Katharine Kerr - L'incantesimo dei druidi

Здесь есть возможность читать онлайн «Katharine Kerr - L'incantesimo dei druidi» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1992, ISBN: 1992, Издательство: Nord, Жанр: Фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

L'incantesimo dei druidi: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «L'incantesimo dei druidi»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Rhodry e Jill sono impegnati in una missione ai limiti dell’impossibile, nonostante l’aiuto del potente druido Nevyn. Essi infatti intendono salvare il paese di Deverry dalle mire dei negromanti di Annwyn, l’oscura fratellanza che vuole impadronirsi della regione, ma l’unica speranza di realizzare quest’obiettivo consiste nel convincere gli uomini e gli elfi ad unire le loro forze. Come vincere una diffidenza e una ostilità che si sono consolidate nei secoli? Come convincere le due razze ad accantonare i mille motivi di contrasto che il tempo ha creato? Come se non bastasse i maghi di Annwyn conoscono i piani di Rhodry e Jill e sono già pronti a contrastarli con qualunque mezzo. Basteranno l’astuzia e i poteri di Nevyn a sconvolgere i loro diabolici schemi e a salvare il regno di Deverry?

L'incantesimo dei druidi — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «L'incantesimo dei druidi», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Lo hanno trovato, mio signore? — domandò Comyn.

— Non mi chiamare mai più così.

— Chiedo scusa, daga d’argento.

— Benissimo. Lo hanno trovato, e non è uno spettacolo piacevole.

Comyn rabbrividì.

— Ho mandato qualcuno dei ragazzi a perquisire i terreni della fattoria — disse poi, — nel caso che ci sia qualcuno nascosto in giro.

— Buona idea. Hai già fatto perquisire anche la casa?

— Nessuno ci vuole entrare, ed io non posso ordinare ad un uomo di fare qualcosa di cui io stesso ho paura.

— Ma hai ai tuoi ordini una daga d’argento. Mi offro volontario: è sempre meglio che lasciare che sia Blaen a farlo, andando incontro a chissà quale rischio causato dal dweomer.

Comyn esitò, poi porse a Rhodry il suo scudo.

— Non possiamo sapere cosa troverai là dentro, giusto?

— Infatti — convenne il giovane, assestandosi lo scudo sul braccio sinistro. — Ti ringrazio.

Estrasse quindi la spada mentre Comyn spalancava la porta con un calcio. La fattoria era grande, con un diametro di circa venti metri, e come la maggior parte delle case di quel tipo era divisa come una torta in piccole camere a forma di cuneo separate fra loro da partizioni di vimini. Innanzitutto Rhodry entrò in quello che era stato una sorta di salotto, arredato con due seggi di legno, una cassapanca intagliata posta sotto una finestra e uno scaffale di legno su cui erano esibiti con orgoglio tre piatti di terracotta dipinti. Il pavimento era coperto da uno strato di polvere tanto fitto che nell’ attraversare la stanza lui lasciò una serie di impronte.

Entrambe le pareti presentavano aperture chiuse da coperte; sapendo che quella alla sua destra lo avrebbe condotto nella cucina dove si trovava Camdel, Rhodry decise di andare a sinistra e si avvicinò all’apertura con cautela, muovendo poi di scatto la spada per tirare via la coperta: quando essa si afflosciò al suolo il giovane vide una camera da letto con il pavimento coperto da uno strato di paglia fresca e un paio di pagliericci imbottiti di fieno. Nell’attraversarla scorse parecchi rotoli di coperte e sacche da sella, il tutto sparso in giro come se qualcuno avesse frugato di recente in mezzo a quegli oggetti. Sebbene l’equipaggiamento avesse un aspetto del tutto normale, Rhodry evitò di toccarlo, perché per quel che ne sapeva poteva essere intriso di strane magie.

La coperta stesa sull’apertura successiva era raccolta da un lato. Sbirciando nel locale, molto più grande degli altri due, Rhodry vide che conteneva due aratri, vecchi finimenti per cavalli e qualche pezzo di mobilio rotto; seduto accanto alla porta che si apriva nella parete opposta c’era un cadavere grigio e gonfio, vestito con abiti da contadino e con un’ascia da taglialegna stretta in entrambe le mani. Vedendolo, Rhodry suppose che il contadino avesse tentato di difendersi quando il dweomer oscuro lo aveva aggredito e ucciso.

— Bene, vecchio — disse, entrando nella stanza. — Penseremo noi a darti una sepoltura adeguata.

Il cadavere sollevò la testa e lo fissò. Rhodry lanciò un urlo e rimase per un momento paralizzato dallo stupore, mentre il corpo si alzava in piedi barcollando: anche se i suoi occhi erano spenti e vacui, esso sollevò l’ascia e avanzò con passo incerto verso il giovane, come se potesse vederlo. Reprimendo a fatica un conato di vomito, Rhodry sollevò lo scudo e si spostò di lato in risposta ad un colpo maldestro che lo mancò di parecchio; quando poi la cosa si girò verso di lui il giovane schivò la sua goffa parata e rispose con un fendente che la raggiunse in pieno alla gola: ci fu un fiotto di un liquido scuro dall’odore acre, ma il cadavere si limitò a sollevare con calma l’ascia per farsi nuovamente avanti.

La folle risata berserker affiorò sulle labbra di Rhodry mentre lui si spostava ed eseguiva un affondo che trapassò il cadavere all’altezza dell’ascella. Sebbene il liquido fetido prendesse a uscire anche dalla nuova ferita, la cosa avanzò e rispose al colpo… e quando intercettò l’ascia con lo scudo Rhodry sentì il legno che si crepava: quell’innaturale guerriero era molto forte. La sua risata si trasformò in un ululato che accompagnò un fendente ben diretto, che tranciò quasi in due il braccio destro del cadavere. Limitandosi a trasferire il peso dell’ascia nella mano sinistra, la cosa rinnovò i suoi attacchi; scattando di lato, Rhodry cercò di aggirarla e la trafisse alla schiena, ma essa si girò con canna per continuare a incalzarlo.

In lontananza, si udirono voci che gridavano e che si facevano sempre più vicine, ma Rhodry non si lasciò distrarre e si concentrò sull’ascia che il cadavere stava ora dondolando di qua e di là quasi volesse abbattere l’avversario come avrebbe fatto con un albero. Schivando, Rhodry intercettò un colpo con lo scudo e lacerò anche il braccio sinistro della cosa, senza però riuscire a fermarla. Ostacolato nei movimenti dagli oggetti sparsi nella stanza, il giovane perse l’equilibrio e scivolò: l’ascia gli passò sibilando ad appena un paio di centimetri dalla testa e lui si rialzò di scatto con una risata sempre più stridula, imprimendo tutta la sua forza berserker al colpo successivo. La sua spada affondò in profondità e raggiunse la cosa alla base del collo, fracassando l’osso.

Con la testa che pendeva da un lato, trattenuta soltanto da una striscia di pelle e di muscolo, il cadavere tornò all’attacco con un fendente che raggiunse in pieno lo scudo di Rhodry: il legno e il cuoio si spezzarono di netto e metà dello scudo cadde a terra. Costretto sulla difensiva, Rhodry continuò a spostarsi e ad abbassarsi mirando sempre al braccio sinistro della cosa, che alla fine lasciò cadere l’ascia ma persistette nell’avanzare contro di lui. In fretta, il giovane balzò all’indietro, perché gli sembrava che essere toccato da quelle dita fredde e viscide sarebbe stato peggio di un colpo d’ascia. Disperatamente, squarciò il ventre del cadavere, ma dalla ferita non fuoriuscì nulla ed esso non cessò d’incalzarlo.

— Fermati, in nome del Maestro dell’Aethyr!

Il corpo devastato e gocciolante si arrestò immediatamente. Mentre Nevyn entrava nella stanza, Rhodry gettò al suolo la spada e quanto restava dello scudo e crollò in ginocchio, vomitando senza badare a chi poteva vederlo. Sentì altre voci a mano a mano che un numero sempre maggiore di persone si accalcava nella stanza, poi Comyn gli si inginocchiò accanto proprio mentre lui si puliva la bocca su una manica.

— Stai bene, daga d’argento? — chiese. — Per il Signore dell’Inferno, che cos’era quell’essere?

— Che io sia dannato se lo so, ma in vita mia non sono mai stato tanto grato del prestito di uno scudo.

Nel rialzarsi sentì Nevyn cantilenare qualcosa in una strana lingua: quando il vecchio ebbe finito il cadavere piegò le ginocchia e si adagiò al suolo, più che accasciarsi. Nevyn batté quindi tre volte un piede per terra e Rhodry vide alcuni esseri del Popolo Fatato, brutti e deformi, che danzavano sul cadavere prima di svanire.

— Dopo quanto è successo Rhodry, ragazzo mio — affermò quindi il maestro del dweomer, — è meglio che tu chieda consiglio a me prima di andare a curiosare in posti strani.

— Hai la mia parola d’onore al riguardo.

Tuttavia, la cosa più orribile di tutte lo stava ancora aspettando al varco. Avvicinatosi all’apertura dell’ultima camera, Nevyn tirò giù la coperta rivelando un minuscolo ambiente privo di finestre: ad una parete era appeso un panno di velluto nero ricamato con una stella a cinque punte rovesciata e altri simboli che Rhodry non seppe riconoscere e l’atmosfera della camera puzzava di incenso e di un odore simile a quello del pesce.

Steso per terra al centro della stanza c’era il corpo di un uomo robusto dai capelli grigi, con le braccia allargate e dal comune aspetto di un nativo di Cerrmor. Qualcuno doveva averlo odiato, perché l’uomo era stato pugnalato al petto così tante volte che doveva essere morto da tempo quando gli era stato inferto l’ultimo colpo. Di per sé la vista del cadavere significò poco per Rhodry, ma la camera nel complesso ebbe il potere di terrorizzarlo al punto che quando Nevyn vi si addentrò lui fu assalito dal desiderio di urlargli di restarne fuori, costringendosi poi a seguirlo soltanto perché era certo che il vecchio potesse avere bisogno di protezione in quella penombra dove sembrava che si muovessero cose silenziose che s’intravedevano appena.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «L'incantesimo dei druidi»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «L'incantesimo dei druidi» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Katharine Kerr - Daggerspell
Katharine Kerr
Katharine Kerr - A Time of Justice
Katharine Kerr
Katharine Kerr - Dawnspell
Katharine Kerr
Katharine Kerr - The Black Raven
Katharine Kerr
Katharine Kerr - The Fire Dragon
Katharine Kerr
Katharine Kerr - The Spirit Stone
Katharine Kerr
Katharine Kerr - Sword of Fire
Katharine Kerr
Katharine Kerr - A Time of Omens
Katharine Kerr
Katharine Kerr - Snare
Katharine Kerr
Katharine Kerr - The Silver Mage
Katharine Kerr
Katharine Kerr - The Shadow Isle
Katharine Kerr
Отзывы о книге «L'incantesimo dei druidi»

Обсуждение, отзывы о книге «L'incantesimo dei druidi» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x