John Varley - Linea calda Ophiucus

Здесь есть возможность читать онлайн «John Varley - Linea calda Ophiucus» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1978, Издательство: Sonzogno, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Linea calda Ophiucus: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Linea calda Ophiucus»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Lilo era morta, processata, condannata, suicidata. Ma era anche viva. Anzi, c’erano molte Lilo...
Negli anni della dispersione dell’umanità sugli altri pianeti del sistema solare, dopo che gli Invasori ebbero conquistato la Terra, la clonazione era un sistema di sicurezza ormai comune. Clonazione, ovvero riproduzione di un essere umano completo di personalità e memoria, una tecnica rivelata attraverso misteriose trasmissioni provenienti dallo spazio, la Linea Calda Ophiucus, appunto. Nessuno sapeva come e perché quelle trasmissioni avvenissero, ma tutti applicavano entusiasticamente la nuova tecnica. Eppure la donazione era anche un pericolo terribile. E quando venne nelle mani di Tweed, ex capo della Luna, il pericolo diventò realtà, e prese la forma di un complotto contro la Terra. Finché un nuovo messaggio giunse da Ophiucus...
John Varley, texano, autore di numerosi racconti di fantascienza, è al primo romanzo.
è stato accolto con grandissimo favore negli Stati Uniti, sollevando tra critici e fans una “scioccante ondata di eccitazione”.

Linea calda Ophiucus — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Linea calda Ophiucus», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Dopo cinque anni la situazione si era stabilizzata. Avevamo una scuola all’antica, con gli studenti più numerosi degli insegnanti. Non era male, dopo lutto.

Eravamo tutti sorpresi di quanto tempo e quanti sforzi ci volessero per mandare avanti le cose. Il nostro mondo non ci avrebbe permesso di sopravvivere se non lo avessimo accudito costantemente. Dopo l’Invasione era vero di tutte le società umane, ma di solito le operazioni necessarie avvengono dietro le quinte. Solo il tre per cento della popolazione della Luna, per esempio, lavorava direttamente per un’industria ambientale. Su Poseidone lo eravamo tutti e spesso avevamo due o tre lavori. Quasi tutti eravamo agricoltori, oltre a svolgere gli altri compiti. Lavoravamo dieci ore al giorno.

Il problema era che, pur essendo una società tecnologica, ci mancavano molte delle cose essenziali su cui una società del genere è basata. Ci servivamo di computer per calcolare le mutazioni genetiche delle piante che modificavamo perché crescessero nel nuovo ambiente, quindi le coltivavamo con vanghe e zappe. Gli apparecchi cibernetici e discrezionali automatici così comuni nella civiltà lunare — quelli che in pratica effettuano gran parte del lavoro fisico — non erano abbastanza. Non avevamo un’industria sofisticata al punto di costruire quei congegni o di sostituire le componenti dei nostri migliori computer in caso di avaria. Eravamo ridotti ai circuiti integrati, alle lampadine col filamento incandescente, ai superconduttori raffreddati a elio e alle altre tecniche più semplici e più antiche. Non eravamo proprio nell’età neolitica, ma talvolta avevamo l’impressione di esserci.

E dopo nove anni viaggiavamo a metà della velocità della luce.

22

Primo contatto.

Lilo aveva considerato tutto (o pensava di averlo fatto): dagli esseri costituiti solo di energia ai mostri dei cattivi romanzi di avventure. Aveva vagliato la possibilità che gli Ophiuciti fossero simili agli esseri umani, bipedi, con una simmetria bilaterale. Per certi scopi erano una struttura efficiente. Si era resa conto che avrebbero potuto essere completamente al di là della sua comprensione, più simili agli Invasori che agli uomini.

Aveva trovato un corridoio che avrebbe potuto essere quello in cui aveva giocato da bambina. In fondo c’era una sala riunioni con un tappeto, un lungo tavolo di legno e una dozzina di sedie.

«Direste che è circa un gi?» chiese Javelin entrando nella stanza. Lilo fu stupita nel sentire la sua voce. La stanza assorbiva ogni eco.

«Sì, press’a poco.» Lanciò uno sguardo a Javelin. Non era mai sembrata così piccola come adesso, mentre camminava su due piedi in un campo gravitazionale. Arrivava appena alla vita di Lilo.

«Come pensi che facciano?» continuò Javelin. «Questo posto ruota a causa di una gravità artificiale, non credi? Però noi siamo nel centro, e non dovremmo pesare niente.»

«Ne deriva che riescono a controllare la gravità,» commentò Vaffa.

«Sì, ma allora perché hanno bisogno della rotazione? Se possono darci un gi qui, perché non lo danno anche a bordo?»

«Forse è costoso,» rispose Cathay. «Forse è un gesto di amicizia.»

«Non tiriamo troppe conclusioni,» disse Lilo. «Dobbiamo stare in guardia.»

Lilo sapeva che cercavano tutti e quattro di farsi coraggio. Si erano fermati in fondo alla stanza ed esitavano ad avanzare prima che qualcuno li invitasse a farlo. La voce, inviata sulla frequenza della Cavante , gli aveva detto da dove entrare e di andare in fondo al corridoio. Dopo non avevano sentito altro.

A questo punto la porta all’altra estremità della stanza si aprì e cominciarono a entrare delle persone. Sembravano uomini e donne del tutto normali, vestiti secondo una moda vecchia di due secoli. Avevano un bell’aspetto, simili alla gente che Lilo avrebbe potuto incontrare in un qualsiasi corridoio lunare.

«Prego, prego, sedetevi,» disse un uomo. «Mettetevi dove volete. Non ci formalizziamo da queste parti.»

A nessuno dei quattro venne in mente qualcosa da rispondere, così si sedettero. Quando anche tutti gli Ophiuciti si furono seduti, non rimase nessuna sedia libera. L’uomo che aveva parlato era a un’estremità del tavolo e si era alzato. Appoggiò entrambe le mani sul piano del tàvolo e li guardò. Aggrottò le sopracciglia.

«Ci rendevamo conto che vi sareste trovati a disagio,» disse. «Abbiamo cercato di rendervi l’ambiente familiare, ma forse vi ci vorrà un po’ prima di abituarvi.»

Li guardò uno dopo l’altro, sorridendo.

C’era qualcosa di strano in quel sorriso. Sembrava sincero, ma Lilo ebbe l’impressione che dietro non ci fosse niente. Voleva essere un’espressione d’amicizia, come le sopracciglia aggrottate di prima avevano tentato di mostrare preoccupazione. Guardò Cathay e Javelin per vedere se fosse stata la sola ad accorgersene.

«È una situazione insolita,» continuò l’uomo. «La vostra specie ha un’esperienza limitata di questo genere di situazioni. La mia l’ha già incontrata migliaia di volte. Sappiamo molte cose del vostro tipo e della vostra razza in particolare. Siete preoccupati per questo incontro, avete molti dubbi e vi sembra tutto molto strano.»

Fece un’altra pausa e osservò la doppia fila dei suoi compagni seduti al tavolo. Stavano annuendo tutti. Alcuni di essi mormorarono frasi di approvazione. Cercavano di incrociare lo sguardo degli esseri umani, una familiarità alla quale Lilo non si sentiva pronta. Era disorientata. Stando all’apparenza, quelle persone avrebbero potuto costituire il consiglio di amministrazione di una grande società nel corso di una riunione.

«Prima di tutto dovremmo presentarci. Io sono il portavoce della squadra di contatto e mi chiamo William.» A turno, si alzarono tutti e dissero il loro nome. Lilo non restò molto convinta. Erano tutti nomi arcaici, nomi comuni sulla Vecchia Terra. Allorché ebbero terminato, Javelin si alzò e si presentò e gli altri fecero la stessa cosa.

Dopo che le formalità furono tutte espletate, William si sedette e tutti gli Ophiuciti si rilassarono visibilmente. Ci fu un borbottio di conversazione. Ma quando Lilo cercò di capire cosa stessero dicendo, si accorse che non stavano veramente parlando. Era un borbottio di sillabe senza senso, artificiale come le risa registrate. Uno spettacolo che veniva messo in scena per loro.

«Potrete considerarvi nostri ospiti per tutto il tempo che vorrete. Volete mangiare qualcosa? No? Bene, ma non esitate a chiederlo perché dovremo parlare a lungo. Ci siamo accorti che procedendo a botta e risposta non verremo mai a capo di nulla. E sono sicuro che non avete voglia di ascoltare un’arida conferenza. Perciò abbiamo girato questo breve film che dovrebbe rivelarvi cosa ha portato a questo contatto storico. Alicia, vuoi spegnere le luci, per favore?»

Qualcuno stava armeggiando intorno a quello che sembrava un proiettore cinematografico. Uno schermo scese dal soffitto e mentre le luci si abbassavano, il proiettore cominciò a funzionare. Sullo schermo apparvero dei titoli, accompagnati da una musica di sottofondo in crescendo:

GERARCHIE
PRODOTTO DALLA COMMISSIONE
DI PRIMO CONTATTO DELLA LINEA CALDA

Il film iniziò con un’immagine di stelle e galassie. La voce del commentatore era stata scelta in modo perfetto, pensò Lilo. Era Voce Meccanica Standard, la VMS che tutti gli esseri umani udivano ogni giorno della loro vita. I toni controllati e suadenti ebbero un buon effetto su tutti quanti. Per la prima volta riuscirono a rilassarsi un po’.

«Saluti al popolo del sistema del Sole, un tempo Razza della Terra, dai vostri vicini più prossimi fra tutte le genti della galassia. Da molte centinaia d’anni le nostre due razze sono in contatto attraverso il sistema di comunicazitìne che voi chiamate Linea Calda Ophiucus. È ormai prossimo il momento in cui andranno prese grandi decisioni, e vi saranno dette cose che finora avete solo immaginato.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Linea calda Ophiucus»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Linea calda Ophiucus» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


libcat.ru: книга без обложки
John Varley
John Varley - Opzioni
John Varley
John Varley - Lo spacciatore
John Varley
libcat.ru: книга без обложки
John Varley
John Varley - Czarodziejka
John Varley
John Varley - Tytan
John Varley
John Varley - Titano
John Varley
libcat.ru: книга без обложки
John Varley
libcat.ru: книга без обложки
John Varley
libcat.ru: книга без обложки
John Varley
Отзывы о книге «Linea calda Ophiucus»

Обсуждение, отзывы о книге «Linea calda Ophiucus» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x