Soltanto due delle astronavi erano entrate in collisione. Ma sembrava che la Tesoro Lontano fosse quella in condizioni migliori, e dopo l’azione di Jimmy Diem il propulsore e molti sistemi di supporto-vita erano a pezzi.
— Negli ultimi Ksec molti di voi hanno rischiato la vita nel tentativo di recuperare parte dei gas e del ghiaccio. Questa parte del disastro non è stata colpa di nessuno. Non potevamo prevedere la violenza di questa Riaccensione, né gli effetti subiti dal ghiaccio intrappolato fra i diamanti. Come sapete, abbiamo recuperato quasi tutti gli ammassi più voluminosi. Ne restano liberi soltanto tre. — Benny Wen e Jau Xin stavano lavorando insieme per riportare indietro anche quel materiale. Era distante una trentina di chilometri, ma le masse più grandi superavano le centomila tonnellate e le squadre disponevano soltanto dei taxi e di una navetta danneggiata.
— L’emissione di OnOff è calata di 2,5 kilowatt al metro quadrato. I nostri velivoli possono operare in queste condizioni, e così anche squadre opportunamente protette. Ma l’aria-neve evaporata non è recuperabile, e si teme che anche molto ghiaccio d’acqua sia ormai perduto.
Nau allargò le braccia e sospirò. — È una situazione simile ad altre che i Qeng Ho hanno visto nella loro storia. Si combatte, si combatte, e si finisce dinanzi allo spettro dell’estinzione. Con ciò che abbiamo non possiamo tornare in patria, qualunque sia il luogo che chiamate patria. Possiamo solo fare ipotesi su quanto riusciremo a sopravvivere qui, con ciò che abbiamo. Cinque anni? Cento anni? L’antica verità è ancora tragicamente valida: senza aiuto esterno, nessun gruppo umano che abbia perduto la capacità produttiva può ricostruire la tecnologia perduta.
Un triste sorriso gli passò sul volto. — E tuttavia io spero di farcela. Questi disastri hanno concentrato la nostra attenzione sugli obiettivi iniziali del nostro viaggio. Non è più questione di curiosità accademica, né di motivi commerciali per i Qeng Ho… ora la nostra sopravvivenza dipende dai sofonti di Arachna. Sono sulla soglia dell’Era dell’Informatica. Da quanto possiamo capire, essi svilupperanno un’economia industriale durante l’attuale periodo di illuminazione. Se riusciremo a sopravvivere qualche decennio, i Ragni avranno la società industriale che ci serve. Le nostre due missioni avranno successo, anche se a un costo umano superiore a quanto si era immaginato.
«Potremo resistere tre o cinque decenni? Forse. Dovremo fare economia, riciclare, riparare… ma la domanda reale è: possiamo collaborare? Finora la storia della nostra permanenza qui non è felice. Sia per difenderci che per attaccare, ci siamo lordati le mani di sangue. Tutti sapete di Jimmy Diem. C’erano almeno altre tre persone con lui. Certo il numero dei congiurati è maggiore… ma infierire su di essi diminuirebbe le nostre possibilità di sopravvivenza. Così faccio appello a tutti voi Qeng Ho che avete, anche marginalmente, partecipato al complotto: pensate a ciò che Jimmy Diem e Tsufe Do e Pham Patil hanno fatto. Volevano distruggere tutte le nostre navi e Hammerfest. Invece la loro inettitudine e la loro ferocia sono state fatali, sia per loro stessi che per i Qeng Ho tenuti in sonno freddo, e hanno distrutto un ospedale pieno di Emergenti e di Qeng Ho.
«Così questo è diventato il nostro esilio. Un esilio a cui ci siamo condannati da soli. In continuerò a fare del mio meglio, ma senza l’aiuto di tutti ci attende la fine. Dobbiamo seppellire l’odio e le diversità. Noi Emergenti sappiamo molte cose di voi Qeng Ho; abbiamo ascoltato la vostra rete pubblica per centinaia d’anni. Le notizie da voi distribuite sono state importanti per accelerare il nostro ritorno alla tecnologia spaziale. — Di nuovo il sorriso stanco. — So che voi lo fate per procurarvi buoni clienti, e ve ne siamo ugualmente grati. Ma ciò che noi Emergenti siamo diventati non è quello che vi sareste aspettati. Io credo che abbiamo portato qualcosa di nuovo e di meraviglioso nell’universo umano: il Focus. È una cosa che dapprima potrà sembrarvi strana. Ma vi prego di non giudicare troppo in fretta. Imparate i nostri costumi, così come noi abbiamo imparato i vostri.
«Con l’aiuto di tutti e la buona volontà potremo sopravvivere. Da ultimo, forse perfino prosperare.
La faccia di Nau scomparve dal display, sostituita da un’immagine esterna dell’ammasso ristrutturato. I Qeng Ho nel salone si guardarono e presero a parlare sottovoce. I Mercanti avevano un enorme orgoglio, specialmente nel paragonarsi ai Clienti. Per loro anche le società di Clienti più evolute, come Namquem e Camberra, erano fiori dai vivaci colori ma destinati ad appassire e decadere perché erano fissi, immobili nello Spazio Umano. Questa era la prima volta che Ezr vedeva la vergogna sulla faccia di tanti Qeng Ho. Io ho lavorato con Jimmy. L’ho aiutato. E anche chi non sapeva niente della congiura aveva esultato alle prime parole di Jimmy Diem dalla Tesoro Lontano.
Come avevano potuto agire in modo così sbagliato?
Ciret e Marli vennero a cercarlo. — Solo alcune domande correlate all’indagine. — I due Emergenti lo scortarono fuori dal suo alloggio, ma non ai compartimenti dei taxi. Nau lo stava aspettando nell’ufficio che Ezr usava nelle sue mansioni di “direttore di flotta”.
Seduti accanto al caponave c’erano anche Ritser Brughel e Anne Reynolt.
— Prenda una sedia… direttore di flotta. — Nau accennò a Ezr di accomodarsi, benché a gravità zero fossero soltanto formalità.
Ezr fluttuò su una delle sedie ancorate al pavimento e sedette. Era difficile guardare negli occhi Tomas Nau. Gli altri… Anne Reynolt sembrava impaziente e irritabile come al solito. Evitare il suo sguardo era assai facile, visto che la donna non guardava mai la gente negli occhi, se non ci era costretta. Ritser Brughel sembrava stanco come il caponave, ma aveva uno strana sorrisetto che andava e veniva. Lo fissava con occhi duri. D’un tratto Ezr capi che Brughel si stava pascendo di qualche suo piccolo trionfo. I morti che c’erano stati, da ambo le parti, contavano poco per quel sadico.
— Dunque, direttore di flotta, — lo riportò al presente la voce pacata di Nau, — circa la cospirazione di J.Y. Diem…
— Immaginavo che mi avrebbe interrogato, caponave — disse lui, in tono a metà fra la sfida e la confessione. — Io…
Nau alzò una mano. — So tutto. Ma lei era uno dei membri minori. Ne abbiamo identificato parecchi altri. Il vecchio, Pham Trinli. Ha fornito loro sostanze chimiche protettive, contro l’irradiazione solare. Ed è quasi morto, per questo.
Brughel ridacchiò. — Il vecchio caprone si è mezzo arrostito là fuori. Non fa altro che piagnucolare e lamentarsi.
Nau si girò verso Brughel. Non disse niente, lo guardò soltanto. Dopo un momento il biondo annuì e il suo comportamento divenne un’imitazione di quello del superiore.
— Nessuno di noi può permettersi la rabbia o la soddisfazione, in questa faccenda — disse il caponave a Ezr. — Ora abbiamo bisogno di tutti, anche di Pham Trinli. — Tacque, in attesa di una risposta, ed Ezr incontrò il suo sguardo.
— Sì, signore. Capisco.
— Più tardi la interrogheremo sul complotto, direttore di flotta. Dobbiamo identificare tutti quelli che richiedono una sorveglianza speciale. Per ora ci sono cose più importanti che rivangare il passato.
— Dopo tutto questo, lei vuole che io continui a essere direttore di flotta? — Ezr aveva odiato quel lavoro. Adesso lo odiava di più, anche se per ragioni diverse.
Ma il caponave annuì. — Lei era la persona più adatta prima, e lo è ancora. Inoltre dobbiamo dare un senso di continuità. Se lei accetta volontariamente e con convinzione la mia autorità, questa nostra comunità avrà una possibilità in più.
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