Iain Banks - Complicità
Здесь есть возможность читать онлайн «Iain Banks - Complicità» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1996, ISBN: 1996, Издательство: Longanesi, Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Complicità
- Автор:
- Издательство:Longanesi
- Жанр:
- Год:1996
- Город:Milano
- ISBN:88-304-1337-2
- Рейтинг книги:3 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 60
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Complicità: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Complicità»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Complicità — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Complicità», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
«Dimmelo tu, Andy.» Cerco di mantenere un tono di voce neutrale. «Che succede adesso? Cos’hai in serbo per me?»
Fa una smorfia e scuote la testa, osservando con espressione corrucciata il proiettile che tiene in mano. «Oh, non ho intenzione di ucciderti, Cameron.»
Non posso farci niente: mi metto a ridere. Non è proprio una risata, è più un rantolo, ma serve a tirarmi su. «Ah, sì?» dico. «Neanche Halziel e Lingary dovevi ucciderli.»
Si stringe nelle spalle. «Quella era solo una tattica, Cameron», mormora, in tono pacato. «Quei due erano condannati da tempo.» Sorride, scuotendo la testa per la mia ingenuità.
Lo osservo. È sbarbato di fresco, in forma. Sembra più giovane di prima, molto più giovane; più giovane di quando è morta Clare.
«E allora, se non hai intenzione di uccidermi, cosa mi farai, Andy?» gli chiedo. «Eh? M’inietterai l’AIDS? Mi mozzerai le dita in modo che non possa più scrivere a macchina?» Faccio una pausa. «Spero che tu abbia preso in considerazione le avanzate tecniche computerizzate di riconoscimento vocale, le quali rendono la scrittura senza tastiera una possibilità molto reale in un prossimo futuro.»
Andy ride, ma senza calore. «Non ho intenzione di farti del male, Cameron, e neanche di ucciderti, ma ho bisogno di una cosa da te.»
Fisso le caviglie legate insieme con il nastro. «Cioè?»
Abbassa lo sguardo sul proiettile che tiene fra le dita. «Voglio che tu mi ascolti», dice con calma. Sembra quasi in imbarazzo. Alza le spalle e mi fissa dritto negli occhi. «Soltanto questo, davvero.»
«Okay.» Fletto le spalle con una smorfia di dolore. «Potrei ascoltarti con le mani slegate?»
Andy sporge le labbra in avanti, poi annuisce. Da uno stivale estrae un lungo coltello: sembra un sottile coltello da caccia. La lama è molto lucida. Si accuccia di fianco a me, io mi giro e il coltello taglia senza sforzo il nastro. Strappo via il resto, e con esso anche alcuni peli. Mi formicolano le mani. Guardo l’orologio.
«Cristo, con quanta forza mi hai colpito?»
Sono le nove e mezzo del mattino del giorno dopo il funerale.
«Non tanto forte», risponde. «Ti ho tenuto a bada con l’etere per un po’, e poi hai dormito.»
Torna a sedersi dov’era, infilando nuovamente il coltello nello stivale. Allungo una mano e mi sporgo di lato, per guardare fuori dell’apertura. Socchiudo gli occhi per vedere meglio.
«Cristo! Ma quello è il Forth Bridge!» In un certo senso è un sollievo vedere il ponte e sapere che casa mia è a pochi chilometri di distanza.
«Siamo su Inchmickery», spiega. «Al largo di Cramond.» Si guarda intorno. «In entrambe le guerre, sull’isola c’è stata una postazione di artiglieria pesante. Questi sono vecchi edifici militari.» Sorride di nuovo. «Ogni tanto arriva qualche velista in cerca di avventure, ma ci sono un paio di nascondigli molto sicuri che è difficile scoprire.» Dà qualche colpetto sulla parete dietro di lui. «È una buona base, dato che non posso più stare nell’albergo. Intendiamoci, si trova sotto il corridoio di volo che porta all’aeroporto e immagino che quelli della sicurezza verranno a darci un’occhiata prima dell’Eurosummit, quindi, in un modo o nell’altro, oggi me la squaglio.»
Annuisco, cercando di riflettere su quanto ha detto. Non mi piace quel «in un modo o nell’altro». «Ricordo male, o mi hai portato qui in barca?» gli chiedo.
Si mette a ridere. «Be’, l’elicottero non ce l’ho ancora. Sì, era un gommone.»
«Hmm.»
Guarda a destra e poi a sinistra, come se volesse accertarsi che il telefono e la pistola ci sono ancora. «Allora, sei comodo?» mi chiede.
«Be’, no, ma non te ne fare un cruccio.»
Mi rivolge un sorriso fugace. «Più tardi ti darò una possibilità di scelta, Cameron», dice in tono calmo e con la massima serietà. «Ma prima voglio spiegarti perché ho fatto tutte quelle cose.»
«Ah.» Avrei voglia di dirgli: «Be’, sai, è del tutto ovvio perché le hai fatte», ma invece tengo la bocca chiusa.
«Ovviamente, è stato Lingary a darmi il via», dice Andy, e mi appare ancora più giovane, mentre si guarda le mani che giocherellano con il proiettile. «Voglio dire, avevo già incontrato individui degni soltanto di essere disprezzati, persone per le quali non nutri la minima stima e che ti fanno pensare a quanto sarebbe migliore il mondo senza di loro. Non so, forse peccavo d’ingenuità, però mi aspettavo che in guerra, specialmente in un esercito di professionisti, le cose andassero meglio, che le persone superassero se stesse, elevandosi al di sopra della loro statura morale, capisci?»
Annuisco cautamente. E penso: statura morale ?
«Invece non è così», riprende, rigirando fra le dita il proiettile di rame e di ottone. «La guerra è un amplificatore, un moltiplicatore. Le persone per bene si comportano ancora meglio, i bastardi diventano ancora più bastardi.» Agita una mano come per scacciare qualcosa d’invisibile. «Non sto parlando delle solite banalità su ciò che è male — il genocidio organizzato è un’altra cosa — parlo della guerra normale, di quella in cui bisogna obbedire alle regole. E la verità è che alcune persone superano se stesse, mentre altre cadono molto in basso. Non progrediscono, non si distinguono in combattimento, non riescono neppure a cavarsela alla meno peggio, come fanno i più, che hanno una paura fottuta eppure fanno il proprio dovere, perché sono stati addestrati bene e perché sanno che i loro compagni dipendono da loro; in questi individui affiorano tutti i difetti e le debolezze e, in alcune circostanze, se si tratta di un ufficiale — e se le sue mancanze sono di un certo tipo e se lui è arrivato a quella posizione senza mai trovarsi su un vero campo di battaglia — tali difetti possono portare alla morte di un sacco di uomini.
«Tutti noi, che ci piaccia o no, abbiamo le nostre responsabilità morali; però gli uomini che detengono il potere — militari, politici, professionisti — hanno responsabilità maggiori verso la società. Comunque, anche se le rifiutano, hanno l’obbligo di esibire un sostituto ufficialmente accettabile del loro senso di responsabilità: il senso del dovere. Ho attaccato persone che avevano abusato del loro potere; me ne sono preso… la responsabilità.»
Si stringe nelle spalle, aggrotta la fronte. «Con Oliver, il trafficante in materiali pornografici, la situazione era leggermente diversa; l’ho fatto un po’ per metterli fuori strada e un po’ perché disprezzavo quello che faceva.
«Quanto al giudice, be’, in fondo lui non era proprio colpevole come gli altri, e quindi con lui sono stato piuttosto clemente.
«Gli altri… erano tutti uomini potenti, ricchi, alcuni di loro molto ricchi. Avevano avuto tutto dalla vita, ma volevano ancora di più… Il che, immagino, è soltanto una debolezza: non si può ammazzare uno semplicemente per questo. Però trattavano la gente come fosse merda, letteralmente merda, qualcosa di sgradevole di cui sbarazzarsi. Era come se avessero dimenticato la loro umanità e non potessero più ritrovarla, e c’era un unico modo per ricordargliela, a loro e a tutti quelli come loro: farli sentire spaventati e vulnerabili, impotenti , esattamente come loro avevano fatto sentire gli altri.»
Alza il proiettile all’altezza degli occhi e lo ispeziona. «Ce n’era uno che non aveva ammazzato nessuno; sì, l’aveva fatto indirettamente, come la gran parte dei nazisti di Norimberga, però era certo, inconfutabile, al di là di ogni ragionevole dubbio.
«E poi c’era Halziel», dice, sospirando. «Be’, di lui sai tutto.»
«Cristo, Andy», mormoro. So che dovrei star zitto e lasciarlo parlare finché vuole, ma non posso farci niente. «Quell’uomo era un bastardo egoista e un pessimo medico, ma era un incompetente, non un criminale. Non è che lui odiasse Clare o desiderasse che…»
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Complicità»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Complicità» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Complicità» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.