Harry Harrison - Mondo maledetto

Здесь есть возможность читать онлайн «Harry Harrison - Mondo maledetto» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Год выпуска: 1963, Издательство: Rivista GALASSIA n. 115 (1963), Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Mondo maledetto: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Mondo maledetto»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Sul pianeta Pyrrus è in corso una guerra tra gli uomini che lo stanno colonizzando e gli originari abitanti: sembra quasi che tutta la flora e la fauna di Pyrrus sia in lotta contro i coloni. È in questa fase che si inseriscono le avventure di Jason DinAlt, giocatore professionista con poteri paranormali, che con la sua intelligenza e il suo coraggio riuscirà a far cessare la guerra.

Mondo maledetto — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Mondo maledetto», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Scusate — mormorò Jason. — Avrei dovuto pensarlo subito. — Fece un passo avanti, e premette lo strumento su una delle chiazze rosse del petto di Rhes. Una lampadina si accese, e la sottile lama analizzatrice sondò il punto ammalato. Quando si fu ritirata, la macchina emise un ronzio leggero, e quindi scattò tre volte, mentre tre diversi aghi ipodermici affondavano nella pelle. Poi la luce si spense.

— È tutto qui? — domandò Rhes, mentre Jason riponeva alla cintura l’apparecchio.

Il terrestre annuì, e notò contemporaneamente le lacrime che inumidivano gli occhi e il volto dell’altro. Rhes si asciugò con un gesto irritato.

— Quando ci si ammala — esclamò — il corpo ci tradisce. Non ricordo di aver pianto, da quand’ero ragazzo. Ma dovete capire… Non piangevo per me. Migliaia dei miei uomini sono morti, perché non avevano quell’apparecchietto.

— Ma avrete bene dei medici, delle cure?

— Già, erbe e stregoni — rispose Rhes. — Quei pochi che si impegnano sono danneggiati dal fatto che, di solito, le terapie semipsicologiche basate sulla fiducia funzionano meglio.

Parlare l’aveva stancato. Rhes si interruppe e chiuse gli occhi. Sul petto, le chiazze rosse sbiadivano già, mentre le iniezioni facevano effetto. Jason si guardò attorno.

Il pavimento, e le pareti, erano fatti di assi avvicinate, senza vernice né abbellimenti. Ma guardando con più attenzione, si accorse che i grubbers vi avevano strofinato della cera, per far risaltare la venatura. Erano davvero selvaggi, dunque, se avevano cercato di ottenere il possibile da materiali grezzi? L’effetto finale era superiore alla verniciatura che copriva le stanze imbullonate dei coloni.

Rhes aveva ammesso che i grubbers preferivano gli stregoni ai medici.

Come coincideva, con ciò, la presenza dell’apparecchio radio? O il soffitto, luminoso, che rischiarava la stanza?

Rhes riaperse gli occhi, e guardò Jason come se lo vedesse per la prima volta. — Chi siete? Cosa fate qui?

Quelle parole nascondevano una minaccia, e Jason la sentì. I coloni odiavano i grubbers, e senza dubbio quel sentimento era reciproco. Naxa era entrato senza rumore, e rimaneva immobile, sfiorando con la mano l’impugnatura dell’ascia. Jason comprese che non poteva rispondere dicendo la verità. Se i grubbers avessero sospettato che si trovava fra loro per spiarli a vantaggio dei coloni, sarebbe stata la fine.

— Sono Jason dinAlt, un ecologo… sono venuto qui per motivi scientifici.

— Cos’è un «ecologo»? — interruppe Rhes.

— In poche parole, l’ecologia è quel ramo della scienza biologica che studia i rapporti fra gli organismi e il loro ambiente. Come il clima e altri fattori influiscono sulle forme vitali, e come queste, a loro volta, si influenzano a vicenda. — Jason non ne sapeva molto di più, e si affrettò a proseguire. — Ho sentito parlare di Pyrrus, e sono venuto qui per documentarmi sul posto. Ho lavorato il più possibile, in città, ma non bastava. I coloni sono convinti che io sia pazzo; ma finalmente hanno permesso che venissi qui.

— Che disposizioni sono state prese per il vostro ritorno? — domandò Naxa.

— Nessuna — spiegò Jason. — Sembravano sicuri che sarei stato ucciso subito, e non speravano affatto che tornassi.

La risposta parve convincere Rhes. — Certo che la pensano così, quegli idioti. Non sanno uscire un metro fuori della città senza un carro armato grande come una stalla. Cosa vi dicevano di noi?

Jason rifletté un attimo, prima di rispondere. — Be’, voglio essere sincero.

Dicevano che eravate selvaggi ignoranti. E che… avevate strane abitudini.

Che vi davano semi e qualche oggetto in cambio di viveri…

I due grubbers, a quelle parole, scoppiarono a ridere.

— Oh, ci credo — esclamò Rhes. — Sono le idiozie adatte a loro. Quella gente non sa niente del pianeta su cui vive. Vi credo, non siete di Pyrrus.

Un colono non avrebbe mosso un dito, per salvarmi. Siate dunque il benvenuto. Vi aiuteremo in tutti i modi. — Chiuse gli occhi. — Adesso mi sento stanco. Resterete qui, Jason. Posso offrirvi una coperta, per stanotte.

La fatica colpì improvvisamente Jason, come una mazzata. Come in una nebbia, rifiutò da mangiare, e si avvolse in una coperta sdraiandosi sul pavimento. Si addormentò di schianto.

16

Ogni centimetro quadrato del corpo gli doleva, dove le 2G del pianeta avevano premuto la carne contro le tavole dure del pavimento. Sedendosi con uno sforzo, dovette trattenere un gemito.

— Salve, Jason — salutò Rhes dal letto. — La vostra macchinetta è miracolosa.

Sembrava davvero guarito. Le chiazze rosse erano scomparse dalla pelle, e anche gli occhi avevano uno sguardo diverso. — C’è della roba da mangiare, in quell’armadietto — proseguì. — Dev’esserci anche dell’acqua, o del visk da bere.

Il visk si dimostrò una specie di beveraggio distillato, di potenza straordinaria, che liberò in un attimo il cervello di Jason dalla nebbia che lo avvolgeva. E il cibo era un pezzo di carne dolcemente affumicata, la migliore che avesse assaggiato su Pyrrus. La colazione gli restituì la fiducia nella vita e nell’avvenire.

Ora che non doveva più preoccuparsi di sopravvivere, e che la stanchezza era scomparsa, i suoi pensieri tornarono subito al problema che li dominava. Chi erano in realtà i grubbers, e come avevano potuto rimanere in vita, immersi in quella natura selvaggia? Appesa dietro la porta, vide una balestra e un fascio di frecce di metallo. Dimostravano che quegli uomini erano tutt’altro che selvaggi. Ecco: innanzitutto, gli occorrevano altre informazioni.

— Rhes, vi siete messo a ridere, quando vi ho detto quello che i coloni pensavano di voi. Cosa vi danno, in cambio dei viveri?

— Tutto, entro certi limiti — rispose Rhes. — Piccoli manufatti, come componenti elettronici per le nostre radio. Leghe inossidabili che noi non possiamo produrre, convertitori atomici che producono energia da elementi radioattivi… Ci danno tutto quello che non figura sull’elenco proibito.

Hanno molto bisogno di cibo.

— E cosa c’è sull’elenco proibito?

— Armi, naturalmente, o quanto potrebbe essere trasformato in armi potenti. Sanno che produciamo polvere da sparo; e non ci darebbero per esempio grosse quantità di tubi a pressione, che potremmo trasformare in canne. Le scaviamo noi a mano anche se la balestra è più silenziosa e comoda, nella giungla. Poi, non vogliono che impariamo molte cose… per questo ci forniscono soltanto manuali tecnici di manutenzione, e niente opere teoriche. Infine, è bandita la medicina; e questo non riesco a capirlo.

Li odio, per tutti i morti che si sarebbero potuti evitare.

— Io capisco, invece — esclamò Jason. — Si tratta semplicemente di sopravvivenza. La loro popolazione diminuisce, e sarà scomparsa, entro qualche anno. Voi invece almeno dovete rimanere in equilibrio se pure non aumentate, anche senza i mezzi meccanici protettivi di cui dispongono i coloni. In città, vi detestano, e sono contemporaneamente gelosi di voi. Se vi dessero le medicine, vincereste la battaglia che loro hanno perduto.

Immagino che vi tollerino come un male necessario, perché li rifornite di viveri; altrimenti sareste già tutti morti.

— Sembra chiaro — ammise Rhes. — È la logica contorta che ci si può aspettare da gente come quella! Ci sfruttano, dandoci in cambio il minimo possibile; ma intanto ci tagliano fuori dai viaggi interplanetari e dall’umanità! Ci credete davvero selvaggi, Jason? Sembriamo quasi animali perché dobbiamo combattere per vivere su un livello animalesco.

Ma sappiamo che esistono altri pianeti. In quell’armadietto ci sono più di trenta libri; tutti quelli che abbiamo. Romanzi, quasi tutti, con qualche accenno di storia e di scienza. Bastano appena per tener vivo il ricordo di come ci siamo stabiliti qui, e quello del mondo esterno. Vediamo le astronavi arrivare, e sappiamo che esistono altri mondi che possiamo soltanto sognare, ma che non vedremo mai! Vi meraviglia, che odiamo i coloni?

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Mondo maledetto»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Mondo maledetto» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Mondo maledetto»

Обсуждение, отзывы о книге «Mondo maledetto» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x