«Questa è una teoria molto interessante, governatore.»
«Qualche volta dovresti chiedere un parere ai francesi su questa teoria. Sai, i francesi sono molto bravi con le teorie. I francesi sanno come vanno le cose. Noi li divertiamo, sono convinti che gli americani siano dei pagliacci nati, pensano che anche i nostri comici peggiori siano divertenti. Però hanno paura degli olandesi. È il problema dell’America moderna. Ci siamo isolati, siamo diventati provinciali. Non sappiamo più cosa sta succedendo. Al diavolo, prima eravamo i leader della ricerca scientifica del mondo intero… eravamo leader in tutto. Un paese come la Francia se la cava benone senza la scienza. Producono dell’ottimo formaggio e leggono ancora Racine. Ma se togli la scienza all’America, ottieni un unico grande Nebraska. Però ci sono dei tizi che vivono sotto le tende e che, be’, almeno vogliono qualcosa. Da’ loro la scienza, lascia che si diano da fare.»
«Questa è una teoria ancora più interessante.»
«Oh, be’, certo! Su questo mi CREDI!» esclamò il governatore con voce tonante. «Hai rubato tutte le mie idee, ragazzaccio! Hai rubato il mio laboratorio scientifico. Hai rubato i miei dati. C’era una sola dannata cosa che non sapevi, una dannata cosa importante che non potevi rubare! E io ho fatto in modo di dartela.»
«Capisco.»
«Non puoi dire che Huey non sia generoso. Mi hai sputtanato in giro. Mi hai dato la caccia su e giù per i media. Mi hai scatenato contro un senatore. Hai aizzato il presidente contro di me. Sei un ragazzo davvero tenace. Ma sai una cosa? Tu non hai SPIRITO, ragazzo! Tu non hai ANIMA! TU non CREDI! Nella tua testa a punta non c’è un’idea nuova. Sei come una dannata otaria che assale il nido di un castoro, sei una creatura veloce e agile che mangia e uccide i piccoli del castoro. Be’, ho delle grandi notizie per te, Saponetta: adesso anche tu sei un castoro.»
«Governatore, quello che mi ha detto è davvero affascinante. Lei dice di avermi studiato; be’, io ho studiato lei e ho imparato un mucchio di cose. Lei è un uomo dotato di un’energia e di un talento straordinari. Quello che non capisco è perché lei porti avanti i suoi obiettivi con metodi tanto assurdi, volgari e incivili.»
«Figliolo, ma la risposta è molto facile. Perché sono un povero zotico ignorante uscito da una palude che sta andando a fondo! Per noi gente di campagna del ventunesimo secolo, nulla è mai stato facile. Qui nulla è elegante. Ci hanno preso tutto il petrolio, hanno tagliato il nostro legname, hanno pescato il nostro pesce, hanno avvelenato la terra, hanno trasformato il Mississippi in una gigantesca cloaca che rende inabitabili le acque del Golfo per cinquecento miglia intorno al suo delta. Poi hanno iniziato ad arrivare gli uragani e i mari si sono sollevati per inghiottirci! Cosa diavolo ti aspettavi da noi, mentre tu te ne stavi a Boston, a lucidare l’argenteria? Noi cajun abbiamo bisogno di un futuro come chiunque altro! Siamo stati qui per quattrocento anni! E non ci siamo dimenticati di fare figli, come hanno fatto i Cabot e i Lodge. Se tu avessi un cervello funzionante in quella testa, avresti mollato quel noioso architetto e saresti venuto a lavorare per me.»
«Non mi piacevano i suoi metodi.»
«All’inferno, però anche tu ne hai usati un bel po’. Anzi, li hai usati quasi tutti. Al diavolo, non ci tengo particolarmente ai miei metodi. Se hai un metodo migliore per me, sputa l’osso! Parliamone.»
«Ehi, Huey» intervenne Kevin. «E io? Anch’io ho dei metodi.»
«Mr Bianchuzzo, tu sei acqua passata. Ormai sei davvero fortunato ad avere ancora un lavoro. Fammi parlare con la Meraviglia Genetica qui presente. Adesso stiamo parlando di cognizione. È un argomento per adulti.»
«Ehi, Huey!» insistette Kevin. «I miei metodi funzionano ancora. Ti ho smascherato sulla faccenda degli haitiani. Ho immaginato di cosa si trattava, ho fatto volare delle persone sul tuo confine.»
Huey corrugò la fronte per il disgusto. Si girò di nuovo verso Oscar. «Quello che voglio dire è che adesso siamo nella stessa barca. Se fossi riuscito a impadronirmi del Collaboratorio, avrei potuto diffondere un nuovo sistema cognitivo su vasta scala. In effetti, lo farò lo stesso — renderò gli abitanti di questo Stato le persone più intelligenti, capaci e creative di questo mondo. Tu mi hai messo un bel bastone tra le ruote, ma al diavolo, adesso è acqua passata! Adesso non hai alcuna scelta se non quella di aiutare il vecchio Huey. Perché ti sei aggrappato con le unghie al potere, elemosinando favori, nascondendo il tuo passato. Adesso sei due volte un mostro. Ma! Se passi dalla parte di Huey in questo momento — e porti con te la tua deliziosa fidanzata, che è la fonte di tutta questa bontà ed è nella stessa barca anche lei — allora avrai un’altra possibilità. In effetti, potresti fare qualsiasi cosa.»
«Ma prima dovrei recuperare il mio autocontrollo, Etienne.»
«Puah! I veri protagonisti non ne hanno bisogno. Perché dovresti scagliarti contro di me? Io ti accetto, io amo il tuo dannato problema. Vedi, finalmente ti ho capito. Se l’America si stabilizza e diventa normale, allora tu sei finito. Avrai sempre il naso premuto contro qualche finestra, mentre guardi gli altri che bevono champagne. Nulla di quello che fai durerà. Sarai un uomo trascurabile, un’ombra, e lo rimarrai fino alla tua morte. Ma, figliolo, se prendi un bel vantaggio nella prossima rivoluzione della mente umana, tu puoi avere l’intero dannato Massachusetts. E sarò io a dartelo.»
«Ehi, Huey! Yo! Sei sempre stato così pazzo, oppure è stata tutta quella droga che ti sei fatto?»
Huey ignorò l’interruzione di Kevin, anche se il suo cipiglio divenne ancora più pronunciato. «So che puoi attaccarmi per quello che ti ho fatto. Certo, fa’ pure, accomodati. Di’ a tutti che mostro sei diventato adesso. Di’ a tutti che l’ex amante del tuo senatore — e adesso Moira si trova in Francia, tra l’altro — si è vendicata su di te, per lo sporco trucco che le hai giocato per parare il culo di quell’imbecille di Bambakias. Fa’ pure, suicidati in pubblico! Oppure inizia finalmente a ragionare e salì a bordo con me! Farai esattamente quello che facevi prima. Ma invece di convincere la gente a intraprendere un nuovo modo di vita — all’inferno, le parole vengono sempre dimenticate — puoi spruzzarglielo semplicemente addosso. E quando glielo fai, non tornano certo indietro, figliolo. Come te.»
«Perché dovrei trasformare migliaia di persone in fenomeni da baraccone? Perché tutti dovrebbero essere infelici come me?»
«Non c’è nulla di infelice in questo! Il metodo funziona davvero! Funziona alla grande!»
«Ehi, Huey! Arrenditi, bello! Io conosco questo ragazzo. Tu non riuscirai mai a renderlo felice! Non conosce neppure il significato della parola! Non puoi cavartela, adesso lo hai reso due volte più cattivo!»
Huey aveva perso la pazienza. Rivolse un cenno distratto alle sue guardie del corpo. Un paio di duri armati di pistola uscirono dalla ombre dorate della stanza elegante alle spalle del balcone. Kevin tacque immediatamente.
«Liberategli le mani» ordinò Huey alla guardia del corpo. «Dategli un cappotto e un cappello. È un protagonista. Adesso stiamo parlando sul serio.»
La guardia del corpo liberò le mani di Oscar, che iniziò subito a massaggiarsi i polsi. Poi gettò la giacca scura di qualcuno sulla tuta di Oscar.
Huey si avvicinò leggermente. «Oscar, adesso veniamo al punto. Questa cosa è un grande dono. Certo, in un primo momento è dura, è come andare in bicicletta. In effetti si tratta di qualcosa di molto simile al multitasking dei computer. Non sto dicendo che sia perfetta. Nulla di tecnico è perfetto. È una cosa che appartiene al mondo reale. Accelera il battito cardiaco — come dire, bisogna aumentare leggermente la frequenza del processore. Ed è davvero simile al multitasking, e così alcune operazioni devono attendere il loro turno… E altre ne spuntano all’improvviso… E ogni tanto, i due flussi di pensieri si bloccano; allora vai in crash e devi cancellare la tua RAM. Ma basta una bella scossa alla testolina e si riavvia.»
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