Jeff Lindsay - La mano sinistra di dio

Здесь есть возможность читать онлайн «Jeff Lindsay - La mano sinistra di dio» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Venezia, Год выпуска: 2004, ISBN: 2004, Издательство: Sonzogno, Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

La mano sinistra di dio: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La mano sinistra di dio»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Il collaboratore della polizia di Miami Dexter Morgan, esperto nell’esame delle macchie di sangue sulla scena del delitto, è un bell’uomo dotato di ironia e senso dell’umorismo. A prima vista potrebbe sembrare il fidanzato ideale per ogni brava ragazza. Eppure non lo è. Sotto questo aspetto esteriore cova, infatti, un istinto incontenibile a uccidere, per poi smembrare e dissanguare i cadaveri. Al contempo investigatore e serial chiller, Dexter ha la peculiare caratteristica di indirizzare la sua furia omicida esclusivamente su persone che se “lo meritano”.
Anche pubblicato come “Dexter il vendicatore”.

La mano sinistra di dio — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La mano sinistra di dio», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Tornai a fissare la Perfetta Infermiera. «Vuole soffrire», le comunicai.

Da qualche parte nella sua espressione accigliata, nel suo petulante cenno di disapprovazione, avvertii il ruggito di una belva che vede sfuggire la sua preda. «Dovrò dirlo al dottore.»

«Glielo dica», replicai. «Noi aspettiamo qui.»

La guardai veleggiare in corridoio, come un avvoltoio. Sentii una pressione sulla mano. Harry mi guardava guardare l’infermiera.

«Tu… lo sai…» disse Harry.

«Dell’infermiera?» gli chiesi.

Lui chiuse gli occhi e annuì debolmente, solo una volta.

«Sì», risposi. «Lo so.»

«Come… te…» sussurrò Harry.

«Cosa?» intervenne Deborah. «Di cosa state parlando? Papà, ti senti bene? Che cosa vuol dire ‘come te’?»

«Le piacciono quelli come me», spiegai. «Papà crede che l’infermiera si sia presa una cotta per me.»

«Oh, be’», fece Deborah, ma io mi stavo già concentrando su Harry.

«Che cos’ha fatto?» gli chiesi.

Harry accennò stentatamente a scuotere il capo. Fece una smorfia. Era evidente. Era chiaro che il dolore stava ritornando, come voleva lui. «Troppa…» disse. «Dà… troppa…»

Dovevo essere particolarmente stupido, quel giorno, perché tardavo a capire quello che cercava di dirmi. «Troppa cosa?»

Harry aprì un occhio appannato dal dolore. «Morfina», sussurrò.

Mi sentii trafitto da un raggio di luce. «Overdose», dissi. «Uccide mediante overdose. E visto che è praticamente il suo mestiere, nessuno ci fa caso. Ma allora…»

Harry mi strinse di nuovo la mano e io smisi di farneticare.

«Non lasciare…» disse con voce roca, ma con una forza stupefacente. «Non lasciare che… mi droghi ancora.»

«Per favore», intervenne Deborah, con evidente tensione nella voce, «di che cosa state parlando?»

Guardai Harry, che chiuse gli occhi, prostrato dal dolore.

«Pensa che… ehm», cominciai, esitante. Deborah non aveva idea di cosa fossi e, naturalmente, Harry mi aveva raccomandato di tenerla all’oscuro. E allora che cosa potevo dirle in merito, senza svelare troppo? «Crede che l’infermiera gli dia troppa morfina. Apposta.»

«È assurdo. È un’infermiera.»

Harry la guardò, ma non parlò. E, per essere sincero, nemmeno io avrei saputo cosa dire, di fronte all’incredibile ingenuità di mia sorella.

«Che cosa devo fare?» chiesi a Harry.

Lui mi fissò a lungo. Dapprima pensai che fosse annebbiato dal dolore, poi però mi accorsi che era perfettamente cosciente. La sua mascella era così tesa che le ossa sembravano voler schizzare fuori dal sottile strato di pelle evanescente. Gli occhi erano più penetranti che mai, come quella volta che mi aveva proposto la Soluzione Harry per la Quadratura delle Cose. «Fermala», disse, finalmente.

Un brivido mi attraversò. Fermarla? Era possibile? Cioè, fermarla una volta per tutte? Fino ad allora, Harry mi aveva aiutato a controllare il mio Passeggero Oscuro, dandogli in pasto animali randagi o portandolo a caccia di cervi. Una volta avevo persino braccato, insieme a Harry, una scimmia impazzita che terrorizzava il quartiere di South Miami. C’ero andato vicino, era quasi umana, ma, naturalmente, non del tutto. E avevamo preso in esame ogni singolo aspetto sul piano teorico, dai preliminari della caccia fino alla cancellazione degli indizi. Harry sapeva che un giorno o l’altro sarebbe cominciato e voleva che fossi pronto a fare tutto per bene. Ma mi aveva sempre trattenuto dal passare dalla teoria alla pratica. Eppure adesso… Fermarla? Voleva proprio dire quello?

«Vado a parlare col dottore», stabilì Deborah. «Ti farà cambiare le dosi.»

Aprii la bocca per parlare, ma Harry mi strinse la mano e annuì, una volta, a stento. «Vai», le disse.

Deborah lo guardò per un momento, prima di uscire dalla porta, in cerca del dottore. Quando se ne fu andata, un greve silenzio calò nella stanza. Non facevo altro che ripensare a ciò aveva detto Harry. Fermala. E non sapevo come interpretarlo altrimenti, se non come un segnale di partenza, il suo permesso di passare all’Azione, finalmente. Ma non osavo chiederglielo, nel timore che intendesse qualcos’altro. Così rimasi in piedi a lungo, gli occhi persi sul giardino fuori dalla finestra, sui fiori rossi intorno alla fontana. Il tempo passò. Mi sentii la bocca asciutta.

«Dexter», riprese lui, finalmente.

Non risposi. Non riuscivo a pensare a niente di adeguato.

«Le cose stanno così», continuò, con sofferta lentezza. Tornai a guardarlo. Quando vide che gli prestavo attenzione, mi rivolse uno stentato mezzo sorriso. «Presto me ne andrò. Non posso impedirti di… essere chi sei.»

«Di essere ciò che sono, papà», rettificai.

Lui fece un cenno noncurante con la mano incerta. «Presto o tardi… avrai… bisogno… di farlo a una persona.»

Mi sentii il sangue cantare al solo pensiero.

«Qualcuno che… lo merita… »

«Come l’infermiera», dissi, con la lingua spessa.

«Sì.» Chiuse gli occhi per un lungo istante. Quando riprese a parlare, il dolore gli pesava sulla voce. «Se lo merita, Dexter. Questa è…» Rantolò. Lo sentii schioccare la lingua, come se la bocca gli si fosse prosciugata. «Provoca deliberatamente… overdose ai pazienti… li uccide… li uccide… apposta. È un’assassina, Dexter. Un’assassina…»

Mi schiarii la gola. Mi sentivo impacciato, mi girava la testa. Ma, dopotutto, era un momento importante nella vita di un ragazzo. «Vuoi che…» dissi, e la voce mi venne meno. «Va bene se… la fermo, papà?»

«Sì», sussurrò Harry. «Fermala.»

Per qualche ragione, volevo essere assolutamente certo. «Vuoi dire… Come faccio io? Come con la scimmia?»

Harry aveva chiuso gli occhi. Il dolore lo trascinava via come un’ondata. Respirava a fatica. «Fermala… come… la scimmia.» Piegò la testa all’indietro e accelerò il respiro, ancora irregolare.

Bene.

Così stavano le cose.

Fermala come la scimmia. Sembrava un ritornello accattivante. Ma nella mia mente confusa tutto era musica. Harry mi stava scatenando. Avevo il suo permesso. Un giorno avevamo affrontato l’argomento, ma lui mi aveva trattenuto. Fino a quel momento.

Fino a ora.

«Ne abbiamo… discusso», disse, tenendo gli occhi chiusi. «Sai cosa fare…»

«Ho parlato al dottore», disse Deborah, rientrando di corsa nella stanza. «Segnerà le nuove dosi sulla cartella.»

«Bene», dissi, sentendo Qualcosa sorgere dentro di me, dalla base della spina dorsale fino alla punta dei capelli: una scarica elettrica che mi avviluppava. «Io parlerò con l’infermiera.»

Deborah mi guardò perplessa, forse sorpresa dal mio tono. «Dexter…» cominciò.

Esitai, cercando di contenere la gioia selvaggia che mi cresceva dentro. «Per evitare equivoci», spiegai. La mia voce suonava strana persino alle mie orecchie. Spinsi da parte Deborah prima che se ne accorgesse.

Mentre mi facevo largo nel corridoio, tra cumuli di lenzuola candide e stirate, sentii per la prima volta che il Passeggero Oscuro stava diventando il Nuovo Guidatore. Dexter passava in secondo piano, quasi invisibile, come strisce leggere sul manto di una tigre trasparente. Mi confusi con lui, quasi indistinguibile, eppure ero lì, a caccia della mia preda. In quel tremendo fulgore di libertà, mentre mi apprestavo a compiere l’Azione per la prima volta, scomparvi all’ombra del mio ego oscuro, mentre l’altro io ruggiva, pronto al balzo. L’avrei fatto, finalmente. Avrei fatto ciò per cui ero stato creato.

Lo feci.

17

L’avevo fatto. Era passato molto tempo, ma il ricordo mi pulsava ancora nelle vene. E poi avevo ancora quella goccia di sangue secco sul vetrino. Era stata la mia prima volta e mi bastava riguardare il vetrino per risvegliarne la memoria. Ogni tanto lo facevo. Era stato un giorno speciale per Dexter. La Perfetta Infermiera si era rivelata una Perfetta Compagna di Giochi e mi aveva aperto nuovi orizzonti meravigliosi. Avevo imparato molto, scoperto tante cose nuove.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La mano sinistra di dio»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La mano sinistra di dio» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «La mano sinistra di dio»

Обсуждение, отзывы о книге «La mano sinistra di dio» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x