• Пожаловаться

Clifford Simak: Pescatore di stelle

Здесь есть возможность читать онлайн «Clifford Simak: Pescatore di stelle» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию). В некоторых случаях присутствует краткое содержание. Город: Roma, год выпуска: 1973, категория: Фантастика и фэнтези / на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале. Библиотека «Либ Кат» — LibCat.ru создана для любителей полистать хорошую книжку и предлагает широкий выбор жанров:

любовные романы фантастика и фэнтези приключения детективы и триллеры эротика документальные научные юмористические анекдоты о бизнесе проза детские сказки о религиии новинки православные старинные про компьютеры программирование на английском домоводство поэзия

Выбрав категорию по душе Вы сможете найти действительно стоящие книги и насладиться погружением в мир воображения, прочувствовать переживания героев или узнать для себя что-то новое, совершить внутреннее открытие. Подробная информация для ознакомления по текущему запросу представлена ниже:

libcat.ru: книга без обложки

Pescatore di stelle: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Pescatore di stelle»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

L’Uomo vuole raggiungere le Stelle, ma non con mezzi tecnici comuni o strabilianti astronavi, bensì mediante una forma superiore di telecinetica, capace di proiettare la mente e quindi il corpo negli spazi infiniti. Il lettore compirà con la fantasia un viaggio che contempla mete raggiungibili soltanto dopo centinaia o migliaia di anni-luce, addentrandosinei misteri della più straordinaria categoria di mutanti, superando i pericoli più insidiosi dell’incomprensione e dell’odio.

Clifford Simak: другие книги автора


Кто написал Pescatore di stelle? Узнайте фамилию, как зовут автора книги и список всех его произведений по сериям.

Pescatore di stelle — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Pescatore di stelle», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«Oggi sei andato lontano cinquemila anni-luce. Deve essere una bella soddisfazione».

«Sì, credo che sia abbastanza soddisfacente», ammise Blaine. «Il brivido intellettuale di sapere dove si è. In effetti, credo che questa volta sia andata meglio del solito. Mi sono imbattuto in una forma di vita».

«Parlamene», disse Rand.

«Non c’è niente da dire. Ho trovato questo essere quando il tempo stava per scadere. Non ho avuto la possibilità di fare nulla, prima di venir richiamato qui. Bisogna che tu provveda, Kirby: può diventare maledettamente imbarazzante».

Rand scosse il capo.

«Ho paura che non ci si possa fare niente», disse.

«Dovreste lasciarci un certo margine», insistette Blaine. «Il limite di tempo non dovrebbe essere così arbitrario. Tenete fuori un uomo per tutto il periodo fissato, per tutte le trenta ore, quando non c’è magari la minima ragione perché rimanga via tanto tempo. E poi lo ritirate indietro proprio quando è arrivato vicino a scoprire qualcosa».

Rand soghignò.

«Non dirmi che non potete farlo», disse Blaine. «Non venirmi a raccontare che è impossibile. L’Amo ha una quantità di scienziati a disposizione…»

«Oh, credo che sia possibile», gli disse Rand. «Ma preferiamo mantenere il controllo».

«Avete paura che qualcuno resti là?»

«Può darsi».

«Perché?» domandò Blaine. «Lassù non sei un uomo. Non sei altro che una mente umana, ingabbiata in una macchina molto capace».

«A noi va bene così», disse Rand. «In fin dei conti, voi siete molto preziosi. Dobbiamo prendere qualche misura di sicurezza. Che succede, se vi mettete nei pasticci a cinquemila anni-luce da qui? Se vi capitasse qualcosa, e voi non foste più in grado di esercitare il controllo? Vi perderemmo. Ma in questo modo, è tutto automatico. Quando vi mandiamo lassù, siamo sicuri che ritornerete».

«Ci stimate troppo», rispose Blaine, in tono asciutto.

«Neanche per idea», rispose Rand. «Ti rendi conto di quanto abbiamo investito, in voi? Ti rendi conto di quanti uomini dobbiamo esaminare, prima di trovare quello adatto? Un uomo che sia contemporaneamente telepatico e telecinetico, di una varietà molto speciale, un uomo dotato dell’equilibrio mentale necessario per reggere l’impatto di certe cose che può trovare lassù; e, infine, che sia leale nei confronti dell’Amo».

«La lealtà la comprate», disse Blaine. «Nessuno di noi ha protestato di essere pagato troppo poco».

«Non è di questo che stavo parlando», disse Blaine. «E tu lo sai benissimo».

E tu chiese mentalmente Blaine… quali sono le qualificazioni per il Servizio di Sicurezza? Le capacità di spiare potrebbe essere una: la capacità di guardare nella mente di un altro… ma di tutti quegli anni, da quando aveva conosciuto Rand, non aveva mai avuto l’impressione che fosse una spia. Se non era una spia, allora perché, nel suo dipartimento, si serviva di uomini la cui unica funzione era costituita dalla loro capacità di spiare?

«Non riesco a capire cosa possa entrarci tutto questo», disse Blaine, «con il fatto che non volete darci un certo controllo del tempo a disposizione. Potremmo…

«E io non riesco a capire perché tu ti agiti tanto», ribatté Rand. «Ritornerai su quel tuo caro pianeta. E potrai riprendere dal punto in cui sei stato interrotto».

«Certo, ci ritornerò. Sono stato io a trovarlo, no? Perciò è mio».

Finì di bere, e depose il bicchiere sulla scrivania.

«Beh, me ne vado», disse. «Grazie».

«Certo», disse Rand. «Non penso certamente di trattenerti. Torni domani?»

«Alle nove», rispose Blaine.

IV

Blaine attraversò l’ingresso massiccio ed ornatissimo che dava sulla piazza; e in circostanze normali si sarebbe fermato per un attimo, a godersi il momento migliore della sua giornata. I lampioni erano nuclei di luce morbida, e le fronde frusciavano nella brezza della sera. I passanti sembravano ombre disincarnate, e le macchine scivolavano via, in preda ad una fretta ansiosa, ma silenziosamente, del tutto silenziosamente. E sopra ogni cosa era librata la foschia magica di una notte d’autunno.

Quella sera non si fermò. Non aveva tempo di fermarsi.

Otto minuti, adesso. Soltanto otto piccoli, luridi minuti.

Cinque isolati per arrivare alla sua macchina sistemata nel parcheggio, e non aveva il tempo di farcela. Non poteva correre quel rischio. Non poteva prendere la macchina.

E poi c’era qualcosa d’altro… c’era Kirby Rand. Perché proprio quella sera, Rand s’era affacciato sulla porta e lo aveva invitato a bere?

Non vi era nulla che potesse identificare con precisione, ma provava un senso di vaga inquietudine, per la sua conversazione con Rand. Era come se quell’uomo avesse voluto rubargli il tempo, come se avesse sentito che c’era qualcosa che non andava.

Ma ormai era passata, si disse Blaine. Era stata una sfortuna, naturalmente: ma niente di disastroso. Anzi, poteva darsi che fosse addirittura un vantaggio per lui. Se avesse preso la sua macchina, l’Amo avrebbe saputo esattamente dove cercarlo. Ma, costretto a rimanere in città, avrebbe potuto scomparire nel giro di dieci minuti.

Si avviò a passi decisi lungo il marciapiede, e prese la direzione opposta a quella del parcheggio.

Dammi altri dieci minuti, disse fra sè, come se fosse una preghiera. Con un vantaggio di dieci minuti, aveva una dozzina di posti dove nascondersi… nascondersi per prendere un pò di respiro, per riflettere, per elaborare qualche piano. Perché adesso, senza la macchina, non aveva più nessun piano.

E avrebbe avuto quei dieci minuti di vantaggio, ne era sicuro, se avesse avuto la fortuna di non incontrare nessuno che lo riconoscesse.

Sentì il terrore crescere in lui mentre camminava, un terrore che saliva come una bava schiumante dentro al suo cranio. E quel terrore non era suo: non era un terrore umano. Era nero ed abissale, un terrore urlante e graffiante che aveva origine in una mente che non riusciva più a sottrarsi agli orrori di un pianeta alieno, che non poteva più rannicchiarsi dentro ad un cervello alieno, che trovava insopportabile affrontare una situazione spaventosa resa quasi intollerabile da una assenza totale di comprensione.

E Blaine lottò contro quel terrore, digrignando mentalmente i denti, e sapendo con una lama sottile e acuta di comprensione che non era lui stesso, ad essere incappato in quel terrore, ma l’altro, l’altro che stava nascosto nel suo cervello.

E, mentre vi pensava si rese conto che non riusciva quasi a separare le due entità… che erano legate insieme, inesorabilmente, che condividevano uno stesso destino.

Cominciò a correre, ma poi si costrinse a fermarsi, con l’ultima goccia, di decisione che rimaneva in lui. Perché non doveva correre: non doveva attirare l’attenzione, in nessun caso.

Lasciò il marciapiede e urtò contro il tronco di un grosso albero, e le sue mani si tesero per afferrarlo e per tenerlo stretto, come se il semplice contatto con qualcosa di terrestre potesse dargli un pò di forza.

Rimase lì, contro l’albero, aggrappandovisi come meglio poteva… E lentamente il terrore incominciò a defluire nei recessi più interni del suo cranio, strisciò di nuovo nella sua tana, nascondendosi di nuovo, pietosamente.

Va tutto bene , disse alla creatura. Resta dove sei. Non preoccuparti. Lascia fare a me. Ci penserò io a sistemare tutto.

L’essere aveva tentato di andarsene. Aveva fatto di tutto per liberarsi e, poiché non c’era riuscito, adesso si era ritirato nell’unico angoletto sicuro del recinto in cui si era trovato.

Basta, pensò Blaine. Non posso sopportare un’altra cosa come questa. Se fosse accaduto di nuovo, lo sapeva, lui non avrebbe potuto resistere. Non avrebbe potuto impedire a se stesso di fuggire via da quel terrore, balbettando e urlando. E per lui sarebbe stata la fine.

Читать дальше
Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Pescatore di stelle»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Pescatore di stelle» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё не прочитанные произведения.


George Martin: La luce morente
La luce morente
George Martin
Arthur Clarke: 3001 Odissea finale
3001 Odissea finale
Arthur Clarke
Stanislaw Lem: Solaris
Solaris
Stanislaw Lem
Hal Clement: Luce di stelle
Luce di stelle
Hal Clement
Отзывы о книге «Pescatore di stelle»

Обсуждение, отзывы о книге «Pescatore di stelle» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.