva visto depositata sul molo, stava seguendo il suo proprietario a un’andatura appena oscillante. Lentamente, nel caso un movimento improvviso da parte sua potesse spezzare il suo fragile controllo sulle sue stesse gambe, Hugh si chinò a guardare sotto la cassa.

Vide una quantità di gambette.

Si voltò e prese a camminare con cautela verso il Tamburo Rotto.

— Strano — osservò Ymor.

— Lui aveva questa grossa cassa di legno — aggiunse Wa lo Zoppo.

— Doveva essere un mercante o una spia — disse Ymor.

Tirò via un pezzetto di carne dalla cotoletta che teneva in mano e lo gettò in aria. Non aveva ancora raggiunto l’apice della curva che una forma scura staccatasi dall’ombra nell’angolo della stanza calò rapida e afferrò il boccone a mezz’aria.

— Un mercante o una spia — ripeté Ymor. — Preferirei una spia. Una spia vale il doppio, perché c’è sempre una ricompensa da riscuotere quando la consegniamo. Che ne pensi, Giunco?

Seduto di fronte a Ymor, il secondo grande ladro di Ankh-Morpork socchiuse il suo unico occhio e alzò le spalle.

— Ho controllato la nave — rispose. — È un mercantile indipendente che ogni tanto fa la rotta delle Brown Islands. Lì gli abitanti sono soltanto dei selvaggi. Non ne sanno niente di spie e io credo che loro i mercanti se li mangino.

— Somigliava un po’ a un mercante — interloquì Wa. — Solo che non era grasso.

Si udì un fruscio d’ali alla finestra. Ymor si alzò pesantemente dalla seggiola per attraversare la stanza e ritornare con un grosso corvo. Gli staccò la capsula col messaggio fissata alla zampa e l’animale volò a raggiungere i suoi simili appollaiati sulle travi. Giunco lo guardò senza simpatia. La lealtà dei corvi di Ymor verso il loro padrone era risaputa. Infatti, malgrado lui fosse il suo braccio destro, l’unico tentativo fatto per promuoversi al rango di primo ladro di Ankh-Morpork gli era costato l’occhio sinistro. Comunque non ci aveva rimesso la vita. A Ymor non dispiaceva che un uomo avesse le sue ambizioni.

— B12 — disse Ymor, mettendo da parte la fialetta e svolgendo il minuscolo rotolino che conteneva.

— Gorrin il Gatto — disse automaticamente Giunco. — Di stazione nella torre del gong al Tempio dei Piccoli Dei.

— Dice che Hugh ha condotto il nostro straniero al Tamburo Rotto. Be’, non c’è male. Il Grosso è amico nostro, non è vero?

— Sì — confermò Giunco. — Se sa qual è il suo tornaconto.

— Tra i suoi avventori c’è stato il tuo Gorrin — continuò Ymor — perché scrive qui di una cassa con le gambe, se ho ietto correttamente questi scarabocchi. — Guardò Giunco al di sopra del foglietto.

Giunco distolse gli occhi. — Sarà punito — assicurò con voce piatta. Wa guardò l’uomo vestito di scuro appoggiato in posa indolente allo schienale della seggiola, simile a un puma su un ramo nella giungla della Terra dell’Orlo. E decise che Gorrin, in cima al Tempio dei Piccoli Dei. ben presto li avrebbe raggiunti nelle molteplici dimensioni dell’Aldilà. E doveva a Wa tre monete di rame.

Ymor appallottolò il foglietto e lo gettò in un angolo. — Penso che più tardi faremo un salto al Tamburo. Giunco. Forse assaggeremo anche quella birra che i tuoi uomini trovano tanto irresistibile.

Giunco rimase in silenzio. Essere il braccio destro di Ymor era come essere gentilmente flagellato a morte con stringhe profumate.

Читать дальше
Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Il colore della magia»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il colore della magia» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё не прочитанные произведения.


Terry Pratchett: La luce fantastica
La luce fantastica
Terry Pratchett
Terry Pratchett: L’arte della magia
L’arte della magia
Terry Pratchett
libcat.ru: книга без обложки
libcat.ru: книга без обложки
Daniel Galouye
Edmond Hamilton: Agonia della Terra
Agonia della Terra
Edmond Hamilton
Отзывы о книге «Il colore della magia»

Обсуждение, отзывы о книге «Il colore della magia» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.