Dean Koontz - Lampi

Здесь есть возможность читать онлайн «Dean Koontz - Lampi» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1990, ISBN: 1990, Издательство: Sperling & Kupfer, Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Lampi: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Lampi»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

In una tempestosa notte di gennaio Laura Shane viene miracolosamente alla luce grazie all’intervento di uno sconosciuto che annuncia il proprio arrivo con un lampo. Il destino però ha in serbo per lei ben più terrificanti pericoli che supererà con l’aiuto del misterioso personaggio. Ma chi è l’enigmatico protettore? Nel giorno del suo tredicesimo compleanno per Laura è pronta un’agghiacciante rivelazione…

Lampi — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Lampi», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Sul sedile posteriore, Bracher abbassò il finestrino. L’aria entrò con violenza, facendo svolazzare la cartina che von Manstein teneva in grembo.

L’agente dovette rimanere sorpreso perché, probabilmente, succedeva raramente che un automobilista osasse superare un’auto della polizia che stava già viaggiando al limite della velocità consentita. Quando Klietmann spinse la Toyota oltre i novanta, l’auto cominciò a vibrare e scoppiettare, accelerando quasi controvoglia. Il poliziotto perciò inserì la sirena, facendola suonare una sola volta, segnale che apparentemente significava che Klietmann doveva accostare e fermarsi sul bordo della strada.

Il tenente, invece, accelerò tanto che la Toyota sembrò sul punto di spaccarsi in due. Ma quell’ulteriore sforzo fu sufficiente per superare lo sbalordito agente e consentire a Bracher di arrivare a portata di tiro. Il caporale aprì il fuoco.

I finestrini andarono in frantumi e l’agente morì sul colpo. L’auto sbandò verso la Toyota sfiorandola prima che Klietmann potesse evitarla, poi deviò verso il ciglio della strada. Klietmann frenò, portandosi dietro l’auto ormai priva di controllo. Fra la strada e il terreno circostante c’era un dislivello di circa tre metri, l’auto schizzò oltre la banchina non protetta, si librò nell’aria per qualche secondo, poi precipitò al suolo con tale violenza che qualche pneumatico esplose. Due portiere si spalancarono.

Mentre Klietmann si riportava sulla corsia di destra e superava lentamente i rottami della macchina, von Manstein disse: «Riesco a vederlo. È accasciato sul volante. Non ci darà più fastidi».

Alcuni automobilisti avevano assistito al volo spettacolare dell’auto della polizia e avevano accostato al bordo della strada. Quando Klietmann guardò nello specchietto retrovisore, vide alcune persone scendere dalle auto, dei buoni samaritani stavano correndo in soccorso dell’agente. Se qualcuno di loro aveva compreso la dinamica dell’incidente, avrebbe sicuramente rinunciato all’idea di seguire Klietmann e consegnarlo alla giustizia. E questo era saggio.

Klietmann premette il piede sull’acceleratore, diede un’occhiata al contachilometri e disse: «A quattro chilometri da qui, quell’agente avrebbe arrestato la donna e il bambino. D’ora in poi fate attenzione a una Buick nera. Solo quattro chilometri».

Ferma accanto alla Buick , sotto il sole del deserto, Laura guardò Stefan che si caricava sulla spalla l’Uzi.

«Mi chiedo se sia necessario», disse Stefan. «Se il gas nervino agirà come dovrebbe, probabilmente non avrò neppure bisogno della pistola, per non parlare di un mitragliatore.»

«Prendilo», ordinò Laura in tono risoluto.

Stefan annuì. «Hai ragione. Chi può dire che cosa succederà?»

«Peccato che tu non abbia anche un paio di granate», osservò Chris. «Le granate andrebbero benissimo.»

«Speriamo che la situazione laggiù non diventi pericolosa a tal punto », replicò Stefan.

Tolse la sicura della pistola e la impugnò nella mano destra. Con la sinistra afferrò la bomboletta di Vexxon per la maniglia, saggiandone il peso per vedere come reagiva la spalla ferita. «Mi fa un po’ male», disse. «Ma è un dolore sopportabile, ce la farò senza problemi.»

Avevano tagliato il filo che teneva bloccato il gancio della bomboletta, consentendo in questo modo l’uso manuale del Vexxon. Stefan infilò il dito nell’anello. Una volta terminata la missione nel 1944, avrebbe intrapreso l’ultimo viaggio di ritorno nel 1989 e il piano prevedeva che sarebbe arrivato solo cinque minuti dopo la partenza. Stefan disse: «Ci rivedremo presto. Quasi non vi accorgerete che me ne sono andato».

Improvvisamente Laura ebbe paura che non sarebbe mai più tornato. Gli accarezzò il volto e lo baciò su una guancia. «Buona fortuna, Stefan.»

Non era il bacio di una donna innamorata e neppure una promessa d’amore, era solo il bacio affettuoso di un’amica, il bacio di una donna che doveva eterna gratitudine, ma che non poteva concedere il suo cuore. Stefan lo sapeva, glielo leggeva negli occhi. Nonostante qualche momento di allegria, era sempre malinconico e Laura avrebbe voluto renderlo felice. Le dispiaceva di non riuscire nemmeno a sforzarsi di provare qualcosa di più per lui; ma sapeva bene che a Stefan non sarebbe sfuggita una simile finzione.

«Voglio che ritorni», mormorò Laura. «Veramente. Lo desidero con tutto il cuore.»

«Questo è sufficiente», disse. Poi rivolto a Chris: «Abbi cura di tua madre mentre sono via».

«Cercherò», promise Chris. «Ma se la cava abbastanza bene da sola.»

Laura strinse a sé il bambino.

Stefan sollevò in aria il cilindro del Vexxon. Tirò l’anello.

Mentre il gas fuoriusciva con un suono simile al sibilo di tanti serpenti, Laura fu colta all’improvviso dal panico. Ebbe il terrore che le pillole di antidoto non li avrebbero protetti dal gas tossico, che sarebbero crollati a terra, in preda a spasmi e convulsioni e che sarebbero morti nel giro di trenta secondi. Il Vexxon era incolore, ma non inodore o insapore. Anche all’aria aperta, dove si disperdeva rapidamente, Laura sentì un odore dolciastro di albicocche e un sapore acido, nauseante.

Ma per quanto percepisse un odore e un sapore, non avvertì alcun effetto devastante.

Stefan portò la mano destra in cui impugnava la pistola all’altezza della cintura, infilò un dito sotto la camicia e premette tre volte il pulsante.

Von Manstein fu il primo a intravedere l’auto nera ferma in quella vasta distesa di sabbia bianca e pallida roccia, qualche centinaio di metri a est della strada. Richiamò subito l’attenzione degli altri.

Il tenente Klietmann non poteva certo individuare la marca della macchina così da lontano, ma era sicuro che si trattasse di quella che stavano cercando. Accanto all’auto c’erano tre persone. Non erano che sagome indistinte a quella distanza, ma Klietmann riuscì comunque a distinguere due adulti e un bambino. Improvvisamente uno dei due adulti svanì nel nulla. Non era un’illusione ottica. Se n’era andato e Klietmann sapeva che doveva trattarsi di Stefan Krieger.

«È tornato indietro!» esclamò Bracher al colmo dello stupore.

«Ma perché mai ha deciso di tornare indietro?» si chiese von Manstein. «Quando tutti all’istituto vogliono la sua testa?»

«C’è di peggio», disse Hubatsch, che era seduto dietro il tenente. «Krieger è arrivato nel 1989 molto prima di noi, perciò quella cintura deve averlo riportato allo stesso punto, al giorno in cui Kokoschka gli ha sparato, esattamente undici minuti dopo. Tuttavia sappiamo per certo che egli non fece mai ritorno quel giorno. Ma che diavolo sta succedendo qui?»

Anche Klietmann era preoccupato, ma non aveva tempo per cercare di comprendere ciò che stava accadendo. Il suo compito era di uccidere la donna e suo figlio, se non Krieger. «State pronti», disse ai suoi uomini e cominciò a rallentare alla ricerca di un passaggio che gli consentisse di scendere dalla banchina.

Hubatsch e Bracher erano già pronti, avevano tirato fuori i loro fucili a Palm Springs. L’ultimo ad armarsi fu von Manstein.

A un certo punto il livello del terreno incontrò quello della strada. Klietmann abbandonò il selciato, superò la banchina e s’inoltrò nel deserto, puntando direttamente verso la donna e il bambino.

Dopo che Stefan ebbe attivato la cintura, l’aria si fece pesante e Laura si sentì oppressa da un enorme, invisibile peso. Fece una smorfia di disgusto quando nell’aria si diffuse l’odore di cavi elettrici incandescenti e isolante bruciato, a cui ben presto si sostituì l’odore dell’ozono e del Vexxon. La pressione dell’aria aumentò, la miscela di odori si fece più intensa e Stefan lasciò il suo mondo. Per un istante sembrò che non ci fosse aria a sufficienza per respirare, ma il temporaneo vuoto fu seguito da una folata di vento caldo pregna del debole profumo del deserto.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Lampi»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Lampi» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Lampi»

Обсуждение, отзывы о книге «Lampi» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x