• Пожаловаться

Kate Wilhelm: La casa che uccide

Здесь есть возможность читать онлайн «Kate Wilhelm: La casa che uccide» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию). В некоторых случаях присутствует краткое содержание. Город: Milano, год выпуска: 2004, категория: Триллер / на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале. Библиотека «Либ Кат» — LibCat.ru создана для любителей полистать хорошую книжку и предлагает широкий выбор жанров:

любовные романы фантастика и фэнтези приключения детективы и триллеры эротика документальные научные юмористические анекдоты о бизнесе проза детские сказки о религиии новинки православные старинные про компьютеры программирование на английском домоводство поэзия

Выбрав категорию по душе Вы сможете найти действительно стоящие книги и насладиться погружением в мир воображения, прочувствовать переживания героев или узнать для себя что-то новое, совершить внутреннее открытие. Подробная информация для ознакомления по текущему запросу представлена ниже:

Kate Wilhelm La casa che uccide
  • Название:
    La casa che uccide
  • Автор:
  • Издательство:
    Mondadori
  • Жанр:
  • Год:
    2004
  • Город:
    Milano
  • Язык:
    Итальянский
  • Рейтинг книги:
    3 / 5
  • Избранное:
    Добавить книгу в избранное
  • Ваша оценка:
    • 60
    • 1
    • 2
    • 3
    • 4
    • 5

La casa che uccide: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La casa che uccide»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Kate Wilhelm: другие книги автора


Кто написал La casa che uccide? Узнайте фамилию, как зовут автора книги и список всех его произведений по сериям.

La casa che uccide — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La casa che uccide», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«Capisco solo che Gary si sta comportando con una certa furbizia» replicò seccamente Beth. «È questo che dà tanto fastidio a Bruce? Che Gary stia sperperando i profitti della società investendoli in giocattolini?»

«Ha speso milioni e milioni di dollari» obiettò Maddie. «Non credo che qualcuno sappia nemmeno esattamente quanto. Penso sia questo che dà fastidio a Bruce, che non ci sia una vera contabilità. Un cancello parlante! Delle porte parlanti! Una cascata all’interno della casa!» La voce di Maddie divenne quasi un gemito.

Qualcuno sapeva dove andavano a finire i soldi, pensò Beth ignorando nuovamente la suocera. Milton Sweetwater era il legale della società, doveva pur saperlo. O Jake Kluge, un vero mago degli affari. Santo cielo, e poi c’era anche Harry Westerman, il commercialista. Qualcuno di loro ne era informato, o forse tutti. Se Bruce non sapeva nulla era perché Gary non voleva dirgli nulla. La strada cominciò a scendere, sempre stretta e tortuosa, ma ora la vegetazione sembrava seguire un progetto d’insieme, non era disordinata e infestante come al di là della recinzione. Si trattava di un intervento sul paesaggio su grande scala, rifletté Beth, e questa mentalità era tipica di Gary, suo marito. Masse di rododendri in fiore formavano immense macchie di colore rosso, rosa, giallo oro, contornate da un merletto di felci di un verde così scuro da sembrare nero nella crescente oscurità. Dietro l’ennesima curva, una sessantina di metri più in basso rispetto alla strada, apparve finalmente l’oceano che circondava su tre lati quel lembo di terra proteso verso il mare come la prua di una nave. Proseguì ancora per quasi mezzo chilometro prima di avvistare Smart House. Quando la vide Beth restò a bocca aperta e fermò l’auto per osservare meglio la costruzione.

Sebbene l’edificio fosse alto, sembrava avere solo due piani, una cupola splendente sul tetto, pareti di cristallo, legno di sequoia e metallo interrotte da un lungo balcone all’altezza del primo piano. Il fronte dell’edificio appariva curvo, mentre sul retro un alto muro di pietra si ergeva ritto e incombente come una scogliera. La cupola non copriva interamente il tetto e Beth si chiese se ci fosse stata una terrazza lassù, delle piante. Ripartì e la casa scomparve dietro agli alberi e ai cespugli. Oltrepassò un campo da tennis, dei giardini all’italiana dall’aspetto solenne e infine un ampio piazzale di cemento che dava accesso alla casa. A prima vista sembrava che tutte le stanze si affacciassero sull’oceano. Alle spalle della struttura si ergeva quasi verticalmente un dirupo.

Subito la costruzione le era apparsa quasi grottesca, poi le aveva ricordato uno strano albergo, forse una stazione climatica, mentre ora, vista da vicino, incombeva orrendamente su ogni cosa, come la visione di un folle divenuta realtà. Beth e Maddie scesero dall’auto, e nell’avvicinarsi all’ingresso principale videro pian piano spuntare dalla curvatura della facciata una veranda pavimentata con piastrelle rosse.

«Buongiorno» le salutò una gentile voce femminile mentre attraversavano la veranda. «Identificatevi, prego.»

Beth cercò di individuare delle telecamere ma erano ben nascoste. Maddie si fermò di fronte all’imponente porta d’ingresso minuziosamente incisa e levigata e disse con un tono mite: «Buongiorno. Sono Madelaine Elringer e lei è Beth Elringer. Siamo attese.»

«Sì. Prego, entrate. Se volete lasciare qui i bagagli manderemo qualcuno a prenderli.» La porta si aprì.

Maddie guardò Beth come a dire: "Lo vedi?".

Sulla sinistra del grande ingresso, dell’ampiezza di dieci metri per dieci, si dipartiva una scalinata curva, mentre sulla destra la parete era interamente coperta da opere d’arte di altissima qualità. Il pavimento di mattonelle rosse continuava anche all’interno. C’erano svariati piedistalli neri su cui poggiavano delle statue. Beth continuava a pensare che da un momento all’altro sarebbe spuntata fuori una guida in uniforme e avrebbe cominciato la tiritera delle spiegazioni.

«Non posso proprio mostrarti la casa» le disse Maddie con il suo nuovo tono dimesso lanciando nervosamente un’occhiata dietro di sé. «Sono tenuta solo a mostrarti la tua camera, niente di più, ma solo perché altrimenti non la troveresti mai.» La voce della donna divenne stridula, inspirò brevemente e afferrò il braccio di Beth. «In cima alle scale.»

Beth si trattenne dal fare commenti spiacevoli. Maddie si comportava come se Gary fosse diventato più temibile di Attila. Si avviarono su per le scale. «Sai cos’ha in programma per il fine settimana?» le domandò Beth.

Maddie scosse la testa. «Sembra che ancora non lo sappia nessuno. Ce lo dirà dopo cena. L’aperitivo è servito in giardino alle sei e la cena alle sette.»

Arrivati in cima alle scale Beth rimase a bocca aperta. Di fronte a lei si apriva un’altra vetrata che si affacciava su una vera e propria giungla. Si avvicinò e vide che la parte interna della casa si sviluppava intorno a un atrio gigantesco delimitato da una vetrata circolare alta quanto la casa. Al di là del vetro c’erano degli alberi, e in fondo una piscina. L’ambiente aveva l’aspetto di una grotta con vari ingressi al piano terra e la possibilità di accedere al primo piano attraverso scale che sembravano formazioni rocciose naturali. Dietro la piscina c’era un’alta e ripida parete formata da massi di qualità varia, un passaggio lungo il muro e una cascata che compariva, spariva e infine si riversava nella vasca della piscina.

«Mio Dio» riuscì infine a mormorare Beth.

«È… semplicemente grottesco» fu il commento di Maddie, e la tirò per un braccio. Ora sembrava avere fretta. «La tua camera è esattamente dalla parte opposta.»

Su un lato del corridoio si affacciavano delle porte chiuse, dall’altro c’era la vetrata, e mentre avanzavano Beth aveva una veduta in rapida successione di ciò che avveniva al piano inferiore. C’erano dei tavoli e delle sedie di vimini, un bar e una mezza dozzina di persone che si alzavano, si sedevano, bevevano e parlavano. Quello doveva essere il giardino, si disse. Era tipico di Gary disporre che non ci fossero visite guidate obbligando ciascuno a esplorare la casa senza alcun aiuto. D’accordo, pensò risolutamente, si sarebbe adeguata alla situazione senza mostrarsi più sorpresa di quanto avesse già fatto, avrebbe semplicemente accettato tutto ciò che quella dannata casa aveva da offrire, e tentato di trovare l’occasione giusta per parlare da sola con suo marito. Si fermarono di fronte a una delle porte chiuse.

«Questa è la tua camera» disse Maddie. «Posso dirti semplicemente questo: solo tu e il personale di servizio avete accesso alla stanza. Sta’ a vedere.» Poggiò una mano su un pannello contrassegnato con il numero due e con l’altra cercò di girare il pomo della porta che però non si aprì. «Prova tu. Non ti preoccupare. Sa già chi sei e quale stanza ti è stata assegnata. Sa anche dove sei, cosa stai facendo…» Si trattenne dal continuare e si fece da parte intrecciando nervosamente le mani come se fossero state animate da una volontà propria.

Beth appoggiò la mano sul pannello e girò il pomo. La porta si aprì.

«Ti lascio sola così potrai rinfrescarti un po’. Siamo tutti in giardino. Scendi quando sarai pronta.» Si allontanò frettolosamente lungo il corridoio come se fosse diretta verso la propria camera. Beth la osservò solo un istante, le gridò un grazie e rientrò in camera.

Si accorse che si stava muovendo il più silenziosamente possibile, quasi trattenendo il respiro, e capì che nessuno avrebbe desiderato fare conversazione in quella casa, non spontaneamente quantomeno. La casa li ascoltava, registrava ogni cosa? Chiuse la porta sbattendola ma non fece comunque alcun rumore, si voltò e vide che la valigia era già stata portata in camera, proprio come aveva annunciato la voce.

Читать дальше
Тёмная тема

Шрифт:

Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La casa che uccide»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La casa che uccide» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё не прочитанные произведения.


Отзывы о книге «La casa che uccide»

Обсуждение, отзывы о книге «La casa che uccide» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.