Malgrado la folla dei nuovi ospiti, apparentemente non stava più sopraggi ungendo nessuno. E la strada, oltre il cancello, che era stata rumorosa di traffico quando lui si era addormentato, ora era quieta e deserta.
Si alzò in pedi, e guardò a oriente. La valle, attraverso la quale aveva camminato poco tempo prima, era adesso colma di scura nebbia argentea, che allungava dita sottili intorno alla collina sulla quale ora si trovava, nascondendo ogni cavità erbosa.
La nebbia aveva una superficie singolarmente piatta, che scintillava cupamente, come metallo.
Vide due luci, una verde e una rossa, muoversi attraverso la nebbia misteriosamente, vicinissime.
Si rese conto che si trattava delle luci di una barca, e che la nebbia era acqua solida, stagnante. L'assedio dell'alta marea.
Doc e Margo perlustrarono il pendio roccioso fino in vetta, e la strada per duecento metri oltre il macigno che la bloccava; e non trovarono alcun segno di vita umana, pur disturbando quattro lucertole e un falco. La valle che si apriva più avanti, tra le due ultime coste montuose, era tutta annerita. Conservava soltanto delle ceneri bagnate, di tutti gli arbusti e dei fiori che aveva contenuto, e gli scheletri carbonizzati delle querce nane. Presumibilmente, aveva mugghiato delle fiamme di un violento incendio, solo poche ore prima… e questo contribuiva a spiegare per quale motivo nessun altro fosse venuto da quella parte.
Clarence Dodd e Harry McHeath si offrirono di partecipare alla ricognizione, accelerandone il ritmo. Il secondo discese fino all'orlo del precipizio sottostante, e ritornò ad annunciare che la parete rocciosa piombava verticalmente per centocinquanta metri fino a un costone di roccia, che scendeva poi digradando in gradini ripidi, una sorta di pietraia ricca di sterpaglia.
Le rivoltelle di Cappello Nero non si trovarono… o erano cadute nel precipizio, o si erano infilate in uno dei molti crepacci e delle molte buche della parete.
Le due Sedan al di là del macigno avevano ancora la chiavetta d'accensione infilata nel cruscotto; Doc le requisì, e se le infilò in tasca. Doddsy trovò i documenti di circolazione sotto il cruscotto, e, leggendoli alla luce della torcia elettrica, perché il chiarore verdastro era insufficiente, si domandò se uno di quelli non fosse il nome dell'ignoto sadico della «Black Dahlia». Presumibilmente, Cappello Nero e i suoi accoliti erano venuti a bordo delle due guide interne, mentre la ragazza era venuta dalla direzione opposta, a bordo della sua rossa Corvette… un incontro puramente casuale al blocco stradale… e poi, probabilmente prima della pioggia, mentre le fiamme ruggivano ancora a oriente, formando uno sfondo adeguatamente infernale… be', non era salutare pensarci troppo.
Nel frattempo, Ross Hunter e gli Hixon chiusero il corpo della ragazza assassinata nell'impermeabile di Doc e nel telo più piccolo del camion. Il fagotto spoglio venne infilato in una caverna grande come una bara, dopo essere stato trasportato su per il pendio per una trentina di metri, in un luogo scoperto dal giovane McHeath. Alla coperta venne attaccato un breve resoconto, vergato con l'inchiostro a prova d'acqua di Doddsy, delle circostanze della sua morte e, con un punto interrogativo, venne aggiunto il nome della donna — e l'indirizzo — il tutto trovato sui documenti di circolazione della Corvette. Bacchetto recitò un servizio funebre breve e insolito, facendosi un segno di croce che terminava con una circonluzione dell'indice davanti alla fronte.
Poi tutti cominciarono a sentirsi un po' meglio, benché non appena l'orrore e l'eccitazione svanirono, diventò evidente che tutti erano stanchi oltre ogni sopportazione, e quello doveva essere il loro bivacco. Vennero compiuti i preparativi per dormire, quasi tutti vennero alloggiati nell'autobus scolastico; i due feriti vennero assegnati a quel riparo senza esitazioni, perché cominciava a far freddo, e prima dell'alba il freddo sarebbe diventato intenso. Hixon era preoccupato, per l'eventualità che altri massi sospesi sulla strada piombassero su di loro, nel caso di un terremoto, ma Doc gli spiegò che malgrado le scosse precedenti erano tutti rimasti al loro posto, e che dopotutto l'improvvisa forza di gravità del Vagabondo aveva probabilmente cagionato nelle prime ore, tutti o quasi i terremoti di assestamento e che ben difficilmente se ne sarebbero verificati altri.
Doc decise che due persone sarebbero rimaste di guardia per tutta la notte, avvolte in pesanti coperte, in una specie di riparo naturale, una sporgenza rocciosa coperta da una tettoia di roccia che sporgeva dal pendio a quasi due terzi di esso, e in posizione quasi verticale rispetto al macigno che ostruiva l'autostrada. Le sentinelle sarebbero state armate, con uno dei fucili e con la pistola grigia di Margo. Doddsy e McHeath avrebbero fatto il primo turno, fino a mezzanotte, Ross Hunter e Margo da mezzanotte alle due e mezzo, lui e Rama Joan dalle due e mezzo all'alba. Hixon avrebbe tenuto l'altro fucile, e avrebbe dormito al posto di guida dell'autobus. Le donne assegnate al servizio di guardia avrebbero dormito nella cabina del camion, insieme ad Ann. Wanda si lamentò della composizione mista dei turni di guardia, e Doc le diede una risposta pepata.
La stufetta di Doddsy venne riempita di carbonella. Su di essa, venne scaldata l'acqua, per preparare il caffè solubile. Questa fu la loro cena, insieme al latte e al burro e ai panini dell'autobus.
Margo pensava che non avrebbe sopportato quella roba dolciastra, ma dopo il primo morso si ritrovò affamata, e mangiò tutto quello che le capitava sotto i denti, ingollando anche tre tazze di cafè au lait. Si sentiva leggera, quasi ubriaca, nella sua mente balenavano di quando in quando immagini felici dei sadici dalla maschera rossa che venivano scagliati in aria dalla sua pistola, precipitando verso la morte, e disse quello che provava a tutti coloro che le erano vicini.
Sorprendendo Bacchetto dietro l'autobus, gli domandò di punto in bianco:
«Signor Fulby, è vero che lei è sposato sia con Ida che con Wanda?»
Bacchetto, per nulla impermalito, chinò la testa stretta e brizzolata, e rispose:
«Infatti sì, ai nostri occhi esse sono entrambe mie mogli, e io colui che dà il nome alla famiglia. Nel suo complesso, è stata una relazione dalla quale abbiamo tratto arricchimento e giovamento. Inizialmente sposai Wanda per la gloria del corpo… e Ida per l'esaltazione dello spirito. Naturalmente, ora le cose sono un po' diverse…»
L'arcigno vecchietto dell'autobus ascoltò gran parte della conversazione, e si voltò, con un grugnito:
«Invidioso, Pop?» gli domandò Margo, con una sorta di amichevole malizia.
Tigerishka finì di dar da mangiare a Miao per la terza volta, e guardò Paul. Poi, con quella che gli parve una deliberata e umanissima scrollata delle belle spalle verdi a strisce viola, spalle più agili e forti di quelle di qualsiasi tennista o ballerina della Terra, lei ritornò al Pannello del Cibo, poi ritornò verso di lui con una specie di cubo in una zampa, e due tubi sottili che seguivano il cubo. Rimase sospesa a mezz'aria sopra di lui, apparentemente indecisa sul modo in cui nutrirlo… se per via orale, o per via endovenosa, o addirittura per via rettale.
Adesso la gola di Paul era secca, dolente per la sete, degno contrappunto al generale indolenzimento dei muscoli, e aveva la testa che gli girava un poco, forse più per la stanchezza che per la fame. La cosa della quale era maggiormente consapevole, però, era un'irritazione malevola per il cambiamento di Tigerishka. Mentre Miao mangiava, Tigerishka aveva danzato… un piroettare e caprioleggiare e rimbalzare armonico, veloce e meravigliosamente ritmico, tra il soffitto e il pavimento del disco volante, prendendo la spinta dall'uno e dall'altro, a intermittenza. Simultaneamente, una strana musica aveva riempito il disco volante, e la misteriosa luce aveva cominciato a pulsare, seguendo il ritmo.
Читать дальше