— Perché… proprio lei? — biascicò Donovan.
— La più indegna delle ragioni: pigrizia. Da un punto di vista geografico, Bobbie Jo era la più vicina a dove mi trovavo. Eppure anche così sono stato costretto a guidare tutta la notte per arrivare qui in tempo. A proposito, nella Mercedes c’ero io, non Bobbie Jo. Ho capito immediatamente che lei era nascosto in quella Chrysler, a sorvegliare la casa.
— Dov’è Bobbie Jo?
— Non ha importanza — tagliò corto Jackson, sorridendo sia per l’eccitazione della spiegazione sia per il conclamato trionfo sull’anziano giornalista. — Tornando a noi, la sostanza chimica applicata a nove delle dieci palline delle estrazioni è un acrilico trasparente, più precisamente, una soluzione diluita di polidimetilsilossano, al quale ho apportato qualche piccolo potenziamento. Chiamiamola una versione turbo del composto originale. Essa è in grado di sviluppare una forte carica elettrostatica e di provocare un incremento di poco più di due centesimi di millimetro nel diametro della pallina, senza alterarne né il peso né l’aspetto. Forse lei non sa che la Commissione Lotterie pesa ogni pallina prima di ogni estrazione. Questo per assicurare la completa isotropia degli urti all’interno dei recipienti. Nel mio schema, anche l’imboccatura del condotto attraverso il quale deve transitare la pallina con il numero vincente è stata irrorata di polidimetilsilossano. La pallina con il numero vincente è la sola a non essere stata irrorata. E può darsi, signor Donovan, che lei sappia qual è il fenomeno che si sviluppa tra due campi elettrostatici di eguale segno…
— Repulsione…
— Bravo, signor Donovan! — Jackson lo applaudì. — Per questa ragione solamente la pallina che non era stata irrorata, vale a dire la pallina vincente da me scelta, era in grado di imboccare il condotto.
— Ma se le altre palline erano di carica uguale, avrebbero dovuto respingersi una con l’altra… — Donovan tentò di riprendere fiato. — La Commissione Lotterie se ne sarebbe resa conto…
— Ottima obiezione. Ma la Commissione Lotterie non poteva rendersene conto, signor Donovan. I dettagli sono essenziali per me. A temperatura ambiente, la mia versione speciale del polidimetilsilossano rimane inerte. La sua proprietà elettrostatica viene attivata unicamente dall’aumento di temperatura causato dal flusso d’aria calda convogliato all’interno del recipiente per fare circolare le palline. Così, fino a quando ciò non accade, le palline rimangono immobili.
Jackson si alzò, scavalcò Donovan e prese a vagare per il salone.
— Sono le menti inferiori che per raggiungere i loro scopi vanno alla ricerca di contorti scenari. Quelle superiori, al contrario, fanno riferimento esclusivamente a una cosa: la semplicità. Sono certo che, nelle sue ricerche, lei ha trovato anche un altro denominatore comune: tutti i miei vincitori, senza esclusione alcuna, erano poveri derelitti alla ricerca di una speranza, di una mano tesa. Con me, l’hanno trovata. E anche tutti gli altri hanno trovato qualcosa. La Lotteria Nazionale adora elargire vincite: lo ha fatto. Il governo adora apparire come una congregazione di santi che promuove poveri al rango di nuovi ricchi: è accaduto. E quelli della sua categoria, signor Donovan, hanno avuto la possibilità di scrivere le loro storielle strappalacrime. Tutti hanno vinto. Me compreso.
Per un momento, Donovan ebbe la sensazione che quell’uomo si sarebbe inchinato per il suo pubblico fantasma.
— E ha fatto… tutto questo da solo? — mormorò il giornalista, ormai sfinito.
Il tono di Jackson fu tagliente. — Io non ho bisogno di nessun altro, oltre ai miei vincitori. Gli esseri umani sono infinitamente fallaci, completamente inaffidabili. La scienza è assoluta. Se le premesse sono corrette, dati A e B si può solo e solamente avere C. È piuttosto raro che succeda quando è coinvolto l’elemento umano.
Donovan tossì ancora. Il suo campo visivo stava distorcendosi, offuscandosi. — Come… Come ha fatto a penetrare…
Jackson esibì un largo sorriso. — Mi feci assumere come tecnico dalla società incaricata della manutenzione del sistema dell’estrazione: avevo eccellenti referenze, così non ci furono problemi. E a chi vuole che interessi il piccolo, goffo topo di officina elettromeccanica? Ero come l’uomo invisibile. Ma anche dotato di accesso completo e totale alle macchine. Fui addirittura in grado di comprarmene una, in modo da poter fare tutti gli esperimenti necessari alla ricerca dell’esatto dosaggio chimico. Dopodiché potevo applicare la soluzione di polidimetilsilossano, che asciuga con estrema rapidità, proprio lì, sotto gli occhi di tutti. Credevano si trattasse di una soluzione detergente. L’unica destrezza era tenere la pallina con il numero vincente nel palmo della mano durante l’irrorazione.
Jackson si concesse una risata.
— I tecnici. Sono loro il vero futuro di questo mondo. Dovrebbero essere la più rispettata di tutte le categorie. I tecnici controllano i sistemi che controllano i flussi dell’informazione. Per questo è di loro che io mi servo per ottenere i miei scopi. I capi? I leader? Patetici e inutili incompetenti. Datemi una generazione di formiche operaie e io vi solleverò il mondo!
Jackson tornò verso Donovan, cominciando a indossare un paio di guanti di gomma. Nello strisciare contro la ferita alla mano, celò una smorfia di dolore.
— Questo è tutto, signor Donovan. Ma si consoli, quando avrò finito con lei, farò visita a LuAnn Tyler.
Perché cazzo non ti ho dato retta, LuAnn? , pensò Donovan.
Le mani di Jackson si avvicinarono ai lati della faccia di Donovan come tentacoli.
— Non ce la farai contro di lei, pezzo di merda! Ti taglierà i coglioni con un trinciapolli!… — Donovan cercò istintivamente di ritrarsi. Ma era troppo debole, esausto.
— Grazie per avermi fornito la sua opinione, signor Donovan. — Con un gesto brusco, Jackson afferrò la testa dell’uomo torcendogliela violentemente. Le vertebre del collo di Donovan si spezzarono come bacchette di vetro colpite da una martellata.
Trasportato il cadavere in garage, Jackson fece toccare alle dita di Donovan le maniglie, il volante e il cruscotto della Mercedes, e infine l’impugnatura della pistola con la quale Bobbie Jo Reynolds era stata assassinata a sangue freddo. Quindi caricò il corpo sulla Mercedes, tornò in casa e raccolse la valigetta e il registratore di Donovan. In pochi minuti, lasciò la villa alla guida dell’auto.
Il cadavere di Thomas Donovan viaggiò a lungo nel baule della Kompressor. L’unica breve sosta ebbe luogo sul ciglio di una elegante strada di McLean, dove Jackson lanciò l’arma in mezzo a degli arbusti. Più tardi, al calar della notte, il cadavere di Thomas Donovan avrebbe trovato la sua estrema dimora in un inceneritore di rifiuti.
Mentre guidava, Jackson pensò brevemente a come avrebbe affrontato LuAnn Tyler e il suo nuovo alleato, Riggs. Il tradimento di lei era più che provato, e non ci sarebbero state ulteriori dilazioni. Ma prima di concentrarsi su quell’obiettivo, c’era qualcos’altro di cui doveva occuparsi.
Jackson entrò nell’appartamento di Donovan, chiuse la porta e si guardò intorno. Anche se la sua faccia continuava a essere quella del giornalista, e nessuno avrebbe trovato nulla da ridire nel vedere Donovan che tornava a casa, Jackson sapeva di dover fare in fretta. Non ci sarebbe voluto molto perché il corpo di Bobbie Jo Reynolds venisse scoperto. Ancora meno perché avesse inizio la caccia al suo assassino, Thomas Donovan, poi misteriosamente dissoltosi nell’aria.
Gli scatoloni con gli archivi delle ricerche di Donovan, i medesimi che erano stati nel villino tra i boschi di Charlottesville, erano stati stipati in un ripostiglio. Jackson rovesciò l’intera documentazione in una grossa borsa di nylon nero che lasciò sul pavimento dell’anticamera. Il passo successivo fu esplorare il computer. Niente password. Niente posta elettronica. Niente Internet. Sul disco fisso, Jackson non trovò nulla. Thomas Donovan doveva proprio essere stato un tradizionalista della carta stampata. Jackson comunque scaricò nella borsa anche tutti i dischetti che trovò sparsi sugli scaffali e nei cassetti. Li avrebbe esaminati con calma in seguito. Si stava avviando alla porta, quando notò la spia intermittente della segreteria telefonica. Premette il tasto d’ascolto.
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