Michele Amari - Storia dei musulmani di Sicilia, vol. II

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Liutprando: Cunctosque civitatis et ecclesiarum thesauros . Non credo si debba intendere del comune e della chiesa, ma de' cittadini etc.

392

Così chiaramente nel manoscritto di Dsehebi. In que' d'ibn-el-Athîr si legge chiaramente Karkesia, e così in uno de' due squarci d'Ibn-Khaldûn, ove si aggiugne “su le spiagge di Siria.” Ciò ha spinto l'erudito baron de Slane a correggere “Cesarea;” sendo grossolano errore Karkesia. Ma ibn-Khaldûn, o il copista, par che abbia aggiunto quella spiaggia di Siria, appunto perchè non gli venne a mente che si trattava della Corsica. Ciò mi par certo dalla narrazione d'Ibn-el-Athîr, il quale parla di unica espedizione a Genova, in Sardegna e in quel terzo paese.

393

Dsehebi.

394

Si confrontino: Chronicon Cantabrigiense , presso Di Gregorio, Rerum Arabicarum , p. 46, an. 6442 (lº settembre 933 a 31 agosto 934); Ibn-el-Athîr, MS. B, tomo I, p. 149 e 163, e MS. C, tomo IV, fog. 321 verso e 325 verso, anni 322 (21 dicembre 933 a 9 dicembre 934), e 323 (10 dicembre 934 a 28 novembre 935); Baiân , tomo I, p. 216; Nowairi, presso Di Gregorio, op. cit., pag. 14; Dsehebi, Tarîkh-el-Islâm , an. 323, manoscritto di Parigi, Ancien Fonds, 646, fog. 505 verso; Ibn-Khaldûn, Histoire de l'Afrique etc., p, 162, 163, e Storia dei Fatemiti , manoscritto di Parigi 742 quater, tomo IV, fog. 18 verso, con la versione datane da M. De Slane nella Histoire des Berbères dello stesso Ibn-Khaldûn, tomo II, p. 529, appendice.

395

Liutprando, Antapodesis , lib. IV, cap. V, presso Pertz, Scriptores ec., tomo III, p. 316.

396

Iacopi de Varagine Chronicon , presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores , tomo IX, p. 10.

397

Il Martorana, tomo I, p. 86 e 215, nota 115, seguito dal Wenrich, crede personaggi diversi Salem emiro del 917 e Salem del 937, fondandosi in su questo, che Nowairi aggiunga nel primo caso il nome patronimico Ibn-Ased; e Abulfeda nel secondo, Ibn-Rescîd. Tal supposto or si dilegua con l'autorità degli altri compilatori citati nel capo VII, p. 160, e soprattutto d'Ibn-el-Athîr, il quale scrive Sâlem-ibn-Rescîd sì nel 313 e sì nel 325 dell'egira.

398

Si vegga il Capitolo precedente, p. 170, seg., 176.

399

Eutichii, Patr. Alexandrini annales , tomo II, p. 508, 509. Questo scrittore, poco men che contemporaneo, è il solo che narri l'episodio dei prigioni risparmiati; tra i quali pone in primo luogo i Siciliani. Ei riferisce la battaglia al 307 dell'egira; ma Ibn-el-Athîr, MS. C, tomo IV, fog. 298 recto e verso, la scrive nel 306 (13 giugno 918 a 1 giugno 919); e la Cronica di Cambridge nota nel 6427 (1 settembre 918 a 31 agosto 919) la spedizione dei Fatemiti in Alessandria.

400

Taglieggiare è versione litterale del testo arabico. Donde sappiamo questo dazio insolito e gravoso, ma non di che natura el fosse.

401

Così la Cronica. Sceikh , vecchio, indi anziano, senatore, capo d'una frazione di tribù, capo d'un villaggio, o semplicemente preposto o dottore.

402

Cioè il primo di Belezma, città d'Affrica che abbiam citato altrove; il secondo, di Kalesciana a 12 miglia da Kairewân, della quale il Bekri, Notices et Extraits des MSS. , tomo XII, 479.

403

Cronica di Cambridge , op. cit., p. 45.

404

Si vegga al Capitolo VIII, p. 172, 173.

405

Cronica di Cambridge , op. cit., anno 6427.

406

Si vegga il Capitolo I di questo Libro III, p. 3 in nota.

407

Confrontinsi: Cronica di Cambridge , op. cit., p. 46, anno 6442; Ibn-el-Athîr, anno 322, MS. B, p. 149, MS. C, tomo IV, fog. 321 verso; Baiân , tomo I, p. 216. Questi due ultimi dicono occultato il caso più a lungo.

408

Cronica di Cambridge , op. cit., p. 47, anno 6442. Il nome somiglia a quel di Randazzo, grossa città surta in Sicilia nel medio evo, che in Edrisi leggiamo Rendag . Sembra di origine greca, poichè la Storia Miscella , presso Muratori, Rerum Italicarum Scriptores , tomo I, parte I, p. 150, ricorda un patrizio Sisinnio soprannominato Rendacium , sotto Leone Isaurico; e la Continuazione di Teofane nel regno di Romano Lecapeno, § 4, parla di un ‘Ρεντάκιος uom dell'Attica, e forse ateniese, parente del patrizio Niceta; il qual nome è scritto con le stesse lettere da Giorgio Monaco, e ‘Ρεντάκης da Simeone (ediz. Bonn, p. 399, 891, 732). Nulla toglie che il governatore di Taormina fosse appartenuto alla medesima famiglia, e che da lui o da altri fosse venuto il nome di Randazzo. Che il caso seguisse in Palermo non mi par dubbio, Quantunque la Cronica dica: “innanzi il palagio ( Kasr ) di Sâlem.” Non v'ha memona di terra in Sicilia chiamata Kasr Sâlem (il nome attuale di Salemi è corruzione dell'arabico Senem , idolo o statua); e la stessa Cronica, notando poi la morte dell'emiro, aggiugne che seguì nel suo kasr . Probabilmente il palagio vecchio, al quale rimase il nome di Salem, per essere stato l'ultimo emiro che vi soggiornò; tramutati poi gli ofici pubblici ecc. nella Khalesa.

409

Confrontinsi: Cronica di Cambridge , ann. 6443, presso Di Gregorio, Rerum Arabicarum , p. 47; Nowairi, op. cit., p. 14.

410

Cronica di Cambridge , l. c., anno 6444.

411

Il testo ha N rd barîn , che non dà significato. I primi editori lessero Brediaræos . Probabilmente è la voce persiana Bardadâr , guardie palatine.

412

Il nome non sarebbe molto diverso da Asaro, l'antica Assorus; ma l'a scritta con un' ain indica origine arabica; e il sito di Asaro presso Leonforte si allontana troppo a levante dalla via tra Palermo e Girgenti. Mancando di vocali il MS., questo nome si potrebbe leggere Osra , che significherebbe “asilo, riparo,” e sarebbe nome di luogo oggi sconosciuto.

413

La Cronica di Cambridge, la sola che fornisca questo e gli altri particolari della guerra, dà il secondo vocabolo in guisa da potersi anco leggere Tâlis, Nâlìs, Iâlis e Mâlis. Il primo è suscettivo della ottima lezione Mosciaiad , che significherebbe “edifizio, monumento.” Non mi sovviene di nomi topografici antichi o moderni di Sicilia che ci aiutino a trovare il vero nome e il sito preciso, che dovea essere molto vicino a Palermo. Ma Bâlîs è nome d'una provincia tra il Sind e il Segestân, Geografia d'Edrisi, versione francese, I, 444, 449. Bâlis o Bâles era picciola città su la sponda occidentale dell'Eufrate. Veggansi: Ibn-Haukal., MS. di Parigi, Suppl. Arabe, 885, fog. 85 recto; Edrisi, op. cit., I, 335; Jakût, Merâsid , ediz, di Leyde, I, 122; Abulfeda, Geografia , testo arabo, ediz. di Parigi, p. 268. In Ispagna era città (Velez Blanco?) nella provincia di Begiâia e porto tra Alicante e Cartagena. (Edrisi, op. cit., tomo II, p. 14, 39.).

414

Lo stesso MS. ha M r nuh , Marineo, a 17 miglia da Palermo, sovrasta al fiume di Misilmeri, appunto su la strada per la quale doveano ritirarsi i Girgentini. Le due battaglie senza particolari di leggono in Ibn-el-Athîr, anno 325; e in Nowairi, presso Di Gregorio, p. 14, 15. Abulfeda, anno 325, dà appena un cenno della rivoluzione.

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