Ben Bova - Orion e la morte del tempo

Здесь есть возможность читать онлайн «Ben Bova - Orion e la morte del tempo» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1993, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Orion e la morte del tempo: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Orion e la morte del tempo»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Orion non è un uomo come tutti gli altri: tanto per cominciare, è immortale. Scelto dai Creatori per essere il loro campione nei frangenti più pericolosi e contro nemici insidiosissimi, è costretto ad andare alla deriva nel tempo per battersi contro i pericoli che si annidano in epoche e secoli nascosti. Insieme ad Anya, una ragazza che condivide la sua sorte, è costretto questa volta a lottare non solo contro le forze ostili ai Creatori, gli enigmatici esseri che reggono le fila del suo destino, ma contro i Creatori stessi per riconquistare la libertà. E la partita si decide in un’era lontanissima, dove la morte del tempo non è più metafora ma realtà.

Orion e la morte del tempo — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Orion e la morte del tempo», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Ma pur sempre un cataclisma.

La prima esplosione spazzò via gli strati esterni della stella. Sheol brillò con tale intensità da essere visibile a migliaia di anni-luce di distanza. L’involucro gassoso esterno del corpo celeste venne scaraventato nello spazio, soffocando in un abbraccio mortale il suo unico pianeta.

Su quel mondo arido e polveroso, il cielo si fece così luminoso da bruciare tutto ciò che di combustibile esisteva sulla sua superficie. Piante, cespugli, erba, animali, tutto prese fuoco. Ma le fiamme si spensero velocemente mentre l’atmosfera di Shaydan veniva scaraventata nello spazio dall’intenso calore. Quel poco d’acqua presente sulla superficie del pianeta evaporò nel giro di un istante.

Il calore vivo raggiunse i corridoi sotterranei in cui gli shaydiani avevano scavato le loro città. Milioni di rettili morirono fra indicibili tormenti, i loro polmoni bruciati e avvizziti. Nel giro di pochi secondi tutta l’aria venne risucchiata via, e quei pochi che erano riusciti a sfuggire al calore morirono soffocati, i polmoni accartocciati su se stessi, gli occhi esplosi fuori dalle orbite. I patriarchi perirono in sibilante agonia, e così i giovani rettili clonati a loro immagine.

Le rocce sulla superficie di Shaydan cominciarono a liquefare. Le montagne si sciolsero in lava fusa per poi raffreddarsi in vasti mari di vetro. Il pianeta stesso gemette sotto la tremenda energia prodotta dall’esplosione di Sheol. La vita venne spazzata via dalla sua superficie polverosa. Le città sotterranee di Shaydan rimasero disseminate di cadaveri carbonizzati, perfettamente conservati per le epoche a venire dal vuoto che aveva ucciso persino i più minuscoli microbi sul pianeta.

Ed era stata soltanto la prima esplosione.

Migliaia di anni passarono in un batter d’occhio. Milioni di anni nel giro di un battito cardiaco. Non che possedessi occhi o cuore, ma gli eoni sembrarono passare come in un film di animazione mentre osservavo la scena dal mio punto privilegiato nello spaziotempo.

Sheol esplose di nuovo. E di nuovo. I Creatori non volevano lasciare traccia alcuna di quell’astro. Fulmini d’energia sciamarono dalle profondità dello spazio interstellare per concentrarsi nel cuore di Sheol e straziarlo come un avvoltoio depreda le viscere della sua vittima.

Ogni esplosione sprigionò una pulsione di energia gravitazionale tale da schiacciare il pianeta Shaydan come un maglio frantuma una pietra. Vidi enormi fessure aprirsi da un polo all’altro di quel mondo morto e privo d’atmosfera.

Infine Shaydan si spaccò. A un’ulteriore esplosione della stella, il pianeta andò in frantumi nel silenzio assoluto dello spazio profondo… nello stesso silenzio in cui avevano vissuto i suoi abitanti, mi scoprii a pensare.

Improvvisamente il sistema solare si riempì di frammenti sibilanti come proiettili. Alcuni di essi erano grandi come pianeti, altri soltanto come una montagna. Guardai affascinato e in preda all’orrore quei frammenti scontrarsi l’un l’altro, esplodere, andare in pezzi, rimbalzare e urtarsi di nuovo. E si scontrarono anche con gli altri pianeti, il rosso Marte, l’azzurra Terra e la sua pallida luna butterata.

Una massa di roccia rettangolare s’infranse sulla sottile crosta di Marte, e quell’impatto titanico fece liquefare il mantello sottostante, sollevando oceani di lava bollente che fluirono attraverso l’intero pianeta, sollecitando enormi vulcani che vomitarono polvere, fuoco e rocce su buona metà della sua superficie. Fiumi di lava fusa scavarono profondi canali lunghi migliaia di chilometri.

Rivolsi la mia attenzione verso la Terra.

Le esplosioni di Sheol di per se stesse non avevano provocato molti danni. A ogni pulsione della stella morente i cieli notturni della Terra s’illuminavano d’aurora dal polo all’equatore, mentre particelle subatomiche provenienti dall’esplosione di plasma di Sheol colpivano il campo magnetico del pianeta surriscaldandone la ionosfera. Le pulsioni gravitazionali che avevano distrutto Shaydan non causarono effetti visibili sulla Terra; i circa seicento milioni di chilometri di distanza fra i due pianeti avevano indebolito le onde gravitazionali fino a ridurle a proporzioni irrilevanti.

Ma i frammenti di Shaydan, i resti di quel mondo distrutto, minacciarono di spazzare via la vita sulla faccia della Terra.

Per un milione di anni le piogge infuocate continuarono a scagliare migliaia di frammenti di pietra e metallo sulla Terra. Per lo più si trattava di piccoli massi che si disintegravano al loro ingresso nell’atmosfera, o di meteore che raggiungevano la superficie del pianeta mutate in granelli di polvere quasi invisibili. Ma di tanto in tanto, frammenti più grossi del pianeta esploso venivano imprigionati dalla gravità terrestre, scendendo verso la superficie della Terra come masse infuocate che illuminavano interi continenti al loro passaggio.

Pezzi di roccia e metallo di tanto in tanto penetrarono nell’atmosfera torturata del pianeta, urlando come tutti i demoni dell’inferno, percuotendone la superficie con terribili esplosioni. Come miliardi di bombe all’idrogeno che esplodano contemporaneamente, ognuna di queste gigantesche meteore colpì il pianeta con tale violenza da farlo tremare sul proprio asse.

Si sollevarono così nuvole di polvere estese come interi continenti, che si ersero oltre la stratosfera per portare le tenebre su mezzo mondo, schermando per settimane la luce del sole.

Laddove colpirono i mari, le meteoriti affondarono nella crosta di roccia delle profondità oceaniche, raggiungendo il mantello liquido al di sotto di essa. Tali impatti generarono alti geyser di vapore, producendo nubi in grado di schermare la luce del sole ancor più delle nuvole di fumo provocate dagli impatti con la terra.

La temperatura precipitò in tutto il mondo. In prossimità dei poli l’acqua salata solidificò in ghiaccio. I livelli marini scesero in tutto il pianeta, ed estesi mari interni si prosciugarono nel giro di un istante. Le creature che avevano vissuto di quelle acque perirono; le delicate alghe così come gli enormi becchi-d’anatra, privati del loro habitat naturale.

I frammenti generati dall’esplosione di Shaydan continuarono a cadere sulla Terra, penetrando nella crosta terrestre e generando catastrofici terremoti. Il terreno si aprì in enormi fessure lunghe mezzo pianeta. Esplosero nuove catene vulcaniche; interi continenti si divisero. Assistetti alla nascita dell’Oceano Atlantico e lo vidi estendersi sempre più, dividendo l’Africa e l’Eurasia dalle Americhe.

Catene montuose si ersero da terre che erano state pianeggianti; blocchi di roccia grandi come continenti interi si spostarono sul proprio asse, e il loro clima mutò radicalmente. Laddove erano state le paludi si ersero altipiani, e altre specie di piante e animali vennero spazzate via per sempre, cancellate dall’incessante mutazione del pianeta.

Il clima si fece ancora più rigido, mentre nuove catene montuose bloccavano le antiche correnti d’aria e nuova terra emergeva dal prosciugamento dei mari interni e delle paludi. Le correnti oceaniche mutarono corso, mentre nuove placche tettoniche si formavano dalle crepe che circondavano mezzo pianeta e le vecchie zolle si rinsaldavano nell’abbraccio rovente del manto planetario, generando immensi terremoti che devastarono ancora altri habitat.

Avrei voluto avere occhi per piangere. Le specie morivano a migliaia, spietatamente cancellate dalla faccia della Terra per causa mia, per ciò che avevo fatto. Distruggendo Sheol, facendo esplodere Shaydan, avevo condannato a morte piante e animali, predatori e prede, creature grandi e piccole.

Intere famiglie di plancton microscopico vennero sterminate da un polo all’altro, intere specie di piante finirono con l’estinguersi. Le graziose ammoniti chiuse nelle loro conchiglie, che avevano assistito alla distruzione portata da Set sulla Terra più di cento milioni d’anni prima, scomparvero per sempre dal ciclo della vita.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Orion e la morte del tempo»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Orion e la morte del tempo» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Orion e la morte del tempo»

Обсуждение, отзывы о книге «Orion e la morte del tempo» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x