Robin Cook - Vite in pericolo

Здесь есть возможность читать онлайн «Robin Cook - Vite in pericolo» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1995, ISBN: 1995, Издательство: Sperling & Kupfer, Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Vite in pericolo: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Vite in pericolo»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Un’agghiacciante incursione nel lato più oscuro dell’assistenza sanitaria, nel fatidico incrocio tra il valore supremo dell’esistenza umana e i cinici interessi del mondo finanziario, capace di subordinare la vita e la morte alla pericolosa seduzione del denaro. Dopo lunghi anni trascorsi nei corridoi di un grande ospedale di Boston, Angela e David Wilson, un’affiatata coppia di medici, decidono di abbandonare la frenesia della metropoli per trasferirsi, con la figlioletta Nikki gracile e malata, in campagna, in una tranquilla cittadina del Vermont. La bellezza e la serenità del luogo, insieme all’affettuosa accoglienza dei suoi abitanti, appaiono un sogno divenuto realtà, destinato a infondere un’ondata di entusiasmo alle loro esistenze: verdi distese di prati, laghi cristallini incastonati in una cornice incantevole di montagne, al posto dell’inquinamento e della criminalità della città. E, nello stesso tempo, si profila per entrambi i coniugi la possibilità di lavorare in un centro gestito in modo dinamico e moderno, dotato di attrezzature all’avanguardia. Ma dopo il primo magnifico, romantico autunno, a Bartlet comincia a profilarsi un paesaggio spoglio e desolato, che rivela, dietro i tristi scheletri degli alberi, oscure e macabre macchinazioni...
A poco a poco, poi a un ritmo sempre più rapido, il paradiso terrestre dei Wilson si sgretola: numerosi pazienti con strani sintomi cominciano a morire misteriosamente, inquietanti trame si nascondono nelle stanze del loro ospedale; un incubo mortale li minaccia... Coinvolti in un sistema medico criminale, nel quale la polizia non intende indagare, Angela e David dovranno combattere con le loro sole forze per non essere travolti dall’orrore e salvaguardare così la felicità della loro famiglia.

Vite in pericolo — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Vite in pericolo», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Angela aveva quasi finito di vestire la figlia, quando arrivò il dottor Pilsner, che era stato avvisato da Janet e insistette affinché non venisse interrotta la somministrazione di antibiotici per via endovenosa e la terapia respiratoria.

«Mi spiace, dottor Pilsner», gli disse David. «Poi le spiegherò. Adesso ci vorrebbe troppo tempo.»

In quel momento, arrivò Helen Beaton, chiamata anche lei dalle infermiere. Era furibonda. «Se portate via quella bambina contro il parere medico, richiederò un ordine del tribunale», tuonò.

«Ci provi!» sbottò Angela.

Ormai Nikki era vestita e s’incamminò con i genitori lungo il corridoio, mentre parecchi pazienti, attirati dalla confusione, erano usciti dalle loro camere e assistevano alla scena a bocca aperta.

Angela e Nikki si sistemarono nella cabina del furgoncino, mentre David salì dietro.

Per tutto il viaggio fino a casa, Nikki non la finì di fare domande sulla sua improvvisa dimissione dall’ospedale. Era contenta, naturalmente, ma il comportamento dei genitori le sembrava strano. Quando arrivò a casa, comunque, fu troppo eccitata nel rivedere Rusty e si dimenticò di tutto il resto. David e Angela la lasciarono giocare un po’ con il cane, ma poi la sistemarono nel salottino e le rimisero la flebo.

Calhoun rimase con loro e si diede da fare come meglio poté. Accontentò Nikki scendendo in cantina a prendere una bracciata di legna e accese il camino, ma non era nella sua natura restarsene zitto e ben presto si mise a discutere con David sul movente dell’assassinio di Hodges. Calhoun propendeva per lo stupratore, mentre David per l’’angelo della misericordia’ che era stato disturbato.

«La sua teoria è basata tutta su una supposizione», obiettò Calhoun. «Sua figlia sta bene, grazie a Dio, così non ci sono prove. Almeno con la mia teoria abbiamo Hodges che grida ai quattro venti, in una stanza piena di persone, che sa chi è lo stupratore e questo accade proprio il giorno in cui viene fatto fuori. Più causa ed effetto di così! E Clara pensa che Hodges abbia avuto il fegato di parlare direttamente a quell’uomo. Sono sicuro che lo stupratore e l’assassino sono la stessa persona, ci scommetterei. A quanto me lo date?»

«Non sono uno scommettitore», replicò David, «ma penso di avere ragione. Hodges è stato picchiato a morte con in mano i nomi dei suoi pazienti. Non può essere stata una coincidenza.»

«E se fosse la stessa persona?» intervenne Angela. «Giustiziere dei pazienti e stupratore.»

L’idea scioccò i due uomini, che rimasero per un po’ in silenzio.

«È possibile», ammise David alla fine. «Sembra un’idea pazza, ma a questo punto sono disposto a credere a tutto.»

«Comunque, io seguo la pista del tatuaggio», affermò Calhoun.

«Io mi dedico ai referti medici», annunciò David. «E potrei anche andare a fare visita al dottor Holster. Hodges può avergli detto qualcosa dei propri sospetti riguardo a quei pazienti.»

«Bene. Io seguo la mia pista, lei la sua. Che cosa ne dice se stasera torno qui, così mettiamo a confronto ciò che abbiamo scoperto?»

«Mi sembra una buona idea», disse David, voltandosi a guardare Angela.

«Sì, per me va bene», approvò lei. «E se restasse a cena da noi?»

«Non rinuncio mai a un invito a cena», rispose Calhoun.

«Allora torni qui alle sette.»

Quando Calhoun se ne fu andato, David andò a prendere il fucile e lo caricò con quanti più proiettili gli riusciva di ficcarci dentro, poi lo appoggiò alla ringhiera della scala, nell’ingresso.

«Hai cambiato idea sul fucile?» gli domandò Angela.

«Diciamo che sono contento che sia qui. Ne hai parlato a Nikki?»

«Sì. Le ho persino fatto tirare un colpo, ma mi ha detto che le ha fatto male alla spalla.»

«Non fare entrare nessuno, mentre sono via, e chiudi tutte le porte a chiave.»

«Ehi, ero io quella che voleva chiudere a chiave, ri ricordi?» disse Angela.

David prese la bici, non volendo lasciare Angela senza la macchina. Pedalò in fretta, dimentico di ciò che gli stava intorno. Continuava a pensare a un assassino che aveva ucciso i suoi pazienti e ciò lo inorridiva e lo rendeva furioso. Però, come diceva Calhoun, non aveva prove.

Quando arrivò all’ospedale, era il momento in cui finiva il turno di giorno e iniziava quello serale. C’era molto movimento e nessuno fece caso a lui mentre si dirigeva verso l’archivio.

Si sedette a un terminale, tirò fuori di tasca le copie dei fogli di accettazione e digitò il nome di ognuno degli otto pazienti. Di ognuno lesse l’anamnesi: come aveva detto Clara, avevano avuto tutti delle malattie potenzialmente mortali.

Poi lesse le annotazioni prese durante il ricovero in ospedale. In tutti i casi, i sintomi erano identici a quelli che avevano avuto i suoi pazienti e riguardavano il sistema nervoso centrale, l’apparato gastrointestinale e il sangue o l’apparato immunitario.

Quando lesse la causa finale della morte, scoprì che per tutti i casi, tranne per uno, era dovuta a una combinazione di polmonite, sepsi e choc. L’eccezione era una morte causata da una serie di gravi attacchi epilettici.

A questo punto, sempre utilizzando il computer, David si mise a calcolare il tasso annuo di mortalità rispetto ai ricoveri e scoprì che due anni prima era balzato dal 2,8% al 6,7%, per salire nell’ultimo anno all’8,1%. Poi lo calcolò restringendo il campione ai soli pazienti che soffrivano di cancro, che fossero morti o no di quella malattia. Anche se le percentuali erano ovviamente più alte rispetto al tasso generale, mostrarono lo stesso aumento improvviso.

Il calcolo successivo servì a scoprire quante diagnosi di cancro fossero state fatte annualmente rispetto alla globalità dei ricoveri. In queste statistiche non vide un cambiamento improvviso. In media, erano più o meno identiche a quelle dei dieci anni precedenti. La sua teoria dell’eutanasia ne uscì rafforzata: con un’incidenza stabile di casi di cancro, era aumentata la percentuale di morti per chi ne era affetto.

Prima di andarsene, ordinò al computer di cercare, fra tutti i dati delle persone che avevano avuto a che fare con l’ospedale, le parole «tatuaggio» e «discromia», il termine medico che indicava una pigmentazione anormale.

Ci volle quasi un minuto, ma alla fine sullo schermo apparve una lista. David cancellò rapidamente tutti i casi in cui esisteva una causa medica o metabolica per il cambio di pigmentazione e alla fine ottenne un elenco di venti persone che erano state curate in ospedale, per le quali nei referti si parlava di un tatuaggio.

Usando nuovamente il computer, andò alla ricerca della loro professione e scoprì che cinque di loro lavoravano nell’ospedale. In ordine alfabetico erano: Clyde Devonshire, un infermiere diplomato che lavorava al pronto soccorso; Joe Forbs, un addetto alla sorveglianza; Claudette Maurice, dietista; Werner Van Slyke, dell’ufficio tecnico, e Peter Ullhof, tecnico di laboratorio.

David stampò una copia di quell’elenco, poi se ne andò.

David credeva che la sua visita fosse passata inosservata, ma si sbagliava. Hortense Marshall, dell’ufficio amministrativo, era stata avvisata dell’attività che lui aveva svolto al terminale grazie a un programma di sicurezza che aveva inserito nel computer e l’aveva tenuto d’occhio per tutto il tempo in cui lui era rimasto nel reparto.

Quando lo vide andare via, avvisò Helen Beaton.

«Il dottor David Wilson è stato in archivio», le disse. «Ha richiesto informazioni riguardanti il tasso di mortalità nell’ospedale.»

«Ha parlato con lei?»

«No, ha usato uno dei terminali. Non ha parlato con nessuno.»

«Come fa a sapere che ha richiesto quei dati?»

«Mi ha avvertito il computer», le spiegò Hortense. «Dopo che lei mi ha raccomandato di segnalarle chiunque richiedesse quel genere di dati, ho programmato il computer perché mi avvisi se qualcuno cerca di ottenere da solo quelle informazioni.»

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Vite in pericolo»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Vite in pericolo» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Robin Cook - Foreign Body
Robin Cook
Robin Cook - Vector
Robin Cook
Robin Cook - Coma
Robin Cook
Robin Cook - Outbreak
Robin Cook
libcat.ru: книга без обложки
Robin Cook
Robin Cook - Fever
Robin Cook
Robin Cook - Crisis
Robin Cook
Robin Cook - Acceptable Risk
Robin Cook
Robin Cook - Contagion
Robin Cook
Robin Cook - Chromosom 6
Robin Cook
Robin Cook - Cromosoma 6
Robin Cook
Robin Cook - Zaraza
Robin Cook
Отзывы о книге «Vite in pericolo»

Обсуждение, отзывы о книге «Vite in pericolo» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x