Negli anni successivi, Charles avrebbe capito lo spirito su cui si fondava il Club delle Amiche del Libro: il bisogno disperato di conoscere il finale della storia. Non sarebbe riuscito mai a scoprire come avesse fatto a salvarsi, ma avrebbe continuato a chiederselo fino alla fine della sua lunga vita. Nell'ultima pagina del suo diario avrebbe scritto un'unica frase.
Kathy, sai volare?
Il detective Mallory rabbrividì ma il dottore non ci fece caso. Si piantò le unghie nel palmo della mano per provare dolore, per rimanere lucida, per affrontare Sparrow.
La pioggia batteva sulla finestra della stanza d'ospedale. Le luci erano basse e padre Rose armeggiava accanto al letto con la corona del rosario. L'estrema unzione, una perdita di tempo prezioso.
Il giovane medico le lesse nel pensiero: «Non credo che sappia cosa sta succedendo».
Mallory fissava Sparrow nel letto, gli occhi privi di espressione, la bava alla bocca. Sparrow le sembrava più piccola ora, come quando si torna nella casa in cui si è vissuti da bambini. «Come faccio a sapere se è sveglia?»
Il dottore alzò le spalle. «Cambia qualcosa? Sveglia non significa necessariamente lucida. Le rimangono poche ore. I suoi organi stanno cedendo.»
E il medico non voleva essere lì quando sarebbe successo. Perché indugiare su un fallimento? Lasciò la stanza, sembrava fuggire dalla morte. Mallory ascoltò i suoi passi nel corridoio.
Soltanto un prete poteva essere attratto da Sparrow adesso. «Ti penti dei tuoi peccati?»
«Padre, ci vorranno secoli, è una prostituta.» Mallory aprì la porta invitando l'uomo a uscire. Il prete la guardò stupito, come se non avesse capito. «Si sbrighi,» disse «non posso stare qui tutta la notte, e neanche Sparrow.»
Padre Rose si chinò sul letto: «Puoi mostrarmi un segno di contrizione, figliola?».
«Sì,» disse Mallory «glielo leggo nello sguardo.»
«Lei è una donna senza cuore.»
«Lo so» disse Mallory.
«Sta morendo, perché non la lascia in pace?» Poi bisbigliò parole che Mallory non riuscì a sentire e concluse con il segno della croce.
«Fatto, adesso vada.» Mallory attraversò la stanza e si avvicinò al prete. «Padre, se ne vada». Mostrò il tesserino per ricordargli che rappresentava la legge. «Ho un incarico ufficiale. Non ha scelta.»
Le sarebbe piaciuto che il prete avesse opposto resistenza, ma non lo fece. Guardò Sparrow. Per lui, quella prostituta era già morta. Non sarebbe stato possibile danneggiarla in altro modo. E la sua presenza non avrebbe recato alcun conforto.
Lasciò la stanza in silenzio e Mallory bloccò la porta con una sedia. Fine delle visite.
Si avvicinò alla vecchia nemica, la donna che l'aveva tradita e, soprattutto, abbandonata. Adesso era la prostituta a essere completamente indifesa, incapace persino di sollevare un braccio. La sua pelle aveva lo stesso colore delle lenzuola.
«Sparrow, sono io.»
Non ci fu risposta, solo il respiro e un movimento di quegli occhi che non vedevano niente. Poteva sentirla? Capiva le sue parole? Non c'era modo di saperlo. L'unica certezza in quella stanza era la morte, e stava arrivando.
Mallory si chinò sulla donna e sfiorò con le labbra una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Sono Kathy» sussurrò.
Mi sono persa.
Mallory si mise a sedere accanto al letto, aprì il vecchio libro, l'ultimo western. «Ti leggerò una storia» disse, e allungò la mano per accarezzare Sparrow.
***