• Пожаловаться

Sheri Tepper: Pianeta di caccia

Здесь есть возможность читать онлайн «Sheri Tepper: Pianeta di caccia» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию). В некоторых случаях присутствует краткое содержание. Город: Milano, год выпуска: 1991, ISBN: 88-429-0220-9, издательство: Nord, категория: Фантастика и фэнтези / на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале. Библиотека «Либ Кат» — LibCat.ru создана для любителей полистать хорошую книжку и предлагает широкий выбор жанров:

любовные романы фантастика и фэнтези приключения детективы и триллеры эротика документальные научные юмористические анекдоты о бизнесе проза детские сказки о религиии новинки православные старинные про компьютеры программирование на английском домоводство поэзия

Выбрав категорию по душе Вы сможете найти действительно стоящие книги и насладиться погружением в мир воображения, прочувствовать переживания героев или узнать для себя что-то новое, совершить внутреннее открытие. Подробная информация для ознакомления по текущему запросу представлена ниже:

Sheri Tepper Pianeta di caccia

Pianeta di caccia: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Pianeta di caccia»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Marjorie Westriding Yrarier è stata inviata sul pianeta Grass per rispondere a un misterioso interrogativo: un contagio si sta spargendo fra le stelle, un’epidemia mortale che minaccia di distruggere la razza umana. Nessun pianeta ne è rimasto immune, tranne Grass. Perché? Poco si conosce di Grass, se non che si tratta di un luogo idilliaco, dove la natura è assolutamente intatta e l’ambiente conserva un perfetto equilibrio. Interamente coperto dalle più strane varietà di vegetazione che si possano immaginare, il pianeta è un’autentica anomalia cosmica. Un gruppo di famiglie giunte secoli prima per colonizzarlo hanno edificato rapidamente una nuova società, ignorando la presenza aliena e creando un’aristocrazia che ruota attorno all’evento della Caccia. Con il passare delle generazioni, la vita su Grass e i vari usi e costumi sono sempre più sprofondati nel mistero e la Caccia, evento già ben noto sulla Terra, si è ora trasformato in uno strano rito, tremendo e inquietante. Già, perché qual è la vera natura e la vera funzione delle creature che partecipano alla Caccia, che cosa si nasconde dietro questo ciclico rituale e soprattutto... qual è la preda? Come ben presto intuisce Lady Westriding, su questo strano pianeta lontano milioni di chilometri vi sono più misteri di quanti se ne possano immaginare. Un romanzo originalissimo, magistrale nel ritratto di un’ecologia aliena e nello studio dei Nominato per i premi Hugo e Locus per in 1990.

Sheri Tepper: другие книги автора


Кто написал Pianeta di caccia? Узнайте фамилию, как зовут автора книги и список всех его произведений по сериям.

Pianeta di caccia — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Pianeta di caccia», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Sentendosi come percossa dalle vampe degli occhi dei veltri, Dimity si guardò le mani, così strette l’una all’altra da sbiancare le nocche, e cercò di non pensare a nulla.

Mentre l’ultima coppia di veltri si riformava e i cacciatori si incamminavano a seguire la muta, Sylvan lasciò il proprio posto e corse a sussurrare all’orecchio della sorella: — Puoi restare qui, Dim. Nessuno guarderà indietro: soltanto più tardi si accorgeranno della tua assenza. Resta qui.

Dimity scosse la testa. Era pallidissima, cogli occhi grandi e scuri, colmi di una paura che ammetteva con se stessa per la prima volta; tuttavia era incapace di rimanere.

Scrollando a sua volta la testa, Sylvan corse a riprendere il proprio posto.

Lentamente, con riluttanza, Dimity lo seguì, mentre i cacciatori varcavano il Cancello di Caccia, seguendo la muta. Da oltre le mura proveniva lo zoccolio sull’erba delle cavalcature in attesa.

Dal balcone della camera da letto, Rowena, la obermum bon Damfels, osservò con preoccupazione la figlia minore: il suo collo, cinto dal nastro bianco, sembrava esile, indifeso. È come un bocciolo , pensò, rammentando le figure dei libri di favole che aveva letto da bambina. Poi recitò sottovoce, fra sé e sé: — Bucaneve, tulipani, campanule, peonie. — Un tempo aveva posseduto un libro sulle fate affascinanti e terribili che abitavano i fiori. Chissà dov’è finito, adesso , si chiese. Probabilmente è scomparso, è una di quelle cose «straniere» contro cui Stavenger inveisce perennemente. Come se poche storie di fate potesse nuocere in qualche modo!

Dimity sembra così minuta — osservò Salla, la cameriera. — Troppo minuta, troppo giovane per seguire i cacciatori. — Aveva accudito tutti i figli della famiglia, da bambini, e Dimity, essendo la minore, era rimasta bimba più a lungo degli altri.

— Ha la stessa età che aveva Amethyste quando partecipò alla caccia per la prima volta. Emmy era ancora più giovane. — Quantunque si sforzasse, Rowena non riuscì a cancellare una sfumatura difensiva dal proprio tono. — Tutto sommato non è poi tanto giovane.

— Ma i suoi occhi, padrona! — mormorò Salla. — Sembra una bimba. Non capisce nulla della Caccia: proprio nulla.

— Invece capisce, eccome — fu costretta ad asserire Rowena. Doveva crederlo. Tutto l’addestramento aveva proprio questo scopo: garantire che i giovani cavalieri comprendessero. Era tutto facile, purché si fosse ricevuto un adeguato addestramento. — Ma sì, che capisce — ripeté Rowena, ostinata, ponendosi dinanzi allo specchio per rassettarsi la folta chioma nera. Però scorse una fiamma accusatrice nei propri occhi grigi e serrò le labbra in una torva smorfia.

— No, che non capisce — insistette Salla, altrettanto ostinata, allontanandosi di scatto per evitare lo schiaffo che altrimenti Rowena avrebbe potuto tirarle senza neppure spostarsi. — È come voi, padrona: non è adatta alla caccia.

Rowena si stancò di guardare se stessa: — Suo padre dice che deve parteciparvi!

Poiché sarebbe stato del tutto inutile, Salla non la contraddisse a tale proposito: — Però non è adatta alla Caccia: non più di quanto lo siate voi. E il padrone non vi obbliga.

Certo , pensò Rowena, rammentando tutto quello che aveva sofferto in passato. Però mi obbligava. Mi ha costretta a fare tante cose che non desideravo. Mi ha concesso di non partecipare più alla Caccia, ma soltanto quando, per sua volontà, ero incinta per la settima volta, benché avessi desiderato soltanto un figlio o due. Mi ha obbligata a partecipare alla Caccia fino a quando sono diventata vecchia, con le rughe attorno agli occhi. Mi ha costretta, contro la mia volontà, ad addestrare i miei figli alla Caccia, e li ha obbligati tutti ad appassionarsi ad essa, come lui. Tutti, tranne Sylvan, che rimane sempre se stesso, qualunque cosa faccia Stavenger. È astuto, Syl: non finge, anzi, protesta e brontola continuamente, ma così riesce a celare quello in cui crede veramente. Anche Dimity, naturalmente, resta sempre se stessa, però. Povera Dim! è proprio incapace di celare qualsiasi cosa! Chissà se è stata capace di nascondere i suoi sentimenti stamane?

Ritornata al balcone, Rowena allungò il collo per guardare oltre le mura e scorse le cavalcature, che, in attesa, scuotevano le teste, sferzavano le code, sbuffavano d’impazienza. Il silenzio era eccessivo. Come sempre, la quiete era troppa quando i cacciatori montavano. Ella aveva sempre pensato che in quei momenti si dovesse conversare, ci si dovesse salutare. Insomma, che ci dovesse essere qualcosa, oltre a quel profondo silenzio.

Oltre il Cancello di Caccia, i veltri si aggiravano tutt’intorno e le cavalcature attendevano, scalpitando con impazienza, sferzando le code, inarcando i colli, in un silenzio di sogno dove nessun movimento produceva rumore. Nell’aria, riscaldata dal loro fiato vaporoso, si diffondeva il loro odore dolciastro, come di fieno. Per prima avanzò la cavalcatura di Stavenger, come si conveniva; poi, una ad una, si avvicinarono le altre: quella del capocaccia, quelle dei bracchieri, e quelle della comitiva, per prime quelle dei cacciatori più anziani ed esperti. Mentre Emeraude e Amethyste montavano, l’una dopo l’altra, Dimity rabbrividì lievemente, e in breve rimase l’unica persona appiedata; ma, proprio quando era quasi convinta di poter rientrare attraverso il cancello perché nessuna cavalcatura le era stata riservata, se ne trovò dinanzi una, a portata di mano.

Fissando la ragazza, la cavalcatura allungò una zampa maculata e si piegò un poco per consentirle di posarvi un piede. Poi, Dimity si afferrò alle redini e montò, come aveva fatto innumerevoli volte al simulatore. Non fu affatto diverso, tranne l’odore della cavalcatura, e i suoi fianchi che, nel respiro, le si dilatavano e contraevano fra le gambe più di quanto avesse mai fatto la macchina. Coi piedi, ella cercò disperatamente i butteri situati fra la terza e la quarta costola, sinché li trovò, molto più avanti di quanto pensava che fossero, e finalmente vi infilò le punte degli stivali. Non dovette fare altro che stringere le redini, puntare i piedi e serrare le gambe, mentre la grande creatura volteggiava sulle zampe posteriori e seguiva le altre cavalcature verso occidente. Aveva passato tante ore al simulatore, che i calzoni imbottiti erano ormai adeguatamente consunti e ammorbiditi. Non beveva dalla sera prima e non mangiava dal mezzogiorno precedente. Per un attimo desiderò che Sylvan cavalcasse al suo fianco, prima di accorgersi che egli la precedeva ormai di molto. Emeraude e Amethyste erano già perdute nel gruppo. Stavenger si distingueva per la sua giacca rossa, la schiena dritta come uno stelo. Era impossibile tornare indietro, ormai. Era quasi un sollievo sapere di non poter fare più nulla, se non cavalcare, almeno sino alla fine della Caccia. E finalmente si udivano rumori: uno zoccolio che sembrava colmare tutto lo spazio esistente, come un tuono risonante che salisse dal suolo.

Dal balcone, Rowena udì lo zoccolio e si premette le mani sulle orecchie finché esso non si fu spento nel silenzio. Poco a poco ripresero i deboli rumori, prodotti dagli insetti, dagli uccelli e dalle rane fra le erbe, che erano cessati all’arrivo dei veltri.

— È troppo giovane — commentò Salla, aggrondata. — Oh, padrona.

Anziché schiaffeggiare la cameriera, Rowena si volse a guardarla con occhi colmi di lacrime: — Lo so — ammise, girandosi ad osservare la fila dei cavalieri che si allontanava sul sentiero verso occidente. Partono , pensò. E torneranno. Come una litania, ripeté mentalmente: Torneranno. Torneranno. Torneranno.

— Tornerà — disse Salla. — Tornerà, con una gran voglia di fare un bel bagno caldo.

Читать дальше
Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Pianeta di caccia»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Pianeta di caccia» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё не прочитанные произведения.


Marion Bradley: La torre proibita
La torre proibita
Marion Bradley
Robert Heinlein: Il pianeta del miraggio
Il pianeta del miraggio
Robert Heinlein
Charles Sheffield: Le guide dell'infinito
Le guide dell'infinito
Charles Sheffield
Sheri Tepper: Grass
Grass
Sheri Tepper
Отзывы о книге «Pianeta di caccia»

Обсуждение, отзывы о книге «Pianeta di caccia» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.