"Sul serio?"
"Sì."
"E come fai a esserne sicura?"
"Le ho raccontato della mia fuga con te e di Sandro."
"Sul serio? Ma cosa penserà adesso…"
"Serviva per farla parlare, mi avrebbe raccontato tutto sapendo che anch'io mi ero comportata così, pensa che le ho detto che con Sandro ci sono andata anche a letto!"
"Pure!"
"E certo… Se sua madre si comporta così lei non si vergogna a raccontarmi tutto…"
"Ah già…" Roberto rimane per un po'"in silenzio. Poi si rialza dalla poltrona leggermente teso. "Invece era stato solo un bacio, vero?"
"Sì, amore, solo un bacio… E ventidue anni fa."
Centoquarantasei
Alex beve l'ultimo sorso di rum. La canzone di quel momento è bellissima. The Look of Love di Nina Simone. Rimane così ad ascoltarla, poi a fissare quel bicchiere vuoto, poi quelle foto di quella ragazza bellissima così desiderabile, così sensuale, così divertente, così spinta, così affascinante. E in quel momento tutto gli sembra facile e chiaro, senza ombra di dubbio.
Così si alza dal divano. Raffaella ha finito di preparare la sua sorpresa. "Eccomi, Alex…"
Ma fa appena in tempo a sentire la porta d'ingresso che si chiude. Così rimane ferma nel salotto. Peccato. Avrebbe voluto fargli vedere quel bellissimo completo intimo La Perla blu che aveva comprato proprio per lui, solo per lui, per poi farselo togliere e farsi amare; senza domande, senza ipoteche sul futuro, senza troppi perché. Peccato. Raffaella va a mettere il chiavistello alla porta e attraversa il corridoio su quei tacchi alti, con quelle gambe snelle, con quel sedere perfetto.
Alex non ha avuto dubbi perché ha capito una cosa molto semplice. Chiama un taxi, lo aspetta in strada, lo vede arrivare e ci sale sopra. "Mi faccia fare un giro… per cinquanta euro, e poi mi porti a via Ripetta."
Così il tassista parte. "Ehi, l'ho già sentita questa… Era in Michael Clayton, vero signore? Mi è piaciuto un sacco quel film, bello davvero."
Ma Alex si lascia andare sullo schienale. Non ha voglia di parlare con nessuno. Ora per lui è tutto molto più chiaro. Ama, totalmente e senza alcuna ombra di dubbio, Niki. E la sua vita non potrà mai più essere piena senza di lei, e qualunque successo, qualunque ricchezza, proprietà o altro, non gli impedirà di sentire la sua mancanza. A tutto comunque mancherà sempre quell'ultimo piccolo pezzo che lei rappresenta in ogni cosa. Alex guarda fuori dal finestrino. La notte. La città. Le macchine. I semafori. I negozi chiusi. La gente che esce dai locali. Ora so la cosa più
bella. Non la stavo sposando perché sono grande, non perché lei è la ragazza carina, che si comporta bene, onesta, sincera, che non tradisce o che comunque non ti delude. La stavo sposando perché qualunque cosa lei possa fare, è sempre Niki e basta. Questa è la prova d'amore più grande, questo non ero mai riuscito a capire e a scoprire di poter provare. Sì. Senza ombra di dubbio. Niki e basta.
Centoquarantasette
Molti giorni dopo.
Olly gira per casa scalza e parla al cellulare. Va su e giù molto eccitata.
"Bè, sì, è un'idea fantastica! Fuerteventura è una figata! E quando partiamo?"
Erica dall'altra parte dà tutte le indicazioni. Precisa organizzatrice come sempre. "Partiamo il 15 e restiamo due settimane. Ho trovato un resort spettacolare che ci ospita tutti a un buon prezzo. Il volo basta prenotarlo last minute, ormai ci sono offerte di continuo. E siamo una decina di persone! Vengono tutti…"
"Tutti tutti?"
"Certo, noi Onde, Filippo, Guido, altre due amiche di Niki di facoltà e puoi invitare qualcuno anche tu, se vuoi, basta che me lo dici in tempo per la prenotazione."
"Benissimo. Ci penso e ti faccio sapere!"
Che bello. Una vacanza in un'isola come Fuerteventura. Mi ci vuole proprio. Eh, sì, me la merito. Ogni tanto bisogna concedersi un regalo, no? Poi ripensa alla frase di Erica. Se vuoi puoi portare qualcuno. Già. Sarebbe bello. Mi sarebbe piaciuto andarci con Ciampi. Ma ormai l'ho perso. Si siede sul divano. Ma no, andrò sola. Come Niki ed Erica. Ci divertiremo lo stesso. Poi sorride, casomai lo dico a Simona. Mi farebbe piacere che venisse. Poi le viene in mente Diletta. Ci sarà anche lei. Che forte quella ragazza. Ha fatto una scelta importante. Sono molto orgogliosa di lei. Sarà una mamma splendida. Olly si sdraia e si stiracchia un po'. Sì, è un bel periodo. Devo proprio ammetterlo. Spero solo che anche Niki trovi la sua felicità.
Centoquarantotto
Roma. All'interno del loft importanti preparativi.
"La metta qui, qui sopra… Ecco, così."
Pietro guarda soddisfatto il tecnico che posa la cassa dello stereo in un angolo della libreria. "Così, dottore?"
"Sì… Sì, così va bene." Flavio sta continuando a versare della vodka dentro una brocca. "Oh, ragazzi, io ne ho prese già tre, eh… Poi arancia mista a pompelmo rosa e ananas, un po'"di lime… E la "bumba" è fatta!" Pietro l'assaggia con un cucchiaino lì vicino. "Mmm… buona! Questa neanche la bevono che sono già stese… nel mio letto!"
"Oh…" Flavio lo guarda male. "Cerca di essere generoso… Ricordati che la ruota gira."
Enrico è seduto per terra che gioca con Ingrid. "Ma ha finito di fare questi discorsi?" Poi guarda la bambina. "Chissà che idea si è fatta di voi."
Pietro è allibito. "Ma non capisce una parola di quello che diciamo!"
Enrico la accarezza. "Ti sbagli! Loro sentono tutto, sono molto sensibili… A differenza di te!"
Pietro continua a dare disposizioni sulle casse dello stereo. "Ah, adesso come al solito è colpa mia! Ma quando crescerà…"
Flavio lo guarda curioso. "Ma chi, Enrico?"
Pietro ride sapendo già di dargli fastidio. "No, la figlia! Appena c'ha l'età giusta piombo sotto casa sua con la mia spider cabrio che mi sarò fatto apposta per quel giorno e le chiederò di uscire! Voglio proprio vedere che faccia farà il padre."
Enrico non si gira neanche. "Una faccia serissima… Anche perché non la farò uscire!"
"Ah, tu sarai uno di quei padri padroni, uno di quei tremendi padri autoritari?"
"No, uno che salva i figli dall'incontrare disastri umani come te."
Pietro alza il sopracciglio. "Questa non me l'aspettavo… E
comunque passerò quando avrà diciotto anni, sarà magari una fica pazzesca e potrà decidere lei cosa fare per la serata!"
Il tecnico si alza da sotto un mobile. "Dottore, io ho attaccato la consolle. La vogliamo provare?"
"Sì, magari. Ecco, proviamo questo!" E gli passa un disco. "Ho preso una compilation che mi ha fatto il mio libraio di fiducia."
Flavio lo guarda sorpreso. "Libraio? E ti fa i cd…"
"Vende gli uni e gli altri. Questo ci mette i pezzi che tu scegli dai vari cd e te lo vende a un buon prezzo!"
Flavio rimane sorpreso. "Ah, te lo vende pure. Ma non sa che rischia la galera?"
"Infatti, io sono il suo avvocato, l'ho tirato fuori da un mezzo casino. E da allora me li fa gratis! Tu gli dai un titolo e lui ci mette a sensazione i pezzi giusti per la serata."
"E tu che titolo gli hai dato?"
"Notte infuocata."
Flavio è tutto ringalluzzito. "Forte!"
Proprio in quel momento il tecnico spinge un tasto facendo partire Beyoncé con Single Ladies.
"Alza! Alza!"
Tutti cominciano a muoversi divertiti su quelle note.
"Guarda, balla pure la bambina." Ingrid tiene il tempo con la testa, Enrico si porta le mani alla bocca, commosso. Proprio in quel momento si apre la porta di casa ed entra Alex.
"Ma che succede? Che state facendo?"
Il tecnico abbassa piano piano il volume.
Pietro gli fa segno che è perfetto. "Spenga, spenga, va benissimo."
Il tecnico spegne il lettore cd.
Alex raggiunge sorpreso il centro del salotto. "Allora, che state combinando?"
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